Qual'è il problema

Il titolo del post non ti dice nulla ?

Saluti, Piero.

Aumentare il delta P è assodato, ma servono un pò di rilievi per capire che strada prendere , per ora comincio ad organizzare i sensori
Se hai un pò di dati posso cominciare a fare qualche simulazione

Prova a contattare chi il flussometro lo ha e lo sa usare e senti che ti dice.

Che tipo di domanda dovrei porgli ?

Pi69 ha scritto:Che tipo di domanda dovrei porgli ?

Prova con: Mi regali 10.000 euro ?
Si fa a metà.

Saluti, Piero.

Piero ha capito al volo....
Intendo chiedi quanto ti prende!
Ciauuuu

Si ho capito ma per fare cosa ? cioe se chiamo e non son convinto mi potrebbe dare dell'imbecille particolari dubbi non ne ho... hai qualche domanda seria da suggerirrmi per non fare figuracce nell'eventualità avessi bisogno di un tizio che hai citato sù ?

Secondo me si sta uscendo dal seminato.
Il problema, detto con altre parole, è: Come sfruttare la pressione della ventola per " cercare di sovralimentare o ridurre le perdite di carico al fine di aumentare il rendimento " del motore.
Dopo aver letto un pò di opinioni generali e le esperienze di chi ce ne ha gentilmente messi a conoscenza ( escludendo di fatto la possibilità di sovralimentare ) mi sono fatto l'idea che servisse sapere se nel condotto filtro/carburatore si era in condizione di aspirazione o compressione.
Se detta condizione fosse transitoria e mutevole di segno e di quale intensità come conseguenza delle caratteristiche della ventola e del motore.
Chiaramente l'appetito viene mangiando ( e vista l'ora non disdegnerei un aperitivo... se solo in paese ci fosse qualcuno con cui fare questa discussione, Peo81 dove sei andato ad abitare.. ) e quindi si è arrivati al banco di flussaggio che però lascerei da parte in questo post.
Ora che si è individuato un sensore dalle caratteristiche adatte basterebbe completare questa piccola strumentazione e provare a ricavarne dei dati. Altre esigenze non riesco a individuarne.

Saluti, Piero.

Gepcar ha scritto:Secondo me si sta uscendo dal seminato.
.

è prassi consolidata oramai
Tornando a noi.... metto a disposizione della ricerca un manovacuometro con scala in mt di H2O (+/- 5) per effettuare dei rilievi se ci sno volontari bene, altrimenti ci concentriamo su quello che più ci interessa... se siamo solo in due gatti è possibile continuare in via privata così da non disturbare nessuno e inquinare inutilmente il forum

Si era partiti con l'idea delle curve per creare un convergente dal filtro al carburatore, poi ho letto di voler sfruttare parte della portata d'aria per "sovralimentare"...e ora a che siamo???

------Secondo me basta anche disporre di un vacuometro. Inserito nel venturi, possa così dare la depressione creata normalmente. Aumentando poi la strozzatura opportunamente ed aumentando di conseguenza i getti si ottiene una carburazione maggiorata. Certo che poi bisognerà anche intervenire sulla capienza della camera di scoppio e di conseguenza sul complesso e curva della distribuzione.

Adriano.Casoni ha scritto:------Secondo me basta anche disporre di un vacuometro. Inserito nel venturi, possa così dare la depressione creata normalmente. Aumentando poi la strozzatura opportunamente ed aumentando di conseguenza i getti si ottiene una carburazione maggiorata. Certo che poi bisognerà anche intervenire sulla capienza della camera di scoppio e di conseguenza sul complesso e curva della distribuzione.

Io lo utilizzerei pure per capire un po' a quanto arriva la pressione di alimentazione....
Normalmente nelle moto gp 2t, ad esempio, i vecchi carburatori avevano un getto chiamato POWER jET che funzionava a depressione e serviva a compensare l'aumento della pressione di alimentazione nell-air box.
Dovremmo usare un carburatore delle Renault 5 turbo???

Tanokart che mi dici tu del power jet? so che era presente anche nei carburatori dei kart... io ho un dhla 45 con power jet, all'inizio pensavo fosse un carburatore destinato a motori turbo, ma facendo delle ricerche era montato su motori aspirati e sul cinquino dovrebbe funzionare bene... ancora non ho avuto modo di provarlo a dovere ma vorrei capire bene come agisce questo power jet che nel caso del dhla sono presenti due piccoli getti numerati.

Mi pare di ricordare che i primi carburatori ad avere il power jet fossero i Lectron americani montati sulle Yamaha di K. Roberts.
Incredibilmente, a quei tempi, la funzione non era di ingrassare la carburazione ma di smagrirla.
La benzina erogata dal power jet si sovrapponeva a quella del getto principale fino a quando un elettrovalvola non chiudeva il condotto del power jet.
Questo per ottenere una carburazione altrimenti impossibile da ottenere con i soli componenti canonici del carburatore per moto.
Apparentemente le mie affermazioni contrastano con quelle di Tanokart che prendono spunto dalla presenza di air-box che a quei tempi non venivano impiegati. E' pertanto possibile che negli anni successivi l'uso degli air-box a seguito di provati miglioramenti di respirazione dei motori abbiano portato ad utilizzare in maniera diversa i power jet.
Tutto questo sui motori 2T, che hanno esigenze di carburazione ben diverse dal 4T, e che contemporaneamente hanno beneficiato di tanti altri dispositivi.
Sulla presenza di power jet su carburatori da 4T non saprei dare una risposta come anche del tentativo di Alfa Romeo di fare un motore con valvole lamellari all' aspirazione.

Saluti, Piero.