Decreto di stabilità ed auto storiche
- Adriano.Casoni
- Sostenitore
- Messaggi: 4190
- Iscritto il: 13.05.2011, 16:57
- Nome: Adriano
Re: Decreto di stabilità ed auto storiche
------Quello che hai notato tu probabilmente lo ha visto e considerato anche qualche assessore regionale oppure qualche ministro di Renzi ed hanno fatto il mio stesso ragionamento, suggerendo ai rispettivi presidenti il provvedimento previsto: va a colpire una classe abbiente senz'altro e porta tanti "dindi" immediati nelle loro tasche, cosa vuoi di più? Poco importa se la cosa sarà presto risolta con l'acquisto della Uno 45 Fire e le vetture più prestigiose prenderanno la via dell'oceano in breve tempo, l'importante è succhiare dalla mammella tutto il latte fin che ce n'è, poi vedrai che troveranno sicuramente altre mammelle da succhiare, vai tranquillo; io l'ho visto fare ormai da tanti anni e non mi meraviglio più. Se si pensa al concetto della tassazione dei veicoli circolanti utilizzato ad esempio in Olanda( cito questo poiché mio figlio è ora emigrato là e mi racconta le novità), lui ha ricevuto le nuove targhe, è andato al corrispondente ufficio della nostra motorizzazione ed ha chiesto quanto fosse la tassa per la sua auto: l'impiegato gli ha risposto che non lo sapeva, ma doveva recarsi il mattino dopo, in tal posto della sua città di Groningen, dove risiede, gli ha dato un tagliandino con un numero e gli ha detto che là gli avrebbero fatto la prova dei fumi. In base alla percentuale di inquinamento della sua vettura, avrebbe pagato l'importo corretto. Dato che aveva appena acquistato in Italia, prima di partire, una Picanto 950 cc.( Considerando che in olanda i prezzi delle auto sono esorbitanti) credo che ora paghi 43 euro all'anno visto il bassissimo consumo ed inquinamento prodotto.
----Se conosci come funziona e lo usi di conseguenza,gran parte della manutenzione è fatta...
- Bettino
- Sostenitore
- Messaggi: 1438
- Iscritto il: 22.11.2011, 18:55
- Nome: Bettino
- Località: Bologna la dotta
- Il Mio Garage: Fiat 500 F
Re: Decreto di stabilità ed auto storiche
Ripetiamo
se ci sono stati Club federati A.S.I. che hanno profittato della situazione, "allargando le maglie" dei controlli da effettuare sui modelli tra 20/30 enni, al fine di fare ottenere C.R.S. anche ad auto mai viste realmente ( magari solo una documentazione fotografica facilmente "aggiustabile") ed hanno chiuso un occhio -ed anche tutti e due-per macinare tessere associative, questo è senza dubbio da condannare.
io posso solo citare in merito il mio Club di appartenenza;
al C.A.M.E.BO. ( Bologna) le cose sono condotte in modo esemplare : ho assistito personalmente alla sbigottimento del proprietario di una Lancia Delta HF parecchio male in arnese, vedersi rifiutare perfino l'inizio di quella pratica burocratica che egli pensava solo una semplice formalità...
se abusi sono stati condotti altrove, (penso a quei Club lievitati di centinaia e centinaia di iscritti in pochissimo tempo) la responsabilità è forse di quei Club stessi, non di A.S.I. tantomeno dei veri appassionati che, in maggioranza, hanno accudito, mantenuto, preservato un pezzettino di storia popolare dell'auto.
Chi, come Sticchi Damiani, presenta visione così elitaria e snobistica del mondo dell'auto storica
. Pensare che tutte abbiano un valore storico è una follia che rischia di compromettere l'esistenza stessa del settore. Bisogna infatti distinguere i veicoli vecchi da quelli storici
non può appassionarsi certo al passaggio di una macchina di cui ignora perfino l'esistenza, e perciò esclusa dalla ridicola e pretestuosa "LISTA" che, nella sua visione, dovrebbe rappresentare la sola via di accesso all'auto storica
rispondendo a Marco che diceva di "non avere numeri alla mano", suggerisco la lettura di quanto gia postato in precedenza : http://www.contagiriblog.com/auto-stori ... sca-renzi/
e d una recentissima intervista a Roberto Loi, della quale riporto un breve estratto
http://www.automoto.it/news/loi-asi-tut ... onati.html
«Quando ci siamo sentiti dire polemicamente che noi certificavamo come vetture storiche delle Fiat 127 o delle Ford Fiesta sono andato nei nostri archivi e ho scoperto che in realtà avevamo due sole 127 e una Fiesta! Quindi facciamo le debite proporzioni. La scelta in ogni caso deve essere affidata agli appassionati. Non mettiamoci mai in testa di poter essere noi a trasformare la verità o la storia. Noi dobbiamo essere aperti a classificare qualsiasi veicolo. L’avvicinamento al nostro mondo è solo fatto di passione e non ci possono essere altre forme di interesse quando si parla di motorismo storico».
se ci sono stati Club federati A.S.I. che hanno profittato della situazione, "allargando le maglie" dei controlli da effettuare sui modelli tra 20/30 enni, al fine di fare ottenere C.R.S. anche ad auto mai viste realmente ( magari solo una documentazione fotografica facilmente "aggiustabile") ed hanno chiuso un occhio -ed anche tutti e due-per macinare tessere associative, questo è senza dubbio da condannare.
io posso solo citare in merito il mio Club di appartenenza;
al C.A.M.E.BO. ( Bologna) le cose sono condotte in modo esemplare : ho assistito personalmente alla sbigottimento del proprietario di una Lancia Delta HF parecchio male in arnese, vedersi rifiutare perfino l'inizio di quella pratica burocratica che egli pensava solo una semplice formalità...
se abusi sono stati condotti altrove, (penso a quei Club lievitati di centinaia e centinaia di iscritti in pochissimo tempo) la responsabilità è forse di quei Club stessi, non di A.S.I. tantomeno dei veri appassionati che, in maggioranza, hanno accudito, mantenuto, preservato un pezzettino di storia popolare dell'auto.
Chi, come Sticchi Damiani, presenta visione così elitaria e snobistica del mondo dell'auto storica
. Pensare che tutte abbiano un valore storico è una follia che rischia di compromettere l'esistenza stessa del settore. Bisogna infatti distinguere i veicoli vecchi da quelli storici
non può appassionarsi certo al passaggio di una macchina di cui ignora perfino l'esistenza, e perciò esclusa dalla ridicola e pretestuosa "LISTA" che, nella sua visione, dovrebbe rappresentare la sola via di accesso all'auto storica
rispondendo a Marco che diceva di "non avere numeri alla mano", suggerisco la lettura di quanto gia postato in precedenza : http://www.contagiriblog.com/auto-stori ... sca-renzi/
e d una recentissima intervista a Roberto Loi, della quale riporto un breve estratto
http://www.automoto.it/news/loi-asi-tut ... onati.html
«Quando ci siamo sentiti dire polemicamente che noi certificavamo come vetture storiche delle Fiat 127 o delle Ford Fiesta sono andato nei nostri archivi e ho scoperto che in realtà avevamo due sole 127 e una Fiesta! Quindi facciamo le debite proporzioni. La scelta in ogni caso deve essere affidata agli appassionati. Non mettiamoci mai in testa di poter essere noi a trasformare la verità o la storia. Noi dobbiamo essere aperti a classificare qualsiasi veicolo. L’avvicinamento al nostro mondo è solo fatto di passione e non ci possono essere altre forme di interesse quando si parla di motorismo storico».
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.SBLOCCA FUNZIONALITA'
...shooting stars never stop even when they reach the top...
- Adriano.Casoni
- Sostenitore
- Messaggi: 4190
- Iscritto il: 13.05.2011, 16:57
- Nome: Adriano
Re: Decreto di stabilità ed auto storiche
-------Il vecchio "Cominform" era più duttile
----Se conosci come funziona e lo usi di conseguenza,gran parte della manutenzione è fatta...