Re: Giulietta Ti 1300
Inviato: 22.07.2017, 16:45
Vi comunico che la macchina in oggetto va come una sposa…!
Tuttavia non è stato così semplice arrivare a questo punto; diciamo che ci è voluta un po’ di pazienza. Tanta…
Anche da parte di Guido che, partendo dalle mosse del manuale del mio carbu che mi ha mandato via whatsapp, sempre tramite la stessa via abbiamo mantenuto il contatto e mi ha consigliato durante alcuni passaggi spericolati e alquanto perigliosi.
Ma andiamo con ordine.
Eravamo rimasti che il motore non stava in moto. Sempre dietro consiglio di Guido mi sono costruito un manometro per la benzina …che ho montato tra la pompa e il carburatore. Ma la pressione che dava era più o meno quella giusta, e cioè 0,25 atm. A questo punto ho controllato meglio tutto il complesso del carburatore e mi sono accorto che trafilava un po’ di benzina. Allora l’ho ritirato giù, l’ho smontato completamente e l’ho messo a bagno nell’aceto. In realtà avrei dovuto usare quello bianco, ma ho invece usato quello rosso e così il corpo è venuto simpaticamente un po’ virato in seppia. Vabbè, la prossima volta userò l’aceto giusto…
Poi ho notato che i piani non erano più tali e non combaciavano più bene tra loro, per quello che trafilava benzina. Probabilmente l’antimonio con cui il pezzo è stato fatto, dopo tanti anni si è mosso un po’. Quindi la parte inferiore l’ho rettificata con il vecchio sistema del piano di cristallo e carta vetro, mentre per la parte superiore (il coperchio) questo non è stato possibile a causa delle sporgenze del pezzo Mi sono quindi ricavato un raschietto lavorando un vecchio triangolino alla mola …e con tanta pazienza, ma tanta, ho ritoccato qua e là sino a quando ho ottenuto un matrimonio accettabile tra le due superfici. Quindi ho rimontato il tutto, usando anche i pezzi del kit che nel frattempo era arrivato. Ho poi reinstallato il pezzo al suo posto e sono contento di comunicarvi che il motore si è messo in moto alla grande senza esitazioni né problemi.
Ma purtroppo non è finita qui.
Il motore andava ma la macchina era bloccata.
Vi risparmio tutto l’orrore delle due settimane seguenti, mi basterà sintetizzare che, con il solo aiuto di un cricco cinese e di un paio di cavalletti ho cercato di domare una pompa riottosa e quattro cilindretti impazziti. Per prima cosa ho sbloccato le ruote manovrando i registri e martellando gentilmente i tamburi con una grossa mazza di legno (io vi racconto solo le fasi finali, ma vi ricordo che non sono un meccanico e quindi a questo sono arrivato solo dopo lunghe ricerche e spossanti tentativi), quindi mi sono occupato della pompa dei freni che era bloccata. Nella Giulietta la pompa è attaccata alla pedaliera …e io tale pedaliera l’ho tirata giù, portata in cantina, smontata la pompa, fatto qualcosa, rimontata la pompa, al banco funziona… …reinstallata la pedaliera, fatti gli spurghi, si riblocca. Ritilala giù… Almeno per tre volte sono strisciato sotto la macchina per montare e smontare la pedaliera, con grave rischio per la mia incolumità, perlomeno mentale, intestardendomi a cercare di risolvere un problema evidentemente al di sopra delle mie possibilità. L’ultima volta, disperato, ho messo mano a forbici e carta vetrata e ho ridotto lo spessore del gommino a labbro. E ha funzionato…! La frenata non era brillantissima ma perlomeno la pompa non si bloccava più…
A questo punto la macchina era libera e andava in moto, ma era evidente che tanto bene non andava. Allora mi sono arreso e l’ho portata alla “Casa del Freno, che ha revisionato pompa e impianto frenante, cambiato un paraolio del motore che perdeva e impiastrava tutto, cambiata pompa acqua che perdeva, sostituiti tubetti, bulbi, olio freni, olio motore, liquido, e tutti gli accidenti che se li portino, facendomi spendere un sacco di soldi. Una volta pronta bisognava portarla a fare la revisione, che era scaduta da soli cinque anni.
Allora ho convinto mia moglie, che già odiava questa macchina perché sono anni che la vede in giro a occupare spazio, ci ha fatto litigare con i parenti perché ha occcupato il box in campagna per anni (lo stesso box che adesso è occupato dalla 500…), che è costata denaro, che ha occupato il tempo che io avrei potuto dedicare alla famiglia e, infine, perché dice che puzza. L’ho convinta, dicevo, a venire con me, che l’officina per la revisione che frequento io è a Nervi. Allora, “una volta sbrigata la faccenda potremmo spingerci fino a Recco e lì ci mangiamo una focaccia al formaggio e ci pigliamo un po’ di sole”.
Ho faticato un po’ perché lei era molto diffidente, ma alla fine si è convinta e siamo usciti di casa. Abbiamo raggiunto la “Casa del Freno” a piedi, ho regolato i miei conti con dolore, abbiamo messo in moto e ci siamo messi alla via. Beh, non ci crederete ma, dopo 500 metri metri scarsi, in piena corso Italia, la macchina si è fermata. “Beh - ho detto io, cercando di sfuggire il suo sguardo - sarà il cavo di una candela”. Sono sceso e ho aperto il cofano, poi ho trafficato un po’ con i cavi, ho richiuso e sono risalito. Poi ho girato la chiavetta e la macchino si è rimessa in moto…! “Hai visto…” ho detto trionfante… Riparto e dopo 200 metri la macchina si riferma, con tutti che stromabazzavano beffardi come per dire che sia io che la macchina eravamo ormai pronti per l’ospizio…
Vi risparmio la pena e l’umiliazione del ritorno all’officina. In pratica la macchina si fermava, io dovevo aspettare un paio di minuti e poi ripartiva per fare altri 2 o 300 metri.
Arrivato che fummo rimollai la macchina e ce ne tornammo mestamente a casa. Cioè, io ero mesto, mentre lei aveva quell’aria tipo “tanto lo sapevo”…
Al pomeriggio il meccanico mi telefona annunciandomi che la colpa era del serbatoio pieno di morchia. Lui voleva cambiarlo, facendomi spendere un’altra paccata di soldi, ma io mi sono decisamente opposto. Così il pezzo è stato smontato, lavato e reinstallato. La retina del filtro era andata per cui il telaietto è stato rimontato senza retina. Se qualcuno sa dove trovare un pezzo di retina fitta da benzina mi fa una cortesia a segnalarmelo.
Quando mi tornerà la voglia mi smonterò (da solo stavolta) il sebatoio e magari gli farò un ciclo di tankerite, ma per adesso sta così.
L’indomani sono tornato, da solo, stavolta, e ho portato l’auto a fare il collaudo. Che è passato, pur con qualche incomprensione iniziale con i tizi.
Purtroppo date le incomprensioni in famiglia mi sono deciso a cederla.
Per cui se ci fosse qualcuno di interessato sappia che è usata ma funziona benissimo e fa ancora la sua figura.
Parlo di mia moglie, naturalmente…
Tuttavia non è stato così semplice arrivare a questo punto; diciamo che ci è voluta un po’ di pazienza. Tanta…
Anche da parte di Guido che, partendo dalle mosse del manuale del mio carbu che mi ha mandato via whatsapp, sempre tramite la stessa via abbiamo mantenuto il contatto e mi ha consigliato durante alcuni passaggi spericolati e alquanto perigliosi.
Ma andiamo con ordine.
Eravamo rimasti che il motore non stava in moto. Sempre dietro consiglio di Guido mi sono costruito un manometro per la benzina …che ho montato tra la pompa e il carburatore. Ma la pressione che dava era più o meno quella giusta, e cioè 0,25 atm. A questo punto ho controllato meglio tutto il complesso del carburatore e mi sono accorto che trafilava un po’ di benzina. Allora l’ho ritirato giù, l’ho smontato completamente e l’ho messo a bagno nell’aceto. In realtà avrei dovuto usare quello bianco, ma ho invece usato quello rosso e così il corpo è venuto simpaticamente un po’ virato in seppia. Vabbè, la prossima volta userò l’aceto giusto…
Poi ho notato che i piani non erano più tali e non combaciavano più bene tra loro, per quello che trafilava benzina. Probabilmente l’antimonio con cui il pezzo è stato fatto, dopo tanti anni si è mosso un po’. Quindi la parte inferiore l’ho rettificata con il vecchio sistema del piano di cristallo e carta vetro, mentre per la parte superiore (il coperchio) questo non è stato possibile a causa delle sporgenze del pezzo Mi sono quindi ricavato un raschietto lavorando un vecchio triangolino alla mola …e con tanta pazienza, ma tanta, ho ritoccato qua e là sino a quando ho ottenuto un matrimonio accettabile tra le due superfici. Quindi ho rimontato il tutto, usando anche i pezzi del kit che nel frattempo era arrivato. Ho poi reinstallato il pezzo al suo posto e sono contento di comunicarvi che il motore si è messo in moto alla grande senza esitazioni né problemi.
Ma purtroppo non è finita qui.
Il motore andava ma la macchina era bloccata.
Vi risparmio tutto l’orrore delle due settimane seguenti, mi basterà sintetizzare che, con il solo aiuto di un cricco cinese e di un paio di cavalletti ho cercato di domare una pompa riottosa e quattro cilindretti impazziti. Per prima cosa ho sbloccato le ruote manovrando i registri e martellando gentilmente i tamburi con una grossa mazza di legno (io vi racconto solo le fasi finali, ma vi ricordo che non sono un meccanico e quindi a questo sono arrivato solo dopo lunghe ricerche e spossanti tentativi), quindi mi sono occupato della pompa dei freni che era bloccata. Nella Giulietta la pompa è attaccata alla pedaliera …e io tale pedaliera l’ho tirata giù, portata in cantina, smontata la pompa, fatto qualcosa, rimontata la pompa, al banco funziona… …reinstallata la pedaliera, fatti gli spurghi, si riblocca. Ritilala giù… Almeno per tre volte sono strisciato sotto la macchina per montare e smontare la pedaliera, con grave rischio per la mia incolumità, perlomeno mentale, intestardendomi a cercare di risolvere un problema evidentemente al di sopra delle mie possibilità. L’ultima volta, disperato, ho messo mano a forbici e carta vetrata e ho ridotto lo spessore del gommino a labbro. E ha funzionato…! La frenata non era brillantissima ma perlomeno la pompa non si bloccava più…
A questo punto la macchina era libera e andava in moto, ma era evidente che tanto bene non andava. Allora mi sono arreso e l’ho portata alla “Casa del Freno, che ha revisionato pompa e impianto frenante, cambiato un paraolio del motore che perdeva e impiastrava tutto, cambiata pompa acqua che perdeva, sostituiti tubetti, bulbi, olio freni, olio motore, liquido, e tutti gli accidenti che se li portino, facendomi spendere un sacco di soldi. Una volta pronta bisognava portarla a fare la revisione, che era scaduta da soli cinque anni.
Allora ho convinto mia moglie, che già odiava questa macchina perché sono anni che la vede in giro a occupare spazio, ci ha fatto litigare con i parenti perché ha occcupato il box in campagna per anni (lo stesso box che adesso è occupato dalla 500…), che è costata denaro, che ha occupato il tempo che io avrei potuto dedicare alla famiglia e, infine, perché dice che puzza. L’ho convinta, dicevo, a venire con me, che l’officina per la revisione che frequento io è a Nervi. Allora, “una volta sbrigata la faccenda potremmo spingerci fino a Recco e lì ci mangiamo una focaccia al formaggio e ci pigliamo un po’ di sole”.
Ho faticato un po’ perché lei era molto diffidente, ma alla fine si è convinta e siamo usciti di casa. Abbiamo raggiunto la “Casa del Freno” a piedi, ho regolato i miei conti con dolore, abbiamo messo in moto e ci siamo messi alla via. Beh, non ci crederete ma, dopo 500 metri metri scarsi, in piena corso Italia, la macchina si è fermata. “Beh - ho detto io, cercando di sfuggire il suo sguardo - sarà il cavo di una candela”. Sono sceso e ho aperto il cofano, poi ho trafficato un po’ con i cavi, ho richiuso e sono risalito. Poi ho girato la chiavetta e la macchino si è rimessa in moto…! “Hai visto…” ho detto trionfante… Riparto e dopo 200 metri la macchina si riferma, con tutti che stromabazzavano beffardi come per dire che sia io che la macchina eravamo ormai pronti per l’ospizio…
Vi risparmio la pena e l’umiliazione del ritorno all’officina. In pratica la macchina si fermava, io dovevo aspettare un paio di minuti e poi ripartiva per fare altri 2 o 300 metri.
Arrivato che fummo rimollai la macchina e ce ne tornammo mestamente a casa. Cioè, io ero mesto, mentre lei aveva quell’aria tipo “tanto lo sapevo”…
Al pomeriggio il meccanico mi telefona annunciandomi che la colpa era del serbatoio pieno di morchia. Lui voleva cambiarlo, facendomi spendere un’altra paccata di soldi, ma io mi sono decisamente opposto. Così il pezzo è stato smontato, lavato e reinstallato. La retina del filtro era andata per cui il telaietto è stato rimontato senza retina. Se qualcuno sa dove trovare un pezzo di retina fitta da benzina mi fa una cortesia a segnalarmelo.
Quando mi tornerà la voglia mi smonterò (da solo stavolta) il sebatoio e magari gli farò un ciclo di tankerite, ma per adesso sta così.
L’indomani sono tornato, da solo, stavolta, e ho portato l’auto a fare il collaudo. Che è passato, pur con qualche incomprensione iniziale con i tizi.
Purtroppo date le incomprensioni in famiglia mi sono deciso a cederla.
Per cui se ci fosse qualcuno di interessato sappia che è usata ma funziona benissimo e fa ancora la sua figura.
Parlo di mia moglie, naturalmente…