La revisione auto fatta in Sicilia non vale nel resto d'Ital
- Domevilla
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Re: La revisione auto fatta in Sicilia non vale nel resto d'
Antonio saputo più niente di quanto sopra?
- Antonio.Carlino
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Re: La revisione auto fatta in Sicilia non vale nel resto d'
Ovviamente si, quando si aprì questa vicenda feci una piccola ricerca e trovai dei ricorsi depositati e finiti davanti al consiglio di stato, ora la situazione è andata avanti, per far capire un po’ a tutti ho raccolto questi documenti in internet dai quali si riesce a capire qualcosa di tutta la vicenda che sembra sia finita bene per gli amici siciliani:
“Revisioni nulle in Sicilia,
la Regione: spetta a noi farle”
“Le revisioni effettuate dalle officine di autoriparazione della Sicilia e le operazioni tecniche di controllo sui veicoli circolanti nel territorio dell’Isola vengono espletate seguendo rigorosamente le vigenti disposizioni legislative europee e nazionali”. Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Gentile in risposta all’articolo pubblicato su “S” sulle oltre 900 mila revisioni effettuate in Sicilia e ritenute nulle dallo Stato. Dal 17 agosto 2009, infatti, i centri autorizzati per la revisione dei veicoli emettono un tagliando che porta la dicitura “Regione siciliana” invece del ministero dei Trasporti e la Regione incassa tutti i diritti. Per lo Stato non sono ritenute valide ed è nato una costesa finita di fronte alla corte Costituzionale.
“Per l’espletamento di tali operazioni tecniche – spiega Gentile – la Regione siciliana si avvale di un sistema telematico, il ‘portale Pagonline’, gestito dal proprio istituto cassiere, ovvero il Banco di Sicilia Unicredit Group. Ciò consente di continuare ad acquisire alle casse regionali, i diritti dovuti per ciascuna operazione di revisione, e quindi, di compensare i costi sostenuti per l’esercizio delle attività di rilascio della concessione, per l’effettuazione dei controlli sulle officine, per l’adozione di sanzioni, per l’esame dei ricorsi, per la stampa dei tagliandi di revisione e per la fornitura dei servizi di trasmissione dati”.
“A mio avviso – osserva l’assessore – risulta legittimo, il diniego della Regione siciliana ad utilizzare un sistema di revisione dei veicoli gestito (per effetto del decreto dirigenziale emanato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 10 luglio 2009) in regime di monopolio e quindi, in violazione del principio di concorrenza, da Poste italiane. E’ chiara, dunque, la motivazione che spinge la Regione siciliana ad opporsi a questo provvedimento, sollevando tra l’altro un conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale”.
“In attesa che il conflitto di attribuzione si risolva, la Regione siciliana continua a farsi carico di tutti gli oneri connessi al trasferimento del personale e al funzionamento degli uffici. Rimane tuttavia indiscussa – conclude l’assessore Gentile – la disponibilità della Regione a trovare una soluzione condivisa del problema ma che dovrà tener conto dei costi che sostiene la Regione per l’esercizio delle funzioni trasferite”.
E fin qui è tutto molto preoccupante ma……
Gli automobilisti siciliani potranno da oggi attraversare lo Stretto di Messina senza il timore di essere fermati, multati e privati del proprio mezzo e della carta di circolazione. Una sentenza della Corte costituzionale ha infatti deciso che le revisioni auto effettuate in Sicilia saranno valide anche nel resto dell’Italia.
Fino al giorno della sentenza, l’amministrazione regionale della Sicilia rivendicava per sé le tasse pagate dagli automobilisti residenti nell’Isola, sostenendo che le spese di gestione della Motorizzazione le spettavano.
Tali soldi, invece, devono giungere a Roma, anche perché il fatto che restassero nelle casse regionali comportava la mancata registrazione della revisione nella banca dati che viene consultata dalle forze dell’Ordine, ecco perché i siciliani in viaggio per il resto del Bel Paese avevano problemi: la loro revisione, che magari era stata fatta regolarmente, era praticamente un fantasma, nel senso che non risultava negli archivi della mctc.
La Regione Sicilia non ha gradito per nulla il fatto che tali e ingenti somme di denaro debbano finire nelle casse dello Stato ed ha aperto un contenzioso, bisognerà dunque vedere come finirà la questione, ma per adesso dovrà versare le sulle revisioni a Roma, al Ministero del Tesoro, tramite il sistema telematico gestito dalle Poste.
Per fortuna, è finita bene.
“Revisioni nulle in Sicilia,
la Regione: spetta a noi farle”
“Le revisioni effettuate dalle officine di autoriparazione della Sicilia e le operazioni tecniche di controllo sui veicoli circolanti nel territorio dell’Isola vengono espletate seguendo rigorosamente le vigenti disposizioni legislative europee e nazionali”. Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Gentile in risposta all’articolo pubblicato su “S” sulle oltre 900 mila revisioni effettuate in Sicilia e ritenute nulle dallo Stato. Dal 17 agosto 2009, infatti, i centri autorizzati per la revisione dei veicoli emettono un tagliando che porta la dicitura “Regione siciliana” invece del ministero dei Trasporti e la Regione incassa tutti i diritti. Per lo Stato non sono ritenute valide ed è nato una costesa finita di fronte alla corte Costituzionale.
“Per l’espletamento di tali operazioni tecniche – spiega Gentile – la Regione siciliana si avvale di un sistema telematico, il ‘portale Pagonline’, gestito dal proprio istituto cassiere, ovvero il Banco di Sicilia Unicredit Group. Ciò consente di continuare ad acquisire alle casse regionali, i diritti dovuti per ciascuna operazione di revisione, e quindi, di compensare i costi sostenuti per l’esercizio delle attività di rilascio della concessione, per l’effettuazione dei controlli sulle officine, per l’adozione di sanzioni, per l’esame dei ricorsi, per la stampa dei tagliandi di revisione e per la fornitura dei servizi di trasmissione dati”.
“A mio avviso – osserva l’assessore – risulta legittimo, il diniego della Regione siciliana ad utilizzare un sistema di revisione dei veicoli gestito (per effetto del decreto dirigenziale emanato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 10 luglio 2009) in regime di monopolio e quindi, in violazione del principio di concorrenza, da Poste italiane. E’ chiara, dunque, la motivazione che spinge la Regione siciliana ad opporsi a questo provvedimento, sollevando tra l’altro un conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale”.
“In attesa che il conflitto di attribuzione si risolva, la Regione siciliana continua a farsi carico di tutti gli oneri connessi al trasferimento del personale e al funzionamento degli uffici. Rimane tuttavia indiscussa – conclude l’assessore Gentile – la disponibilità della Regione a trovare una soluzione condivisa del problema ma che dovrà tener conto dei costi che sostiene la Regione per l’esercizio delle funzioni trasferite”.
E fin qui è tutto molto preoccupante ma……
Gli automobilisti siciliani potranno da oggi attraversare lo Stretto di Messina senza il timore di essere fermati, multati e privati del proprio mezzo e della carta di circolazione. Una sentenza della Corte costituzionale ha infatti deciso che le revisioni auto effettuate in Sicilia saranno valide anche nel resto dell’Italia.
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Tali soldi, invece, devono giungere a Roma, anche perché il fatto che restassero nelle casse regionali comportava la mancata registrazione della revisione nella banca dati che viene consultata dalle forze dell’Ordine, ecco perché i siciliani in viaggio per il resto del Bel Paese avevano problemi: la loro revisione, che magari era stata fatta regolarmente, era praticamente un fantasma, nel senso che non risultava negli archivi della mctc.
La Regione Sicilia non ha gradito per nulla il fatto che tali e ingenti somme di denaro debbano finire nelle casse dello Stato ed ha aperto un contenzioso, bisognerà dunque vedere come finirà la questione, ma per adesso dovrà versare le sulle revisioni a Roma, al Ministero del Tesoro, tramite il sistema telematico gestito dalle Poste.
Per fortuna, è finita bene.
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Re: La revisione auto fatta in Sicilia non vale nel resto d'
Grande,
CHI FA DA SE FA PER TRE, NON ACCETTO CONSIGLI SO SBAGLIARE DA SOLO
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Re: La revisione auto fatta in Sicilia non vale nel resto d'
Ma non poteva essere altrimenti, l'automobilista non può farsi carico delle diatribe fra regione e stato.
- Domevilla
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Re: La revisione auto fatta in Sicilia non vale nel resto d'
Si trattava di milioni di €urozzi, eh!eh! che l'Erario dello Stato non incassa. Stò giro di soldi fa gola a tanta grnte, banche comprese.
- Antonio.Carlino
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Re: La revisione auto fatta in Sicilia non vale nel resto d'
Quando lo stato deve avere, su questo non ci piove, prima o poi ottiene sempre tutto. Non ci sono vie di fuga.
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Re: La revisione auto fatta in Sicilia non vale nel resto d'
mi fa piacere che non ci rimettano i siciliani
la 500 è come un diamante, è per sempre
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Re: La revisione auto fatta in Sicilia non vale nel resto d'
questione risolta...meno male.