Gio Andreale ha scritto:Cesco questa parte della tua risposta:Chiuritusu ha scritto:Cesco... Invidia bonaria... :D anche perché, se sei invidioso, non sei appassionato.. è tutto apprezzamento, nei tuoi confronti e di quelli come te, tipo Rik, Gio e Mister Casoni, che avete vissuto gli "anni belli" del motorismo Italiano... E mi appassiono ai vostri racconti Però non ci hai ancora detto il perché della forma dei parafanghi ???
. La forma di quei parafanghi SS corsa ha un suo perchè......
Ciao e auguri
Avrei voluto scannerizzare una scheda di omologazione e postarla e mi premurero' di farlo prima o poi, da queste schede si evincono le motivazioni di certe scelte e non di altre finalizzate oltre all'aspetto tecnologico alla burocrazia e i vari regolamenti sportivi dell'epoca, molto piu' articolati e variegati rispetto ad oggi. In ambito agonistico e produttivo si fa riferimento all'omologazione madre del 1962 aggiornata nel 65 e da questa gli aggiornamenti che non contemplavano utilizzo di pezzi speciali costruiti ex novo. Per capirci..... omologare una vettura oltre a poter accedere ai campionati nelle varie regioni e anche oltralpe vedi Neburgring, consente di poterla immettere sul mercato magari in variante stradale. Scelta necessaria per poter stare sul mercato, vendere le cassette o i semilavorati prodotti in corso marche. All'epoca Abarth & C lavorava su vetture di serie che a sua volta erano già omologate, diverso per i pianali che carrozzava Zagato che seguivano un ciclo diverso.
Dopo il 1965 ogni singolo pezzo doveva avere una sua omologazione ma valeva per la meccanica e non la carrozzeria. Omologare i parafanghi comportava una nuova scheda cosa non possibile dopo il 65 e la soluzione era quella di utilizzare pezzi già omologati dalla casa madre. Fiat si limitava a fornire le vetture di serie e su quelle occorreva lavorare. Si utilizzarono quindi lamierati della 500 gia omologati e l'occhio attento si accorge come sono ralizzati quei parafanghi. Veniva tagliato il lembo di giunzione tra passaruota e rivestimento e si prolungava il passaruota originale con un altro passaruota originale ed il rivestimento esterno precedentemente tagliato a spicchi, veniva sapientemente raccordato. Lavori che facevano alcune carrozzerie del torinese, in una facevo il "boccia"........... ecco il loro perchè! Non era possibile autocostruire pezzi nuovi e la tecnica della plastica e della vtr era ancora da sviluppare. L'omologazione scadeva nel 1975 e sulle ultime repliche i parafanghi applicati con 15 rivetti non furono mai omologati per l'uso stradale.