Auto estera

Reimmatricolazioni, assicurazioni, bollo, ecc...
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Gallodoc
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Auto estera

Messaggio da Gallodoc »

ciao a tutti, chiedo a voi lumi che magari avete già avuto esperienze simili, ho aquistato una 500 provenienza estera, qualcuno sà dirmi come fare, e quanto costa immatricolarla in italia 8-)

un grazie in anticipo
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500FL_ET3
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Messaggio da 500FL_ET3 »

ecco qui, testo riportato dal sito dell'aci (http://www.aci.it)

"Immatricolazione di veicoli usati di provenienza UE
I veicoli usati, quelli, cioè, immatricolati in via definitiva con targa civile in uno stato membro della UE, dal momento che sono già stati autorizzati a circolare in un paese comunitario, hanno i requisiti per circolare in un qualsiasi altro stato della Comunità. L'immatricolazione in Italia costituisce, pertanto, una reimmatricolazione sulla base del documento di circolazione definitivo rilasciato dall'autorità del paese da cui il veicolo proviene. In base a recenti disposizioni non è più necessario sottoporre il veicolo usato all'accertamento dei requisiti di idoneità alla circolazione (collaudo) previsti dall'art. 75 del C.d.S se dalla documentazione risulta la validità dell'ultimo controllo tecnico effettuato all'estero. Se quest'ultimo, invece, è scaduto di validità il veicolo deve essere sottoposto a visita e prova.
Quindi lo Stato di destinazione può esigere un controllo tecnico solo se questo è previsto, alle stesse condizioni e in circostanze analoghe (ad esempio in ragione dell'età del veicolo) per i veicoli già immatricolati nel suo territorio. Come regola generale è da tenere presente che gli Stati membri non possono opporsi all'immatricolazione di un veicolo precedentemente immatricolato in altro Stato membro se non per motivi attinenti gravi rischi alla salute ed alla vita delle persone o per esigenze imperative che spetta loro precisare e motivare. Tuttavia tale favorevole trattamento subisce delle deroghe nei seguenti casi particolari:

veicoli provenienti da paesi terzi e immatricolati in altro Stato della UE prima della richiesta di immatricolazione in Italia. In questo caso, se dalla documentazione prodotta risulta che la precedente immatricolazione è avvenuta in deroga alle direttive comunitarie in materia di omologazione e caratteristiche tecniche e di sicurezza, è molto probabile che la Motorizzazione richieda un esame tecnico molto più approfondito;


veicoli cancellati dal P.R.A. in Italia, esportati e immatricolati in altro Stato e per i quali si richiede la reimmatricolazione in Italia. In questo caso se la precedente cancellazione è avvenuta "per esportazione", la reimmatricolazione potrà essere eseguita senza difficoltà. Se, invece, la precedente cancellazione dal P.R.A. è avvenuta "per demolizione" la reimmatricolazione sarà subordinata alla verifica della esistenza dei requisiti tecnici e di sicurezza in vigore al momento della richiesta di reimmatricolazione in Italia. Tale verifica sarà eseguita dalla Motorizzazione. Se la precedente cancellazione dal P.R.A. è avvenuta "per rottamazione", godendo quindi degli incentivi statali, la reimmatricolazione verrà bloccata e il caso segnalato alla Guardia di Finanza.

Immatricolazione di un autoveicolo importato da un paese extracomunitario
Vi rientrano i casi di autovetture, anche nuove di fabbrica, non munite, però, dalla casa costruttrice di dichiarazione di conformità ad un tipo omologato in Italia in quanto non destinate al mercato italiano. In questi casi per poter essere immatricolato il veicolo d'importazione deve essere prima sottoposto a collaudo da parte della Motorizzazione Civile, in modo da ottenerne l'autorizzazione alla circolazione in Italia. Se, però, il veicolo può essere ritenuto assimilabile ad un tipo omologato in Italia, allora è sufficiente un controllo della sua corrispondenza al tipo omologato relativamente alle caratteristiche essenziali. Si fa anche riferimento a quanto dichiarato dal costruttore (ad es. rispondenza di determinati dispositivi alla normativa UE) o, in sua vece, da altro soggetto debitamente autorizzato. Deve essere cura dell'interessato produrre tutta la documentazione volta a facilitare e snellire la procedura di immatricolazione. Il primo passo da compiere è, quindi, quello di recarsi, munito del certificato di origine rilasciato dalla fabbrica costruttrice e, qualora sia possibile, della dichiarazione di rispondenza alle norme UE rilasciata dal costruttore, presso gli uffici della Motorizzazione Civile che, a seconda dei casi, procederanno ad un controllo tecnico effettivo oppure semplicemente documentale sul veicolo e, in caso di esito positivo, provvederanno a restituire all'utente la documentazione, completa del proprio visto, e a rilasciare targhe e carta di circolazione, come per ogni nuova immatricolazione.

Iscrizione al P.R.A.
Bisogna recarsi all'Ufficio provinciale dell'ACI che gestisce il P.R.A. della provincia di residenza dell' intestatario della carta di circolazione entro 60 giorni dalla data di rilascio della stessa, presentando i seguenti documenti:

fotocopia della carta di circolazione dello Stato estero di provenienza del veicolo;
copia della carta di circolazione italiana ("velina");
fotocopia di un documento di identità/riconoscimento dell'acquirente;
certificato di residenza o dichiarazione sostitutiva di certificazione, qualora la residenza non sia riportata sul documento presentato;
atto di vendita, in doppio originale, con firma del venditore e dell'acquirente, autenticata presso gli uffici del Consolato che svolgono funzioni notarili e sono considerati territorio italiano all'estero. In caso di autentica effettuata presso i notai esteri, è necessario il preventivo deposito presso un notaio esercente o negli archivi notarili degli atti rogati all'estero, prima di farne uso nel territorio nazionale;

oppure

dichiarazione unilaterale di vendita redatta sul mod. NP-2 (stampato per la presentazione al P.R.A. di questa pratica), autenticata dal notaio, indicando il numero della targa estera e la sigla automobilistica dello Stato di provenienza

oppure

solo nel caso di veicoli importati dagli stessi soggetti già intestatari all'estero del veicolo dichiarazione di proprietà autenticata da notaio, specificando che il veicolo non è iscritto in altro P.R.A. e non è sottoposto a vincoli o gravami soggetti a trascrizione.

NB: per i veicoli importati dalla U.E. da parte di acquirenti residenti in Italia può essere accettata anche una dichiarazione di proprietà autenticata dal notaio e corredata da copia della fattura di acquisto all'estero, controfirmata
dall'interessato in calce ad apposita dicitura da inserire sulla fattura "dichiaro che la presente è copia dell'originale della fattura a me intestata per l'acquisto del veicolo targato ............."; Sulla nota vanno sempre riportati i codici fiscali del venditore e dell'acquirente.

N.B. Per i veicoli provenienti dalla Germania immatricolati fino al 31.05.04 deve essere consegnato l'originale del documento di Proprietà (Faharzeugbrief). Per i veicoli provenienti dalla Germania ed ivi immatricolati dal 1.06.04 deve essere consegnata o la copia del Faharzeugbrief o del nuovo documento di proprietà (ZULASSUNGSBESCHEINIGUNG TEIL II)"
Meglio una 500 restaurata che una 500 abbandonata

Andrea
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Gallodoc
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Messaggio da Gallodoc »

garndeee... :? grazie ora vedo cosa fare con questa 5
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500FL_ET3
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Messaggio da 500FL_ET3 »

io proporrei di nazionalizzarlo sto cinquino, dopo ovvio restauro
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Andrea
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Messaggio da Gallodoc »

vista cosi non sembra ma ha un bel casino intorno, è circa un paio d'anni che è ferma, però il motore non è bloccato, come già detto sotto è sana ma le lamiere esterne sono tutte da cambiare, ora finisco la F, poi mi faccio la R, vedo cosa mi avanza e magari la ripristino, e sempre un peccato buttare una 5
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Messaggio da 500FL_ET3 »

è vero, anche la peggior 500 la si restaura
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Andrea
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Messaggio da Gallodoc »

dalla tua firma si capisce come la pensi
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Messaggio da 500FL_ET3 »

Gallodoc ha scritto:dalla tua firma si capisce come la pensi
l'ho messa apposta, la stessa cosa vale x la vespa
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Andrea
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