I 50 anni di Martina 500F-68
- Skindoc
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Molto bello, e soprattutto molto ben documentato. Foto molto nitide.
Complimenti per la tua bravura nelle riparazioni e nei recuperi.
Complimenti per la tua bravura nelle riparazioni e nei recuperi.
- Lendisan
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Grazie Skindoc. Recuperare vecchi motori dà sempre belle emozioni, che meritano belle foto.
È più il tempo che si passa a fotografare e catalogare di quello impiegato nel restauro vero e proprio.
Poi ci sono i deliri 'maniotici' ...
ma si passerebbe in ambito clinico
È più il tempo che si passa a fotografare e catalogare di quello impiegato nel restauro vero e proprio.
Poi ci sono i deliri 'maniotici' ...
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- Ors
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
La bulloneria l'hai zincata a freddo oppure l'hai messa a bagno nell'acido fosforico?
Bel lavoro
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- Lendisan
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Nulla di tutto ciò: olio di gomito, ossia WD40 e spazzoline in ottone su multiutensile elettrico.
Tanta pazienza, tanta
Tanta pazienza, tanta
- Ors
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Molto bene, la zincatura sembra perfetta
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Riprendiamo i lavori. Oggi si ispeziona il motorino d'avviamento
una e poi l'altra spazzola vengono via che è un piacere Via i due bulloncini dai due tiranti ed il supporto posteriore si stacca dal corpo centrale Attenzione alle due rondelline di spessore ed allo scodellino sull'albero dell'indotto.
Lo spettacolo non è dei migliori, ma siamo solo all'inizio: andrà ripulito tutto dalle scorie delle spazzole e lucidate le piste in rame
Si sfila l'indotto, facendo sempre attenzione allo scodellino ed alla rondella di spessore Ora è visibile l'avvolgimento interno Si nota che entrambi i tiranti sono a raso del corpo centrale ed i fili dell'avvolgimento
fanno una leggera piega verso l'interno, per scavallare i tiranti (particolare da ricordare).
Si stacca il supporto anteriore dal corpo centrale, incollato a quest'ultimo solo dallo sporco ed ecco a vista la leva con la sua forcella e l'innesto avviamento, con ruota libera e pignone,
con ancora tutti i suoi bei dentini integri Via la leva, avendo sulla coppiglia sul perno che tiene la molla della leva in posizione e via l'interruttore Pausa 'mastro lindo' per riportare alla luce i riflessi dell'indotto ed il giallo dell'avvolgimento E qui la piacevole sorpresa: ricordate lo scavallamento dei fili sui due tiranti?
La guaina si è cotta ed il rame è a vista... Che fare? Isolare bene quelle due crepette, sapendo i due tiranti, comunque, hanno
un rivestimento isolante in plastica nera, o .... cambiare l'avvolgimento, che dopo 53 anni
ha maturato la pensione d'anzianità? Mah
Si prosegue nella pulizia ed ecco una nuova sorpresina: la lava ha i terminali consumati, uno in particorlar modo. Quindi, oltre alle due spazzole ed alle due boccole, nel supporto di testa ed in quello di coda,
sono da cambiare anche leva ed avvolgimento?
Tolta la fascia a protezione delle spazzole, basta svitare la vite, spostare la molla e primauna e poi l'altra spazzola vengono via che è un piacere Via i due bulloncini dai due tiranti ed il supporto posteriore si stacca dal corpo centrale Attenzione alle due rondelline di spessore ed allo scodellino sull'albero dell'indotto.
Lo spettacolo non è dei migliori, ma siamo solo all'inizio: andrà ripulito tutto dalle scorie delle spazzole e lucidate le piste in rame
Si sfila l'indotto, facendo sempre attenzione allo scodellino ed alla rondella di spessore Ora è visibile l'avvolgimento interno Si nota che entrambi i tiranti sono a raso del corpo centrale ed i fili dell'avvolgimento
fanno una leggera piega verso l'interno, per scavallare i tiranti (particolare da ricordare).
Si stacca il supporto anteriore dal corpo centrale, incollato a quest'ultimo solo dallo sporco ed ecco a vista la leva con la sua forcella e l'innesto avviamento, con ruota libera e pignone,
con ancora tutti i suoi bei dentini integri Via la leva, avendo sulla coppiglia sul perno che tiene la molla della leva in posizione e via l'interruttore Pausa 'mastro lindo' per riportare alla luce i riflessi dell'indotto ed il giallo dell'avvolgimento E qui la piacevole sorpresa: ricordate lo scavallamento dei fili sui due tiranti?
La guaina si è cotta ed il rame è a vista... Che fare? Isolare bene quelle due crepette, sapendo i due tiranti, comunque, hanno
un rivestimento isolante in plastica nera, o .... cambiare l'avvolgimento, che dopo 53 anni
ha maturato la pensione d'anzianità? Mah
Si prosegue nella pulizia ed ecco una nuova sorpresina: la lava ha i terminali consumati, uno in particorlar modo. Quindi, oltre alle due spazzole ed alle due boccole, nel supporto di testa ed in quello di coda,
sono da cambiare anche leva ed avvolgimento?
- Ors
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Impeccabile
-
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Che bel lavoro che stai facendo e quanta pazienza nella pulizia. Complimenti!
Emanuele
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Tornate le piogge si riapre l'officina... e la solita morchia stagionata ci attende.
Il blocco cambio-differenziale ci 'guardava' da un po', per cui ora si ricomincia
proprio da quello
Dopo un paio di orette di spazzoline varie, questo è il risultato
giusto per poter girare e rigirare il blocco senza lordarsi troppo.
Scaricato l'olio (pochino) dalla scatola del cambio, si apre subito il coperchio superiore
per l'irresistibile curiosità di 'vedere dentro'.
Pensando già al dopo, vi pongo una domanda: sono note le coppie di serraggio di bulloni e viti varie del CAMBIO
e del DIFFERENZIALE?
Grazie fin d'ora per le indicazioni sui i Nm. corretti
Il blocco cambio-differenziale ci 'guardava' da un po', per cui ora si ricomincia
proprio da quello
Dopo un paio di orette di spazzoline varie, questo è il risultato
giusto per poter girare e rigirare il blocco senza lordarsi troppo.
Scaricato l'olio (pochino) dalla scatola del cambio, si apre subito il coperchio superiore
per l'irresistibile curiosità di 'vedere dentro'.
Pensando già al dopo, vi pongo una domanda: sono note le coppie di serraggio di bulloni e viti varie del CAMBIO
e del DIFFERENZIALE?
Grazie fin d'ora per le indicazioni sui i Nm. corretti
- Lendisan
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Nell'attesa di conoscere gli sconosciuti Nm, si va all'attacco del cambio.
Come da prassi, si inizia dal gambo della leva frizione all'interno della campana:
tolte le due mollette che tengono in posizione il cuscinetto reggispinta della frizione si sfila il cuscinetto suddetto tolta la vite da 13 sul retro della forcella che portava il cuscinetto si può sfilare la leva della frizione dall'alto e poi far uscire (spingendole verso l'alto) le due boccole in plastica nelle quali ruotava il gambo della leva frizione.
Ora si svita la vite da 10 sul supporto della boccola di sostegno dell'albero frizione e si sfila supporto e boccola Per togliere i 6 dadi da 17 che tengono la campana attaccata alla scatola del cambio, si scomoda qualche Santo... ma alla fine vengono via La campana è ancora fissa sulla scatola del cambio perché vanno rimosse le due scatole dei cuscinetti dei due semiassi; prima le flange di tenuta delle cuffie dei due semiassi (4 dadini del 10) e poi le due scatole porta cuscinetti (da notare il marker giallo originale in basso per l'allineamento della scatola porta cuscinetti-ghiera di registro) Qualche colpetto col martello di gomma e la campana si stacca dalla scatola del cambio, liberando anche il gruppo differenziale. È il momento del coperchio anteriore della scatola del cambio: tolto l'innesto del contachilometri (stranamente ostico) svitando il dado da 10 si svitato i 5 dadi da 10 ed il coperchio sfila verso l'anteriore con qualche colpetto di martello gommato Bene, penultima cosetta da fare prima di esplodere il cambio in tutti i suoi ingranaggi è occuparsi del supporto con i due tasselli elastici (due dadi da 13) ed ora il coperchietto delle 3 molle e delle 3 sfere relative alle aste di selezione delle marce (dado da 10) facendo attenzione a non perdere molle e sfere (basta un dito sul coperchietto mentre si svita per non farle saltare). Ultimo passo, l'albero della frizione: tolta la piccola molla che tiene in sede il piccolo perno che tiene l'albero della frizione attaccato all'albero primario si toglie il piccolo perno suddetto (scuotendo delicatamente l'albero della frizione, la testina del perno fuoriesce) e si sfila l'albero della frizione dall'albero primario Ora c'é bisogno di un caffè, ma ormai il cambio è nostro!
Come da prassi, si inizia dal gambo della leva frizione all'interno della campana:
tolte le due mollette che tengono in posizione il cuscinetto reggispinta della frizione si sfila il cuscinetto suddetto tolta la vite da 13 sul retro della forcella che portava il cuscinetto si può sfilare la leva della frizione dall'alto e poi far uscire (spingendole verso l'alto) le due boccole in plastica nelle quali ruotava il gambo della leva frizione.
Ora si svita la vite da 10 sul supporto della boccola di sostegno dell'albero frizione e si sfila supporto e boccola Per togliere i 6 dadi da 17 che tengono la campana attaccata alla scatola del cambio, si scomoda qualche Santo... ma alla fine vengono via La campana è ancora fissa sulla scatola del cambio perché vanno rimosse le due scatole dei cuscinetti dei due semiassi; prima le flange di tenuta delle cuffie dei due semiassi (4 dadini del 10) e poi le due scatole porta cuscinetti (da notare il marker giallo originale in basso per l'allineamento della scatola porta cuscinetti-ghiera di registro) Qualche colpetto col martello di gomma e la campana si stacca dalla scatola del cambio, liberando anche il gruppo differenziale. È il momento del coperchio anteriore della scatola del cambio: tolto l'innesto del contachilometri (stranamente ostico) svitando il dado da 10 si svitato i 5 dadi da 10 ed il coperchio sfila verso l'anteriore con qualche colpetto di martello gommato Bene, penultima cosetta da fare prima di esplodere il cambio in tutti i suoi ingranaggi è occuparsi del supporto con i due tasselli elastici (due dadi da 13) ed ora il coperchietto delle 3 molle e delle 3 sfere relative alle aste di selezione delle marce (dado da 10) facendo attenzione a non perdere molle e sfere (basta un dito sul coperchietto mentre si svita per non farle saltare). Ultimo passo, l'albero della frizione: tolta la piccola molla che tiene in sede il piccolo perno che tiene l'albero della frizione attaccato all'albero primario si toglie il piccolo perno suddetto (scuotendo delicatamente l'albero della frizione, la testina del perno fuoriesce) e si sfila l'albero della frizione dall'albero primario Ora c'é bisogno di un caffè, ma ormai il cambio è nostro!
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Complimenti ottimo lavoro
- Ciccio1980
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Unica cosa, occhio alla crepa tra le valvole che si vede nrlla foto della testa. Se non giá fatto falla controllare che non sia la partenza di una cricca. In caso va riparata.
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Ok grazie, che occhio!
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Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Ed ora, full immersion nel cambio
Con la chiave del 10 si toglie la vite che tiene attaccata la forcella della retro alla sua astina: si devono inserire retro e terza contemporaneamente per bloccare la rotazione di tutti gli ingranaggi ed alberi (primario e secondario) e poter svitare i due dadi da 22 (quelli in testa all'albero primario e secondario fermati dalle rispettive coppiglie) che altrimenti ruoterebbero con gli alberi ed ingranaggi; i rulli di sicurezza ovali nel corpo del cambio rendono impossibile, in condizioni d'uso normale, l'inserimento contemporaneo di 2 marce, ma il trucchetto dello sbloccaggio della forcella della retro rende ciò possibile. Ora l'ngranaggio della retro può scorrere, anche se la sua astina è bloccata e si inserisce la retro si inserisce la quarta spingendo l'astina mediana e, tolte le coppiglie, via il dado a corona dell'albero secondario (marcia prima e seconda) e del primario (marcia terza e quarta) Torno sulla frizione per togliere la sua astina e la forcella e gli ingranaggi della frizione, sfilando dal frontale l'alberino della frizione, dopo aver tolto la vite da 13 sul lato dx della scatola cambio che lo tratteneva in sede Con un cacciavite dalla punta 'magica', tolgo il primo rullo di sicurezza dalla sede posteriore dell'astina retromarcia e, visto che ci sono, anche il rullino nell'astina della terza-quarta marcia Ora via la vite che collega la forcella della terza-quarta alla sua astina (la mediana) e via l'astina della terza-quarta marcia e la forcella Recuperato l'ultimo rullo di sicurezza, quello sopra l'astina della prima-seconda marcia si toglie la vite, sempre da 10, che blocca la forcella sull'astina suddetta e si sfila la suddetta sfilandola dal davanti e recuperando la forcella rimasta dentro ecco ricomposta l'astina della prima e seconda marcia Albero secondario (prima e seconda marcia): via il dado coronato da 22 già svitato prima, la rondella e l'ingranaggio conduttore del contachilometri; con attenzione, si sfila pure il selettore della seconda e sfilando il suo mozzo sottostante, si recupera la sferetta che blocca il mozzo sull'alberino della prima-seconda marcia e qui vien giù il primo Santo: la sferetta non c'è!
Fa parte del gioco, no?! Andiamo avanti Tolto l'ingranaggio condotto della seconda e la sua boccola ecco l'accrocchio ricomposto Si riparte ora dall'albero primario: via il dado coronato da 22 e l'ingranaggio conduttore della seconda si sfila ora il cuscinetto a sfere frontale dell'albero primario (basta premere dall'interno della scatola cambio) e dal foro del cuscinetto con abile manovra, si infila e poi si sfila dall'alto l'albero primario, la Sacra Tripla Resta il cuscinetto lato frizione, che fa sfilato con dolcezza La Sacra Tripla nella sua magnificenza Ora, l'albero secondario, quello del pignone: va sfilato verso la frizione, ma cercando di mantenere 'impaccati' tutti gli ingranaggi, perché ... perché si al volo, infilo un tubetto in plastica lungo 10,2 cm. e di diametro circa 16 mm., sul filetto in testa all'albero secondario; spingo tubetto e albero verso il lato frizione, controllo che il mio tubetto in plastica sia nella scatola cambio (quindi all'interno di tutto il pacco ingranaggi) tolgo l'albero secondario, ormai tutto all'esterno della scatola del cambio e all'interno mi ritrovo tutti gli ingranaggi infilati nel tubetto di plastica che posso estrarre dall'alto nella posizione in cui mamma Fiat li posizionò (continuare a leggere per capirne il perché).
Ecco tutti gli alberi, astine ed ingranaggi tolti dalla scatola del cambio Ora si pulisce di fino e si ispeziona il tutto. poi, ordine dei ricambi
Con la chiave del 10 si toglie la vite che tiene attaccata la forcella della retro alla sua astina: si devono inserire retro e terza contemporaneamente per bloccare la rotazione di tutti gli ingranaggi ed alberi (primario e secondario) e poter svitare i due dadi da 22 (quelli in testa all'albero primario e secondario fermati dalle rispettive coppiglie) che altrimenti ruoterebbero con gli alberi ed ingranaggi; i rulli di sicurezza ovali nel corpo del cambio rendono impossibile, in condizioni d'uso normale, l'inserimento contemporaneo di 2 marce, ma il trucchetto dello sbloccaggio della forcella della retro rende ciò possibile. Ora l'ngranaggio della retro può scorrere, anche se la sua astina è bloccata e si inserisce la retro si inserisce la quarta spingendo l'astina mediana e, tolte le coppiglie, via il dado a corona dell'albero secondario (marcia prima e seconda) e del primario (marcia terza e quarta) Torno sulla frizione per togliere la sua astina e la forcella e gli ingranaggi della frizione, sfilando dal frontale l'alberino della frizione, dopo aver tolto la vite da 13 sul lato dx della scatola cambio che lo tratteneva in sede Con un cacciavite dalla punta 'magica', tolgo il primo rullo di sicurezza dalla sede posteriore dell'astina retromarcia e, visto che ci sono, anche il rullino nell'astina della terza-quarta marcia Ora via la vite che collega la forcella della terza-quarta alla sua astina (la mediana) e via l'astina della terza-quarta marcia e la forcella Recuperato l'ultimo rullo di sicurezza, quello sopra l'astina della prima-seconda marcia si toglie la vite, sempre da 10, che blocca la forcella sull'astina suddetta e si sfila la suddetta sfilandola dal davanti e recuperando la forcella rimasta dentro ecco ricomposta l'astina della prima e seconda marcia Albero secondario (prima e seconda marcia): via il dado coronato da 22 già svitato prima, la rondella e l'ingranaggio conduttore del contachilometri; con attenzione, si sfila pure il selettore della seconda e sfilando il suo mozzo sottostante, si recupera la sferetta che blocca il mozzo sull'alberino della prima-seconda marcia e qui vien giù il primo Santo: la sferetta non c'è!
Fa parte del gioco, no?! Andiamo avanti Tolto l'ingranaggio condotto della seconda e la sua boccola ecco l'accrocchio ricomposto Si riparte ora dall'albero primario: via il dado coronato da 22 e l'ingranaggio conduttore della seconda si sfila ora il cuscinetto a sfere frontale dell'albero primario (basta premere dall'interno della scatola cambio) e dal foro del cuscinetto con abile manovra, si infila e poi si sfila dall'alto l'albero primario, la Sacra Tripla Resta il cuscinetto lato frizione, che fa sfilato con dolcezza La Sacra Tripla nella sua magnificenza Ora, l'albero secondario, quello del pignone: va sfilato verso la frizione, ma cercando di mantenere 'impaccati' tutti gli ingranaggi, perché ... perché si al volo, infilo un tubetto in plastica lungo 10,2 cm. e di diametro circa 16 mm., sul filetto in testa all'albero secondario; spingo tubetto e albero verso il lato frizione, controllo che il mio tubetto in plastica sia nella scatola cambio (quindi all'interno di tutto il pacco ingranaggi) tolgo l'albero secondario, ormai tutto all'esterno della scatola del cambio e all'interno mi ritrovo tutti gli ingranaggi infilati nel tubetto di plastica che posso estrarre dall'alto nella posizione in cui mamma Fiat li posizionò (continuare a leggere per capirne il perché).
Ecco tutti gli alberi, astine ed ingranaggi tolti dalla scatola del cambio Ora si pulisce di fino e si ispeziona il tutto. poi, ordine dei ricambi
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- Iscritto il: 29.04.2020, 18:39
- Nome: Peter
Re: I 50 anni di Martina 500F-68
Ottima guida fotografica, complimenti