Rikferrari ha scritto:...e la sfasatura ci starà proprio per quello

L'albero di quel motore nasce con abbinati i controalberi ai quali è affidato il compito di completare l'equilibratura ecc.ecc..
Tolti quelli; credo, nasce la necessità di ri-equilibrare il tutto e ci hanno dato dentro non poco; l'albero di serie è ben altra cosa.
La sfasatura di 90° dei supporti di biella è solo per l' erogazione di coppia.
Saluti, Piero

Quoto esiste anche x i nostri motori questa configurazione

Gepcar ha scritto:Caro Livio che ti posso dire...io sostengo da tempo che se la percentuale delle masse alterne può andare dal 50 al 65 vuol dire che va bene tutto.
Poi non è chiaramente così e la scelta della percentuale è legata al numero di giri al quale il motore verrà utilizzato maggiormente. Per uno stradale sembrerebbe che il 60% sia la più gettonata e questa ho riscontrato sull' assieme puleggia,albero,volano già arrangiato senza neanche tanta finitura.
Invito il proprietario a fotografarlo e a postarne le immagini. Dai Luca.

Saluti, Piero

eccolo..

Pare essere la lavorazione del " Pierone" Lavazza .

occhio di lince....

Ho vinto qualche cosa ??????

Peo81 , ti verrebbe da dirci con che pesi è stato equilibrato quell'albero e che bielle e pistoni andranno montati ?? oppure si entra troppo nel personale e allora in questo caso accetto un NO !!

Rik,ti potrei dire i pesi dei componenti,il pistone completo 385g
la biella nuda derivazione fiat 442g,per il peso che il sig Lavazza ha applicato per bilanciare non saprei,abbiamo provato a scoprirlo ma io di quei calcoli ricordo solo i morsi di zanzare....

Peo81 ha scritto:Rik,ti potrei dire i pesi dei componenti,il pistone completo 385g
la biella nuda derivazione fiat 442g,per il peso che il sig Lavazza ha applicato per bilanciare non saprei,abbiamo provato a scoprirlo ma io di quei calcoli ricordo solo i morsi di zanzare....

Con l'olio nel circuito?

in quel caso no senza olio,ma poi penso sia stato provveduto il calcolo tenendo conto dei 120g

Certo che l'evoluzione di questa discussione ha scaturito un poema molto interessante!
Personalmente ho forse una visione metafisica della meccanica ma parto da una considerazione.
Chi fabbrica e costruisce ha l'obbiettivo di produrre in grandi numeri e col minor costo possibile ovviamente garantendo l'affidabililità del prodotto. Da questa considerazione dico che, su un motore o un auto che sia, non ci sono pezzi in piu' ne in meno di quanto necessari e tornando al bicilindrico ho ragionato sulla sua evoluzione. Partendo dal motore 110 fino al 126A0/141 ecc quanti pezzi sono rimasti invariati in cinquant'anni? L'albero le bielle il banco e tutto il manovellismo sono immutati fino all'ultimo 650 prodotto. Dopo il motore 126A5 cambia il volano e la frizione ma col 650 sia volano e puleggia acquistano uno sbilanciamento di circa 20gr, basta confrontare i pezzi e si notano le differenze.
In sintesi credo che se l'albero e il banco sono immutati per oltre 40 anni un motivo ci sarà!
Per questo rimango scettico anche perchè di prove ne ho fatte e ne ho rotti tanti di motori
Credo che qualunque miglioria a riguardo sia frutto di prove esperimenti e tanti smontaggi e rotture di motori e che quindi certe procedure sono finalizzate esclusivamente all'utilizzo che quel motore deve avere. Accade spesso che arriva gente a chiedere il motore preparato o il cinquino pompato ma alla domanda:" Come lo utilizzi e che risultati vuoi?" cascano dalle nuvole. Se è un uso stradale e il lavoro deve durare non tocco ne albero ne bilanciature, al massimo si lavora su pesi di bielle e stantuffo, non esagero con l'alesatura e sfrutto molto le curve e le superfici di aspirazione e scarico lavorando sedi e valvole. Per i motori corsaioli cambia tutto e francamente per me sono solo una rogna......... visto che c'è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda, tutti sono esperti di motori ma alla fine vogliono che li fai tu........... vita difficile

Pur sostanziamente d'accordo con la tua analisi che si potrebbe riassumere: mica erano scemi alla Fiat anche perchè c'era Giacosa!, ho una diversa visione.
La logica industriale non permette quelle regolazioni di fino che fanno la differenza (anche parlando di motori stradali) che con la santa pazienza e le dovute cognizioni tecniche si possono invece fare a livello artigianale.
Nessuno mi leverà mai dalla testa che un motore non modificato ma con un alleggerimento dei tacchetti del complessivo bielle con relativa tornitura e una perfetta bilanciatura dinamica dell'albero vada meglio, duri di più e vibri di meno.
Purtroppo però nonostante abbia letto tutto quello che si è detto sull'argomento mi rimangono numerosi dubbi che temo mi terrò:
da chi andare per un lavoro del genere che offra le dovute garanzie?
è preferibile la pesata orizzontale o è meglio 2/3 del peso totale del complessivo biella-pistone (motore stradale) per le massette?
E' corretta la pratica di tutte le rettifiche che conosco che toccano il volano (rendendolo indissolubile dall'albero) piuttosto che mantenere il volano da solo equilibrato, lavorando solo sull'albero montato sull'equilibratrice?

doibaf

Peo81,
Equilibratura a tre staffe o solo sulla mannaia, con volano e puleggia a Zero???!!

Fabio io sono per la bilanciatura statica separata di albero e volano e di seguito alla finitura dinamica del complessivo

Chiuritusu ha scritto:Peo81,
Equilibratura a tre staffe o solo sulla mannaia, con volano e puleggia a Zero???!!

credo che il grande zio Piero usi la bilanciatura a tre staffe