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Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 08.05.2014, 15:03
da Adriano.Casoni
-----Chiedo scusa della improprietà, nello scrivere a volte si da per scontato ciò che si pensa essere, ma non sempre la definizione calza o è capita come tale. In effetti la dizione più corta e più diretta e comune, è quella di definire l'ACI ente statale, ma in effetti essa è: "un ente pubblico della Repubblica italiana, non economico, autofinanziato e senza scopo di lucro, creato da un regio decreto il 15 marzo 1927 ed ha come finalità il favorire in ogni modo lo sviluppo dellì automobile in Italia, di riunire gli automobilisti, procurare loro i maggiori possibili vantaggi e patrocinarne gli interessi". Se qualcuno ritiene di poter ascrivere stesse prerogative agli enti da me definiti abusivi sorti in Italia , lo scriva pure dandomene notizia poiché "a naso" non ne conosco. Tutto questo è stato in gran parte fatto negli anni ma qualcosa, come ho detto, no. Altri privatissimi enti o club , accortisi della fetta di opportunità più o meno lecita che il settore andava via via offrendo, hanno creato strutture e sodalizi del tutto basate sul proprio tornaconto e completamente con scopo di lucro. Ora qualcuno si è accorto di questo e vuole ridare all'ACI la nicchia che aveva trascurato , eliminando le inutili gabelle imposte agli automobilisti dietro il pagamento di cifre consistenti, ma soprattutto quelle facilitazioni discriminatorie che sono proprio delle certificazioni private aventi solo scopo di racimolare denaro. Vi avevo già indicato uno di questi eclatanti esempi discriminatori, ma vedo che si rende necessaria la ripetizione: in molti comuni , allorché viene imposto il fermo traffico per motivi ambientali, se hai la iscrizione della vettura d'epoca ad uno dei sodalizi abusivi, puoi circolare altrimenti no. A me sembra che sia una bella discriminazione se si considera che ogni vettura d'epoca, per circolare, deve comunque passare il collaudo presso una sede autorizzata per la revisione, ed è quella solo che dovrebbe contare. Ma allora perché si consente la circolazione a seguito del rilascio del certificato da parte di un sodalizio privato? Chi dichiara che l'ACI vuole solo tornare a riprendere il suo posto per una questione di danaro, certamente emette una sua personale e calunniosa opinione. E se si avrà vita a campare si vedrà se la cosa riveste attendibilità o meno. Io vedo e constato da anni il lucro da parte dei club da me definiti abusivi, ma per quanto riguarda l'azione dell'ACI nel mondo delle auto d'epoca, ancora non si vede nulla in tal senso e sfido i dissenzienti a portare esempi di certificazioni non discriminatorie e di utilità vera. ;)

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 08.05.2014, 22:16
da ALESSI0
Ma vogliamo parlare dei proventi della tassa di possesso (il bollo)?

La mia mercedes w124 (che non la vogliono più nemmeno i marrocchini) pagava 280€ di bollo! + 900€ di assicurazione ed ha un valore diciamo di mercato perchè non si può chiamare valore commerciale in quanto appunto non è più commercializzabile di sole 750€!
Se tutto questo è normale, se devo dare all'ACI ogni anno 1/3 del valore della macchina per continuare a tenerla ferma!
Meglio non parlare di venderla: 750€ il valore (sempre che trovi qualcuno che la vuole) e quasi 600 € per far cambiare il nome del proprietario presso il PRA (gestito dall'aci)
L'aci, per far ricopiare da una persona che ha 2 mani 2 gambe, 2 occhi, 1 naso ( più o meno come me!) un'atto di vendita che viene autenticato in uno dei comuni d'Italia a costo zero per l'utente previo il mero versamento dell'imposta di bollo (16,00 euro) secondo me chiede una gabella impressionante e non rilascia alcun documento necessario per la circolazione ma solo un certifica che attesta l'abbia proprietà del veicolo! Ma non bastava l'atto di vendita per attestarlo? NO: serve che venga registrato "al catasto dei veicoli" in modo da poterci pagare il bollo che riscuote sempre L'aci!

Però L'aci tenendo il registro rende un servizio a tutta la comunità infatti se voglio sapere il numero di targa della vettura che ha urtato la mia ed è scappata vado all'aci PAGO e mi dicono di chi è!

Comunque la cosa che mi da più ridere è quando L'aci ogni anno spende i soldi per mandarmi una lettera di cortesia dove mi invita a versare il bollo per intero del mio maggiolino del 1972 iscritto all'ASI dal 2000!
Mi indica di scrivere una mail dove comunicare eventuali esenzioni, gli scrivo il giorno dopo aver ricevuto la lettera di cortesia e gli chiedo di avere notizie entro la data di scadenza del bollo ma mi vedo arrivare un'altra mail che mi dice che non avrò mai le risposte alle domande che ho fatto perchè per mail L'aci non risponde!

Ottimo servizio reso al cittadino! il presidente dellanrepubblica dovrebbe dargli la
Medaglia d'oro!

Mi scuso se sono stato troppo aggressivo verso L'aci, sicuramente dando sfogo alle mie inquietudini avrò turbato le idee di molti ma ho scritto solo la verità: fatti veramente accaduti!

Dimenticavo nel 1997 scrissi alla regione per avere l'esenzione automatica del bollo facendo un'interpello; mi risposero che la macchina per avere l'esenzione doveva essere iscritta ai registro storici asi, fiat, etc.etc.... Ma perchè allora la legge parlava di esenzione automatica?

Saranno mica tutti daccordo?

E noi siamo quì a fare la guerra dei poveri!

Ciao.

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 09.05.2014, 5:48
da Adriano.Casoni
-----Alessio quando si deve pagare si è sempre maldisposti verso chi è demandato a riscuotere il denaro. L'ACI è delegato dallo stato italiano a riscuotere tutte le varie gabelle cui ti riferisci, e sono soldi che vanno all'erario italiano, cioè vanno a fare parte di quelle entrate che poi i politici si pappano in qualche modo ( ma quello è malcostume italiano) , non rimangono all'ACI, cosa che invece non avviene per ASI ecc, dove tutti i quattrini che fanno pagare per le varie ed inutili certificazioni, se li tengono loro, i loro presidenti, amministratori, consiglieri , ecc e si arricchiscono. Quindi non è una iniziativa dell'ACI riscuotere tasse dagli automobilisti ma sono disposizioni emanate dello stato, dal governo. Per quanto riguarda poi la questione del bollo che citi, se la vettura in questione ha già compiuto i 30 anni di età (dalla data di fabbricazione) allora ti deve essere riconosciuta automaticamente non la esenzione ma solo una minima quota relativa al bollo di circolazione ( ciò significa che la paghi solo se circoli, altrimenti non la paghi , come era una voltai) che si aggira intorno alle 25-30 euro variando da regione a regione. Si è esentati dal pagamento del bollo solo se si fa domanda di anticipare la vetustà della vettura dopo 20 anni solo se è da considerarsi "storica "o di "particolare interesse storico", Ciò significa che per soddisfare ad una di queste categorie, deve essere una vettura costruita in pochi esemplari oppure essere stata costruita con carrozzeria e allestimento particolare tanto da renderla rara. Se a te non è stata riconosciuta nessuna detrazione fiscale per la tua auto, evidentemente è perché non soddisfa a nessuno dei requisiti descritti. Rileggi comunque quello che ho scritto, attentamente e vedrai che l'ACI non può essere indotto ad abusare nel fare cassa come altri sodalizi. E' sempre meglio restare aggiornati leggendo le leggi ed i regolamenti per poterne disporre. :s

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 09.05.2014, 15:38
da Bettino
Apprezzo la buona dose di "ottimismo" di ZioAdriano nel vedere entrare A.C.I storico nel panorama dell'Auto d'epoca.
E capisco che le aspettative di molti possano essere quelle di un miglioramento della burocrazia,di una maggiore chiarezza nelle procedure per circolare, di maggior tutela della passione delle auto storiche...
Anche io, sommariamente informato, forse farei lo stesso.

Il caso ( o la inconscia volontà di approfondire...) ha voluto fossi personalmente presente alla presentazione ufficiale di A.C.I.Storico a Padova, in occasione dell'ultima edizione del salone "Auto e Moto d'Epoca",il 26 ottobre ultimo scorso.
IMG_1465.jpg
Per evitare malintesi dovuti a ricordi fallaci, riporto, dal sito ufficiale dell'A.C.I., le precise parole virgolettate pronunciate in quell'occasione dal Presidente dell'ente pubblico Sticchi Damiani.

“Troppe auto vecchie, prive di valore storico e usate ogni giorno nel traffico – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – oggi vengono spacciate per auto d’epoca e godono di privilegi che devono essere riservati alle vere vetture storiche, che per loro natura sono usate poco e bene dai proprietari.
Solo l’anno scorso sono stati rilasciati migliaia di certificati di interesse storico, da organismi privati a cui lo Stato ha affidato compiti di defiscalizzazione sui veicoli senza fissare alcuna tariffa per l’erogazione del servizio a tutela degli utenti. Questa giungla disorienta e danneggia tutti, a cominciare dalle Compagnie assicurative che stanno abbandonando il settore senza riconoscere più alcuna attenzione ai collezionisti”
.
“Il nostro primo passo – ha continuato Sticchi Damiani – è stato quello di recuperare il rapporto con le Compagnie: abbiamo stilato e consegnato all’ANIA una lista di auto davvero di interesse storico, meritevoli di tutela.
Questo elenco rappresenta l’ossatura del Registro ACI Storico nel quale sono inserite comunque tutte le auto con oltre 40 anni di età. Le compagnie hanno così uno strumento chiaro e uniforme per operare con criteri univoci sul mercato.
ACI tutela tutti i collezionisti, salvaguardando e rendendo efficaci i loro diritti indipendentemente dall’onerosa iscrizione a un club, sia questo ACI Storico o altro”.


aggiungo le "simpatiche" considerazioni a margine del proclama:


ACI STORICO è infatti un club che accomuna gli automobilisti più appassionati di questo settore, offrendo loro nuove occasioni di divertimento e una serie di vantaggi (dall’accesso a una Club House a uno stemma elitario da sfoggiare sull’auto, dai servizi di assistenza legale specialistica nell’acquisto e nella vendita dei veicoli al trasporto in Italia e nel mondo a condizioni esclusive).
sito web : http://www.aci.it/archivio-notizie/noti ... dd2e33a201


Bene...è' proprio sentendo pronunciare dal vero quelle parole, in quella sede, che ho cominciato a realizzare quanto lontano sia il progetto di A.C.I. Storico dalle reali esigenze e necessità dell'appassionato di auto d'epoca.

Essi si vogliono buttare a peso morto ( e con tutto il loro peso...) nel settore lucrativo delle combine assicurative ( la stessa operazione di Fiat500Club Italia con Allianz, rivelatasi un vero bluff),e limitare con Liste Chiuse l'accesso a quei benefici fiscali ai quali -al momento attuale- accedono molti appassionati, e un numero non identificato di "furbi" ( cosiddetti "furbi" = coloro che usano l'auto vecchia per girare tutti i giorni).

Vogliono "salvaguardare i collezionisti" risparmiando loro "l'onerosa iscrizione" ad un Club Privato, e contemporaneamente chiudere la porta a coloro che vorrebbero qualche beneficio fiscale ed assicurativo per circolare con "auto troppo vecchie, prive di valore storico e usate ogni giorno nel traffico" ...

una visione veramente elitaria, affaristica, mercantile , quasi agli antipodi di A.S.I...., che a questo punto si pone come il vero ed autentico organismo difensore dell'automobilismo storico, da depurarsi dalle innumerevoli storture ancor oggi presenti.

...

A mio parere : qualsiasi auto ultratrentennale, al di là di qualunque lista, sarebbe meritevole di benefici fiscali ed assicurativi, a patto che si trovi in uno stato di conservazione buono-ottimo ( o ripristinata ) secondo criteri oggettivamente verificabili, e ricontrollabili a distanza da stabilirsi, da A.C.I. A.S.I. od altri a piacere.
Una specie di C.R.S. insomma, un filo più restrittivo, ma aperto veramente a qualunque modello, senza le discriminazioni che A.C.I. vorrebbe introdurre, ed A.S.I. non si perita colpevolmente di accertare, delegando a club periferici il più delle volte interessati a far cassa e non a tutelare l'autentico appassionato.

Un gradino più sopra, ci potrebbe stare la valutazione -solo a scopo documentario- dei modelli meritevoli di riconoscimento , per rarità,per conservazione, per trascorsi sportivi per accuratezza particolare nell'eventuale restauro ( la attuale "TargaOro" riveduta ).

Per quanto riguarda il problema della circolazione "permessa" ad alcune auto dotate di certificato, negata ad altre identiche che tale certificato non hanno, e la difformità di queste norme sul territorio del Paese, di questo non si può certo imputare l'ente certificatore dello stato di un automezzo.
La mancanza di una normativa comune ed univoca, deve essere imputata alla inefficienza della macchina burocratica, ed alle "autonomie" concesse in materia a Comuni, Province, Regioni,non certo ad A.S.I.

:s

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 10.05.2014, 7:12
da Adriano.Casoni
------Bettino forse tu vedi meglio e più avanti di me. Io sono del parere che ASI sia lucrosa e non pensi alla selezione dei collezionisti ma li accomuni ancor più a semplicii appassionati per fare numero.-------- La mancanza di una normativa comune ed univoca, deve essere imputata alla inefficienza della macchina burocratica, ed alle "autonomie" concesse in materia a Comuni, Province, Regioni,non certo ad A.S.I-------- Posso citarti un episodio che mi ha visto come protagonista in occasione di una disputa occorsa fra me ed un dirigente del 500clubitalia e grosso dirigente ASI, e che ha contribuito fortemente a farmi distaccare da quel club : Alcuni anni fa, andando sul sito del Comune di Modena, lessi che fra i club o sodalizi autorizzati a certificare la liceità di transito sul suo territorio, in caso di blocco ecologico, era compresa anche la certificazione del registro storico rilasciato dal club cui mi ero iscritto: L'A.A.V.S. Allora, a riprova della veridicità di ciò che sostenevo, e cioè che anche vetture aventi tali certificazioni rilasciate da altri sodalizi, potevano essere ammesse alla circolazione, al pari di vetture certificate da ASI ed altri registri storici, ho riportato copia dell'articolo del comune , sul sito del club dove era in atto la discussione. Poi dopo un certo tempo, riaprendo il computer alla pagina della discussione, trovai che mi si confutava la mia versione , avendo nel frattempo il comune ritirato la suddetta liceità. Ovviamente scrissi al comune di Modena riportando la copia del primo elenco di sodalizi ammessi e da loro stessi pubblicato. Mi venne risposto che: " su richiesta di precisazioni dettagliate da parte di ASI" il comune di Modena aveva cancellato la idoneità di poter circolare alle vetture in possesso della certificazione A.A.V.S. ( Ovvio che ho mantenuto la documentazione precedente e seguente all'intervento ASI con la comunicazione a me indirizzata, e con la firma della responsabile dell'ufficio ) e che posso fare consultare sul mio computer. Se questa non è ingerenza ASI sui comuni io sono Babbo Natale. Ovviamente ti do la mia parola di quanto occorsomi e non ho motivo di citare cose non vere, mi conosci e sai che non ho questa abitudine. Questo è uno dei tanti motivi per cui non nutro molta simpatia per quel club di 500 e per l'ASI; poi sono nel contempo convinto della correità del comune , ma sicuramente l'ASI è fortemente introdotta e può facilmente fungere da ago della bilancia, e se lo è in un comune così......"motorizzato" come quello di Modena, figurati l'ingerenza che può avere sugli altri comuni italiani. :s

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 10.05.2014, 12:18
da Bettino
Caro Adriano, è molto importante riportare e condividere le esperienze fatte di persona.

La vicenda che riporti ( e che mi era in parte nota) vede come protagonisti alcuni già nominati ( A.S.I. e Fiat 500 Club Italia) ed un altro istituzionale : il Comune di Modena .
Quest'ultimo ha prima emanato, e poi ritirato, il permesso di circolazione durante i giorni di "blocco ecologico" ai veicoli storici "su richiesta di precisazioni dettagliate da parte di ASI"... cosa che tu ritieni ingerenza di A.S.I. sul Comune di Modena e sui Comuni in generale.
Ebbene, secondo la Circolare Ministeriale PROT. N. 19277/23.25 del Roma, 3 MARZO 2010 che puoi trovare proprio nel sito A.A.V.S. http://www.aavs.it/index.php?option=com ... itstart=25
si chiarisce come l'identificazione di un veicolo di interesse "storico e collezionistico" sia subordinato all' iscrizione ad uno dei Registri di cui al comma 1.2,che riporto qui solo per quanto riguarda questa nostra amichevole discussione, ma che invito a leggere per intero

La classificazione di “veicolo di interesse storico e collezionistico”, qualificabile come
tale, è subordinata all’iscrizione in uno dei Registri di cui all’articolo 60, comma 4, del
CdS:
ASI,
Storico Lancia,
Italiano FIAT,
Italiano Alfa Romeo e
Storico FMI,
di seguito denominati Registri.
I Registri rilasciano, previa verifica dei requisiti, il certificato di rilevanza storica e
collezionista, di cui all’art. 4 del decreto, con i contenuti specificati nel fac-simile riportato
all’allegato 1 dello stesso decreto.
Tale certificato è uno degli elementi caratterizzanti le disposizioni contenute nel decreto.
Costituisce, infatti, un primo modello unificato per i Registri soprattutto nei contenuti. Il
certificato è suddiviso in diverse sezioni, nelle quali, a cura dei Registri, sono indicati:
- possessore del veicolo;
- dati di prima immatricolazione del veicolo, ove disponibili;
- data di costruzione del veicolo;
- dati generali ed identificativi del veicolo, nonché le relative caratteristiche tecniche;
- eventuali parti del veicolo sostituite non conformi a quelle originarie.


Ecco perchè il Comune di Modena ha dovuto ritirare la possibilità di circolare durante il blocco ecologico : la A.A.V.S non è presente in questa lista di "certificatori" di "storicità" e semplicemente : o il Comune si era sbagliato nel comprendere tale associazione in quella lista ( Maledetti burocrati !!! :lol: ) . , o tale circolare, poi trasformata in decreto, ne ha successivamente provocato la esclusione.
Penso che A.S.I. abbia proceduto semplicemente a fare rispettare la normativa in vigore, nulla di più.

All'osservatore critico sorgerà immediata una domanda : è giusto tutto ciò ?

E giusto che vi siano associazioni private (registri) che decretano la "storicità" o meno di un autoveicolo, consentendone la circolazione anche durante i giorni di blocco ecologico, a scapito di un identico autoveicolo non iscritto a tali registri ?
Istintivamente verrebbe da negare tale situazione; si tratterebbe di ingiustizia.
Ma riflettendo solo un attimo, comprendiamo come l'identificazione di un "veicolo storico" debba passare ragionevolmente oltre al semplice esame della revisione periodica, ed essere seriamente valuatato come rispettoso dei criteri "storici" stabliti.
Nessuna ingiustizia, quindi, forse....
solo la attribuzione ai registri sopraelencati di tali singolari proprietà può fare storcere il naso a molti, ed il perchè è presto detto : tali registri sono associazioni private, e forse sarebbe preferibile che tale campo fosse di pertinenza pubblica, come tu ritieni sia A.C.I. Storico.
Ma da come A.C.I Storico si propone...vedi bene che il suo intento è tutt'altro che fare l'interesse degli appassionati, quanto quello di buttarsi a capofitto in un settore lucroso del quale si accorge solo ora ( dopo ANNI di colpevole inazione) a scapito di quelle associazioni che -nel bene o nel male- sono sempre state vicine al mondo dell'auto d'epoca.

E forse per questo che, dopo il grande pasticcio delle Liste Chiuse" che A.C.I.Storico aveva promulgato ( liste da cui all' inizio erano assenti , per esempio la fiat 600 e TUTTE le Abarth :picchiatesta: ) tutto si sia bloccato e di questa "grande iniziativa" si parli ora ben poco...

il problema non risiede forse nell'attribuzione della valutazione della "storicità" di un veicolo ad un ente certificatore "pubblico" o "privato" , bensi nella chiarezza di normative, di applicazioni delle stesse, di coerenza e serietà nel lavoro di tali enti.

Se tutto questo è ancora solo una speranza, è perchè ci troviamo in un Paese mal governato da almeno un ventennio, e questo nostro argomento di discussione può apparire di importanza veramente relativa...

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 10.05.2014, 15:42
da Adriano.Casoni
------Caro Bettino, un mio ex compagno di scuola, commissario ASI e vicepresidente del club dell'autodromo di Monza, mi ha dichiarato apertamente che il sodalizio da me citato l' A.A.V.S. è titolato a rilasciare certificazioni di appartenenza al registro storico Fiat in quanto facente parte della FIVA, così mi è stato detto; ma è oltremodo ostacolata dall'ASI per ogni sua azione tendente a soddisfare il mondo dell'auto d'epoca e storica. Proprio oggi l' A.A.V.S. mi ha inviato un sondaggio, indetto dalla FIVA, in cui si richiedono dati inerenti l'uso e le certificazioni più o meno opportune rilasciate da club o enti di mia conoscenza. Sembra che la FIVA stia inducendo i possessori di auto d'epoca e di auto storiche al loro maggior utilizzo a livello mondiale, denunciando e combattendo la burocrazia e le leggi che ne contrastano l'impiego, e in questo sondaggio è dichiarato questo l'intento apertamente. Non sono d'accordo circa la immobilità e la mancanza di legislazioni chiare che tu dici essere risalenti da un ventennio a questa parte (da non confondere con l'entrata in politica di Berlusconi che, strano, coincide con un ventennio!), ti posso assicurare che la mia età mi consente di dirti che la questione risale a tempi ben più lontani, e di questo anch'io attribuisco grave responsabilità all'immobilismo dell'ACI. :s

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 14.10.2014, 23:01
da Rikferrari
La Commissione Tributaria provinciale di Bologna, sez. XII con la sentenza n. 207 del dicembre 2008 ha sancito che "basta un'autocertificazione per attestare l'interesse storico e collezionistico dei veicoli". la motivazione ha come base l'art. 18 Cost. secondo il quale l'adesione alle associazioni è libera. , oltre al fatto che possiamo attingere dall'elenco ACI Storico di cui sopra nel post per sapere o meno cosa autocertificare .
In parole povere , mi pare di comprendere , che al fine di ottenere le definizioni di "interesse storico " da utilizzarsi per agevolazioni fiscali , ovvero la reinserzione alla circolazione di veicoli radiati d'ufficio , non sono obbligato ad aderire ad un'associazione e quindi posso autocertificare che la mia auto con più di 20 anni è di particolare interesse storico ai sensi dell'art. 63, comma 2 della legge n. 342/2000.
Se così non fosse potrei pensare che l'ASI si sostituisce ( senza titolo ?? ) ad un ufficio impositore pubblico, oprando in regime di monopolio per l'emissione di certificati di definizione e/o agevolazione fiscale ...
In merito chiedo ai vari amici del forum che hanno diretti contatti con ASI per meglio comprendere e fare chiarezza ove possibile : possiamo o meno autocertificare le nostre vetture ?? :sad:

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 15.10.2014, 7:18
da Robertino82
Ciao Rik. Puoi mettere la fonte? La notizia girava gia da un po' in rete ma era una bufala. O meglio: la sentenza sembrava vera, ma le associazioni riconosciute per legge (e quindi dalle assicurazioni) rimangono RFI, Registro Lancia, Registro Alfa Romeo e ASI (o FMI per le moto).

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 15.10.2014, 8:28
da Adriano.Casoni
------Anch'io avevo letto che proprio in occasione di quella commissione di Bologna, era scaturito un documento che rendeva valide le autocertificazioni redatte in proprio dai possessori di auto storiche, riportava il testo del verbale stesso e in esso era anche specificato che non era più necessaria la certificazione rilasciata dall'ASI. Poi ho lasciato perdere la discussione poichè essa era andata sul fazioso secondo me, imputandomi una non precisa competenza dell'ACI circa le vetture d'epoca o una errata attribuzione di compiti; cose superflue in una discussione la cui centralità stava nel fatto che in Italia vi è un solo sodalizio che abusa da anni dello spazio che si è creato rilasciando certificazioni che creano solo disuguaglianze e contrasti nel mondo degli appassionati di veicoli storici ed hanno solo una finalità lucrosa. Ovvio poi che gli organi riconosciuti per legge alla certificazione restino sulla "carta" quelli già citati; questo non toglie che sia esatta la nuova normativa a suo tempo divulgata e mantenuta come "bufala", ed in ombra, da coloro cui potrebbe nuocere. Sarebbe interessante produrre una auto- certificazione e vedere se essa incontra ostacoli o no. A me interessa relativamente pertanto non ho stimoli a verificarlo, però se c'è qualcuno che ha più di un 'auto d'epoca o, meglio, di interesse storico, lo potrebbe fare. Così verificherebbe di persona se essa è una "bufala" come viene definita dagli organi di parte e da chi tollera i monopoli. Sia ben chiaro che questo mio intervento è solo di supporto a quello di Rick e non ha nulla di personale contro chi è foriero di dubbi o incredulità.

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 15.10.2014, 9:46
da Robertino82
Adriano.Casoni, figurati. Ormai è assodato che io e te non abbiamo opinioni simili su certe cose! Rido Rido
Ad ogni modo il mio scetticismo era dovuto al fatto che se anche questa autocertificazione sia valida a livello di legge, le assicurazioni ormai si basano sulla certificazione ASI (giusta o sbagliata che sia).
La realtà è che chi certifica l'auto ASI e continua a pagare la quota associativa, non lo fa per "senso di appartenenza", ma soltanto per spendere meno quattrini per l'assicurazione. Diciamo la verità senza nasconderci dietro un dito. Io sono uno di quelli.
Se l'autocertificazione bastasse per avere gli sconti sulle coperture assicurative, nessuno si iscriverebbe all'ASI.
Detto questo, non credo che ASI sia la nuova "P2 italiana" che crea logge massoniche per tramare con le assicurazioni contro gli appassionati. Penso solo che le assicurazioni vedono in ASI un'associazione che (per ora) è certificata per dichiarare un'auto di interesse storico o no e quindi si basano solo su quello.
Scusate la lunghezza del post... :lol:

PS: Io comunque non sono a favore della certificazione. In Italia finirebbe che il solito Ciccio Esposito per fregare il sistema paragona la sua Tipo DGT alla mia 500 restaurata nei dettagli. A me farebbe girare alquanto le OO.....

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 15.10.2014, 10:21
da Elena80
Scusate Signori, sto leggendo i vostri post con curiosità...
devo ammettere che sono ignorante in materia e per questo che vi chiedo un opinione.. prima di andar all'A.C.I.
A.C.I. ha stilato questa lista d'auto ed è compresa anche la Panda 30, io oltre la 500 ho anche una panda 30.
Quest'auto è marciante, circolante e revisionata, pago 200 euro d'assicurazione e 27 euro come bollo.
Circolo liberamente e vado anche ai raduni.
Quali vantaggi posso avere se la iscrivo a questo registro storico A.C.I?

Ringrazio quanti mi vorranno dare un consiglio :s

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 15.10.2014, 10:51
da Robertino82
Ciao Elena80. Purtroppo ACI Storico da quello che ho capito è stato annunciato ma mai messo in "funzione".
Per ora solo RFI e ASI possono certificare ocme interesse storico una automobile Fiat di più di 20 anni.

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 15.10.2014, 11:07
da Adriano.Casoni
------Elena, mandi ! Spero di darti giudizi corretti per il fatto che con la mia lunga militanza fra le "vecchie"prima con le moto e poi con le vetture , mi sono convinto della totale inutilità della iscrizione a sodalizi certificatori. Le uniche utilità derivano da: 1) poter liberamente girare in alcune regioni o città in caso di blocco del traffico inquinante. 2) Poter usufruire di sconti dalle assicurazioni che ora , in certe regioni o città, pretendono la iscrizione all'ASI per poter assicurare o meno le vetture d'epoca. Altre facilitazioni non ne vedo. io ad esempio come te, ho da anni una 500 con la quale frequento raduni, e concentrazioni di auto d'epoca senza alcuna difficoltà; pago 125 euro l'anno di assicurazione e 25 euro all'anno di bollo. Sottopongo la mia Carolina regolarmente alla revisione o collaudo biennale come previsto dalla legge. Sono stato fermato dai carabinieri più volte e sono sempre "scampato" a qualunque tipo di contravvenzione o irregolarità. E non sono mai stato iscritto all' ASI ne a nessun registro di marca. Ho un certificato di appartenenza al registro di veicoli storici rilasciatomi dall'A.A.V.S diversi anni fa ( Uno dei sodalizi che è alquanto inviso e contestato dall'ASI proprio per la sua onestà nel richiedere tariffe), fa pagando fra iscrizione al club ed il certificato la somma totale di 45 euro, ben lontani dalle cifre pretese dall'ASI. Solo se hai una vettura (e questo riguarda l'argomento della discussione su esposta) giudicata "di particolare interesse storico" o di "interesse storico" che abbia solo venti anni di età (e non i 35 di un veicolo d'epoca), tramite la certificazione dell'ASI , puoi rientrare nelle agevolazioni previste come con i 35 di un'auto d'epoca.. Per il resto, ripeto, sono soldi buttati. C'è chi sostiene che essendo iscritta all'ASI in caso di incidente puoi pretendere maggiore attenzione e rimborsi per la rimessa in ordine del veicolo; io ebbi un incidente col mio Falcone Guzzi 500 Sport tanti anni fa che non era iscritto a nessun sodalizio; compilai io la lista dei danni e relativi costi comprendendo un maglione ed una tuta di cotone lacerati, e mi è stato rimborsato fino all'ultimo centesimo, di quanto richiesi. Qualunque cosa ti venga offerta a seguito della iscrizione ad un qualche club, sappi che o è del tutto inutile o non necessaria i fini di poter girare con le nostre amate 500. Se ora poi si aggiunge anche il fatto di potersi fare una auto- certificazione per poter usufruire delle facilitazioni per un veicolo che abbia solo 20 anni di vita, allora io chiedo perché continuare a dare soldi inutili a certi sodalizi. Mandi frute, e viod di chialà ben prima di spindi bes-! Per i malpensanti è un saluto friulano che consiglia di vedere bene prima di spendere inutilmente soldi.

Re: ACI Storica e lista auto relative

Inviato: 15.10.2014, 11:42
da Robertino82
Adriano.Casoni, su questa cosa siamo d'accordo. Se riesci a pagare poco di assicurazione senza ASi o altro evitala.
La Targa Oro ASI che tanti dicono serva per aumentare il valore dell'auto è una bufala. Io la faccio per pura soddisfazione personale visto che la mia 500 è originalissima in tutte le sue parti. Però ho visto dare targhe oro a 500 che di originale non avevano neanche il libretto.....
Quindi, se puoi evitare ASI è meglio. Basta informarsi un po'. Poi ci sono quelli come me che non hanno alternative: non trovo assicurazioni che mi fanno una polizza a meno. In questo caso ASI mi serve.

Per il discorso del valore dell'auto: se un venditore ti dice:"Eh cara mia, ma la mia auto è targa oro ASI!" rispondigli che ormai la danno anche all'Audi 80!! Appena posso vi mando una foto. I muratori rumeni che stanno lavorando all'inizio della mia via ne hanno una con targa oro comprata da un signore per 1500€!!!!!

Per quanto riguarda invece il rimborso effettivo in caso di incidente, solo una perizia giurata può farti riprendere i soldi investiti, ma solo se l'auto è in condizioni eccellenti. Ovviamente il perito certifica il valore dell'auto in base a dei parametri: qualità del restauro, valutazione dell'auto, importanza collezionistica,... Una 500 L mezza marcia non è valutata come una 500 D restaurata o conservata.
Per farti un esempio, la mia F per RuoteClassiche vale 4000€. Il perito mi ha detto che potrei arrivare ad una valutazione di 8000€ per i pezzi usati nel restauro e per lo stato dell'auto.
C'è un topic apposta per le periziegiurate comunque (che io consiglio MOLTO VIVAMENTE!!!!) Costo circa 400€.