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Re: Servofreno

Inviato: 18.11.2011, 15:03
da Macorattivi
Adriano sono d'accordo con te.... hai dimenticato di rilevare che i famosi dischi a tamburo dell'Alfa pur avendo rispetto ai freni a disco successivi il limite del peso dei grossi tamburi, seppure in alluminio, avevano il pregio delle tre ganasce che permettevano di aderire su una maggiore superficie d'attrito evitando "l'impuntamento" delle due ganasce classiche alle quali si smussava il lato corto per agevolare un contatto uniforme su tutta la lunghezza.

Re: Servofreno

Inviato: 18.11.2011, 15:19
da Duecanne
Macorattivi ha scritto:Adriano sono d'accordo con te.... hai dimenticato di rilevare che i famosi dischi a tamburo dell'Alfa pur avendo rispetto ai freni a disco successivi il limite del peso dei grossi tamburi, seppure in alluminio, avevano il pregio delle tre ganasce che permettevano di aderire su una maggiore superficie d'attrito evitando "l'impuntamento" delle due ganasce classiche alle quali si smussava il lato corto per agevolare un contatto uniforme su tutta la lunghezza.

Vero, ricordo la Giulia del 65 con quel tipo di freno ma molti all'epoca modificavano con il successivo disco pinza.
Dire qual'è migliore o peggiore non è corretto, oggi la tecnologia consente la realizzazione di freni a disco e pinze performanti, in quegli anni il freno a disco aveva grossi limiti, tanto che su alcune auto di montavano sul differenziale proprio per assicurare l'efficacia e le pinze dell'epoca Ate o Bendix sopratutto sulle alfa, erano complesse e bisognava saperle regolare, vedi alfetta e derivate. Il tamburo ha ceduto il passo al disco non perchè poco efficace ma per i motivi detti da Adriano, tanto che oggi perfino i treni e gli autocarri pesanti frenano a disco.

Re: Servofreno

Inviato: 18.11.2011, 15:22
da Ghepcar
Adriano.Casoni ha scritto:I tanto decantati Giapponesi e la loro avanzata tecnica :negli anni 50-60 quando vennero fuori con le loro pluricilindriche e la "innovazione" dell'ammortizzatore posteriore unico ed il cosidetto sistema "Cantilever" o mono cross,sono tutte cose che le fabbriche italiane avevano già collaudato e prodotto negli anni trenta ,come i motori a quattro valvole o sovralimentati con compressore ivi compreso il raffreddamento a liquido e i radiatori pe il raffreddamento dell'olio.I giapponesi sono solo dei "copioni" e l'unica cosa che hanno prodotto e che è loro servita per progredire sono state le macchine fotografiche.Il passato è storia e per chi non studia la storia il passato rimane nascosto,ciò non significa che non vi sia stato.Meditate giovani ed imparate a non disprezzare o sminuire mai ciò che la nostra nazione ha contribuito a realizzare tecnicamente perchè siamo sempre stati i migliori(almeno in campo tecnico).Adriano.
.

Qualcuno ha detto: I giapponesi non hanno inventato nulla ma sono stati capaci di sviluppare meglio le idee e di riproporle quando la tecnologia divenne migliore e ne permise la costruzione su scala industriale.

Io non disprezzo l' Italia e gli italiani, anzi, per certi versi ne sono orgoglioso ( certi sorrisi internazionali di recente memoria mi hanno imbarazzato come poche volte mi è successo nella vita, indipendentemente da a chi alludessero ), ma sono certo che a fronte di intuito eccezionale sia mancato spesso la capacità/volontà di sfruttare appieno le loro idee; se i freni a tamburo fossero meglio di quelli a disco i giapponesi se ne sarebbero occupati e avrebbero superato i vari Fontana, Menani, Grimeca, ecc.ecc.magari mettendoci dieci ingegneri come siamo soliti credere.
Hanno metodo anche se non sono esenti da errori, ma hanno metodo; la qualità totale e il just in time lo hanno applicato loro per primi sebbene negli USA le Militar standar fossero definite fin dagli anni '40.
Nel giudizio che si da ai freni non bisogna omettere di considerarne la leggerezza e di come questa influenza la sospensione.
Infine, da appassionato di moto da 40 anni sono convinto che i jap hanno insegnato al mondo come fare le moto, curandone i particolari e dando loro un'affidabilità quasi assoluta, non a caso molti costruttori europei sono spariti e chi è sopravissuto si è adeguato ai loro standards...BMW a parte.
Adriano...è un discorso infinito.
Saluti, Piero

Re: Servofreno

Inviato: 18.11.2011, 15:24
da Adriano.Casoni
-------Vincenzo e Francesco grazie delle precisazioni ed aggiunte d'obbligo.Adriano.

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 1:41
da Pi69
Adriano.Casoni, spero tu stia scherzando....

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 6:28
da Adriano.Casoni
------[Mai stato così serio,per quanto attiene l'esprimere opinioni in un contesto come un forum senza permettersi di esprimere peraltro alcun giudizio sulla opinione altrui .Se ritieni di avere opinioni diverse esprimile motivandole e non fermandoti a laconici giudizi interpretativi ,questo almeno quando ti rivolgi al sottoscritto.In troppi forum sono tollerate illazioni e vi proliferano offese solo per il fatto che uno non condivide l'opinione di un'altro,non facciamo che anche qui accada e prenda piede questo metodo inurbano di discussione].Con questo, chiedendo scusa allo staff per averne, forse, carpito il ruolo,riprendo il mio pacato ragionare. Quello che è mancato all'industria motoristica è stato solo un imput commerciale ed economico esauritosi anzitempo,e,come hai detto bene tu Gepcar,l'industria italiana non ha saputo mantenersi all'avanguardia e precorrere i tempi,probabilmente nel rinnovamento generazionale di molte aziende che ,guarda caso hanno fatalmente coinciso,si è sottovalutata la richiesta di mercato;si può dire a mio avviso che il Giappone ha saputo fare il Bell della situazione.Se andiamo a quei tempi con la memoria, si constata che marchi prestigiosi come :De Tommaso ,Lancia,la stessa Alfa,Guzzi,Gilera,Mondial e tante altre,in poco tempo abbiano esaurito il loro dinamismo commerciale,forse per decesso dei protagonisti,quindi il rinnovo generazionale,forse per mancanza di lungimiranza commerciale,ma è successo per tantissime aziende italiane e non solo motoristiche.La stessa Fiat trattori ha dovuto allearsi con la Allis Chalmers americana se ha voluto sopravvivere ed espandersi.Io non sono un economista e non ho mai capito il perchè questo declino abbia toccato tante aziende, però è accaduto ed in pochi anni.Io credo fermamente però che il cedimento della industria motoristica italiana dell'epoca,che allora era prima in europa,abbia favorito l'ingresso e la espansione giapponese.E ritengo che il Giappone sia stato,come del resto l'attuale Cina, capace di capire il momento giusto per l'aggressione del mercato espandendosi con velocità anche per effetto della loro consistenza numerica e perciò produttiva.Mi raccontava mio figlio, che ebbe l'opportunità di andare per lavoro alla sede principale della Honda,che vi erano capannoni dove più di 1500 ingegneri lavoravano con il compito di progettazione ed inventare e sperimentare innovazioni.Io penso che poche aziende europee possano permettersi un tale lusso.Comunque ,tornando ai freni,e lo si vede dal marchio Brembo ad esempio(ma ve ne sono tanti altri),abbiamo poi il privilegio e la capacità di sfornare sul mercato dispositivi capaci di esautorare la concorrenza e prendere piede in poco tempo in campo mondiale.Noi italiani siamo tecnicamente validi,forse siamo incostanti per quanto attiene i luoghi dove esprimere le nostre capacità: le aziende, che chiudono o vanno ad investire all'estero,ma questo è un altro paio di maniche.Adriano.

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 7:45
da Macorattivi
Purtroppo devo condividere le riflessioni di Adriano...un esempio per tutto ?
La Fiat non ha ancora capito il valore del segmento SUV, l'unico commercializzato in Italia con il marchio FIAT viene prodotto dalla Suzuky :-(

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 7:58
da Adriano.Casoni
-------Esempio calzante,Vincenzo.Personalmente però penso che il matrimonio con la Crysler porterà a considerarlo,prima o poi,vista la produzione Jeep con ottima divulgazione.Però sarebbe una derivazione Crysler e non un prodotto Fiat.Adriano. :-(

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 8:05
da Macorattivi
...e in deprecabile ritardo :-(

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 8:40
da Giampaolo.Malacri
pure altre nicchie di mercato sono lasciate in mano degli stranieri, nicchie che in passato è stata la Fiat stessa ad aver esplorato per prima, vedi le piccole station, le piccole coupè/spider, ammiraglia ecc... come dimenticare la 128-127 panorama, la 850coupè e spider, Croma/Thema per esempio, oggi totalmente assente nella produzione Nazionale :-(
speriamo bene con la nuova alleanza :? anche se sempre in ritardo :-(

:s

chiudiamo l'OT e continuiamo con il servofreno ;)

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 10:07
da Pi69
Adriano.Casoni,qui non si tratta di opinioni o giudizi , si devono scrivere le cose come stanno nella realtà, tu scrivi con i paraocchi e la certezza assoluta ! perchè forse nel mio campo "età" leggi 27 anni? be ti posso dire che non sono un bamboccio.... e non amo scrivere poemi o le mie gesta... mi permetto di scrivere qualche concetto perchè ho avuto la fortuna di avere come mastro una persona che invece di insegnarmi bene a pulire le chiavi mi inculcato tanti concetti e metodi spesso mettendomi di fronte alle difficoltà ... Di ganasce ne ho cambiate... e impiati frenanti ne ho realizzati . p.s non intendo più partecipare a questa discussione perchè credo non porti a nulla di concreto e di costruttivo... solo ot semplicistici che non toccano minimamente la realtà :s

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 10:20
da Adriano.Casoni
Giampaolo.Malacri ha scritto:pure altre nicchie di mercato sono lasciate in mano degli stranieri, nicchie che in passato è stata la Fiat stessa ad aver esplorato per prima, vedi le piccole station, le piccole coupè/spider, ammiraglia ecc... come dimenticare la 128-127 panorama, la 850coupè e spider, Croma/Thema per esempio, oggi totalmente assente nella produzione Nazionale :-(
speriamo bene con la nuova alleanza :? anche se sempre in ritardo :-(

:s

chiudiamo l'OT e continuiamo con il servofreno ;)
--------Chiedo scusa per l'OT.Adriano

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 10:51
da Cevenini72
Ho appena ritirato dall'off. Dal Fiume il mio cinquino al quale dopo una trentina d'anni ho rifatto l'assetto.
Gli ho chiesto un parere, data la sua competenza, anche riguardo al miniservo di quell'azienda bolognese dalle parti di Baricella.
Mi ha detto che questa pompa, che è sdoppiata per l'asse anteriore e il posteriore, fornendo maggiore pressione al primo e meno al secondo, migliora davvero la frenata.
Ha però un costo elevato, ben superiore alle cifre che si leggono qui.
Col montaggio si arriverebbe intorno a 300 euro.
Forse si tratta din un modello diverso e nuovo rispetto a quelli di cui si è parlato fino ad ora ?
Io non credo che abbia detto questo per eventuali interessi commerciali con questa azienda, ma per averne constatati gli effetti.
Resto però perplesso sul fatto che così pochi utenti di questo Forum parlino bene di questo componente.

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 11:02
da Ghepcar
Avevo scritto una risposta piuttosto articolata ma prima di inviarla mi sono riletto la parte finale del post e ho visto l'invito a chiudere l' OT.
Obbedisco.
Però una domanda relativa al confronto prestazionale tra tamburo e disco, e quindi relativamente attinente a questo post mi permetto di farla: Perchè Brembo non fa freni a tamburo, con il nome che si è fatta li venderebbe come il pane. Non credo per il prezzo perchè certi mercati non lo guardano neppure.

Saluti, Piero

Re: Servofreno

Inviato: 19.11.2011, 11:11
da Ghepcar
Cevenini72 ha scritto: Mi ha detto che questa pompa, che è sdoppiata per l'asse anteriore e il posteriore, fornendo maggiore pressione al primo e meno al secondo
Quindi ha un pistone piccolo per l'anteriore e uno più grande per il posteriore
Per modificare la forza che apre le ganasce, e quindi il potere frenante, si montano cilindretti di diverso diametro, grande all'anteriore,piccolo al posteriore.
O cosi o pomì. Sarà mica un' altra invenzione dell'acqua calda ? 8-)

Saluti, Piero