Norvegia a/r Luglio 2019
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Norvegia a/r Luglio 2019
Un saluto a tutti gli appassionati!
Io e mia moglie siamo da poco tornati da un fantastico viaggio in Norvegia fatto con, o meglio, assieme ad una 500L del '70.
8000 km. tra andata e ritorno e 20 giorni per realizzare questo desiderio.
Un paio di anni fa raggiungemmo la Svezia, ma l'inesperienza mise in luce problemi di varia origine che stavolta abbiamo provveduto a eliminare o quantomeno a contenere. Non molte le modifiche fatte:
Il motore è stato portato a 600cc con carburatore Dell'Orto28, la coppa da 4 lt. Ma i due pezzi che hanno fatto la differenza sono stati il termometro, molto utile per tenere sempre sotto controllo la temperatura dell'olio quando in piena estate si intende fare decine di km. in salita con bagagli per due settimane, e il kit della quinta marcia stradale, usata moltissimo sia in pianura sia nelle lunghe discese come freno motore. Saluto Febo membro di questo forum per la fornitura ma soprattutto per l'amicizia e la professionalità.
Faccio anche montare per l'occasione 5 gomme con 5 camere d'aria nuove e controllo tutto ciò che mi viene a mente. Stavolta non faccio l'errore di caricarmi un'officina, solo il bauletto attrezzi in dotazione e pochissimo altro. Mi porto anche qualche ricambio ma non molti: 2 kg di olio, una cinghia, lampadine, candele, puntine e una pompa benzina perchè l'avevo già e pesa poco. Ho un tachimetro nuovo da montare, aspetto l'ultimo momento per farlo. Partirà da zero e mi darà l'esatta lettura dei km percorsi
Evitiamo un altro errore della volta precedente: stavolta niente prenotazioni per alloggi o traghetti. Porterebbe a forzature sulla tabella di marcia e le conseguenze le pagherebbe la macchinina. Tutto sembra a posto e partiamo da Livorno. Destinazione? Il Nord. L'idea di raggiungere le isole Lofoten, in Norvegia, ci è parsa allettante ma pure un po' estrema anche prima della partenza. Così ci siamo posti 3 obiettivi, posti sempre più a Nord, nel caso tutto andasse bene. Primo obiettivo: Bergen e la zona di Geiranger.
Partire la sera con questo caldo canicolare non ci ha aiutato molto, il termometro olio dopo un po' raggiunge i 100° e rallento un po'. Quinta e filo di gas. La velocità è fissa a poco più di 80, voglio che il motore ci rimanga amico per diverse migliaia di km. La temperatura si alza sulle Alpi ma per fortuna il traffico mi consente una velocità moderata senza rappresentare un ostacolo. Dopo parecchi km di salita costante e appena si lambiscono i 120° decido di accostare approfittando della sosta per rifornimento e nostre necessità. Bellissima l'arrampicata al S. bernardino, ma finalmente "scolliniamo" e il termometro olio ci rassicura. Continuiamo a macinare km, consapevoli che i luoghi di destinazione sono immensamente lontani e all'ora giusta, con circa 900 km fatti e all'altezza di Norimberga, città che volevamo visitare, prenotiamo una stanza con il cellulare. Con lo stesso cell. usiamo pure il gps di Google Maps non avendo un navigatore.
La Germania è lunghissima e pare non finire mai, per noi è una festa quando raggiungiamo il confine con la Danimarca. Non c'è un frontiera ben definita ma ci si accorge che la scandinavia comincia qui. Si sente nell'aria, si vede nell'architettura dei piccoli borghi, dalla scarsa popolazione, dai pascoli immensi. A proposito: attenzione a mucche, pecore e agnellini in mezzo alla strada. Il pericolo è reale. Anche per questo il limite di velocità è 70 e, tranne in pochi casi, non ci abbandonerà più.
Per capire meglio cosa significa Danimarca, senza un perchè giriamo a destra, attratti solo da un piccolo cartello in legno come tanti altri che reca il nome del paese: Ribe. Per chi ama la natura, un tuffo nella campagna danese mette il buonumore con tutto il verde e animali felici in libertà. Ma dopo oltre mezz'ora di buonumore e di Ribe nemmeno l'ombra, temevano di raggiungere il punto di non ritorno a causa delle ridotte dimensioni del serbatoio. A proposito, dalla Danimarca in su può essere utile una tanica extra da 5 litri di benzina e ricordarsi di far benzina anche se abbiamo ancora mezzo serbatoio.
Finalmente arriviamo a Ribe. Devo dire che abbiamo avuto fortuna, senza saperlo e per puro caso siamo capitati nel borgo che una visita la meritava di sicuro essendo il più antico della Danimarca! C'è il sole ma il vento forte e freddo del nord ci costringe ad indossare il giaccone.
Senza aver troppo guardato l'orologio ripartiamo fino a raggiungere la costa dove affittiamo una cabina in un camping vicino all'mbarco del traghetto che dalla Danimarca porta in Norvegia riservandoci la traversata per l'indomani.
Ingiustamente dal campeggio guardavamo con preoccupazione il mare battuto incessantemente da questo vento forte: al contrario la traversata è piacevole. Pur durando diverse ore la navigazione è tranquilla, e la nave è bella e organizzata. Inoltre siamo di buonumore perchè all'ingresso in nave ho scambiato due battute con il bigliettaio riguardo alle dimensioni e all'ingombro dell'auto e, tra un discorso e un sorriso abbiamo pagato il biglietto come se fossimo una moto! Ci capiterà molte altre volte, alcune senza neppure chiedere.
Sbarchiamo, e senza alcun problema ci dirigiamo verso il fiordo di Geiranger e Bergen. L'arrivo in Norvegia è da subito impegnativo per chi vuole percorrere la costa ed ammirare gli innumerevoli fiordi che la caratterizzano. Salite e discese, entrambi all'8, 9 e anche 9,5% sono una regola ma i panorami sono spettacolari. Temperatura e velocità sempre sotto controllo. Rimaniamo il necessario per visitare la città di Bergen con il suo mercato del pesce e l'ancor più famoso quartiere caratteristico, godendoci il bel posto ed il fatto di essere riusciti ad arrivare fin lì. A malincuore saltiamo l'escursione al Pulpit Rock, l'immenso masso a piattaforma sulle vette del fiordo Geiranger perchè apprendiamo che necessita di un'escursione di circa 10 ore. Per la notte scegliamo un campeggio assicurandoci sempre che offra le "cabins". Portiamo sempre con noi una tenda ma vista l'età e la brevissima permanenza in ogni posto, preferiamo queste microcase in legno che offrono l'indispensabile ed eliminano il continuo monta-smonta della tenda. Prezzi vari, la media sui 30/40 euro ma ce ne sono anche da 100 e più in zona Bergen, quindi occhio. Occhio anche agli orinatoi che, credevo fosse un errore invece no, qui in Norvegia sono montati tutti più alti di una decina di cm!
In serata decidiamo di rilanciare con il secondo obiettivo: la strada dell'Atlantico, il famigerato e spettacolare tratto stradale che unisce diversi isolotti sull'oceano, sconsigliabile da percorrere con il vento forte che a volte soffia qui e ampiamente documentata su Youtube con riprese suggestive. Percorrerlo e filmarlo con un drone con funzione follow me sarebbe l'ideale, ma noi purtroppo ne eravamo sprovvisti. Vista da rasoterra buona parte della suggestione viene vanificata, se non fosse per la consapevolezza di percorrere con il proprio 5ino proprio quel ponte visto sempre e solo in tv! Un consiglio che sento di dare è una sosta all'apposita area preposta, dove viene servito il caffè espresso più buono nel raggio delle prossime migliaia di km. Consiglio di approfittarne. Non sono un paladino sfegatato del cibo italiano, ma il discorso alimentazione durante un viaggio simile, verrà fuori. Se farete come noi del turismo a basso budget probabilmente anche voi vi lascerete corrompere dall'offerta continuativa di hot dogs e patatine a buon prezzo ma credo che come noi, buona parte di voi presto ne avrà abbastanza di vedere passare davanti agli occhi e a tutte le ore wurstel e fiumi di ketchup e sentirete bisogno più che nostalgia di qualcosa di semplice e nostrano, con il preciso scopo di disintossicarsi. In questi casi, sono moltissime e tutte belle le aree attrezzate dove buttare la pasta e condirla semplicemente!!
Un'alternativa è cercare un locale dove viene servito qualcosa di diverso e magari di caratteristico.
A questo punto della storia ci accorgiamo che il denaro in Euro che ci eravamo portati, non serve a un fico secco. Il denaro contante è stato praticamente reso superfluo e tutto funziona con la carta di credito o il bancomat. Naturalmente anche la moneta locale, le Corona Norvegese (NOK) è accettata. Che non siamo più in Europa ci viene fatto capire anche quando, bruscamente la connessione internet del telefonino viene a mancare, lasciandoci privi di navigatore e di altri servizi telefonici che solitamente usiamo. Ingenuamente non ci siamo assicurati che il nostro gestore telefonico garantisse la copertura in questo Paese...
Per niente interdetti, approfittiamo della connessione wi-fi del campeggio e con carta e penna ci appuntiamo il percorso, incastrando poi il foglio sotto il bordo del posacenere. D'ora in poi sarà il nostro navigatore.
Il viaggio prosegue il mattino dopo, quando, galvanizzati e pienamente coinvolti in questa avventura, decidiamo di rilanciare puntando verso la mèta più ambiziosa: le isole Lofoten! Foreste, cascate, torrenti a centinaia caratterizzano questa parte di viaggio e sia ha la netta impressione di essere in una nazione che non ha semplicemente riservato alcune zone ma è di per sè un immenso parco nazionale nella sua interezza. Se un cartello segnala la presenza di alci, quasi certamente ne avvisteremo qualcuna assiene a cervi, tassi e, di giorno, parecchi scoiattolini. In queste terre gli animali selvatici vivono liberi, cercando cibo, raggiungono il fiume per abbeverarsi e non è difficile fare qualche incontro ravvicinato, specie la notte, se si decide di accostare per riposare un paio d'ore in questa terra dove il buio della notte non viene mai.
Con il passare dei km. il paesaggio cambia, la temperatura si abbassa, la strada lentamente ma inesorabilmente sale, le fitte foreste di conifere si diradano, mettendo in mostra un paesaggio lunare. Improvvisamente dalla nebbia salta fuori un cartello che indica: Circolo Polare Artico 2 km!!!
Ci guardiamo increduli. Siamo proprio qui, su questa strada a bordo della nostra 500 e stiamo per entrare nella zona artica. L'emozione è tanta.
Poco dopo arriviamo al Centro e il sole ci dà il . In pochi attimi è estate e ci ritroviamo in maglietta. Succede spesso da queste parti. Foto di rito, ristoro ma niente carburante.
La tappa successiva prevede il nostro a rivo a Bodø, imbarco classico per l'arcipelago delle Lofoten ma preferiamo prima pernottare in campeggio. Un attento esame rivela un guaio che rischierà di compromettere seriamente la continuazione del viaggio. Entrambe le ruote anteriori presentano una preoccupante usura nella parte esterna. Un riparatore locale solleva la vettura e dichiara che il gioco che hanno preso i fuselli dello sterzo negli ultimi 4000 km di sollecitazioni hanno provocato il danno. Il nostro viaggio finisce lì, dice lui. Certo, rispondo io ma nel frattempo cerco e immagino piani B, C, e D pur di proseguire.
Intanto prendo tempo cambiando di posto le gomme anteriori con quelle posteriori per stoppare il danno. Poi, nonostante i pensieri, ci imbarchiamo comunque.
Le preoccupazioni svaniscono, almeno per un po', quando dalla nave avvistiamo l'arcipelago. Imponenti montagne a picco sul mare con le vette che si perdono tra le nubi...magnifico! Quando il traghetto è prossimo all'approdo, mi guardo attorno e dentro di me vedo come la scena di un film. Sento addirittura e distintamente la voce di Mr. Almond che dice con voce piena di orgoglio "Benvenuti al Jurassic Park!!!
Le isole Lofoten sono uno spettacolo unico, aspre, selvagge e maestose in un contesto in cui è la Natura che detta le regole. La E10 è la strada che le percorre interamente accondiscendendo alla bizzarra morfologia e offrendo dopo ogni curva uno spettacolo diverso e meraviglioso. Il sole, quando c'è, rende finalmente giustizia alla tavolozza di colori che queste isole offrono regalando spettacoli inaspettati, a volte all'apparenza tropicali tanto è turchese l'acqua e bianchissime le spiagge, purtroppo non molto utilizzate per la balneazione, persino a luglio.
Dopo un paio di giorni di nomadismo dobbiamo cominciare a pensare al ritorno. Altri 4000km. da percorrere con qualche pensiero a causa delle precarie condizioni delle gomme. Chiedo al gps la strada più veloce e diretta verso casa che prevede l'attraversamento della Norvegia, stavolta nella parte interna. Non ci dispiace affatto!
E' la E6 la strada che attraversa internamente la Norvegia e la dobbiamo percorrere interamente. Il GPS consultato prima della partenza ci consiglia, per risparmiare un discreto numero di km. di abbandonarla e di percorrere un tratto montano, per poi riprenderla. Seguiamo il consiglio e a metà di questa "bretella" , dopo un tempo incredibilmente lungo di assenza di ogni riferimento alla civiltà, troviamo uno slargo che ospita un po' di tutto: carburante, ristoro un'officina che ripara un po' di tutto, dai TIR ai gatti delle nevi e un'albergo chiuso che però ha il wifi libero e accessibile dall'esterno. Decidiamo di accostare per riposarci un po'. Qualche ora dopo uscendo dalla macchina mi accorgo che una delle gomme posteriori è a terra! La situazione si fa ancora più preoccupante. Aspettiamo quindi l'apertura dell'officina e alle 8 in punto mi presento al meccanico con le due ruote malmesse. Subito vengono tolti pneumatico e camera d'aria. Ora è visibile un altro danno, se possibile ancora più inquietante del resto. Il gommista che a casa ho incaricato della sostituzione di tutte le gomme e camere d'aria non ha notato o ha soprasseduto sulle evidenti bolle di ruggine all'interno del cerchio. E' la ruggine responsabile della foratura e non sarò davvero possibile continuare in questo modo. In breve: la ruggine viene rimossa ed ora è ben visibile un foro sul cerchio, vicino alla valvola. Viene saldato e i cerchi riverniciati. Nell'attesa troviamo 2 camere d'aria destinate chissà a quale uso ma di diametro appropriato (non i pneumatici però), ed il tutto rimontato. Mezza giornata e circa 220 euro la spesa, tutto considerato ci è andata bene. Ripartiamo, anche se ho l'impressione di camminare sulle uova.
Niente da segnalare attraversando a ritroso la Danimarca e la Germania che ci ricorda quanto sia infinitamente lunga. Fino ad adesso ho visto almeno 7 o 8 auto BMW, Volvo, Porsche ferme sulla corsia di emergenza in impotente attesa del carro attrezzi o con il cofano alzato e adesso...pare tocchi a noi.
Infatti dopo una breve sosta carburante in Germania, a soli 600 km da casa, ma macchina non si mette più in moto!!!!
Calma e sangue freddo. Non può essere niente di grave...La benzina arriva, le candele sono a posto...sono le puntine che non si aprono più.
La bacchetta magica è un cacciavite, e dopo 5 minuti le puntine sono regolate e si può ripartire con soddisfazione immensa!!! Poco dopo siamo a casa. L'utima tappa ci ha un po' provati considerato che alle 12 siamo partiti dalle coste della Danimarca e alle 4 del mattino eravamo a casa a Livorno. Abbiamo ancora 2 giorni per rientrare al lavoro e li impieghiamo a riprenderci e a capire dove siamo.
Un viaggio avventura fantastico il cui ricordo rimarrà sempre nei nostri cuori. Grazie cinquino!!!!
A breve posteremo anche alcune foto, saluti a tutti!
Io e mia moglie siamo da poco tornati da un fantastico viaggio in Norvegia fatto con, o meglio, assieme ad una 500L del '70.
8000 km. tra andata e ritorno e 20 giorni per realizzare questo desiderio.
Un paio di anni fa raggiungemmo la Svezia, ma l'inesperienza mise in luce problemi di varia origine che stavolta abbiamo provveduto a eliminare o quantomeno a contenere. Non molte le modifiche fatte:
Il motore è stato portato a 600cc con carburatore Dell'Orto28, la coppa da 4 lt. Ma i due pezzi che hanno fatto la differenza sono stati il termometro, molto utile per tenere sempre sotto controllo la temperatura dell'olio quando in piena estate si intende fare decine di km. in salita con bagagli per due settimane, e il kit della quinta marcia stradale, usata moltissimo sia in pianura sia nelle lunghe discese come freno motore. Saluto Febo membro di questo forum per la fornitura ma soprattutto per l'amicizia e la professionalità.
Faccio anche montare per l'occasione 5 gomme con 5 camere d'aria nuove e controllo tutto ciò che mi viene a mente. Stavolta non faccio l'errore di caricarmi un'officina, solo il bauletto attrezzi in dotazione e pochissimo altro. Mi porto anche qualche ricambio ma non molti: 2 kg di olio, una cinghia, lampadine, candele, puntine e una pompa benzina perchè l'avevo già e pesa poco. Ho un tachimetro nuovo da montare, aspetto l'ultimo momento per farlo. Partirà da zero e mi darà l'esatta lettura dei km percorsi
Evitiamo un altro errore della volta precedente: stavolta niente prenotazioni per alloggi o traghetti. Porterebbe a forzature sulla tabella di marcia e le conseguenze le pagherebbe la macchinina. Tutto sembra a posto e partiamo da Livorno. Destinazione? Il Nord. L'idea di raggiungere le isole Lofoten, in Norvegia, ci è parsa allettante ma pure un po' estrema anche prima della partenza. Così ci siamo posti 3 obiettivi, posti sempre più a Nord, nel caso tutto andasse bene. Primo obiettivo: Bergen e la zona di Geiranger.
Partire la sera con questo caldo canicolare non ci ha aiutato molto, il termometro olio dopo un po' raggiunge i 100° e rallento un po'. Quinta e filo di gas. La velocità è fissa a poco più di 80, voglio che il motore ci rimanga amico per diverse migliaia di km. La temperatura si alza sulle Alpi ma per fortuna il traffico mi consente una velocità moderata senza rappresentare un ostacolo. Dopo parecchi km di salita costante e appena si lambiscono i 120° decido di accostare approfittando della sosta per rifornimento e nostre necessità. Bellissima l'arrampicata al S. bernardino, ma finalmente "scolliniamo" e il termometro olio ci rassicura. Continuiamo a macinare km, consapevoli che i luoghi di destinazione sono immensamente lontani e all'ora giusta, con circa 900 km fatti e all'altezza di Norimberga, città che volevamo visitare, prenotiamo una stanza con il cellulare. Con lo stesso cell. usiamo pure il gps di Google Maps non avendo un navigatore.
La Germania è lunghissima e pare non finire mai, per noi è una festa quando raggiungiamo il confine con la Danimarca. Non c'è un frontiera ben definita ma ci si accorge che la scandinavia comincia qui. Si sente nell'aria, si vede nell'architettura dei piccoli borghi, dalla scarsa popolazione, dai pascoli immensi. A proposito: attenzione a mucche, pecore e agnellini in mezzo alla strada. Il pericolo è reale. Anche per questo il limite di velocità è 70 e, tranne in pochi casi, non ci abbandonerà più.
Per capire meglio cosa significa Danimarca, senza un perchè giriamo a destra, attratti solo da un piccolo cartello in legno come tanti altri che reca il nome del paese: Ribe. Per chi ama la natura, un tuffo nella campagna danese mette il buonumore con tutto il verde e animali felici in libertà. Ma dopo oltre mezz'ora di buonumore e di Ribe nemmeno l'ombra, temevano di raggiungere il punto di non ritorno a causa delle ridotte dimensioni del serbatoio. A proposito, dalla Danimarca in su può essere utile una tanica extra da 5 litri di benzina e ricordarsi di far benzina anche se abbiamo ancora mezzo serbatoio.
Finalmente arriviamo a Ribe. Devo dire che abbiamo avuto fortuna, senza saperlo e per puro caso siamo capitati nel borgo che una visita la meritava di sicuro essendo il più antico della Danimarca! C'è il sole ma il vento forte e freddo del nord ci costringe ad indossare il giaccone.
Senza aver troppo guardato l'orologio ripartiamo fino a raggiungere la costa dove affittiamo una cabina in un camping vicino all'mbarco del traghetto che dalla Danimarca porta in Norvegia riservandoci la traversata per l'indomani.
Ingiustamente dal campeggio guardavamo con preoccupazione il mare battuto incessantemente da questo vento forte: al contrario la traversata è piacevole. Pur durando diverse ore la navigazione è tranquilla, e la nave è bella e organizzata. Inoltre siamo di buonumore perchè all'ingresso in nave ho scambiato due battute con il bigliettaio riguardo alle dimensioni e all'ingombro dell'auto e, tra un discorso e un sorriso abbiamo pagato il biglietto come se fossimo una moto! Ci capiterà molte altre volte, alcune senza neppure chiedere.
Sbarchiamo, e senza alcun problema ci dirigiamo verso il fiordo di Geiranger e Bergen. L'arrivo in Norvegia è da subito impegnativo per chi vuole percorrere la costa ed ammirare gli innumerevoli fiordi che la caratterizzano. Salite e discese, entrambi all'8, 9 e anche 9,5% sono una regola ma i panorami sono spettacolari. Temperatura e velocità sempre sotto controllo. Rimaniamo il necessario per visitare la città di Bergen con il suo mercato del pesce e l'ancor più famoso quartiere caratteristico, godendoci il bel posto ed il fatto di essere riusciti ad arrivare fin lì. A malincuore saltiamo l'escursione al Pulpit Rock, l'immenso masso a piattaforma sulle vette del fiordo Geiranger perchè apprendiamo che necessita di un'escursione di circa 10 ore. Per la notte scegliamo un campeggio assicurandoci sempre che offra le "cabins". Portiamo sempre con noi una tenda ma vista l'età e la brevissima permanenza in ogni posto, preferiamo queste microcase in legno che offrono l'indispensabile ed eliminano il continuo monta-smonta della tenda. Prezzi vari, la media sui 30/40 euro ma ce ne sono anche da 100 e più in zona Bergen, quindi occhio. Occhio anche agli orinatoi che, credevo fosse un errore invece no, qui in Norvegia sono montati tutti più alti di una decina di cm!
In serata decidiamo di rilanciare con il secondo obiettivo: la strada dell'Atlantico, il famigerato e spettacolare tratto stradale che unisce diversi isolotti sull'oceano, sconsigliabile da percorrere con il vento forte che a volte soffia qui e ampiamente documentata su Youtube con riprese suggestive. Percorrerlo e filmarlo con un drone con funzione follow me sarebbe l'ideale, ma noi purtroppo ne eravamo sprovvisti. Vista da rasoterra buona parte della suggestione viene vanificata, se non fosse per la consapevolezza di percorrere con il proprio 5ino proprio quel ponte visto sempre e solo in tv! Un consiglio che sento di dare è una sosta all'apposita area preposta, dove viene servito il caffè espresso più buono nel raggio delle prossime migliaia di km. Consiglio di approfittarne. Non sono un paladino sfegatato del cibo italiano, ma il discorso alimentazione durante un viaggio simile, verrà fuori. Se farete come noi del turismo a basso budget probabilmente anche voi vi lascerete corrompere dall'offerta continuativa di hot dogs e patatine a buon prezzo ma credo che come noi, buona parte di voi presto ne avrà abbastanza di vedere passare davanti agli occhi e a tutte le ore wurstel e fiumi di ketchup e sentirete bisogno più che nostalgia di qualcosa di semplice e nostrano, con il preciso scopo di disintossicarsi. In questi casi, sono moltissime e tutte belle le aree attrezzate dove buttare la pasta e condirla semplicemente!!
Un'alternativa è cercare un locale dove viene servito qualcosa di diverso e magari di caratteristico.
A questo punto della storia ci accorgiamo che il denaro in Euro che ci eravamo portati, non serve a un fico secco. Il denaro contante è stato praticamente reso superfluo e tutto funziona con la carta di credito o il bancomat. Naturalmente anche la moneta locale, le Corona Norvegese (NOK) è accettata. Che non siamo più in Europa ci viene fatto capire anche quando, bruscamente la connessione internet del telefonino viene a mancare, lasciandoci privi di navigatore e di altri servizi telefonici che solitamente usiamo. Ingenuamente non ci siamo assicurati che il nostro gestore telefonico garantisse la copertura in questo Paese...
Per niente interdetti, approfittiamo della connessione wi-fi del campeggio e con carta e penna ci appuntiamo il percorso, incastrando poi il foglio sotto il bordo del posacenere. D'ora in poi sarà il nostro navigatore.
Il viaggio prosegue il mattino dopo, quando, galvanizzati e pienamente coinvolti in questa avventura, decidiamo di rilanciare puntando verso la mèta più ambiziosa: le isole Lofoten! Foreste, cascate, torrenti a centinaia caratterizzano questa parte di viaggio e sia ha la netta impressione di essere in una nazione che non ha semplicemente riservato alcune zone ma è di per sè un immenso parco nazionale nella sua interezza. Se un cartello segnala la presenza di alci, quasi certamente ne avvisteremo qualcuna assiene a cervi, tassi e, di giorno, parecchi scoiattolini. In queste terre gli animali selvatici vivono liberi, cercando cibo, raggiungono il fiume per abbeverarsi e non è difficile fare qualche incontro ravvicinato, specie la notte, se si decide di accostare per riposare un paio d'ore in questa terra dove il buio della notte non viene mai.
Con il passare dei km. il paesaggio cambia, la temperatura si abbassa, la strada lentamente ma inesorabilmente sale, le fitte foreste di conifere si diradano, mettendo in mostra un paesaggio lunare. Improvvisamente dalla nebbia salta fuori un cartello che indica: Circolo Polare Artico 2 km!!!
Ci guardiamo increduli. Siamo proprio qui, su questa strada a bordo della nostra 500 e stiamo per entrare nella zona artica. L'emozione è tanta.
Poco dopo arriviamo al Centro e il sole ci dà il . In pochi attimi è estate e ci ritroviamo in maglietta. Succede spesso da queste parti. Foto di rito, ristoro ma niente carburante.
La tappa successiva prevede il nostro a rivo a Bodø, imbarco classico per l'arcipelago delle Lofoten ma preferiamo prima pernottare in campeggio. Un attento esame rivela un guaio che rischierà di compromettere seriamente la continuazione del viaggio. Entrambe le ruote anteriori presentano una preoccupante usura nella parte esterna. Un riparatore locale solleva la vettura e dichiara che il gioco che hanno preso i fuselli dello sterzo negli ultimi 4000 km di sollecitazioni hanno provocato il danno. Il nostro viaggio finisce lì, dice lui. Certo, rispondo io ma nel frattempo cerco e immagino piani B, C, e D pur di proseguire.
Intanto prendo tempo cambiando di posto le gomme anteriori con quelle posteriori per stoppare il danno. Poi, nonostante i pensieri, ci imbarchiamo comunque.
Le preoccupazioni svaniscono, almeno per un po', quando dalla nave avvistiamo l'arcipelago. Imponenti montagne a picco sul mare con le vette che si perdono tra le nubi...magnifico! Quando il traghetto è prossimo all'approdo, mi guardo attorno e dentro di me vedo come la scena di un film. Sento addirittura e distintamente la voce di Mr. Almond che dice con voce piena di orgoglio "Benvenuti al Jurassic Park!!!
Le isole Lofoten sono uno spettacolo unico, aspre, selvagge e maestose in un contesto in cui è la Natura che detta le regole. La E10 è la strada che le percorre interamente accondiscendendo alla bizzarra morfologia e offrendo dopo ogni curva uno spettacolo diverso e meraviglioso. Il sole, quando c'è, rende finalmente giustizia alla tavolozza di colori che queste isole offrono regalando spettacoli inaspettati, a volte all'apparenza tropicali tanto è turchese l'acqua e bianchissime le spiagge, purtroppo non molto utilizzate per la balneazione, persino a luglio.
Dopo un paio di giorni di nomadismo dobbiamo cominciare a pensare al ritorno. Altri 4000km. da percorrere con qualche pensiero a causa delle precarie condizioni delle gomme. Chiedo al gps la strada più veloce e diretta verso casa che prevede l'attraversamento della Norvegia, stavolta nella parte interna. Non ci dispiace affatto!
E' la E6 la strada che attraversa internamente la Norvegia e la dobbiamo percorrere interamente. Il GPS consultato prima della partenza ci consiglia, per risparmiare un discreto numero di km. di abbandonarla e di percorrere un tratto montano, per poi riprenderla. Seguiamo il consiglio e a metà di questa "bretella" , dopo un tempo incredibilmente lungo di assenza di ogni riferimento alla civiltà, troviamo uno slargo che ospita un po' di tutto: carburante, ristoro un'officina che ripara un po' di tutto, dai TIR ai gatti delle nevi e un'albergo chiuso che però ha il wifi libero e accessibile dall'esterno. Decidiamo di accostare per riposarci un po'. Qualche ora dopo uscendo dalla macchina mi accorgo che una delle gomme posteriori è a terra! La situazione si fa ancora più preoccupante. Aspettiamo quindi l'apertura dell'officina e alle 8 in punto mi presento al meccanico con le due ruote malmesse. Subito vengono tolti pneumatico e camera d'aria. Ora è visibile un altro danno, se possibile ancora più inquietante del resto. Il gommista che a casa ho incaricato della sostituzione di tutte le gomme e camere d'aria non ha notato o ha soprasseduto sulle evidenti bolle di ruggine all'interno del cerchio. E' la ruggine responsabile della foratura e non sarò davvero possibile continuare in questo modo. In breve: la ruggine viene rimossa ed ora è ben visibile un foro sul cerchio, vicino alla valvola. Viene saldato e i cerchi riverniciati. Nell'attesa troviamo 2 camere d'aria destinate chissà a quale uso ma di diametro appropriato (non i pneumatici però), ed il tutto rimontato. Mezza giornata e circa 220 euro la spesa, tutto considerato ci è andata bene. Ripartiamo, anche se ho l'impressione di camminare sulle uova.
Niente da segnalare attraversando a ritroso la Danimarca e la Germania che ci ricorda quanto sia infinitamente lunga. Fino ad adesso ho visto almeno 7 o 8 auto BMW, Volvo, Porsche ferme sulla corsia di emergenza in impotente attesa del carro attrezzi o con il cofano alzato e adesso...pare tocchi a noi.
Infatti dopo una breve sosta carburante in Germania, a soli 600 km da casa, ma macchina non si mette più in moto!!!!
Calma e sangue freddo. Non può essere niente di grave...La benzina arriva, le candele sono a posto...sono le puntine che non si aprono più.
La bacchetta magica è un cacciavite, e dopo 5 minuti le puntine sono regolate e si può ripartire con soddisfazione immensa!!! Poco dopo siamo a casa. L'utima tappa ci ha un po' provati considerato che alle 12 siamo partiti dalle coste della Danimarca e alle 4 del mattino eravamo a casa a Livorno. Abbiamo ancora 2 giorni per rientrare al lavoro e li impieghiamo a riprenderci e a capire dove siamo.
Un viaggio avventura fantastico il cui ricordo rimarrà sempre nei nostri cuori. Grazie cinquino!!!!
A breve posteremo anche alcune foto, saluti a tutti!
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
Bellissima esperienza, e che viaggio...
CHI FA DA SE FA PER TRE, NON ACCETTO CONSIGLI SO SBAGLIARE DA SOLO
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Vespa ET3 125 primavera
Harley Davidson Sporster 1200
Re: Norvegia a/r Luglio 2019
Susy 58 sei grande mitico unico
Complimenti!
Complimenti!
Se c’è rimedio perché ti arrabbi? Se non c’è rimedio perché ti arrabbi?
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
Susy58 posso solo dirvi GRANDIIIII!!!! e che vi invidio da morire io quel viaggio in un certo senso lo feci come viaggio di nozze ... 3 settimane ... auto "moderna" ... nessuna prenotazione che come avete confermato mette fretta per niente ... meta Capo Nord"!!!
e voi l'avete fatta in 500 fantastici !!!!!!!!!!! e che resoconto
ps: però però però qualche foto .... .. eh sono curioso
e voi l'avete fatta in 500 fantastici !!!!!!!!!!! e che resoconto
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La teoria è quando si sa tutto e niente funziona, ... pratica è quando tutto funziona e non si sa perché ... Albert Einstein ...
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
Bella avventura raccontata in maniera eccelsa.
Saluti, Pierino.
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Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
ecco alcune foto non in ordine cronologico.
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
Ops, mancava questa. Il contakm. appena tornati a casa!!!
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- Felipe500
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
fantastiche grazie che emozione ...
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona, ... pratica è quando tutto funziona e non si sa perché ... Albert Einstein ...
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
E io che una volta l’anno faccio un giretto di 2/3 giorni per la Toscana mi sembra di essere un ganzo.
Cioè, veramente dei grandi. RISPETTO assoluto
Questa parte mi piace moltissimo:
Cioè, veramente dei grandi. RISPETTO assoluto
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Macchinoni a piedi e 500 a casaSusy58 ha scritto: ↑24.07.2019, 16:24 Niente da segnalare attraversando a ritroso la Danimarca e la Germania che ci ricorda quanto sia infinitamente lunga. Fino ad adesso ho visto almeno 7 o 8 auto BMW, Volvo, Porsche ferme sulla corsia di emergenza in impotente attesa del carro attrezzi o con il cofano alzato e adesso...pare tocchi a noi.
Infatti dopo una breve sosta carburante in Germania, a soli 600 km da casa, ma macchina non si mette più in moto!!!!
Calma e sangue freddo. Non può essere niente di grave...La benzina arriva, le candele sono a posto...sono le puntine che non si aprono più.
La bacchetta magica è un cacciavite, e dopo 5 minuti le puntine sono regolate e si può ripartire con soddisfazione immensa!!! Poco dopo siamo a casa.
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
Grazie di cuore tutti per i commenti!
Federico ci hai fatto morire dal ridere
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
Bellissimo, COMPLIMENTI!!
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
Deve essere stata una esperienza bellissima! Complimenti per il coraggio e complimenti anche al Cinquino
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
Grazie Marco, Il Cinquino ringrazia!
Ma declino il coraggio, credo ne avrei avuto più bisogno guidando una incomprensibile auto moderna. Nel racconto c'è anche la dimostrazione.
Saluti
Ma declino il coraggio, credo ne avrei avuto più bisogno guidando una incomprensibile auto moderna. Nel racconto c'è anche la dimostrazione.
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
Ieri sera io la mia ragazza leggevamo il vostro racconto sul divano e la domanda ci è sorta spontanea: "Lo faremmo anche noi?".
Fra le varie considerazioni lei ne ha fatta una: "Io non lo farei soprattutto per una questione di sicurezza".
Effettivamente non ci ho pensato sul subito, però i nostri bei 5ini hanno tante belle qualità ma non quella della sicurezza, specialmente viste le dimensioni aumentate delle macchine moderne che mediamente viaggiano in autostrada. E non mi dilungo su come guida certa gente...
Certo, se ti deve capitare, ti capita anche appena usciti di casa. Però ci sono molte più possibilità su un viaggio simile.
E scrivo io che la uso quasi tutti i giorni.
Niente. Era solo una considerazione.
Ancora complimenti
Fra le varie considerazioni lei ne ha fatta una: "Io non lo farei soprattutto per una questione di sicurezza".
Effettivamente non ci ho pensato sul subito, però i nostri bei 5ini hanno tante belle qualità ma non quella della sicurezza, specialmente viste le dimensioni aumentate delle macchine moderne che mediamente viaggiano in autostrada. E non mi dilungo su come guida certa gente...
Certo, se ti deve capitare, ti capita anche appena usciti di casa. Però ci sono molte più possibilità su un viaggio simile.
E scrivo io che la uso quasi tutti i giorni.
Niente. Era solo una considerazione.
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Re: Norvegia a/r Luglio 2019
complimenti ragazzi