Un Restauro pignolo
Inviato: 30.04.2011, 10:13
Buon giorno a tutti, sono il felicissimo possessroe di una 500 R del 1973.
Da sempre mi piace riportare allo splendore originale gli oggetti vecchi, avevo iniziato a 10 anni, come penso tanti di noi, smontando pezzo per pezzo le biciclette degli amici, rimontandole dopo aver lucidato la più piccola vite, per seguire con i gloriosi CIAO Piaggio, ai quali riservavo il medesimo trattamento maniacale.
Da qualche anno mi sto cimentando, in mezzo a tante difficoltà, nel restauro totale di questa 500 da me posseduta negli anni 80, poi permutata con una orribile PANDA 30 usata (errori di gioventù). Saputo che l'ultimo proprietario si accingeva alla demolizione, l'ho riacquistata e riportata a casa.
Come per tutte le 500 che hanno superato abbondantemente gli "enta", le sorprese non sono mancate: assalti alla lamiera da parte di carrozzieri improvvisati, fondi bucati, ruggine passante nel tetto, nel giro parabrezza nei parafanghi anteriori ecc.anche se, a guardarla bene, le condizioni non erano disperate, perlomento se confrontate a quelle di tante altre.
Con calma e pazienza, assieme al geniale artigiano che cura la scocca, ho deciso di affrontare questa bella avventura cercando di evitare, se possibile, lo smontaggio delle lamiere originali e cercando di salvare tutto quello che si poteva.
MI rendo conto che questa scelta può apparire meno spettacolare ma, al pari di un prezioso dipinto, quando si decide di affrontare il restauro di qualsivoglisa oggetto è sempre meglio, a mio avviso, conservare quanto più materiale originale possibile, a patto ovviamente di essere capaci di ripararlo, oppure procedere alla sosituzione utilizzando solo, e tassativamente, ricambi originali, tanto rari quanto costosi. Il che la dice lunga sul costo ed il tempo necessario al loro reperimento, sopratutto dei lamierati.
Pochi carrozzieri "perdono tempo" dietro le 500; questo purtroppo è un errore che avrà conseguenze disastrose negli anni futuri perchè, piano piano, questo meraviglioso gioiello frutto del genio dell'Ing. Giacosa, e del pool di esperti artigiani battilastra che lo affiancarono, sparirà dalla circolazione. Per fortuna l'arte di arrangiarsi tipica di noi italiani, unita alla la passione dei cinquecentisti, continuano a tenere in vita migliaia di questi piccoli gingilli che il mondo ci invidia. In questo modo, pur tra tanti errori di esecuzione, molte 500 sono state sottratte alla demolizione.
A breve pubblicherò le foto della mia avventura, non ancora terminata, comunque già immediatamente disponibili su una pagina dedicata di FACEBOOK:
http://www.facebook.com/home.php#!/page ... 5374858244
Auguro buon lavoro a tutti gli amici di 500 Forum.it, entusiasti, volenterosi, e forse anche un po matti, come si conviene ai veri estimatori DOC della Mitica.
Da sempre mi piace riportare allo splendore originale gli oggetti vecchi, avevo iniziato a 10 anni, come penso tanti di noi, smontando pezzo per pezzo le biciclette degli amici, rimontandole dopo aver lucidato la più piccola vite, per seguire con i gloriosi CIAO Piaggio, ai quali riservavo il medesimo trattamento maniacale.
Da qualche anno mi sto cimentando, in mezzo a tante difficoltà, nel restauro totale di questa 500 da me posseduta negli anni 80, poi permutata con una orribile PANDA 30 usata (errori di gioventù). Saputo che l'ultimo proprietario si accingeva alla demolizione, l'ho riacquistata e riportata a casa.
Come per tutte le 500 che hanno superato abbondantemente gli "enta", le sorprese non sono mancate: assalti alla lamiera da parte di carrozzieri improvvisati, fondi bucati, ruggine passante nel tetto, nel giro parabrezza nei parafanghi anteriori ecc.anche se, a guardarla bene, le condizioni non erano disperate, perlomento se confrontate a quelle di tante altre.
Con calma e pazienza, assieme al geniale artigiano che cura la scocca, ho deciso di affrontare questa bella avventura cercando di evitare, se possibile, lo smontaggio delle lamiere originali e cercando di salvare tutto quello che si poteva.
MI rendo conto che questa scelta può apparire meno spettacolare ma, al pari di un prezioso dipinto, quando si decide di affrontare il restauro di qualsivoglisa oggetto è sempre meglio, a mio avviso, conservare quanto più materiale originale possibile, a patto ovviamente di essere capaci di ripararlo, oppure procedere alla sosituzione utilizzando solo, e tassativamente, ricambi originali, tanto rari quanto costosi. Il che la dice lunga sul costo ed il tempo necessario al loro reperimento, sopratutto dei lamierati.
Pochi carrozzieri "perdono tempo" dietro le 500; questo purtroppo è un errore che avrà conseguenze disastrose negli anni futuri perchè, piano piano, questo meraviglioso gioiello frutto del genio dell'Ing. Giacosa, e del pool di esperti artigiani battilastra che lo affiancarono, sparirà dalla circolazione. Per fortuna l'arte di arrangiarsi tipica di noi italiani, unita alla la passione dei cinquecentisti, continuano a tenere in vita migliaia di questi piccoli gingilli che il mondo ci invidia. In questo modo, pur tra tanti errori di esecuzione, molte 500 sono state sottratte alla demolizione.
A breve pubblicherò le foto della mia avventura, non ancora terminata, comunque già immediatamente disponibili su una pagina dedicata di FACEBOOK:
http://www.facebook.com/home.php#!/page ... 5374858244
Auguro buon lavoro a tutti gli amici di 500 Forum.it, entusiasti, volenterosi, e forse anche un po matti, come si conviene ai veri estimatori DOC della Mitica.