500 F 1966
Inviato: 31.03.2015, 18:14
Mi sono appena presentato nella apposita sezione, e visto che capisco le curiosità provo a mostrarvi le foto della mia 500.
Come scritto nella presentazione l'auto è stata immatricolata a Sassari l'11 Gennaio del 1966 e dalle ricerche in rete riferite al numero di telaio dovrebbe essere una produzione ottobre/novembre 1965.
Il primo intestatario era un dipendente del concessionario Fiat di Sassari che l'ha tenuta 6 mesi per poi rivenderla alla signora da cui l'ho comprata nel 1993 per £ 1.000.000.
L'auto dovrebbe aver trascorso qualche anno della sua vita ad Ascoli Piceno, questo me lo disse il marito della proprietaria e ricordo anche gli adesivi di diversi anni dell'ACI di Ascoli Piceno appiccicati sul lunotto posteriore ma aimè al tempo rimossi .
Quando l'acquistai era color beige sabbia 583, con ancora la tinta i sedili e le lamiere di fabbrica, e a parte la classica riga nera di antirombo spruzzata nei sottoporta presentava piccoli punti di ruggine classici di una cinquecento in uso quotidiano.
Come detto nel 93 avevo 19 anni, non esisteva internet e tutte le informazioni che si reperiscono adesso, ma avevo trovato quello che cercavo, la 500 con il volante e il cruscotto bianco, e volevo farla "Grigio Topo" con gli interni rossi come quella che vedevo parcheggiata tutti i giorni fuori dalla scuola.
Ritirata la macchina la si porta subito dal figlioccio di mio padre carrozziere per modo di dire per il "restauro", allora si parlava di restauro in termini molto differenti da oggi. Smontaggio delle parti essenziali (mica scocca nuda) carteggiata, piccole pezze, carta gommata e quotidiani a volontà per mascherare le parti che non dovevano essere tinteggiate.
Purtroppo una volta in colorificio il grigio topo che tanto volevo, pareva non esistere, e frastornato da mille tonalità della mazzetta decisi di farla bianca.
I sedili furono affidati ad un tappezziere della stessa professionalità del carrozziere che distrusse gli originali interni color ocra con lunetta bianca e mi restituì i sedili con i nuovi interni rossi con lunetta bianca, e stranamente aveva fatto bianche anche le parti basse laterali degli anteriori (sbagliando anche a copiare).
Dopo qualche mese partii per il servizio di leva, e la 500 rimase a casa, e visto che di epossidico allora neanche si parlava, anzi poteva forse parere anche un'offesa, in men che non si dica tutti i difetti tornarono a galla.
Mio padre corse ai ripari, e cambiò carrozziere ma non pasticcione, quest'ultimo pensò bene anzichè mettere una pezza di staccare e buttare il musetto "originale con foro" e montar su in maniera maldestra quello della R.
Da quell'intervento son passati poi un paio d'anni e la 500 è andata a riposo nel luogo dove giace tuttora.
Scusate se vi ho annoiati, ora provo ad inserire le foto sperando di riuscirci che son le stesse che avevo messo per l'annuncio e che qualcuno forse avrà già visto.
Come scritto nella presentazione l'auto è stata immatricolata a Sassari l'11 Gennaio del 1966 e dalle ricerche in rete riferite al numero di telaio dovrebbe essere una produzione ottobre/novembre 1965.
Il primo intestatario era un dipendente del concessionario Fiat di Sassari che l'ha tenuta 6 mesi per poi rivenderla alla signora da cui l'ho comprata nel 1993 per £ 1.000.000.
L'auto dovrebbe aver trascorso qualche anno della sua vita ad Ascoli Piceno, questo me lo disse il marito della proprietaria e ricordo anche gli adesivi di diversi anni dell'ACI di Ascoli Piceno appiccicati sul lunotto posteriore ma aimè al tempo rimossi .
Quando l'acquistai era color beige sabbia 583, con ancora la tinta i sedili e le lamiere di fabbrica, e a parte la classica riga nera di antirombo spruzzata nei sottoporta presentava piccoli punti di ruggine classici di una cinquecento in uso quotidiano.
Come detto nel 93 avevo 19 anni, non esisteva internet e tutte le informazioni che si reperiscono adesso, ma avevo trovato quello che cercavo, la 500 con il volante e il cruscotto bianco, e volevo farla "Grigio Topo" con gli interni rossi come quella che vedevo parcheggiata tutti i giorni fuori dalla scuola.
Ritirata la macchina la si porta subito dal figlioccio di mio padre carrozziere per modo di dire per il "restauro", allora si parlava di restauro in termini molto differenti da oggi. Smontaggio delle parti essenziali (mica scocca nuda) carteggiata, piccole pezze, carta gommata e quotidiani a volontà per mascherare le parti che non dovevano essere tinteggiate.
Purtroppo una volta in colorificio il grigio topo che tanto volevo, pareva non esistere, e frastornato da mille tonalità della mazzetta decisi di farla bianca.
I sedili furono affidati ad un tappezziere della stessa professionalità del carrozziere che distrusse gli originali interni color ocra con lunetta bianca e mi restituì i sedili con i nuovi interni rossi con lunetta bianca, e stranamente aveva fatto bianche anche le parti basse laterali degli anteriori (sbagliando anche a copiare).
Dopo qualche mese partii per il servizio di leva, e la 500 rimase a casa, e visto che di epossidico allora neanche si parlava, anzi poteva forse parere anche un'offesa, in men che non si dica tutti i difetti tornarono a galla.
Mio padre corse ai ripari, e cambiò carrozziere ma non pasticcione, quest'ultimo pensò bene anzichè mettere una pezza di staccare e buttare il musetto "originale con foro" e montar su in maniera maldestra quello della R.
Da quell'intervento son passati poi un paio d'anni e la 500 è andata a riposo nel luogo dove giace tuttora.
Scusate se vi ho annoiati, ora provo ad inserire le foto sperando di riuscirci che son le stesse che avevo messo per l'annuncio e che qualcuno forse avrà già visto.