Ciao a tutti,
ritorno a scrivere sul motore della mia 5 questa volta per via del carburatore.
Problema:
Percorrendo discese abbastanza pendenti, in fase di decelerazione, il motore di tanto in tanto scoppietta. Avevo anche notato che regolando il minimo con il motore caldo, agendo sulla vite della miscela del minimo (vite del CO), la variazione del regime motore non era tanto sensibile in proporzione al significativo movimento della vite ed inoltre i fumi di scarico uscivano dalla marmitta leggermente scuri.
Ho riletto un po' quanto è stato scritto qui sul forum sulla regolazione e taratura del carburatore 28 IMB 5/250, poi ho interpellato Ghepcar (Pierino) per avere un suo consiglio e chiedergli quali prove si potessero fare per focalizzare il problema, prima di intervenire sul carburatore.
L'ipotesi fatta è che la miscela sia ricca, quasi sicuramente conseguenza della mancanza di copertura o copertura parziale del 1° foro di progressione da parte della farfalla al regime di minimo. Per verificare questo, Ghepcar molto disponibile, mi ha fatto fare una prova su strada con lo scopo di verificare se gli scoppiettii diminuivano o sparivano aumentando la chiusura della farfalla.
Per fare questa prova ho chiuso gradualmente la farfalla svitando di 1/2 di giro alla volta la sua vite di regolazione, (ovviamente il minimo si abbassava) poi percorrevo un buon tratto di discesa in decelerazione e sentivo se c'erano gli scoppiettii. Così via: svitavo un po' la vite e ripartivo in discesa decelerando.
Al termine della prova cioè, quando la farfalla era chiusa il più possibile, gli scoppiettii erano diminuiti un po' ma non eliminati del tutto. A questo punto, lasciando la regolazione così com'era, ho smontato il carburatore per vedere la posizione della farfalla rispetto al foro. E si vedeva come indicato dalla seguente foto:
CIMG1818.JPG
Le conclusioni sono state le seguenti:
1) il foro è scoperto poco meno della metà ed è scoperto sotto la farfalla rispetto alla posizione di funzionamento del carburatore. Da questa apertura passa alimentazione che va al motore e quindi la regolazione della miscela del minimo (vite del CO) diventa in proporzione meno influente di quanto dovrebbe essere
2) la farfalla tocca il condotto, si vede perché chiude la luce in due brevi tratti di circonferenza. Dunque pur svitando la vite che regola la chiusura della farfalla, questa toccando il condotto non si abbassa più e quindi la regolazione diventa inefficace
3) il suono che la farfalla produce in chiusura è sordo lo si sente in modo netto perché batte contro il condotto. Invece si dovrebbe sentire il suono "squillante" della vite di regolazione che batte contro il punto di arresto.
Si è deciso di:
1) limare il bordo della farfalla. Con limetta fine (la parte verso l'esterno) e inserendo nella parte interna una piccola striscia di cartavetro fine (n. 220) sfregandola tra bordo della farfalla e condotto. Ovviamente sempre controllando la luce relativa ai tratti di circonferenza che toccano il condotto. Non si è voluto centrare la posizione della farfalla rispetto alla circonferenza del condotto, svitando le viti di fissaggio. Queste erano state ribattute nella precedente revisione del carburatore.
2) praticare un foro da 1 mm nella farfalla dalla parte opposta al foro di progressione, come indicato alle pagine 31 e 32 nel manuale Weber (Parte seconda - Regolazione dei carburatori Weber). Questo forellino (consigliato Ø = 0,7 ÷ 1,5 mm massimo 1,7) ha lo scopo di far passare parte dell'aria aspirata dal motore permettendo così alla farfalla di rimanere più chiusa.
Allego alcune foto che descrivono meglio l'intervento sopra descritto.
CIMG1786.JPG
CIMG1841.JPG
CIMG1859_01.JPG
Conclusioni:
La farfalla adesso scende fino a coprire completamente il foro di progressione, evitando però che essa arrivi alla chiusura totale del condotto. Ho fatto sulla vite e il corpo del carburatore dei segni con il pennarello, in modo che la coincidenza dei segni indichi il punto di copertura del foro. Con il foro di progressione completamente coperto, svitando ulteriormente la vite di regolazione farfalla, questa scende ancora di un po' e poi va a battere contro il condotto.
Montato il carburatore ed il contagiri motore sulla vettura e mettendo la vite di andatura (vite di regolazione farfalla) nella posizione della precede regolazione, il motore girava più veloce al regime di 900 - 1000 g/m.
Ho svitato la vite di andatura lentamente fino ai segni di riferimento che ho fatto e il motore si è portato al regime di 800 g/m. A questo punto ho agito sulla vite di regolazione minimo ed ho notato che la regolazione era più sensibile ed efficacie rispetto a prima.
Ho trovato l'ottima regolazione chiudendo ancora di un soffio la farfalla e agendo ancora un po' sulla vite della miscela minimo.
Dalle ulteriori prove su strada, è risultato che gli scoppiettii sono spariti e al regime di minimo il motore gira come un orologio svizzero.
CIMG1753.JPG

Bulin
Ps. Un sincero grazie a Ghepcar