Non credo che il Grande Baistrocchi abbia mai mandato in gara auto con la testa radiale.
Lo incontrai qualche anno fa (era stato invitato come "Special guest" ad una serata durante un raduno), e uscì la questione: disse di essere riuscito a metterla a punto con molta fatica (anche solo per piccoli ma difficilmente sormontabili problemi, vedi l'accessibilità praticamente nulla alla parte posteriore), di aver mandato in pista un'auto e di aver girato senza problemi per un bel po' di giri.
Ciononostante non accennò alle prestazioni, disse solo "Ha girato tot numero di volte senza presentare problemi".
Quanto riportato nel mio post, l'ho tratto dal libro 595-695 Abarth, anche se, ad onor del vero, mi era sembrato di rilevarvi un'imprecisione perché la 595 di Bettazzi credo che sia sempre stata preparata da Armando Montagna (altro "grande" preparatore di Parma dell'epoca) e non da Baistrocchi.
Peraltro, ricordo di aver letto su Auto d'Epoca di qualche anno fa un'intervista a Baistrocchi in cui dichiarava di aver realizzato una testa speciale, credo addirittura bialbero, che si sarebbe dovuta montare sulla 700 Gr.5 del trentino Bruno Caramaschi (auto realizzata prima su scocca 500 e poi 126 anche con la collaborazione di Lucchini) ma che era stat provata e mai portata in gara....
Nella stessa intervista, inoltre, lo stesso Baistrocchi aggiungeva di non aver mai avuto molto filing con le derivate 500 tant'è, aggiungo, che, pur avendole preparate, non ottenne gli stessi straordinari risultati ottenuti invece con le Abarth 850 e 1000.
Tuttavia, non dobbiamo credere che le testate radiali 595/695 non siano mai state portate in gara, perché qualche tentativo fu fatto, a partire da Garavello che la montò sulla 695 di Mario Ruoso alla fine del 71, anche perché la stessa Abarth l'aveva fornita ad alcuni preparatori perché la provassero né credo che possa mai aver costituito una gran difficoltà la difficile accessibilità alla candela del 2°cilindro (che qualsiasi meccanico smonterebbe e rimonterebbe ad occhi chiusi).