Alpine A110
Inviato: 08.11.2008, 19:56
auto fantastica,e poiche' oggi,in tempi di crisi,parlare di investimenti e' obbligo,invito quanti siano in possesso di un gruzzolo che va' dai 5000 ai 10000 euro,di puntare su questo marchio e su questo modello in particolare.
a volte ho visto chiedere piu' di 90000 euro per un esemplare corse(anche gruppo4,quindi fortemente modificate),quindi occhio in generale.
pattugliando ebay ci sono sempre piu' spesso un paio di occasioni golose,ma fondamentalmente ,considerando la tiratura e l'uso fortemente agonistico fatto di questa vettura(cosa che ne abbassa notevolmente il numero di esemlari ancora buoni e vendibili)di sicuro ritorno e accrescimento economico.
e poi e' bella,e la cosa non fa mai male.
di seguito un po' di storia reperita su wiki e in giro per il web,a riguardo del marchio in generale e della vettura nello specifico,con dati tecnici per sommi capi,ovviamente questa non e' una scheda ma un topic per discutere e aggiungere commenti e conoscenze,quindi se volete intervenite.
ALPINE
Quanta strada percorsa dagli esordi di Jean Rédélé, il fondatore del marchio francese. L'avventura Alpine comincia agli inizi degli anni ‘60, quando questo giovane ingegnere di 24 anni diventa il più giovane concessionario Renault di Francia a Dieppe. Appassionato di sport automobilistici, non tarda a fare razzie di tutte le competizioni internazionali al volante di una Renault 4 CV , da lui stesso elaborata. Nel 1952, la vittoria nella categoria Sport alla Mille Miglia lo sprona ad andare più lontano. Si lancia allora, con l’aiuto dello stilista Giovanni Michelotti, nella realizzazione di una coupé sportiva 4 CV. Convinto del potenziale della sua vettura, Jean Rédélé progetta di guadagnare peso dotandola di una carrozzeria in plastica più leggera. Battezzata Alpine a ricordo della sua vittoria al Criterium delle Alpi, la sua nuova vettura, costruita su di una piattaforma di 4 CV, nasceva nel 1955 con il nome di A 106. Il marchio Alpine che comincia a farsi largo a livello del grande pubblico presenta una berlinetta "Tour de France" al salone di Parigi del 1960. Realizzata su uno schizzo del proprietario, la A 108 si evolve in A 110 nel momento in cui adotta il motore della Renault 8 presentato nel 1962.
Alpine A110
La A110 nacque nel 1962 come sostituta della A108, che comunque rimase ancora in listino per un anno in Francia, mentre fu prodotta su licenza in altri Paesi per ancora qualche anno.
Rispetto alla A108, la A110 condivide le linee generali della carrozzeria, realizzata in vetroresina. Se ne differenzia esternamente per il disegno del padiglione e della coda, resi più cattivi e più estremi nel look, ma anche per il frontale a doppi fari carenati.
Meccanicamente, invece, la A110 è completamente nuova: nuovo fu il telaio utilizzato per la sua realizzazione, sebbene fosse anch'esso a trave centrale come nel caso dell'antenata, e nuova fu la meccanica adottata, proveniente dall'allora neonata Renault 8 ed inizialmente consistente in un motore a 4 cilindri da 956 cc di cilindrata, in grado di erogare 50 CV di potenza massima. Con tale unità motrice, la A110 sfiorava i 160 km/h.
Nel corso della sua storia, però, la A110 adottò svariate motorizzazioni, tutte provenienti dalla produzione Renault di serie, fino ad arrivare ad un propulsore da 1.8 litri, non montato però sulle vetture di serie.
La A110 è stata sicuramente la più famosa tra le Alpine, grazie ai suoi innumerevoli successi in tutto il mondo.
Una A110 con motore 1.3Appena nata, infatti, la A110 fu immediatamente introdotta sui tracciati di gara e fin da subitò cominciò a farsi conoscere riscuotendo numerosi successi. La A110, specie nelle prime versioni, quelle con motorizzazioni minori, fece anche da "scuola" per numerosi aspiranti piloti, alcuni dei quali emersero e divennero assai famosi, come per esempio il brasiliano Emerson Fittipaldi, poi approdato in Formula 1.
Dopo i primi successi, più che altro circoscritti quasi all'ambito nazionale, la A110 subì nel 1964 il primo trapianto di motore, passando all'unità da 1108 cc proveniente dalla R8 Major ed in grado di erogare 60 CV, divenuti in seguito ben 86.
Nel 1967, la A110 beneficiò del motore da 1255 cc che un paio di anni dopo sarebbe stato montato anche sulla R12. Tale motore erogava 95 CV, ma vi furono altri due motori di cilindrata simile (1296 e 1289 cc) in grado di erogare 72 e 110 CV e fu grazie a tali motorizzazioni che la A110 cominciò ad imporsi all'attenzione di tutti, affermandosi di continuo in numerosi rally.
Vista posteriore di una A110Ma il passo definitivo avvenne nel 1969, quando la A110 ricevette il motore da 1565 cc già montato sulla R16 ed elaborato in modo da raggiungere potenze comprese tra gli 83 ed i 148 CV. In questo modo, la A110 raggiunse velocità massime nell'ordine dei 210-215 km/h. Fu con questo propulsore che la vettura ottenne successi di portata storica, primo fra tutti il titolo di Campione del mondo di Rally nel 1973.Alpine diventa campione del mondo di Rally grazie principalmente al suo tris vincente a Montecarlo.
In seguito, la A110 ricevette due nuovi motori, da 1605 e da 1647 cc, in grado di sviluppare rispettivamente 127 e 95 CV. Ma oramai il tempo della A110 era terminato, la sua epoca era finita: la concorrenza si era svegliata di fronte alle imprese di una vettura arcigna come la A110 ed aveva sfornato nuovi modelli, molto più competitivi.
Come la A108, anche la A110 fu prodotta su licenza in svariati Paesi nel mondo, tra cui il Messico e la Spagna.
Tra le versioni derivate direttamente dalla A110, vi fu la A210, una A110 modificata per correre alla 24 Ore di Le Mans. In Italia la A110 fu guidata con successo dal pilota di Rally Claudio Olenciuc che vinse meritatamente il Campionato Italiano GR5 nel 1981.
Tipo : berlinetta
Inizio produzione : 1962
Sostituisce la: Alpine A108
Fine produzione : 1977
Sostituita da: Alpine A310
Esemplari prodotti : oltre 8000
ecco la solita carrellata di immagini,spero esauriente.
ciao uaglio'
a volte ho visto chiedere piu' di 90000 euro per un esemplare corse(anche gruppo4,quindi fortemente modificate),quindi occhio in generale.
pattugliando ebay ci sono sempre piu' spesso un paio di occasioni golose,ma fondamentalmente ,considerando la tiratura e l'uso fortemente agonistico fatto di questa vettura(cosa che ne abbassa notevolmente il numero di esemlari ancora buoni e vendibili)di sicuro ritorno e accrescimento economico.
e poi e' bella,e la cosa non fa mai male.
di seguito un po' di storia reperita su wiki e in giro per il web,a riguardo del marchio in generale e della vettura nello specifico,con dati tecnici per sommi capi,ovviamente questa non e' una scheda ma un topic per discutere e aggiungere commenti e conoscenze,quindi se volete intervenite.
ALPINE
Quanta strada percorsa dagli esordi di Jean Rédélé, il fondatore del marchio francese. L'avventura Alpine comincia agli inizi degli anni ‘60, quando questo giovane ingegnere di 24 anni diventa il più giovane concessionario Renault di Francia a Dieppe. Appassionato di sport automobilistici, non tarda a fare razzie di tutte le competizioni internazionali al volante di una Renault 4 CV , da lui stesso elaborata. Nel 1952, la vittoria nella categoria Sport alla Mille Miglia lo sprona ad andare più lontano. Si lancia allora, con l’aiuto dello stilista Giovanni Michelotti, nella realizzazione di una coupé sportiva 4 CV. Convinto del potenziale della sua vettura, Jean Rédélé progetta di guadagnare peso dotandola di una carrozzeria in plastica più leggera. Battezzata Alpine a ricordo della sua vittoria al Criterium delle Alpi, la sua nuova vettura, costruita su di una piattaforma di 4 CV, nasceva nel 1955 con il nome di A 106. Il marchio Alpine che comincia a farsi largo a livello del grande pubblico presenta una berlinetta "Tour de France" al salone di Parigi del 1960. Realizzata su uno schizzo del proprietario, la A 108 si evolve in A 110 nel momento in cui adotta il motore della Renault 8 presentato nel 1962.
Alpine A110
La A110 nacque nel 1962 come sostituta della A108, che comunque rimase ancora in listino per un anno in Francia, mentre fu prodotta su licenza in altri Paesi per ancora qualche anno.
Rispetto alla A108, la A110 condivide le linee generali della carrozzeria, realizzata in vetroresina. Se ne differenzia esternamente per il disegno del padiglione e della coda, resi più cattivi e più estremi nel look, ma anche per il frontale a doppi fari carenati.
Meccanicamente, invece, la A110 è completamente nuova: nuovo fu il telaio utilizzato per la sua realizzazione, sebbene fosse anch'esso a trave centrale come nel caso dell'antenata, e nuova fu la meccanica adottata, proveniente dall'allora neonata Renault 8 ed inizialmente consistente in un motore a 4 cilindri da 956 cc di cilindrata, in grado di erogare 50 CV di potenza massima. Con tale unità motrice, la A110 sfiorava i 160 km/h.
Nel corso della sua storia, però, la A110 adottò svariate motorizzazioni, tutte provenienti dalla produzione Renault di serie, fino ad arrivare ad un propulsore da 1.8 litri, non montato però sulle vetture di serie.
La A110 è stata sicuramente la più famosa tra le Alpine, grazie ai suoi innumerevoli successi in tutto il mondo.
Una A110 con motore 1.3Appena nata, infatti, la A110 fu immediatamente introdotta sui tracciati di gara e fin da subitò cominciò a farsi conoscere riscuotendo numerosi successi. La A110, specie nelle prime versioni, quelle con motorizzazioni minori, fece anche da "scuola" per numerosi aspiranti piloti, alcuni dei quali emersero e divennero assai famosi, come per esempio il brasiliano Emerson Fittipaldi, poi approdato in Formula 1.
Dopo i primi successi, più che altro circoscritti quasi all'ambito nazionale, la A110 subì nel 1964 il primo trapianto di motore, passando all'unità da 1108 cc proveniente dalla R8 Major ed in grado di erogare 60 CV, divenuti in seguito ben 86.
Nel 1967, la A110 beneficiò del motore da 1255 cc che un paio di anni dopo sarebbe stato montato anche sulla R12. Tale motore erogava 95 CV, ma vi furono altri due motori di cilindrata simile (1296 e 1289 cc) in grado di erogare 72 e 110 CV e fu grazie a tali motorizzazioni che la A110 cominciò ad imporsi all'attenzione di tutti, affermandosi di continuo in numerosi rally.
Vista posteriore di una A110Ma il passo definitivo avvenne nel 1969, quando la A110 ricevette il motore da 1565 cc già montato sulla R16 ed elaborato in modo da raggiungere potenze comprese tra gli 83 ed i 148 CV. In questo modo, la A110 raggiunse velocità massime nell'ordine dei 210-215 km/h. Fu con questo propulsore che la vettura ottenne successi di portata storica, primo fra tutti il titolo di Campione del mondo di Rally nel 1973.Alpine diventa campione del mondo di Rally grazie principalmente al suo tris vincente a Montecarlo.
In seguito, la A110 ricevette due nuovi motori, da 1605 e da 1647 cc, in grado di sviluppare rispettivamente 127 e 95 CV. Ma oramai il tempo della A110 era terminato, la sua epoca era finita: la concorrenza si era svegliata di fronte alle imprese di una vettura arcigna come la A110 ed aveva sfornato nuovi modelli, molto più competitivi.
Come la A108, anche la A110 fu prodotta su licenza in svariati Paesi nel mondo, tra cui il Messico e la Spagna.
Tra le versioni derivate direttamente dalla A110, vi fu la A210, una A110 modificata per correre alla 24 Ore di Le Mans. In Italia la A110 fu guidata con successo dal pilota di Rally Claudio Olenciuc che vinse meritatamente il Campionato Italiano GR5 nel 1981.
Tipo : berlinetta
Inizio produzione : 1962
Sostituisce la: Alpine A108
Fine produzione : 1977
Sostituita da: Alpine A310
Esemplari prodotti : oltre 8000
ecco la solita carrellata di immagini,spero esauriente.
ciao uaglio'
) a voi il giudizio.