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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 19.10.2014, 14:27
da Rikferrari
i soldi dei bolli di proprietà e di circolazione non vanno allo stato , ma alle provincie , le quali si sono sentite dire dai fenomeni al governo che si devono arrangiare da sole per via dei tagli dei costi ( ?? ) delle amministrazioni che il Renzi di turno vuole applicare ( 2° tempo : ?????? ) . è normale che se ad una familia di vampiri togliamo le vittime delle quali si nutrivano questi debbano trovare il sangue da un'altra parte... e dove se non da individui che non possono scappare ?? Certo , individuati nei prprietari di catenacci dei quali non si volgiono separare ma che piuttosto di disfarsene pagheranno un po' di sangue .
io sono dell'idea che siamo pronti per una rivoluzione .......non basta toccare la casa e toglierne il valore commerciale attraverso le moderne tassazioni ( molte volte un bene che deriva da sacrifici personali o da genitori che hanno lavorato una vita per lasciare qualcosa ai discendenti ),non basta prelevare arbitrariamente soldi dai conti correnti e depositi sena motivazioni valide se non quella di rimpinguare le banche , non basta aumentare i costi dei trasporti e quindi di tutto compreso i generi alimentari , non basta dare un valore ad extracomunitari ( vedi trenta euro al giorno per chi li accoglie ) mentre ni italiani facciamo dichiarazione dei redditi al lordo ( cioè senza tenere in considerazione il minimo per il mantenimento dei personali valori vitali : alimentazione in primis ), non basta tagliare i fondi all'istruzione , non basta togliere fondi alle forze dell'ordine che si vedono costrette ad indossare giubbotti antiproiettile scaduti per non parlare della mancanza di carburante per i giri di pattuglia , non basta mai e poi mai !!! adesso arriviamo pure anche alle passioni sanguigne che denotano l'italiano . . . meditate gente !!! e ogni tanto ci si sfoga , oppure si scoppia che non va bene .
E quindi ?? che si fa ?? paghiamo ?? o ci tiriamo su le maniche e vediamo di far valere le presenza dei forum di settore raccogliendo almeno le lamentele e presentandole , tramite chi possa sapere il modo dovuto , a chi deve prendere le decisioni ?? :arg: :arg: :arg: :arg: :arg:

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 19.10.2014, 15:07
da Afragolese
riccardo quoto in pieno,me mi domando come mai dobbiamo fare sempre si e inchinarsi a gente che guadagna in un mese quello che forse guadagneremo in 5 anni.e poi non parliamo delle assicurazioni d'epoca,che cambiano costo da paese a paese.
io vorrei che sti politici vivessero con 1200 euro al mese,cosi capiscono come vive un'operaio.anzi quando fanno le cazz... sperperando soldi dovrebbero pagare di tasca loro.cosi vediamo chi si prende le tangenti e fa fare i lavori uno schifo,tipo le ultime rotonde fatte nel mio paese,che oltre ad avere asfalto scivoloso quando piove si allagano

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 19.10.2014, 15:12
da Adriano.Casoni
-----------Non vedo però come si possa chiamare in causa l'A.S.I., Adriano : riporto la lettera che il Presidente Loi ha inviato ai Club federati .........Beh, caro Bettino io forse sarò drastico nei miei giudizi, ma non sono certo fautore del puerile. Secondo me è sbagliato citare a suo suffragio, proprio le dichiarazioni di discolpa e di giustificazioni di chi è a capo della parte più debole di questa fase di rinnovo. Citami il nome di un altro sodalizio PRIVATO in Italia, che distribuisca certificazioni atte a far scendere a 20 anni la data di nascita di un veicolo di epoca passata, e lo ponga in condizioni di poter usufruire di tutte le agevolazioni ( ed oltre) proprie delle auto ultra-trentennali. E scusami ma il "richiamo alle armi" del presidente verso i SUOI club federati è alquanto patetico, ed è sintomatico ed aggiungo assai anti democratico che consigli di fare leva sulle conoscenze di amicizie politiche per evitare che passi il provvedimento. Mi sembra di tornare ai tempi del fim di Sordi (poliziotto) e di De Sica (sindaco )nel quale viene detta la famosa frase "lei non sa chi sono io" che tendeva a porre in ridicolo la persona di colui che la proferiva, riscendoci molto bene. "Sente" che la poltrona gliela stanno sfilando da sotto al suo fondo schiena, e il suo comportamento denota ciò che da tempo è dibattuto dai più: non può essere un sodalizio privato a crare elenchi o vetture storiche dietro pagamento di un obolo per certificarle. Io ritengo sia molto più giusto ed imparziale che detto compito sia : prima di tutto scevro dal pagamento di oneri connessi, e sia demandato ad un organo riconosciuto e delegato dallo stato e non ad un accrocchio di privati cittadini auto eletti (alcuni dei quali hanno anche cittadinanza estera), il quale ,ed è incontrovertibile, ha come solo scopo il lucro e non la salvaguardia del patrimonio automobilistico d'epoca, come da lui molto puerilmente affermato. Io non capisco, come si faccia a non ammettere il solo fine del lucro a tutte le varie certificazioni inventate da questo sodalizio. Se provi ad elencartele tutte e a chiederti il perchè esse vengano fatte e cosa si propongono, non puoi non riscontrare ciò che affermo, il famoso "cui prodest". La prima e più ecclatante che mi viene in mente: la certificazione ( pagata )e rilasciata affinchè un veicolo certificato ASI possa circolare liberamente, anche se vi sia blocco del traffico per inquinamento in quella zona, a differenza di un medesimo veicolo d'epoca ,però non certificato ASI, ma che pur tuttavia abbia egregiamente "passato" il biennale ed obbligatorio collaudo previsto dallo Stato; oppure al pari di un'auto uscita dalla fabbrica ieri, e dotata di tutti gli ultimi ritrovati contro l'inquinamento . Se questo non è rincorrere il denaro dei possessori di auto d'epoca (ed io aggiungo anche un pò "disattenti") , io non so proprio come chiamarlo. In tutta amicizia, e per la considerazione e la stima che nutro per la tua persona, affermo che non mi puoi convincere del contrario; se non altro perchè ne ho visti e vissuti più di te di anacronismi dovuto a questo stato di monopolio cui non so e non riesco ad assogettarmi, prima con una lunga militanza con le moto ed ora con le auto.

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 19.10.2014, 15:13
da Ghepcar
Afragolese ha scritto:... le ultime rotonde fatte nel mio paese che quando piove si allagano.
Sono bacini di accumulo per la stagione secca... :lol: :lol:

Saluti, Piero.

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 19.10.2014, 16:00
da Adriano.Casoni
------Sempre per il caro Bettino.: e non venirmi a dire ti prego, che comuni, regioni e stato demandano al sodalizio in questione, la emissione delle varie certificazioni, ovvio. Infatti: così come oggi cercano conoscenze politche per non naufragare , allo stesso modo le hanno utilizzate a suo tempo per ottenere i privilegi che possono vantare oggi.

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 19.10.2014, 18:41
da Bettino
Caro Adriano, io non voglio convincere nessuno, anzi !
al contrario, se qualcuno porta nella discussione argomenti e temi di interesse che possano cambiare una mia opinione, sono ben contento .

dell'argomento cui fai cenno poco sopra :

la certificazione ( pagata )e rilasciata affinchè un veicolo certificato ASI possa circolare liberamente, anche se vi sia blocco del traffico per inquinamento in quella zona, a differenza di un medesimo veicolo d'epoca ,però non certificato ASI, ma che pur tuttavia abbia egregiamente "passato" il biennale ed obbligatorio collaudo previsto dallo Stato;

abbiamo parlato in altra discussione, ed in merito ebbi a risponderti in codesto modo :

E giusto che vi siano associazioni private (registri) che decretano la "storicità" o meno di un autoveicolo, consentendone la circolazione anche durante i giorni di blocco ecologico, a scapito di un identico autoveicolo non iscritto a tali registri ?
Istintivamente verrebbe da negare tale situazione; si tratterebbe di ingiustizia.
Ma riflettendo solo un attimo, comprendiamo come l'identificazione di un "veicolo storico" debba passare ragionevolmente oltre al semplice esame della revisione periodica, ed essere seriamente valuatato come rispettoso dei criteri "storici" stabliti.
Nessuna ingiustizia, quindi, forse....
solo la attribuzione ai registri sopraelencati di tali singolari proprietà può fare storcere il naso a molti, ed il perchè è presto detto : tali registri sono associazioni private, e forse sarebbe preferibile che tale campo fosse di pertinenza pubblica, come tu ritieni sia A.C.I. Storico.
Ma da come A.C.I Storico si propone...vedi bene che il suo intento è tutt'altro che fare l'interesse degli appassionati, quanto quello di buttarsi a capofitto in un settore lucroso del quale si accorge solo ora ( dopo ANNI di colpevole inazione) a scapito di quelle associazioni che -nel bene o nel male- sono sempre state vicine al mondo dell'auto d'epoca.
e cioè, nel bene o nel male l' A.S.I.

e ancora :

il problema non risiede forse nell'attribuzione della valutazione della "storicità" di un veicolo ad un ente certificatore "pubblico" o "privato" , bensi nella chiarezza di normative, di applicazioni delle stesse, di coerenza e serietà nel lavoro di tali enti.

Se tutto questo è ancora solo una speranza, è perchè ci troviamo in un Paese mal governato da almeno un ventennio, e questo nostro argomento di discussione può apparire di importanza veramente relativa..
.

ecco, caro Adriano : io penso che A.S.I. nel bene o nel male, sia stata l'unica vera associazione che in qualche modo ha promosso e difeso l'appassionato di auto storiche, ad un prezzo di sostentamento equivalente all' abbonamento annuale ad un qualsiasi deprecabile canale televisivo, quello sì vero veleno per menti, cuori e portafogli.

Nel 2000, con la legge 342 sopracitata, si ritenne che anche auto vecchie di vent'anni , se sottoposte ad esame presso club federati A.S.I., potessero avere vantaggi di tipo fiscale; nessuno, allora, gridò allo scandalo o all'inciucio
anzi : ben volentieri il mondo degli appassionati si aprì alla conservazione di mezzi di valore ( e anche senza valore apparente, al momento) per merito di questa normativa...
Ora che un altro Governo (?) decide di raschiare il fondo del barile togliendo queste agevolazioni, non si può certo incolpare l' A.S.I. di aver agito contro gli interessi del singolo appassionato, eh !

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 20.10.2014, 9:37
da Adriano.Casoni
------Abbiamo visioni diametralmente opposte circa il perchè della nascita e la funzione dell'ASI. Pertanto ritengo inutile riempire ancora pagine e spazio in questo forum. Se tu ammetti che un sodalizio possa consentire di circolare, in occasione di un blocco ecologico, a vetture datate, solo perché certificate dallo stesso sodalizio, allora è inutile che si continui a discutere. Io non dico che debba essere l'ACI a soppiantare o sostituire l' ASI, io ho citato l'ACI solo perchè in un trafiletto lessi che sembrava intenzionata a fare luce e di apportare regolarità e giustizia nel settore. Tu affermi che invece è altrettanto lucrosa? Bene, se ne trovi un'altra. Dici che nel 2000 allorché ASI cominciò il suo iter circa il discorso della certificazione ventennale, nessuno gridò allo scandalo. Bene se non c'era nessuno allora, lo si faccia adesso. Tu ritieni che un'auto dotata di certificazione ASI sia completamente originale ed abilitata a circolare in caso di blocco ecologico? , io no. Se questo dispositivo blocca auto di pochi anni di vita che già sono dotate di dispositivi anti inquinamento, figurati un'auto di 40 anni !!! E pensi che un semplice foglio di carta rilasciato da un sodalizio X , renda la vettura ecologicamente abile? Io , no assolutamente, e la cosa è solo una presa per i fondelli alle persone intelligenti. Tu ritieni anche che un'auto d'epoca, o comunque datata, solo perché certificata ASI sia completamente rispondente all'originale? Dimmi la verità: il fatto che l'ASI non obblighi annualmente o comunque periodicamente le auto certificate ad un controllo perdurante la idoneità, ritieni che tutte le auto così certificate siano scevre da elaborazioni, personalizzazioni e stravolgimenti vari? Io ne ho viste di continuo nei vari raduni cui ho partecipato, e ti dirò che la percentuale delle "taroccate" erano in gran numero, pur mostrando tanto di targa ASI. Questa è serietà secondo te ? E ritieni che ciò vada in aiuto dei veri appassionati o collezionisti che dir si voglia, o comunque del settore? E non abbia invece come unico scopo il lucro? Io ritengo di no , e ti dirò che proprio in occasione di un raduno feci notare la questione al presidente di uno dei maggiori club di 500 e commissario ASI, lui candidamente mi rispose che bisognava considerare anche il risvolto "commerciale" della cosa. Io ringraziai e me ne andai lasciandolo nel suo "brodo commerciale". Caro Bettino, ti ripeto che nemmeno io voglio convincerti della tua ipotetica e, per me, errata visione della cosa , ma ci vogliono ben altri argomenti per portarmi a rivedere le miei convinzioni. E con questo, come detto sopra, ritengo chiuso per me l'argomento.

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 20.10.2014, 11:12
da Robertino82
Adriano.Casoni ha scritto:Se tu ammetti che un sodalizio possa consentire di circolare, in occasione di un blocco ecologico, a vetture datate, solo perché certificate dallo stesso sodalizio, allora è inutile che si continui a discutere.
Permettetemi di aggiungere solo una cosa. Premesso che non voglio alimentare nessuna discussione, ritengo necessario un piccolo chiarimento:
ASI NON permette la circolazione dei veicoli datati. E' la motorizzazione che decide, SEMPRE! Non facciamoci ingannare dal giudizio che abbiamo di ASI.
ASI è solo l'organizzazione che le autorità responsabili della circolazione stradale HANNO SCELTO per certificare se un veicolo può o non può circolare.
C'è una bella differenza tra dire che ASI "decide" e ASI "certifica". Ripeto, ASI non ha IMPOSTO la sua presenza, è stata SCELTA. Poteva essere RIVS, RFI o il club di Topo Gigio. Poco importa. Qualcuno ha scelto ASI (giusto o sbagliato che sia).
E' come se si riceve una multa e ci si incazza col vigile (ASI, nel nostro caso) per averla emessa. Quello fa il suo lavoro. Poi se la multa la meriti o no, saranno fatti da discutere tra te (nel nostro case proprietario dell'auto) e chi fa le leggi (nel nostro caso motorizzazione o chi per essa).
Adriano, Bettino: massimo rispetto per entrambi quindi non prendetela sul personale! :?
Comunque, sono arrivato anche io al punto che ASI ha un po' rotto le scatole su certe cose ma su questa cosa prorpio non le si può attribuire niente.

Ciao a tutti!

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 20.10.2014, 13:36
da Bettino
Adriano.Casoni ha scritto: ------Abbiamo visioni diametralmente opposte circa il perchè della nascita e la funzione dell'ASI.


Pertanto ritengo inutile riempire ancora pagine e spazio in questo forum.

Se tu ammetti che un sodalizio possa consentire di circolare, in occasione di un blocco ecologico, a vetture datate, solo perché certificate dallo stesso sodalizio, allora è inutile che si continui a discutere. Io non dico che debba essere l'ACI a soppiantare o sostituire l' ASI, io ho citato l'ACI solo perchè in un trafiletto lessi che sembrava intenzionata a fare luce e di apportare regolarità e giustizia nel settore. Tu affermi che invece è altrettanto lucrosa? Bene, se ne trovi un'altra. Dici che nel 2000 allorché ASI cominciò il suo iter circa il discorso della certificazione ventennale, nessuno gridò allo scandalo. Bene se non c'era nessuno allora, lo si faccia adesso. Tu ritieni che un'auto dotata di certificazione ASI sia completamente originale ed abilitata a circolare in caso di blocco ecologico? , io no. Se questo dispositivo blocca auto di pochi anni di vita che già sono dotate di dispositivi anti inquinamento, figurati un'auto di 40 anni !!! E pensi che un semplice foglio di carta rilasciato da un sodalizio X , renda la vettura ecologicamente abile? Io , no assolutamente, e la cosa è solo una presa per i fondelli alle persone intelligenti. Tu ritieni anche che un'auto d'epoca, o comunque datata, solo perché certificata ASI sia completamente rispondente all'originale? Dimmi la verità: il fatto che l'ASI non obblighi annualmente o comunque periodicamente le auto certificate ad un controllo perdurante la idoneità, ritieni che tutte le auto così certificate siano scevre da elaborazioni, personalizzazioni e stravolgimenti vari? Io ne ho viste di continuo nei vari raduni cui ho partecipato, e ti dirò che la percentuale delle "taroccate" erano in gran numero, pur mostrando tanto di targa ASI. Questa è serietà secondo te ? E ritieni che ciò vada in aiuto dei veri appassionati o collezionisti che dir si voglia, o comunque del settore? E non abbia invece come unico scopo il lucro? Io ritengo di no , e ti dirò che proprio in occasione di un raduno feci notare la questione al presidente di uno dei maggiori club di 500 e commissario ASI, lui candidamente mi rispose che bisognava considerare anche il risvolto "commerciale" della cosa. Io ringraziai e me ne andai lasciandolo nel suo "brodo commerciale". Caro Bettino, ti ripeto che nemmeno io voglio convincerti della tua ipotetica e, per me, errata visione della cosa , ma ci vogliono ben altri argomenti per portarmi a rivedere le miei convinzioni.


E con questo, come detto sopra, ritengo chiuso per me l'argomento.
sì sì, anche per me l'argomento è chiuso.

rispondo solo a Robertino : come hai ben interpretato, l'A.S.I. non può essere certo responsabile dei pastrocchi burocratici e della confusione estrema sulla circolazione dei mezzi storici.

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 20.10.2014, 23:20
da Bettino

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 21.10.2014, 12:35
da Afragolese
bettino parliamoci chiaro,renzi e co non sanno più da dove far uscire i soldi per coprire le magagne loro e chi ci ha governato da anni.ecco perchè si va in pensione più tardi,io non ci andrò mai.
ecco che nasce il tfr,ora vogliono pagarlo in busta paga,tassandolo
imu sulla prima casa,che scoraggia ogni coppia perchè oltre a dover pagare la rata del mutuo ti spuntano tasse ovunque.
domani si inventano che le palestre sono un lusso,e pure li ti mettono una tassa,
dopodomani si inventano che per fare le piste ciclabili occorrono soldi,quindi tassano i ciclisti,le piste ciclabili non le faranno mai,ma nel frattempo rubano.
rubano sogni,progetti,incassano tangenti,questi qui non hanno capito che i soldi si fanno producendo non chiedendo tasse.
le multinazionali se ne scappano dall'italia,dopo 3 giorni aprono aziende all'estero,e vendono i prodotti in italia abbattendo i costi di produzione.nelle nostre campagne gli imprenditori stanno facendo la fame.quando pure questa fetta di mercato chiude i battenti,e,ce ne vuole poco ancora per farlo voglio vedere lo stato cosa si inventa.

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 21.10.2014, 13:02
da Robertino82
E su questa cosa siamo tutti d'accordo. Però se rileggo la discussione non capisco che cosa c'entri Renzi con l'ASI....

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 21.10.2014, 14:58
da Adriano.Casoni
------Beh è semplice, io la vedo così: se passa il provvedimento della manovra riguardante le auto " storiche o di particolare interesse storico", cioè certificate ASI per farle rientrare dopo soli 20 anni per avere le esenzioni fino ad ora previste, dette esenzioni non potranno più sussistere ed i proprietari dovranno pagare i relativi bolli di proprietà e non più di circolazione come ora. I bolli vanno alle regioni però: esatto, perciò Renzi con questo provvedimento si aspetta che le regioni potendo, utilizzare maggiori introiti chiedano poi meno sovvenzioni allo stato. Questo è l'unico legame possibile fra ASI e Renzi, ed anche l'unica spiegazione del provvedimento di abolizione da parte del governo, in un settore che non gli compete. ( come non gli compete anche il settore assicurazioni che, presumo, saranno anch'esse portate a livelli "normali" seguendo i bolli).

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 21.10.2014, 15:05
da Bettino
ripensando un attima alla situazione, alla base di tutto questo pandemonio, c'è la "lotta" tra A.C.I. storico ed A.S.I....

Come molti sanno, l 'A.C.I. presentò l'anno scorso alla Fiera di Padova la sua creatura "A.C.I.Storico" per entrare pesantemente nel mondo dell'auto storica, fino ad allora mai preso in considerazione, anzi, grandemente ostacolato.
Programma nebuloso, ma roboante... "lista chiusa" dei mezzi da considerare storici secondo il giudizio di non si sa chi, ( fate conto che non è nemmeno citata l' ABARTH, se non nei modelli Fiat elaborati da Carlo Abarth, non c'è ombra di Bizzarrini : una delle più belle GT degli anni '60, manca la Puma, ma ci sono tutti i modelli di DAF...) flop annunciato e ovviamente un nulla di fatto.

Ma Sticchi Damiani insiste : per spodestare l'A.S.I. dalla posizione dominante acquisita nel corso di decenni, ecco che ci si appoggia alla supposta "furbizia" dei possessori di 127/fiesta/duna che vorrebbero circolare con i loro rottami, e si decide "tout court" che questi plebei non hanno il diritto di circolare con i loro mezzi a condizioni vantaggiose: che questi orrori siano da rottamare lo dice lui stesso :

http://www.contagiriblog.com/auto-stori ... a-finanza/

solo 800mila degli oltre 4 milioni di veicoli ultraventennali circolanti in Italia hanno un reale valore storico. “Gli altri 3,2 sono solo auto vecchie, poco sicure, che girano tutti i giorni, inquinano e vanno rottamante”. Lo ha detto il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani che davanti alla Commissione Finanze della Camera ha ribadito la necessità di “stringere le norme per le iscrizioni al registro delle auto storiche”.

ed ancora :

Ai parlamentari il presidente dell’Aci ha anche proposto di affidare al Pubblico Registro Automobilistico il controllo preventivo sulla copertura assicurativa dei veicoli, per fronteggiare efficacemente la piaga sociale ed economica dei veicoli circolanti senza Rc auto. Attualmente, spiega l’Aci in una nota, “si stimano circa 4 milioni di auto senza assicurazione, con un danno per le compagnie di quasi 2 milioni di euro l’anno. Con la soluzione proprosta dall’Automobile Club d’Italia si potrebbe intervenire ogni anno su circa 9 milioni di veicoli tra nuovi e usati, che non potrebbero essere registrati al Pra senza dimostrare prima una copertura assicurativa valida”.


L'unico modo per vedere indebolito il peso dell'A.S.I. in materia di auto storiche è allora uno solo: veder calare il numero degli iscritti all’Asi.
Cosa che puntualmente accadrebbe se passasse il ddl della legge di stabilità che porta da venti a trenta anni l’età minima per auto e moto storiche. Molti potenziali soci dovrebbero aspettare alcuni anni ad iscriversi e molti altri sarebbero costretti a demolire le loro auto storiche rinunciando ad essere iscritti all’Asi.

come si può ricavare dalla lettura del Disegni di Legge di Stabilità, pare proprio che tutte le proposte avanzate dal Presidente A.C.I. -ivi compreso il doveroso controllo delle coperture assicurative, anche in modo "remoto"- siano stato recepite senza fiatare da chi governa (?) senza essere stato deputato a questo scopo da alcuna legittimazione popolare.


Ecco dove ci troviamo...

Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Inviato: 21.10.2014, 15:27
da MarcoMI500
Non ho numeri alla mano, cmq all'interno del decennio 20/30enni ci sono talmente tante auto che vorrei vedere qual'è la % di chi le tiene per scopo collezionistico/storico e chi, invece, prende una Uno 45 fire (la prima che mi è venuta in mente) del 90 solo per non pagare il bollo e avere assicurazione agevolata...
Quello che voglio dire è che ci arrabbiamo perchè alcuni modelli di Lancia, Mercedes o altra marca verrebbero colpiti da questa nuova norma, ma basta guardarci in giro in una grande città per vedere come la facilitazione di cui potevano beneficiare è stata distorta e utilizzata per uno scopo diverso da quello originale.

Sulla diatriba ASI, ACI e varie non mi pronuncio.