I 50 anni di Martina 500F-68
- Lendisan
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Dimenticavo...
bisogna togliere l'ultimo cuscinetto a sfere, quello dell'albero secondario, trattenuto dalla piastra di sicurezza
Un paio di robusti colpetti col cacciavite a percussione
e le due viti con rispettive rondelle zigrinate si svitano e liberano la piastra di sicurezza
Tolta la piastra, il cuscinetto si sfila docile docile
La foto di famiglia di rito, alla fine della demolizione del cambio
- Ciccio1980
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Spero che nel rimontarlo non ti avanzi qualche ingranaggio se no diventa alleggerito
Scherzi a parte stai facendo un ottimo lavoro bravissimo.
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- Lendisan
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Denghiu Ciccio
Pensa che, nei dintorni, gira voce che ‘se non ti avanza nulla a fine lavoro, non hai fatto un buon lavoro’
Comunque, chi ci ha messo le mani prima di me, l’ha alleggerita per bene; la lista acquisti è già bella lunga.
Pensa che, nei dintorni, gira voce che ‘se non ti avanza nulla a fine lavoro, non hai fatto un buon lavoro’
Comunque, chi ci ha messo le mani prima di me, l’ha alleggerita per bene; la lista acquisti è già bella lunga.
- Ciccio1980
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
verissimo
ma lo fai come revisione per pignoleria o andava male?
Vedere ste robe mi fa venir voglia di aprire il mio
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Andava agli inizi degli anni 2000.
Poi garage ed inattività per più lustri.
Poi la ruggine, la chiazzetta di olio sotto ed altre esperienze fatte su restauri mi hanno portato allo smontaggio integrale più che al tentativo di riaccenderla: avrei distrutto tutto, visto l’olio vario al lumicino, tutte le gomme, guaine e plastiche secche, etc.
Spazio ne ho, passione pure; il forum spero mi prenda sotto la sua ala protettrice per info sulle procedure particolari e sui segreti del cinquino.
Poi garage ed inattività per più lustri.
Poi la ruggine, la chiazzetta di olio sotto ed altre esperienze fatte su restauri mi hanno portato allo smontaggio integrale più che al tentativo di riaccenderla: avrei distrutto tutto, visto l’olio vario al lumicino, tutte le gomme, guaine e plastiche secche, etc.
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Per la miseria, con una guida così potrei provare anch'io a smontare il cambio. Complimenti!
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Grazie.
Sto aspettando i pezzi e poi riassemblerò con foto.
Sto aspettando i pezzi e poi riassemblerò con foto.
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Giornata interlocutoria... ci si rilassa con i tappetini interni.
Ho letto che è meglio restaurare che comprare, per cui avanti col lavoro.
Gran lavata con spazzola e detersivo per togliere tutto il possibile dalla gomma incartapecorita.
Asciugatina al sole e si inizia: le vecchie camere d'aria sono perfette all'uopo e, tagliati tutti i
pezzi occorrenti per riparare tagli e strappi, li si sagoma a dovere sul retro dei tappetini grattatina alla toppa e al tappetino per rendere le superfici ruvide sporcatina di Bostik su entrambe le superfici, 5 minuti di attesa si appiccica e si preme forte per far adesivizzare. E via così... Pazienza e calma, ma alla fine tutto va al suo posto Ecco il retro di un tappetino dall'alto, tutto tacconato di toppe Poi, si lascia riposare il retro e si imbelletta il fronte, per ridargli morbidezza e smalto Olio di glicerina a gogo ed alla fine i tappetini tornano morbidi e profumati... un peccato usarli!
Ho letto che è meglio restaurare che comprare, per cui avanti col lavoro.
Gran lavata con spazzola e detersivo per togliere tutto il possibile dalla gomma incartapecorita.
Asciugatina al sole e si inizia: le vecchie camere d'aria sono perfette all'uopo e, tagliati tutti i
pezzi occorrenti per riparare tagli e strappi, li si sagoma a dovere sul retro dei tappetini grattatina alla toppa e al tappetino per rendere le superfici ruvide sporcatina di Bostik su entrambe le superfici, 5 minuti di attesa si appiccica e si preme forte per far adesivizzare. E via così... Pazienza e calma, ma alla fine tutto va al suo posto Ecco il retro di un tappetino dall'alto, tutto tacconato di toppe Poi, si lascia riposare il retro e si imbelletta il fronte, per ridargli morbidezza e smalto Olio di glicerina a gogo ed alla fine i tappetini tornano morbidi e profumati... un peccato usarli!
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Ho deciso di dedicarmi al ‘prezioso cofanetto’, ossia la scatola dello sterzo.
Mi preoccupano le regolazioni in essere, che dovrò poi riproporre ‘a sensibilità’ senza dati specifici,
quindi smontaggio con studio Si comincia col togliere dalla leva di rinvio i due giunti con testine a sfera:
via i dadi e poi, con l’estrattore, via le testine Anche la leva viene via, tolto il dado, con l’estrattore, non senza invocazioni Una bella lavata ed ecco la scatola dello sterzo Noto che il braccetto ha un’unica posizione di montaggio sul millerighe della vite perpetua, praticamente una ‘pista dedicata’ e che la scatola è già stata aperta, poiché il mecca-che-fu ha trovato una posizione di registro della ghiera inferiore coronata ad hoc,
forando la ghiera stessa per il passaggio della copiglia Prima di aprire però, voglio verificare la forza da applicare alla leva di rinvio per poi replicarla nella futura regolazione di rimontaggio con esattamente 1230 gr., la leva ‘morbidamente’ da inizio corsa va a fine corsa;
ecco i pesetti usati che riutilizzerò per la verifica del montaggio Bene: si apre!
Lascio, per ora, stare la vite di registro del settore con albero col suo dado e mi concentro sulle 4 viti da 10 Non trovando i Nm del coperchio superiore, segno la posizione delle viti sul coperchio, le svito
e con la dinamometrica ne verifico la forza di serraggio (circa 8 Nm) per rimetterle in esatta posizione Dentro….la melassa, non l'olio EVO P.S. da notare la lunghezza diversa delle viti del coperchio: lunghe quelle in posizione ravvicinata,
più corte le altre due (lato tappo filettato), anche se sui doc tecnici sembrerebbe il contrario… Il settore con albero viene via solo spingendolo verso l’interno scatola Cleaning time per la raccolta della melassa
Mi preoccupano le regolazioni in essere, che dovrò poi riproporre ‘a sensibilità’ senza dati specifici,
quindi smontaggio con studio Si comincia col togliere dalla leva di rinvio i due giunti con testine a sfera:
via i dadi e poi, con l’estrattore, via le testine Anche la leva viene via, tolto il dado, con l’estrattore, non senza invocazioni Una bella lavata ed ecco la scatola dello sterzo Noto che il braccetto ha un’unica posizione di montaggio sul millerighe della vite perpetua, praticamente una ‘pista dedicata’ e che la scatola è già stata aperta, poiché il mecca-che-fu ha trovato una posizione di registro della ghiera inferiore coronata ad hoc,
forando la ghiera stessa per il passaggio della copiglia Prima di aprire però, voglio verificare la forza da applicare alla leva di rinvio per poi replicarla nella futura regolazione di rimontaggio con esattamente 1230 gr., la leva ‘morbidamente’ da inizio corsa va a fine corsa;
ecco i pesetti usati che riutilizzerò per la verifica del montaggio Bene: si apre!
Lascio, per ora, stare la vite di registro del settore con albero col suo dado e mi concentro sulle 4 viti da 10 Non trovando i Nm del coperchio superiore, segno la posizione delle viti sul coperchio, le svito
e con la dinamometrica ne verifico la forza di serraggio (circa 8 Nm) per rimetterle in esatta posizione Dentro….la melassa, non l'olio EVO P.S. da notare la lunghezza diversa delle viti del coperchio: lunghe quelle in posizione ravvicinata,
più corte le altre due (lato tappo filettato), anche se sui doc tecnici sembrerebbe il contrario… Il settore con albero viene via solo spingendolo verso l’interno scatola Cleaning time per la raccolta della melassa
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Si riprende osservando il settore, che è leggermente consumato, ma non intaccato, nella parte centrale,
mentre l’anello di registro scanalato, ha una tacca per il montaggio in posizione certa sulla scatola,
dove c’è il suo pin d’incastro ecco l’anello in sede Per il coperchietto laterale, medesimo metodo di misurazione dei Nm di serraggio delle due vitine fatto prima (circa 7 Nm) Tolto il coperchietto con dentro il suo paraolio, sotto c’è la guarnizione e la piastrina dentata di regolazione della boccola eccentrica Il paraolio del coperchietto laterale… beh, lasciamo perdere: un delirio toglierlo Si torna sulla boccola eccentrica per togliere l’oerre appiattito e capire perché è detta eccentrica
(da 2 a 3 mm di spessore lungo la circonferenza) Decido di non togliere la boccola poiché, se tutto va bene, riproporrò le medesime regolazioni del mecca-che-fu,
compreso, quindi, il centraggio del settore con albero.
Resta da estrarre la vite perpetua: tolta la copiglia si svita la ghiera coronata con forellino non senza difficoltà:
segnare il filetto è un attimo Lievi colpetti lato millerighe e la vite perpetua se ne viene con i suoi due cuscinetti Da notare che la pista del cuscinetto lato millerighe resta piantata nella scatola,
mentre l’altra viene via con la vite perpetua. In fase di rimontaggio, sarà proprio la ghiera coronata che spingerà,
ad incastro, nella scatola dello sterzo quest’ultima pista, giusto quello che serve per ‘impaccare’ correttamente i due cuscinetti.
Resta solo l’ultimo paraolio, quello dello stelo della vite perpetua lato millerighe, esterno alla pista del cuscinetto rimasta nella scatola un paio di colpetti con la boccola giusta e scivola via senza intoppi Fine, foto di gruppo e tutto nei sacchetti
mentre l’anello di registro scanalato, ha una tacca per il montaggio in posizione certa sulla scatola,
dove c’è il suo pin d’incastro ecco l’anello in sede Per il coperchietto laterale, medesimo metodo di misurazione dei Nm di serraggio delle due vitine fatto prima (circa 7 Nm) Tolto il coperchietto con dentro il suo paraolio, sotto c’è la guarnizione e la piastrina dentata di regolazione della boccola eccentrica Il paraolio del coperchietto laterale… beh, lasciamo perdere: un delirio toglierlo Si torna sulla boccola eccentrica per togliere l’oerre appiattito e capire perché è detta eccentrica
(da 2 a 3 mm di spessore lungo la circonferenza) Decido di non togliere la boccola poiché, se tutto va bene, riproporrò le medesime regolazioni del mecca-che-fu,
compreso, quindi, il centraggio del settore con albero.
Resta da estrarre la vite perpetua: tolta la copiglia si svita la ghiera coronata con forellino non senza difficoltà:
segnare il filetto è un attimo Lievi colpetti lato millerighe e la vite perpetua se ne viene con i suoi due cuscinetti Da notare che la pista del cuscinetto lato millerighe resta piantata nella scatola,
mentre l’altra viene via con la vite perpetua. In fase di rimontaggio, sarà proprio la ghiera coronata che spingerà,
ad incastro, nella scatola dello sterzo quest’ultima pista, giusto quello che serve per ‘impaccare’ correttamente i due cuscinetti.
Resta solo l’ultimo paraolio, quello dello stelo della vite perpetua lato millerighe, esterno alla pista del cuscinetto rimasta nella scatola un paio di colpetti con la boccola giusta e scivola via senza intoppi Fine, foto di gruppo e tutto nei sacchetti
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- Il Mio Garage: MY CAR TETTO CHIUSO DEL 70, 500 F DEL 68, 500 F DEL 67 CON GUIDA A DESTRA, 500 F DEL 71 CON GUIDA A DESTRA MA SOLO DONATRICE.
Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Inutile fare tutte queste misurazioni, xche tanto una volta chiusa devi registrarla e devi cercare di eliminare il più possibile i giochi, e che non punti nel rotolamento.
CHI FA DA SE FA PER TRE, NON ACCETTO CONSIGLI SO SBAGLIARE DA SOLO
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Fiat 126 FSM
Honda Crx Del Sol 1.6 Esi
Kia Sportage 1.7 crdi
Suzuky Jimny 1.5 dci
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Complimenti vivissimi per la minuziosa documentazione fotografica
Si potrebbero estrapolare questi servizi e archiviarli come guide, per facilità di consultazione ai posteri
Si potrebbero estrapolare questi servizi e archiviarli come guide, per facilità di consultazione ai posteri
Tutto lavoro e niente spasso, il morale scende in basso
(Bud Spencer, Non c'è due senza quattro)
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Cavolo che grande servizio fotografico. Sei fortissimo. Poi sono foto fatte benissimo. Una vera enciclopedia della meccanica.
Aspetto il restauro motore..
Aspetto il restauro motore..
- Lendisan
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Nell'attesa dei rimontaggi, giornata QUARK: spedizione speleologica nel serbatoio con estrazione di stalattite.
L’idea è vedere cosa c’é sotto le placche, per sport, non credendo in un possibile ripristino Sul lato, va alzata una linguetta metallica di sicurezza, per poter far uscire l’attacco a baionetta e staccare il coperchietto di plastica Si palesa un perno con mollettina ed il contatto della riserva, mentre la pista che probabilmente indica il livello del carburante,
resta solidale con il coperchietto di plastica e la base in metallo dell'indicatore Spazzola, spazzola, spazzola… ed ecco il risultato Il filtrino in trama metallica dorata è uno spettacolo e solo dopo un delicato lavoro di rimozione croste, è tornato permeabile ai liquidi.
Via di rimontaggio. Si rimette sul pernetto la molla poi si inserisce nell’apposita ‘gola’ la protuberanza del coperchietto di plastica Si rigira il tutto e si inserisce l’attacco a baionetta tra le due linguette, facendo attenzione che il pernetto con molla sia in sede nel suo forellino Si abbassa con delicatezza la linguetta di sicurezza piegata prima si controlla che il movimento del braccetto del galleggiante sia libero e che i contatti si tocchino Scrostato anche il galleggiante in plastica, lo si rimette nell’asola a ‘manico d’ombrello’ Ed il lavoro è fatto. Che funzioni.. non so; di certo c’è che le parti metalliche sono tutte vaiolate, la retina sembrerebbe integra
e quindi filtrante ed il galleggiante non dovrebbe essere forato. Per fortuna che il pezzo FIAT 4122648 è ancora in commercio.
Per il serbatoio è tutto da valutare: ruggine e croste a gogo... e le paratie non aiutano la pulizia, Restauro o acquisto?
L’estrazione inizia sbloccando i dadini e tirando fuori ciò che dovrebbe essere l'indicatore di livello carburante
Dall’interno di una grotta paleozoica, esce un accrocchio ben incrostato
Con WD40, spazzoline e carta vetrata si da una prima generosa passata.L’idea è vedere cosa c’é sotto le placche, per sport, non credendo in un possibile ripristino Sul lato, va alzata una linguetta metallica di sicurezza, per poter far uscire l’attacco a baionetta e staccare il coperchietto di plastica Si palesa un perno con mollettina ed il contatto della riserva, mentre la pista che probabilmente indica il livello del carburante,
resta solidale con il coperchietto di plastica e la base in metallo dell'indicatore Spazzola, spazzola, spazzola… ed ecco il risultato Il filtrino in trama metallica dorata è uno spettacolo e solo dopo un delicato lavoro di rimozione croste, è tornato permeabile ai liquidi.
Via di rimontaggio. Si rimette sul pernetto la molla poi si inserisce nell’apposita ‘gola’ la protuberanza del coperchietto di plastica Si rigira il tutto e si inserisce l’attacco a baionetta tra le due linguette, facendo attenzione che il pernetto con molla sia in sede nel suo forellino Si abbassa con delicatezza la linguetta di sicurezza piegata prima si controlla che il movimento del braccetto del galleggiante sia libero e che i contatti si tocchino Scrostato anche il galleggiante in plastica, lo si rimette nell’asola a ‘manico d’ombrello’ Ed il lavoro è fatto. Che funzioni.. non so; di certo c’è che le parti metalliche sono tutte vaiolate, la retina sembrerebbe integra
e quindi filtrante ed il galleggiante non dovrebbe essere forato. Per fortuna che il pezzo FIAT 4122648 è ancora in commercio.
Per il serbatoio è tutto da valutare: ruggine e croste a gogo... e le paratie non aiutano la pulizia, Restauro o acquisto?