Cassetta di trasformazione
Inviato: 21.01.2015, 19:44
Amici non potevo non postare questa foto presa da facebook.
Vi aggiungo anche i commenti di un grande tecnico:
Le cassette erano necessarie per la trasformazione di una Fiat 500 in una Fiat Giannini. Ne conseguiva l'omologazione e registrazione della stessa sul libretto che consentiva sia la libera circolazione su strada sia di poter utilizzare la vettura per le corse come Fiat Giannini e non semplicemente Fiat il che dava indubbi vantaggi nell'elaborazione. Questo, per le corse, almeno fino a tutto il 69. Dal 70 cambiarono i regolamenti e le maggiori libertà previste consentirono che le varie vetture non si dovessero più omologare alla motorizzazione anche per correre e che alle verifiche non si dovesse più esibire il libretto ma bastasse solo la fiche CSAI.
Che non sia una delle prime versioni, ma di fine anni 60, si nota pure dalla presenza di alcuni particolari omologati dalla Giannini nel 68, come ad es. il supporto di banco in acciaio e la puleggia della dinamo/ventola di diametro maggiore e con inserto in alluminio; nella stessa tornata vennero pure omologati il collettori di scarico della marmitta da 34 (in origine da 32), la "succhiarola" dell'olio rinforzata e forse qualche altro particolare minore che ora mi sfugge. Tutti particolari che per le corse le Fiat 500 non potevano usare ma che uniti agli altri omologati in precedenza fecero, a partire dal 1.1.66 fino al 31.12.69, della classe 500 un "monomarca" Giannini.
Vi aggiungo anche i commenti di un grande tecnico:
Le cassette erano necessarie per la trasformazione di una Fiat 500 in una Fiat Giannini. Ne conseguiva l'omologazione e registrazione della stessa sul libretto che consentiva sia la libera circolazione su strada sia di poter utilizzare la vettura per le corse come Fiat Giannini e non semplicemente Fiat il che dava indubbi vantaggi nell'elaborazione. Questo, per le corse, almeno fino a tutto il 69. Dal 70 cambiarono i regolamenti e le maggiori libertà previste consentirono che le varie vetture non si dovessero più omologare alla motorizzazione anche per correre e che alle verifiche non si dovesse più esibire il libretto ma bastasse solo la fiche CSAI.
Che non sia una delle prime versioni, ma di fine anni 60, si nota pure dalla presenza di alcuni particolari omologati dalla Giannini nel 68, come ad es. il supporto di banco in acciaio e la puleggia della dinamo/ventola di diametro maggiore e con inserto in alluminio; nella stessa tornata vennero pure omologati il collettori di scarico della marmitta da 34 (in origine da 32), la "succhiarola" dell'olio rinforzata e forse qualche altro particolare minore che ora mi sfugge. Tutti particolari che per le corse le Fiat 500 non potevano usare ma che uniti agli altri omologati in precedenza fecero, a partire dal 1.1.66 fino al 31.12.69, della classe 500 un "monomarca" Giannini.