Funzionamento dinamo
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Funzionamento dinamo
Ciao ragazzi, gradirei fare una domanda:
quanti di voi, sulla 500 hanno ancora la dinamo?
Ogni volta che vado ai raduni chi piu' chi meno ne parla male (della dinamo) anche perche' gli elettrauti che hanno la pazienza di risistemarle sono sempre meno.
Io personalmente mi ci sono sempre trovato bene, è chiaro, comunque, che non è paragonabile alla corrente che genera un alternatore. Io comunque sulle mie auto storiche non la cambierei.
E voi cosa mi dite?????
Guido
quanti di voi, sulla 500 hanno ancora la dinamo?
Ogni volta che vado ai raduni chi piu' chi meno ne parla male (della dinamo) anche perche' gli elettrauti che hanno la pazienza di risistemarle sono sempre meno.
Io personalmente mi ci sono sempre trovato bene, è chiaro, comunque, che non è paragonabile alla corrente che genera un alternatore. Io comunque sulle mie auto storiche non la cambierei.
E voi cosa mi dite?????
Guido
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Re: Funzionamento dinamo
Io tifo sempre per l'originalità e quindi per la dinamo. Personalmente mi trovo benissimo, l'unica differenza percepibile rispetto ai moderni alternatori è la spia che si accende sotto i 1200 giri e l'intermittenza delle frecce che accelera o rallenta secondo i giri del motore e gli altri utilizzatori elettrici inseriti.
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Re: Funzionamento dinamo
Ciao Fede, l'accensione della spia rossa è una bella caratteristica, in quanto all'intermittenza, il fatto da te indicato accade sole se l'impianto ha dispersioni oppure ha delle masse incerte.
Sulla mia, da quando ho rifatto completamente l'impianto, tale difetto è cessato.
Ciao
Guido
Sulla mia, da quando ho rifatto completamente l'impianto, tale difetto è cessato.
Ciao
Guido
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Re: Funzionamento dinamo
Un vecchio elettrauto risolveva il problema delle frecce lente con una intermittenza moderna, meglio se di una vettura con le 4 frecce.
doibaf
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Re: Funzionamento dinamo
Ciao .... personalmente la dinamo a me non ha mai dato problemi seri nel senso che solo due volte la spia è rimasta accesa: una volta perche' le spazzoline erano finite e l'altra perche' si era spezzato uno dei cavetti attaccati sopra la dinamo dove c'è la puleggia ..... per la sua semplicita' di funzionamento direi che è ottima ... tra l'altro se ci pensate la spia che indica la carica della dinamo puo' essere anche visto come una spia che indica il non funzionamento della ventola di raffreddamento: siccome la ventola viene fatta girare dalla dinamo la quale a sua volta viene fatta girare dalla cinghia attaccata alla puleggia del motore, qualora la cinghia si dovesse spezzare e magari non ci se ne accorge c'è la spia della dinamo che rimane accesa e questo potrebbe evitare il surriscaldamento del motore .... carino no ?
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Re: Funzionamento dinamo
Anche io monto la dinamo, su entrambe le 5 di famiglia. Primo perchè è più semplice e più affidabile a mio avviso, va bene avrà i suoi difetti di spie ecc ma è anche una caratteristica del 5ino dopo tutto. Altro vantaggio non da poco è che assorbe meno dell'alternatore....
E in caso di guasto mio padre ci sa mettere le mani senza problemi
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"Ci mancano due pistoni, il magnete, tre bielle, sei longheroni e una ruota. A parte questo, tutto il resto fa schifo"
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Re: Funzionamento dinamo
(Dante) anche con l'alternatore se si strappa la cinghia si accende la spia.
Io sono x la dinamo anche se ha qualche diffettuccio oltre a quelli su elencati, anni e anni fa quando preparavo le 5ine cioè ( quando ero sce.....o) incorrevo spesso nel problema che si staccavano i fili dalle piastre del collettore dell'indotto, ma li era sicuramente x via dei giri maggiori del motore, in + mettendo le semi puleggie della giardiniera + piccole gli facevo prendere + giri, ma non xche sperassi che caricava di + ma era solo una questione di raffreddamento al motore.
La dinamo è sempre andata benissimo sulle 5, certo da non pretendere di far funzionare una macchina che assomiglia ad un'albero di natale, con sterei e cose varie, considerate che la dinamo in xfetta efficenza eroga 230W cioè 19,16666 AMP continui x lungo tempo, e x brevi tempi puo arrivare sino 320W 26,66666 AMP, cosa che un'alternatore da senza problemi un 30/40 AMP.
Io sono x la dinamo anche se ha qualche diffettuccio oltre a quelli su elencati, anni e anni fa quando preparavo le 5ine cioè ( quando ero sce.....o) incorrevo spesso nel problema che si staccavano i fili dalle piastre del collettore dell'indotto, ma li era sicuramente x via dei giri maggiori del motore, in + mettendo le semi puleggie della giardiniera + piccole gli facevo prendere + giri, ma non xche sperassi che caricava di + ma era solo una questione di raffreddamento al motore.
La dinamo è sempre andata benissimo sulle 5, certo da non pretendere di far funzionare una macchina che assomiglia ad un'albero di natale, con sterei e cose varie, considerate che la dinamo in xfetta efficenza eroga 230W cioè 19,16666 AMP continui x lungo tempo, e x brevi tempi puo arrivare sino 320W 26,66666 AMP, cosa che un'alternatore da senza problemi un 30/40 AMP.
CHI FA DA SE FA PER TRE, NON ACCETTO CONSIGLI SO SBAGLIARE DA SOLO
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Re: Funzionamento dinamo e regolatore
Visto che ci sono parecchi estimatori ed utilizzatori della dinamo, ho reputato giusto ed utile iniziare ad affrontare qualche sezione didattica sul funzionamento della dinamo, del regolatore, e sulle diagnosi, difetti ed eliminazione guasti.
Prima di intraprendere i concetti pratici, le messe a punto varie e le riparazioni, è bene, anche per sapere di cosa stiamo parlando, esporre didatticamente cosa sono questi componenti.
E' chiaro a tutti che la dinamo è applicata al motore e trascinata dallo stesso in rotazione, a mezzo della cinghia trapezoidale, con velocita' soggette a continue ed accentuate variazioni e che, per questo motivo, l'applicazione all'impianto di cui si tratta e' subordinato alla disponibilita' di un dispositivo che mantenga la tensione generata dalla dinamo indipendentemente dalla sua velocita'.
Per questo motivo si adotta il gruppo di regolazione. Esso è costituito da 3 elementi distinti interessanti ciascuno una delle tre funzioni che lo caratterizzano, ossia l'interruttore di corrente o di minima (morsetto 30), il regolatore di tensione (morsetto 51) ed il limitatore di corrente (morsetto 67). A macchina spenta e quando la dinamo viaggia a bassa velocita', motore al minimo e spia rossa accesa, i contatti dell'interruttore di minima sono aperti, in quanto la dinamo stessa non erogando corrente, si evita che la batteria si scarichi sulla dinamo, i contatti del regolatore di tensione e limitatore di corrente sono chiusi. Con l'aumentare del numero di giri si chiudono i contatti dell'interruttore di minima (spia rossa spenta e collegamento con la batteria), e se la tensione della dinamo continua ad elevarsi, raggiunto il valore di taratura si aprono i contatti del regolatore di tensione e l'inserimento nel circuito di eccitazione della dinamo della resistenza di regolazione, per mantenere, a prescindere dal numero di giri, la tensione costante; qualora la richiesta di corrente massima erogabile dalla dinamo viene sorpassata, per esempio utilizzatori (fari, tergicristallo) accesi e batteria scarica, l'ancorina del regolatore di corrente viene attratta dall'elettromagnete tarato per tale punto: si aprono i contatti del limitatore di corrente provocando l'inserzione della resistenza nel circuito del campo di eccitazione della dinamo.
Con l'inizio della regolazione della corrente la tensione della dinamo diminuisce per cui il regolatore di tensione cessa di funzionare. Se la corrente che ha determinato l'elevazione della corrente non cessa, il limitatore di corrente funziona da regolatore della tensione limitando la corrente di erogazione della dinamo al valore di taratura. Quindi, il limitatore di corrente protegge la dinamo da richieste di corrente non compatibili con la potenza della dinamo stessa e regola la tensione e conseguentemente la corrente di ricarica della batteria in modo da permettere una piu' regolare e razionale ricarica della stessa. La tensione di regolazione non deve superare quella di sovraccarica della batteria per evitare di avere una corrente di ricarica troppo elevata e, non deve essere troppo bassa per evitare che la corrente di ricarica si riduca troppo rapidamente e la ricarica si prolunghi impedendo alla batteria di raggiungere un buon stato di carica.
I vantaggi che si ottengono con questo gruppo, rispetto a quelli piu' datati a due nuclei montati sulle vecchie 1100 musone e topolino B, consistono nel fatto che il limitatore di corrente funzionando indipendentemente dal regolatore di tensione, permette a quest'ultimo di produrre una tensione costante al variare del carico.
Negli altri regolatori la limitazione di corrente si verifica con l'intervento della batteria, il che rende cedevole la tensione
FUNZIONAMENTO DINAMO:
Quando la dinamo è posta in rotazione collegata con il proprio gruppo di regolazione, la tensione generata aumenta gradualmente con il crescere del numero di giri; non si avra' nessuna erogazione di corrente fino a quando i contatti dell'interruttore di minima si chiuderanno (spegnimento della spia rossa dinamo).
Avvenuta la chiusura dei contatti dell'interruttore di minima la corrente erogata dalla dinamo fluira' verso la batteria e gli utilizzatori e la sua intensita' dipendera' dallo stato di carica della batteria e dalla potenza degli utilizzatori inseriti, secondo la caratteristica di regolazione propria del gruppo stesso, cioe' del regolatore di tensione e del limitatore di corrente.
E' opportuno farvi osservare che la dinamo deve funzionare con il proprio gruppo di regolazione e non con altri regolatori adattati di altre vetture con diverse caratteristiche di tensione e corrente.
Se fate delle prove evitate di collegare direttamente il morsetto 67 con il morsetto 51; in tali condizioni la dinamo si comportera' come un semplice generatore eccitato in derivazione e percio' la sua tensione crescera' notevolmente con l'aumentare della velocita'.
L'elevato valore della tensione provochera' una forte corrente di eccitazione che potrebbe danneggiare l'indotto della dinamo.
Spero che pure questa volta non vi abbia appesantito, mi rendo conto che sono concetti un po' troppo teorici, l'elettrotecnica non e' come la meccanica che si capisce a colpo d'occhio, comunque fatemi sapere se sono stato abbastanza esaudiente, aspetto qualche vostro suggerimento prima di procedere nelle altre sessioni riguardanti il funzionamento a regime, le avvertenze, le diagnosi dei difetti e le tarature.
Saluti
Guido
Prima di intraprendere i concetti pratici, le messe a punto varie e le riparazioni, è bene, anche per sapere di cosa stiamo parlando, esporre didatticamente cosa sono questi componenti.
E' chiaro a tutti che la dinamo è applicata al motore e trascinata dallo stesso in rotazione, a mezzo della cinghia trapezoidale, con velocita' soggette a continue ed accentuate variazioni e che, per questo motivo, l'applicazione all'impianto di cui si tratta e' subordinato alla disponibilita' di un dispositivo che mantenga la tensione generata dalla dinamo indipendentemente dalla sua velocita'.
Per questo motivo si adotta il gruppo di regolazione. Esso è costituito da 3 elementi distinti interessanti ciascuno una delle tre funzioni che lo caratterizzano, ossia l'interruttore di corrente o di minima (morsetto 30), il regolatore di tensione (morsetto 51) ed il limitatore di corrente (morsetto 67). A macchina spenta e quando la dinamo viaggia a bassa velocita', motore al minimo e spia rossa accesa, i contatti dell'interruttore di minima sono aperti, in quanto la dinamo stessa non erogando corrente, si evita che la batteria si scarichi sulla dinamo, i contatti del regolatore di tensione e limitatore di corrente sono chiusi. Con l'aumentare del numero di giri si chiudono i contatti dell'interruttore di minima (spia rossa spenta e collegamento con la batteria), e se la tensione della dinamo continua ad elevarsi, raggiunto il valore di taratura si aprono i contatti del regolatore di tensione e l'inserimento nel circuito di eccitazione della dinamo della resistenza di regolazione, per mantenere, a prescindere dal numero di giri, la tensione costante; qualora la richiesta di corrente massima erogabile dalla dinamo viene sorpassata, per esempio utilizzatori (fari, tergicristallo) accesi e batteria scarica, l'ancorina del regolatore di corrente viene attratta dall'elettromagnete tarato per tale punto: si aprono i contatti del limitatore di corrente provocando l'inserzione della resistenza nel circuito del campo di eccitazione della dinamo.
Con l'inizio della regolazione della corrente la tensione della dinamo diminuisce per cui il regolatore di tensione cessa di funzionare. Se la corrente che ha determinato l'elevazione della corrente non cessa, il limitatore di corrente funziona da regolatore della tensione limitando la corrente di erogazione della dinamo al valore di taratura. Quindi, il limitatore di corrente protegge la dinamo da richieste di corrente non compatibili con la potenza della dinamo stessa e regola la tensione e conseguentemente la corrente di ricarica della batteria in modo da permettere una piu' regolare e razionale ricarica della stessa. La tensione di regolazione non deve superare quella di sovraccarica della batteria per evitare di avere una corrente di ricarica troppo elevata e, non deve essere troppo bassa per evitare che la corrente di ricarica si riduca troppo rapidamente e la ricarica si prolunghi impedendo alla batteria di raggiungere un buon stato di carica.
I vantaggi che si ottengono con questo gruppo, rispetto a quelli piu' datati a due nuclei montati sulle vecchie 1100 musone e topolino B, consistono nel fatto che il limitatore di corrente funzionando indipendentemente dal regolatore di tensione, permette a quest'ultimo di produrre una tensione costante al variare del carico.
Negli altri regolatori la limitazione di corrente si verifica con l'intervento della batteria, il che rende cedevole la tensione
FUNZIONAMENTO DINAMO:
Quando la dinamo è posta in rotazione collegata con il proprio gruppo di regolazione, la tensione generata aumenta gradualmente con il crescere del numero di giri; non si avra' nessuna erogazione di corrente fino a quando i contatti dell'interruttore di minima si chiuderanno (spegnimento della spia rossa dinamo).
Avvenuta la chiusura dei contatti dell'interruttore di minima la corrente erogata dalla dinamo fluira' verso la batteria e gli utilizzatori e la sua intensita' dipendera' dallo stato di carica della batteria e dalla potenza degli utilizzatori inseriti, secondo la caratteristica di regolazione propria del gruppo stesso, cioe' del regolatore di tensione e del limitatore di corrente.
E' opportuno farvi osservare che la dinamo deve funzionare con il proprio gruppo di regolazione e non con altri regolatori adattati di altre vetture con diverse caratteristiche di tensione e corrente.
Se fate delle prove evitate di collegare direttamente il morsetto 67 con il morsetto 51; in tali condizioni la dinamo si comportera' come un semplice generatore eccitato in derivazione e percio' la sua tensione crescera' notevolmente con l'aumentare della velocita'.
L'elevato valore della tensione provochera' una forte corrente di eccitazione che potrebbe danneggiare l'indotto della dinamo.
Spero che pure questa volta non vi abbia appesantito, mi rendo conto che sono concetti un po' troppo teorici, l'elettrotecnica non e' come la meccanica che si capisce a colpo d'occhio, comunque fatemi sapere se sono stato abbastanza esaudiente, aspetto qualche vostro suggerimento prima di procedere nelle altre sessioni riguardanti il funzionamento a regime, le avvertenze, le diagnosi dei difetti e le tarature.
Saluti
Guido
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Re: Funzionamento dinamo
Professore ma dopo ci interroga?!!!
Comunque, a parte gli scherzi sono cose molto interessanti e importanti che sarebbe molto bello capire: si andrebbe molto oltre la media degli elettrauto anche capaci. Cercherò di seguirti.
doibaf
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Re: Funzionamento dinamo
Ciao,guido972 ha scritto:Ciao Fede, l'accensione della spia rossa è una bella caratteristica, in quanto all'intermittenza, il fatto da te indicato accade sole se l'impianto ha dispersioni oppure ha delle masse incerte.
Sulla mia, da quando ho rifatto completamente l'impianto, tale difetto è cessato.
Ciao
Guido
dunque... mi fai venire dei dubbi... allora la mia 500 ha 58.000 km quindi l'impianto elettrico non è molto vissuto... Il tergicristallo non ha nemmeno mai girato perchè la prima proprietaria non l'ha mai usata con la pioggia, la dinamo è stata revisionata e rieccitata quando l'ho presa io a 55.000 km... La batteria è una Magneti Marelli da 32Ah come da libretto e ha un anno di vita... cosa può essere?
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Re: Funzionamento dinamo
Caro Fede, sei fortunato ad avere una 500 poco sfruttata, pero' è sempre una macchina che ha quasi 50 anni.Fede1993 ha scritto:Ciao,guido972 ha scritto:Ciao Fede, l'accensione della spia rossa è una bella caratteristica, in quanto all'intermittenza, il fatto da te indicato accade sole se l'impianto ha dispersioni oppure ha delle masse incerte.
Sulla mia, da quando ho rifatto completamente l'impianto, tale difetto è cessato.
Ciao
Guido
dunque... mi fai venire dei dubbi... allora la mia 500 ha 58.000 km quindi l'impianto elettrico non è molto vissuto... Il tergicristallo non ha nemmeno mai girato perchè la prima proprietaria non l'ha mai usata con la pioggia, la dinamo è stata revisionata e rieccitata quando l'ho presa io a 55.000 km... La batteria è una Magneti Marelli da 32Ah come da libretto e ha un anno di vita... cosa può essere?
A prescindere dal tipo di utilizzo, anche il tempo fà la sua parte, quindi pure tutti i metalli che concorrono alla costituzione della vettura sono comunque anziani.
Cio' vuol dire che tutte le parti metalliche anche se ben mantenute sono soggette a quello che di piu' naturale puo accadere ad metallo, ovvero si genera una reazione chimica: metallo + ossigeno determina ossido sul metallo e tale ossido dipende dall'ambiente e dagli anni.
E' chiaro che sulle parti protette da vernici, grassi od oli il fenomeno dell'ossidazione è nullo o rallentato, ma quelle parti di impianto metalliche di impianto elettrico nbn protette sono soggette ad ossidi, ovvero visto che la tua macchina ha piu' di 40 anni sono sicuramente ossidate.
Ti do', allora, tutti i suggerimenti per ovviare all'inconveniente di avere al minimo le frecce che lampeggiano lentamente, e tutti gli altri eventuali difetti che si potessero presentare.
Incominciamo con la scatola fusibili:
per fare una cosa a regola d'arte andrebbe completamente scablata e smontata, stagnata a mezzo saldatore tutti i contatti cianfrinati, in modo da ridurre al minimo le resistenze e quindi le cadute di tensione; pero' è una cosa un po' fastidiosa, è quindi sufficiente, senza smontare la scatola portafusibili, staccare uno ad uno ogni serrafilo o faston e pulirlo per bene con tela smeriglio grana 400, cosi' come pure il relativo faston femmina del portafusibile: appena che stacchi il serrafilo è di colore scuro (quello scuro è l'ossido di ottone che genera una forte resistenza al passaggio di corrente), appena pulito appare di colore lucente. Per mantenere quella lucentezza è bene prima di rimontarlo nella scatola, imbrattarlo con del grasso di vaselina, servendoti di apposito pennelletto. E' pure importante, prima di ricollegare il faston al relativo morsetto, serrare o stringere il morsetto stesso della scatola portafusibili, perchè normalmente si allentano.
Per le scatole portafusibili successive alla versione F, si dovrà stringere leggermente il faston, in modo da avere nel montaggio la sicurezza di accoppiamento certo e non lasco.
Una volta pulita per bene la scatola portafusibili e relativi faston, bisogna ripetere le operazioni di pulizia su tutte le connessioni dell'impianto, ossia fari, fanalini, giunzioni, contatti quadro, sarebbe bene smontare e pulire pure il devioguidasgancio, anche se l'operazione è un po' delicata: se lo fate, durante lo smontaggio attenzione alle sfere che scattano via subito.
E poi, bisogna garantirsi dell'affidabilita' e della certezza di tutti i contatti di massa sulla carrozzeria, che vanno comunque smontati, puliti, e lubrificati con grasso di vaselina. A tal proposito verificare per bene il cavo di massa della batteria sulla carrozzeria.
I morsetti della batteria vanno puliti per bene, cosi' come pure i poli di piombo, ed i morsetti prima del rimontaggio vanno ingrassati con vaselina, è vietato qualsiasi altro grasso!!!
Una volta ripristinati tutti i contatti, ossia puliti per bene e lubrificati, vi assicuro che il funzionamento è garantito.
Si consiglia comunque di sostituire il vecchio intermittente delle frecce, in quanto, essendo cianfrinato è di difficile smontaggio per la pulizia dei contatti interni.
Se seguite queste indicazioni, ed avete una buona dinamo e pure un buon gruppo di regolazione, la batteria la sostituite ad intervalli di tempo lunghissimi: a me è durata da maggio 1997 a settembre 2008.
Saluti
Guido.
X doibaf: cerca di studiare perchè qualche giorno di questo vengo a trovarti di persona a casa e se ti trovo impreparato....
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Re: Funzionamento dinamo
ma non ti piace il mio sistema della scartoletta dei fusibili un po' nell'acido muriatico, poi sciacquata molto bene e svitol.Non ho molta simpatia per la vasellina perchè raccoglie la polvere, ma io ho in mente auto di uso quotidiano.
doibaf
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Re: Funzionamento dinamo
Tu mi hai letto nel pensiero, a dir la verità pure io la scatoletta la pulisco con l'acido muriatico o cloridrico alla concentrazione del 33%.doibaf ha scritto:ma non ti piace il mio sistema della scartoletta dei fusibili un po' nell'acido muriatico, poi sciacquata molto bene e svitol.Non ho molta simpatia per la vasellina perchè raccoglie la polvere, ma io ho in mente auto di uso quotidiano.
doibaf
E' un sistema velocissimo e super efficace per l'eliminazione degli ossidi, a patto che si lavi per bene con acqua, meglio se deionizzata.
Tale suggerimeto non mi sono sentito di darlo in quanto l'acido è un po' pericoloso, soprattutto per gli occhi.
A tal proposito per chi volesse optare, secondo quanto suggerito da doibaf, deve indossare tassativamente occhiali protettivi e fare attenzione alla pelle!!!
L'acido è corrosivo!!!
Per lo svitol, non sono proprio tifoso, in quanto protegge solo temporaneamente i metalli, mentre il grasso di vaselina, soprattutto dentro i collegamenti, lo ritrovi pure dopo 10 anni.
Ciao
Guido
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Re: Funzionamento dinamo
io monto l'alternatore da tantissimo tempo e mi ci trovo benissimo, ma ricordo benissimo che quando avevo la dinamo non ho mai avuto problemi di alcun genere
non saprò una mazza ma quel poco che so mi piace condividerlo.....
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Re: Funzionamento dinamo
guido972 ha scritto:Caro Fede, sei fortunato ad avere una 500 poco sfruttata, pero' è sempre una macchina che ha quasi 50 anni.Fede1993 ha scritto:Ciao,guido972 ha scritto:Ciao Fede, l'accensione della spia rossa è una bella caratteristica, in quanto all'intermittenza, il fatto da te indicato accade sole se l'impianto ha dispersioni oppure ha delle masse incerte.
Sulla mia, da quando ho rifatto completamente l'impianto, tale difetto è cessato.
Ciao
Guido
dunque... mi fai venire dei dubbi... allora la mia 500 ha 58.000 km quindi l'impianto elettrico non è molto vissuto... Il tergicristallo non ha nemmeno mai girato perchè la prima proprietaria non l'ha mai usata con la pioggia, la dinamo è stata revisionata e rieccitata quando l'ho presa io a 55.000 km... La batteria è una Magneti Marelli da 32Ah come da libretto e ha un anno di vita... cosa può essere?
A prescindere dal tipo di utilizzo, anche il tempo fà la sua parte, quindi pure tutti i metalli che concorrono alla costituzione della vettura sono comunque anziani.
Cio' vuol dire che tutte le parti metalliche anche se ben mantenute sono soggette a quello che di piu' naturale puo accadere ad metallo, ovvero si genera una reazione chimica: metallo + ossigeno determina ossido sul metallo e tale ossido dipende dall'ambiente e dagli anni.
E' chiaro che sulle parti protette da vernici, grassi od oli il fenomeno dell'ossidazione è nullo o rallentato, ma quelle parti di impianto metalliche di impianto elettrico nbn protette sono soggette ad ossidi, ovvero visto che la tua macchina ha piu' di 40 anni sono sicuramente ossidate.
Ti do', allora, tutti i suggerimenti per ovviare all'inconveniente di avere al minimo le frecce che lampeggiano lentamente, e tutti gli altri eventuali difetti che si potessero presentare.
Incominciamo con la scatola fusibili:
per fare una cosa a regola d'arte andrebbe completamente scablata e smontata, stagnata a mezzo saldatore tutti i contatti cianfrinati, in modo da ridurre al minimo le resistenze e quindi le cadute di tensione; pero' è una cosa un po' fastidiosa, è quindi sufficiente, senza smontare la scatola portafusibili, staccare uno ad uno ogni serrafilo o faston e pulirlo per bene con tela smeriglio grana 400, cosi' come pure il relativo faston femmina del portafusibile: appena che stacchi il serrafilo è di colore scuro (quello scuro è l'ossido di ottone che genera una forte resistenza al passaggio di corrente), appena pulito appare di colore lucente. Per mantenere quella lucentezza è bene prima di rimontarlo nella scatola, imbrattarlo con del grasso di vaselina, servendoti di apposito pennelletto. E' pure importante, prima di ricollegare il faston al relativo morsetto, serrare o stringere il morsetto stesso della scatola portafusibili, perchè normalmente si allentano.
Per le scatole portafusibili successive alla versione F, si dovrà stringere leggermente il faston, in modo da avere nel montaggio la sicurezza di accoppiamento certo e non lasco.
Una volta pulita per bene la scatola portafusibili e relativi faston, bisogna ripetere le operazioni di pulizia su tutte le connessioni dell'impianto, ossia fari, fanalini, giunzioni, contatti quadro, sarebbe bene smontare e pulire pure il devioguidasgancio, anche se l'operazione è un po' delicata: se lo fate, durante lo smontaggio attenzione alle sfere che scattano via subito.
E poi, bisogna garantirsi dell'affidabilita' e della certezza di tutti i contatti di massa sulla carrozzeria, che vanno comunque smontati, puliti, e lubrificati con grasso di vaselina. A tal proposito verificare per bene il cavo di massa della batteria sulla carrozzeria.
I morsetti della batteria vanno puliti per bene, cosi' come pure i poli di piombo, ed i morsetti prima del rimontaggio vanno ingrassati con vaselina, è vietato qualsiasi altro grasso!!!
Una volta ripristinati tutti i contatti, ossia puliti per bene e lubrificati, vi assicuro che il funzionamento è garantito.
Si consiglia comunque di sostituire il vecchio intermittente delle frecce, in quanto, essendo cianfrinato è di difficile smontaggio per la pulizia dei contatti interni.
Se seguite queste indicazioni, ed avete una buona dinamo e pure un buon gruppo di regolazione, la batteria la sostituite ad intervalli di tempo lunghissimi: a me è durata da maggio 1997 a settembre 2008.
Saluti
Guido.
X doibaf: cerca di studiare perchè qualche giorno di questo vengo a trovarti di persona a casa e se ti trovo impreparato....
guido972 perchè solo grasso di vaselina? gli altri grassi possono portare corrente o quant altro?
IL MIO CUORE BATTE PER I DUE CILINDRI ........