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Re: la mia Charlotte
Inviato: 22.04.2017, 18:22
da Elucubratio
Daniele Opc ha scritto:Oleandroi ha scritto:Daniele Opc ha scritto:Buongiorno ragazzi, e buone feste
Una piccola domanda da porvi.. Conoscete il profilo di camma 55-81 simmetrico.. Come rende? Erogazione? Picco di giri max?
Dipende da molti altri parametri,diametro valvole,alzata,carburatore e relativi venturi,lunghezza collettori scarico e diametro degli stessi ed altri piccoli accorgimenti di rifinitura.
intanto grazie per la pazienza nel rispondermi e per consigliarmi
Allora, come scarico, pensavo a questo allegato in foto, perlomeno solo i collettori, credo siano sul metro le lunghezze, devo ancora informarmi bene, e silenziatore moto. Poi valvole se si riesce senza cambiar guide, mettere 31-36 , sulla testata panda modificata, condotti da 30.5 a livello attacco collettore, con conicità verso la valvola. Idem condotto di scarico, che lavorerò, con uscite dalla testata non esagerata, da unire alla fasciatura dei collettori, per cercare la migliore estrazione per le valvole da 31, collettori non ne trovo che mi soddisfino, vorrei provare a sperimentare un due cose, se riesco a farmi bene lo stampo per fondermi il collettore.. Che sarà lungo, tipo gli alquati per monocondotto degli anni 70, forse un po' più lungo.. Volevo cercare di tenere lo stesso grado di inclinazione del condotto in testata, per avere la massima rettilineità dei condotti, dall'attacco carburo, alla valvola..
Carburo 40 doppio
Pistoni stampati credo, comunque derivazione moto, cilindri in alu con canna impiantata (confido bene)
il tutto con bielle ad H e bilanciato..
Questa è circa la mia mezza idea di motore, mi mancava la camma adeguata per quello che volevo raggiungere io, un auto da unire a un cambio 5 marce ravvicinato per fare collina misto stretto, e scalata nei tornanti in montagna, unito alla cilindrata di 800cc, non volevo andare troppo oltre i 7000giri/min per paura di far saltar tutto
Sullo scarico non mi pronuncio, è molto soggettivo e comunque quello dovrebbe già andare bene rapportato alla cilindrata, ma sulle valvole e collettore non mi trovi d'accordo: le valvole che hai indicato sono troppo piccole per far lavorare bene un 800, meglio delle 39-34, scaldano meno e rendono giustizia al grande alesaggio. Se non sei capace di disassare compra una testata già fatta da Fredali su base 126, così ti risparmi anche il lavoro di adattamento della testa p30. Attenzione al collettore Alquati, non è dei migliori e sporca il minimo. Collettori troppo lunghi sono controproducenti e si avrà anche un ritardo nella risposta. Cerca bene e trovi dei collettori fatti meglio, anche integrati alla testata. Anche il carburo...perchè limitarsi a un 40? Vai di 45 o 48 così scalda meno!
Pistoni stampati...Ok, e quota compressione e lunghezza bielle?
Mentre non hai parlato di volano, hai qualche idea?
Re: la mia Charlotte
Inviato: 13.11.2017, 20:58
da Daniele Opc
salve a tutti!! perdonate la mia mancanza, ho avuto molte cose in questi mesi, (esami di maturità, inizio del lavoro, e poi cambio dello stesso) ma la Charlotte non l'ho dimenticata, procede pian piano, il sabato quando non lavoro, vado in una carrozzeria dove ho aiutato con il restauro di una 8 bulloni, sotto lo sguardo vigile di un mezzo restauratore, molto fine, nonchè insegnante di verniciatura presso il mio ex centro di formazione (scuola professionale) dove molto gentilmente mi guida nella preparazione vera e propria della carrozzeria esterna e interna (cofano post e fondo già verniciati a casa, credo ci sia qualche foto precedente) pazientando insegnandomi a lavorare di fino (e gliene sono davvero grato) cossìchè poi mi vernicierà l'auto (un'onore) sperando di vederla un po' pi+ù vestita
allego saluti e una foto tratta dalla mia tesina per l'esame orale, tutta incentrata su un sistema "un po' a modo mio" per la sospensione anteriore.. spero mi perdoniate l'assenza
Re: la mia Charlotte
Inviato: 13.11.2017, 21:01
da Daniele Opc
ah, dimenticavo.. il telaietto è praticamente pronto, ma lo userò solo a scopo "prototipo" dato che le sospensioni che inizialmente avevo pensato di montare, non le forniscono più su quel sito, dovrò cercar altro, così da sperimentare e costruire l'esemplare vero e proprio senza sbavi, e con lamiere tagliate al laser.. vedremo
Re: la mia Charlotte
Inviato: 14.11.2017, 8:59
da Manu
Ciao
mi sembra un bel sistema: non hai provato però a dare inclinazione trasversale al sistema ammortizzatore? Vedi "prototipi"? In curva dovrebbe essere molto più efficiente
Re: la mia Charlotte
Inviato: 14.11.2017, 21:45
da Daniele Opc
ciao, purtroppo date le ridotte dimensioni a disposizione, per poter mantenere le quote originali, quindi per parafanghi stretti, è il massimo che sono riuscito a fare... sono ancora giovane e ho tanto da imparare.. certo, facendo un telaietto in alluminio fuso, si guadagna in meso spessore dello stesso quindi più spazio per inclinae.. diverso discorso è per parafanghi allargati, si possono fare trapezi più lunghi, e attacco più inclinato.. sono praticamente qualche calcolo da rifare per capire ilo carico della molla, ma il telaietto strutturale in se resiste anche a carichi più che quintupli da carico.. tieni presente che il mio scopo era di non stravolgere l'auto sulla scocca, per far funzionare questo, serve rimuovere i supporti dei tamponi della balestra.. e inoltre volevo che fosse abbastanza di semplice produzione, magari per farne un piccolo lotto per amici, oppure ancor meglio, cercare di approfondirlo con tutti voi, io sarei più che lieto di fornirvi ciò che ho fatto, magari si può discutere della costruzione e migliorarlo, cossìche chiunque, un po' smanettone con troncatrice e saldatrice potrebbe costruirselo, per non ricadere sempre sui soliti pendoli, o soliti sistemi, ove si costringe il rinforzo dei parafanghi interni, o archi ruota.. purtroppo ne ho viste circa 7 o 8 con pendolino montato senza rinforzo, con la cricca che corre bella lunga affianco alla lamiera puntata, vicino alle due lamiere sovrapposte ce formano i due gusci dell' arco.. comunque sia, questo è l'inizio di un progetto, ancora tutto da sviluppare e provare.. in qualcosina mi sono corretto subito dopo averla finita ahah
Re: la mia Charlotte
Inviato: 14.11.2017, 21:48
da Daniele Opc
questa, una installazione virtuale (neanche tanto ben riuscita, ahimè non sono molto lesto col pc)
comunque sia, è tutto parte di un piccolo rinforzo che ho fatto nel sottoscocca della mia vetturetta in fase di restauro
Re: la mia Charlotte
Inviato: 14.11.2017, 21:52
da Daniele Opc
un paio di foto
Re: la mia Charlotte
Inviato: 14.11.2017, 22:02
da Ghepcar
Hai provato a simulare la traiettoria che ne deriva per la ruota ?
Mi convince poco la grande differenza di lunghezza tra i braccetti superiori e quelli inferiori.
Tra spessore dell'aggancio alla scocca, spessore della traversa e spessore del perno del braccetto inferiore, l'ingombro verticale sottoscocca non è poco.
P.s., nel frattempo hai aggiunto la risposta alla mia domanda, ti piace ?
Saluti, Pierino.
Re: la mia Charlotte
Inviato: 14.11.2017, 22:04
da Guido972
Ciao Daniele, nel tuo schema indichi una forza centrifuga, ma non riesco a capire il sistema che genera tale forza, in quanto, per definizione, la forza centrifuga è una forza che si genera in un sistema posto in rotazione.
Nel tuo caso, cosa ruota?
Re: la mia Charlotte
Inviato: 14.11.2017, 22:09
da Ghepcar
Simula il rollio dato da una curva a destra, è scritto nel disegno.
Saluti, Pierino.
Re: la mia Charlotte
Inviato: 14.11.2017, 22:43
da Daniele Opc
Ghepcar ha scritto: ↑14.11.2017, 22:02
Hai provato a simulare la traiettoria che ne deriva per la ruota ?
Mi convince poco la grande differenza di lunghezza tra i braccetti superiori e quelli inferiori.
Tra spessore dell'aggancio alla scocca, spessore della traversa e spessore del perno del braccetto inferiore, l'ingombro verticale sottoscocca non è poco.
P.s., nel frattempo hai aggiunto la risposta alla mia domanda, ti piace ?
Saluti, Pierino.
no, perchè non saprei come farlo.. non sono molto pratico col computer, nè purtroppo ho abbastanza conoscenza tecnica di assetti nel particolare.. non saprei dove reperire materiale per imparare.. comunque sia.. che cosa mi piace?
ah, dimenticavo.. lo spessore non è così esagerato.. come la balestra, resto con quote simili a livello di altezza all'inferiore.. però avevo pensato a fresare il telaietto, per spostare gli attacchi dei trapezi inferiori più verso dentro il telaietto, saldando il tutto.. vedremo, probabilmente farò questa mossa, in quanto monto pneumatici da 10"
Re: la mia Charlotte
Inviato: 14.11.2017, 22:47
da Daniele Opc
per la lunghezza dei trapezi inf. mi sono ispirato al balestrone di abarth per le 850 e 1000 su base 600, e ci ho lavorato su, con vantaggi e svantaggi.. certo, si può sempre accorciare, dipende come a uno piace l'impostazione stessa dell'auto.. nel nostro caso la balestra lavora tutta, fino al suo fissaggio con la scocca, facendo si che alla massima compressione, per la progressività dei vaari fogli, avremo tutta la parte dalla staffa per il fissaggio, all'occhio er il fusello inclinata, come se fosse un braccetto vero e proprio
Re: la mia Charlotte
Inviato: 14.11.2017, 22:55
da Daniele Opc
un'altro lavoretto, ho salvato la radica originale e l'adesivo, rifatto il vetrino
Re: la mia Charlotte
Inviato: 15.11.2017, 12:32
da Roket
Buon giorno
Quando si tratta di sospensioni anteriori cerco di seguire sempre e di capire meglio cosa si sta facendo.
Sicuramente il progetto, in parte simile a quello di Vescio e a quello di Nino Campus, è apprezzabile per l'attenzione volta alla salvaguardia della scocca, senza far gravare il carico sui duomi originali. Quello che non mi convince è la diversa lunghezza dei bracci, eccessiva, con variazioni di campanatura in compressione ed estensione (lo si nota anche dal tuo disegno, bracci a dx paralleli ma non è così in realtà, bracci a sx inclinazioni diverse) i bracci non restano paralleli, o almeno andrebbe calcolato il punto di fulcro dei superiori minimizzando le variazioni. Realizzando i bracci di misura simile, ci si avvicina ad uno schema a quadrilateri sovrapposti rendendo ottimale il funzionamento della sospensione.
Seguo, l'idea di base mi piace molto.
Saluti Cele
Re: la mia Charlotte
Inviato: 15.11.2017, 19:31
da Daniele Opc
Roket ha scritto: ↑15.11.2017, 12:32
Buon giorno
Quando si tratta di sospensioni anteriori cerco di seguire sempre e di capire meglio cosa si sta facendo.
Sicuramente il progetto, in parte simile a quello di Vescio e a quello di Nino Campus, è apprezzabile per l'attenzione volta alla salvaguardia della scocca, senza far gravare il carico sui duomi originali. Quello che non mi convince è la diversa lunghezza dei bracci, eccessiva, con variazioni di campanatura in compressione ed estensione (lo si nota anche dal tuo disegno, bracci a dx paralleli ma non è così in realtà, bracci a sx inclinazioni diverse) i bracci non restano paralleli, o almeno andrebbe calcolato il punto di fulcro dei superiori minimizzando le variazioni. Realizzando i bracci di misura simile, ci si avvicina ad uno schema a quadrilateri sovrapposti rendendo ottimale il funzionamento della sospensione.
Seguo, l'idea di base mi piace molto.
Saluti Cele
buonasera a tutti, buonasera a te cele! si, anche se quello di vescio purtroppo non ho mai avuto occasione di vederlo, ma mi hanno detto somiglia molto, forse il suo è scatolato, quindi lamiera piegata (?) comunque ho scritto un po' il motivo più in alto, ad anche per il fatto della regolazione delle altezze, con sospensione più lunga o con molla del tutto compressa, la ruota sale sempre verticale (circa) mantenendo sempre un ' inclinazione (vista da fronte auto) sempre di 90 gradi con il terreno.. il punto è che quando si fanno frenate brusche (con accelerazione di -11 m/s2 ), una gran parte del carico si trasferisce sull'assale anteriore (circa un centinaio di kg aa ruota ho calcolato) l'avantreno è molto in sofferenza, quindi esso si compatta del tutto arrivando a fine corsa, con bracci di medesima lunghezza, le ruote tenderanno a creare un forte camber negativo, data la loro misera lunghzza (diverso è sui prototipi da salita o da terra, che essendo dotati di bracci molto più lunghi, l'effetto del camber negativo si riduce, andendo le ruote solo ad inclinarsi di quel paio di gradi, il che è pure benefico, perchè riesci ad aumentare l'impronta a terra dello pneumatico, quindi maggiore aderenza), gravando molto sul camber, ed aprendosi le ruote, quindi si ha anche u'apertura maggiore della convergenza, causa testine e braccetti di sterzo che spingono, rendendo molto meno la stabilità del veicolo e il controllo sul volante.. poi io non ho studiato assetti, nè ho studiato in università.. ho solo cercato di accoppiare quelle poche cose che conosco, e fare qualcosa "a modo mio", criticabile e certamente migliorabile.. può essere che ci siano anche altri motivi pro e contro sulle due scelte delle lunghezze dei bracci, e come ho scritto il messaggio sopra, sono partito da il modello che usava abarth per le sue derivate della 600 per le corse, allego un paio di immagini per la mia "spiegazione" magari si capisce un po' meglio