Si può fare anche la scacciasfigaGhepcar ha scritto:Volendomi costruire una bombetta scacciaiene, cosa mi consigli ?Gigicol ha scritto:Si può fare un'altra prova... se lo fate siate cauti!!![]()
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Saluti, Pierino.


Si può fare anche la scacciasfigaGhepcar ha scritto:Volendomi costruire una bombetta scacciaiene, cosa mi consigli ?Gigicol ha scritto:Si può fare un'altra prova... se lo fate siate cauti!!![]()
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Saluti, Pierino.
Non di rado vedo suggerire procedure molto discutibili.... hai fatto beneDboniot ha scritto: non ho suggerito di proposito prove con tensioni alte per la loro pericolosità, non vorrei mai che qualcuno si faccia male
Non gioco con le puntine da qualche decennio ma ho guardato i tuoi rilievi con molto interesseDboniot ha scritto: Visto che l'argomento suscita interesse allego un'altra misura effettuata con due condensatori in parallelo.
In effetti, non parlavo del condensatore che hai postato, ma di un normale elettrolitico di non alta capacità e a bassa tensione... Nel tuo caso, collegarli direttamente ad una rete di alimentazione, corrisponderebbe ad una corrente di corto circuito. Sui locomotori ferroviari, su cui viaggiavo (parlo di mezzi elettronici), vi era un resistore apposito che serviva come precarica. Tale resistore veniva, successivamente, cortocircuitato da un apposito contattore o, in qualche caso, direttamente dall'interruttore extrarapido, alla sua chiusura e dopo aver avuto il consenso dai trasduttori di tensione. Una volta, a causa di oscillazioni indesiderate provocate da cause esterne,me ne esplose uno col fragore di una cannonata e con principio di incendio a causa del pcb, ora illegale, che prese fuoco diffondendo miasmi veramente pestilenziali, oltre che pericolosi.Pi69 ha scritto:Il magnetotermico di casa salterebbe in tutti i casi , per caricare quel condensatore che ho postato (ne ho un banco da 9) ho dovuto limitare la corrente di carica a 30A e 5s per la carica completa, senza una qualsiasi tipologia di "softstart", la corrente ,nei primi istanti di carica raggiungerebbe livelli elevatissimi nell'ordine delle migliaia di A![]()
il bus dc lavora a 160V ed ha un circuito per la scarica controllata dei condensatori , un conto è scaricarli in 30sec ,un altro in un istante ..... in 30 sec occorrono delle resistenze corazzate, in un istante si potrebbero puntare due lamiere .
Condensatori: si possono provare?
Certo! dboniot ha catturato una forma d'onda caratteristica col componente nel circuito in esame.... quella forma d'onda si potrebbe commentare per ore ! io che su queste robe non ci dormo la notteho consigliato la sostituzione preventiva, toglier un condensatore ed esaminarlo o sostituirlo non fà molta differenza in termini di tribolamenti
effettuare dei test sul componente senza conoscenza ed esperienza equivale ad infilarsi in un tunnel senza uscita ... per non parlare poi della questione "sicurezza"
Non ho provato la macchina su strada, al minimo e accellerando da fermo non ho notato differenze, proverò a registrare i tracciati con un condensatore che da problemi.Pi69 ha scritto:Non di rado vedo suggerire procedure molto discutibili.... hai fatto beneDboniot ha scritto: non ho suggerito di proposito prove con tensioni alte per la loro pericolosità, non vorrei mai che qualcuno si faccia male
Non gioco con le puntine da qualche decennio ma ho guardato i tuoi rilievi con molto interesseDboniot ha scritto: Visto che l'argomento suscita interesse allego un'altra misura effettuata con due condensatori in parallelo.spulcio il forum sempre per imparar qualcosa o avere spunti di riflessione..... nel dubbio taccio
in questo rilievo è diminuita la tensione dei picchi negativi, solitamente quando il condensatore è guasto o comincia ad essere inefficiente calano drasticamente quest'ultimi, questa è la prima cosa che mi è saltata all'occhio oltre alla minor frequenza di oscillazione ... tu cosa hai notato nel normale funzionamento del motore?
Utilizzo questo sistema per la precarica (soluzione rubata alle saldatrici inverter)Sincrono ha scritto: Sui locomotori ferroviari, su cui viaggiavo (parlo di mezzi elettronici), vi era un resistore apposito che serviva come precarica. Tale resistore veniva, successivamente, cortocircuitato da un apposito contattore
Ci ho ragionato un pochinoDboniot ha scritto: Non ho provato la macchina su strada, al minimo e accellerando da fermo non ho notato differenze, proverò a registrare i tracciati con un condensatore che da problemi.
La minor frequenza conforta la teoria, visto il raddoppio della capacità, sarebbe interessante mettere una resistenza a mo' di shunt in serie al condensatore per misurare la corrente.