Re: ...Legge di alzata della valvola...
Inviato: 26.12.2015, 8:47
Leggo solo ora questo post molto interessante, cerco di contribuire secondo le mie modeste possibilità.
Per quanto ne so il problema è di origine meccanica e non fluidodinamica, da questo punto di vista la camma ottimale è rettangolare, come qualcuno ha già detto.
L'accelerazione che il sistema può dare alla valvola è uguale alla forza che il cinematismo può trasmettere, diviso la massa che deve accelerare (solo la valvola, la valvola più il registro, la valvola, il registro l'asta e la punteria, nel caso di un aste e bilancieri).
La forza va intesa come forza netta, cioè va detratta la resistenza della molla.
Allora: se il cinematismo è progettato per trasmettere forze ingenti, la massa da accelerare è modesta e il carico della mola limitato, potremo avere camme che si avvicinano alla forma rettangolare, se no avremo camme che se ne allontanano.
E' il motivo per cui Taglioni, e prima di lui la Mercedes, adottarono il desmo, limitando al massimo la molla, quasi tutta la forza va per accelerare valvola e annessi.
Mi è capitato anni fa di notare che una Guzzi, turistica, aveva un diagramma più spinto di una ducati sportiva e molto più prestazionale, ma, come ha detto Tano, il diagramma di distribuzione è solo formato da quattro punti, se andiamo a vedere cosa succede tra quei punti capiamo molto di più.
Nel caso Ducati - Guzzi, si vedeva chiaramente che la valvola della Ducati, apriva molto più rapidamente di quella Guzzi, realizzando un diagramma delle alzate (non di distribuzione) molto più spinto, e un area di passaggio maggiore, il diagramma di distribuzione più chiuso dava al motore più "schiena" ai medi regimi.
Alla fine della fiera, è il motivo per cui conviene alleggerire al massimo tutta la distribuzione.
Per quanto ne so il problema è di origine meccanica e non fluidodinamica, da questo punto di vista la camma ottimale è rettangolare, come qualcuno ha già detto.
L'accelerazione che il sistema può dare alla valvola è uguale alla forza che il cinematismo può trasmettere, diviso la massa che deve accelerare (solo la valvola, la valvola più il registro, la valvola, il registro l'asta e la punteria, nel caso di un aste e bilancieri).
La forza va intesa come forza netta, cioè va detratta la resistenza della molla.
Allora: se il cinematismo è progettato per trasmettere forze ingenti, la massa da accelerare è modesta e il carico della mola limitato, potremo avere camme che si avvicinano alla forma rettangolare, se no avremo camme che se ne allontanano.
E' il motivo per cui Taglioni, e prima di lui la Mercedes, adottarono il desmo, limitando al massimo la molla, quasi tutta la forza va per accelerare valvola e annessi.
Mi è capitato anni fa di notare che una Guzzi, turistica, aveva un diagramma più spinto di una ducati sportiva e molto più prestazionale, ma, come ha detto Tano, il diagramma di distribuzione è solo formato da quattro punti, se andiamo a vedere cosa succede tra quei punti capiamo molto di più.
Nel caso Ducati - Guzzi, si vedeva chiaramente che la valvola della Ducati, apriva molto più rapidamente di quella Guzzi, realizzando un diagramma delle alzate (non di distribuzione) molto più spinto, e un area di passaggio maggiore, il diagramma di distribuzione più chiuso dava al motore più "schiena" ai medi regimi.
Alla fine della fiera, è il motivo per cui conviene alleggerire al massimo tutta la distribuzione.