Decreto di stabilità ed auto storiche

Reimmatricolazioni, assicurazioni, bollo, ecc...
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Adriano.Casoni
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Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Adriano.Casoni »

-------oggi mi sono avventurato sulle novità riguardanti le auto d'epoca e storiche, a proposito della legge di stabilità approvata in questi giorni, e vi posto ciò che riporta Quattroruote in proposito. Mi sa che l'ASI perda molti introiti pecuniari, oltre che privilegi autogestiti: ( fusse ch'a fusse a volta bb ona! )
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Maurizio
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Maurizio »

Tutto sommato me lo aspettavo, ci sono + auto storiche che auto comuni in circolazione, vedasi anche premi assicurativi di tale categoria, che invece di abbassarle le aumentano.
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Domevilla
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Domevilla »

D'epoca è una cosa storica è tutt'altro.
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Bettino
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Bettino »

ciò che si evince dal trafiletto postato :

le auto costruite tra venti e trent'anni or sono , pur di particolare interesse storico-collezionistico, saranno tenute a pagare la tassa automobilistica, se circolanti, nonostante la eventuale certificazione A.S.I.;
ad esempio , per la regione Emilia Romagna, attorno ai 25 euro annuali, per qualsiasi categoria/modello/marca d vettura.

riporto, per maggiore chiarezza la normativa dal sito A.C.I, PRIMA DELL'INTERVENTO (?) DI QUESTO GOVERNO (?)

Le agevolazioni fiscali per i veicoli storici variano a seconda che si tratti di veicoli ultratrentennali o veicoli ultraventennali.
Veicoli ultratrentennali
Sono considerati veicoli storici ultratrentennali gli autoveicoli e i motoveicoli con le seguenti caratteristiche:
costruiti da oltre trent'anni (salvo prova contraria, l'anno di costruzione coincide con l'anno di prima immatricolazione in Italia o in un altro Stato ),
non adibiti ad uso professionale o utilizzati nell'esercizio di attività di impresa, arti o professioni.
I veicoli storici ultratrentennali sono esenti dal pagamento della tassa automobilistica:
l'esenzione è automatica e non occorre quindi presentare alcuna domanda (non è neppure necessario che siano iscritti in un registro storico).
Se però un veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuta una tassa di circolazione forfettaria
Euro 28,40 per gli autoveicoli
Euro 11,36 per i motoveicoli
La tassa forfettaria è dovuta per l'intera annualità e non è assoggettabile a sanzione in caso di ritardato pagamento.
Questa tassa di circolazione non va pagata se il veicolo rimane inutilizzato, senza mai circolare su aree pubbliche; se invece, circola, il conducente deve portare con sé la ricevuta di pagamento della tassa di circolazione perché è previsto il controllo su strada da parte degli organi di polizia.


Veicoli ultraventennali
Sono considerati veicoli storici ultraventennali gli autoveicoli e i motoveicoli di particolare interesse storico o collezionistico con le seguenti caratteristiche:
costruiti da oltre vent'anni e da non più di trenta (salvo prova contraria, l'anno di costruzione coincide con l'anno di prima immatricolazione in Italia o in un altro Stato),
non adibiti ad uso professionale o utilizzati nell'esercizio di attività di impresa, arti o professioni.
Anche per i veicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico è prevista l'esenzione dal pagamento della tassa automobilistica purchè in possesso dell'attestato di storicità rilasciato dall'ASI (Auto-Moto Club Storico Italiano) e per i motoveicoli anche dalla FMI (Federazione Motociclistica Italiana).
Se però tali veicoli ultraventennali vengono posti in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuta una tassa di circolazione forfettaria pari a
Euro 28,40 per gli autoveicoli
Euro 11,36 per i motoveicoli
La tassa forfettaria è dovuta per l'intera annualità e non è assoggettabile a sanzione in caso di ritardato pagamento.
La tassa di circolazione non va pagata se il veicolo rimane inutilizzato, senza mai circolare su aree pubbliche; se invece, circola, il conducente deve portare con sé la ricevuta di pagamento della tassa di circolazione perché è previsto il controllo su strada da parte degli organi di polizia.



Come spesso accade, mi pare che questo provvedimento cambi veramente , ma veramente poco...

in pratica : chi fino adesso, con un mezzo tra venti e trent'anni, godendo di un C.R.S. emesso da A.S.I. o F.M.I. NON CIRCOLANDO, poteva risparmiare la bellezza di circa 28 euro, ora dovrà sborsarle. ( perchè se circolava le doveva pagare ugualmente...)

quanto sarà possibile incamerare con questo storico provvedimento, lo lascio calcolare a voi...

P.S.
perfetto esempio de "la politica degli annunci" ...ovvero..."molto fumo ma niente arrosto"
Ultima modifica di Bettino il 17.10.2014, 19:59, modificato 2 volte in totale.
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Mauro695ss
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Mauro695ss »

Mi chiedo se chi fin qui ha usufruito di tale norma debba retroattivamente rispettare questa modifica tornando a pagare l'intero bollo :sad:
"Ci mancano due pistoni, il magnete, tre bielle, sei longheroni e una ruota. A parte questo, tutto il resto fa schifo"
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Adriano.Casoni
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Adriano.Casoni »

------Bettino, io invece vedo la cosa molto più a "sinistra " di te, ( e questo è tutto dire). Non é tanto l'importo che si incamera col provvedimento, quanto invece il far cessare un abuso della normativa da parte dell'ASI da essa stessa istituita e voluta, e differenziare chi può accedere a certi costi irrisori pur essendo proprietario una o più vetture prestigiose e costose, da chi invece , come semplice appassionato, fa magari fatica a pagare anche il poco di cui può usufruire. Il fatto stesso di colpire le categorie delle vetture classificate a suo insindacabile giudizio "storiche" o "di particolare interesse storico" dopo venti anni dalla uscita della fabbrica, era una facilitazione che poneva in contrasto gli appassionati ed i collezionisti ponendoli sullo stesso livello. Cosa assurda per i motivi economici che contraddistinguono, in genere le due categorie.
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Bettino
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Bettino »

Carissimo Adriano, a mio avviso, proprio l'ultima cosa che ha intenzione di fare costui, è colpire il grande patrimonio -ivi compreso il collezionismo di auto d'epoca- per il quale una trentina di euro all'anno per auto significa meno di una briciola.

Invece, ha un sufficiente impatto sui media ( in grandissima parte gli organi di "informazione" suonano tutti la stessa musica ) che così possono allegramente sbandierare la pretesa direzione ugualitaria del provvedimento; provvedimento che non avrà -ovviamente- nessunissima influenza significativa sulle entrate, e nemmeno sposterà di un millimetro i presunti privilegi dell'A.S.I.

Avanti così, demagogicamente verso il baratro.
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Adriano.Casoni
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Adriano.Casoni »

------Ma non sono del tutto d'accordo con la tua diagnosi Bettino; infatti se il bollo per quelle auto torna ad essere "bollo di proprietà", anzichè esserne esonerate oppure di sola "circolazione", chi si ritrova con alcuni di quei "pezzi" in garage, penso che siano ben più di 30 euro a capo da pagare allo stato. Per l'assicurazione il discorso è diverso, in quanto l'importo non va allo stato, ma se vengono utilizzate su strada penso che i proprietari dovranno farsi carico di somme ben più cospique delle attuali. La cosa che rimane dubbia, sarà la partecipazione attiva dei collezionisti a raduni o concentrazioni specifiche del settore.
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Bettino
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Bettino »

per amor di precisione riporto integralmente l'articolo 63 della Legge n°342 del 21 novembre 2000


Legge 21 novembre 2000, n.342

Tasse automobilistiche per particolari categorie di veicoli

Art. 63
Tasse automobilistiche per particolari categorie di veicoli

1-
Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine viene predisposto, per gli autoveicoli dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), per i motoveicoli anche dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli.

2-
L'esenzione di cui al comma 1 è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:
a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;
b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;
c) i veicoli per i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.

3-
I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente.

4-
I veicoli di cui ai commi 1 e 2 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di lire 50.000 per gli autoveicoli e di lire 20.000 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in lire 100.000 per gli autoveicoli ed in lire 50.000 per i motoveicoli



ricapitolando e per cercare di fare chiarezza :

sono abrogati dalla legge di Stabilità di questo Governo i soprascritti commi 2 e 3;
rimangono dunque in vigore i commi 1 e 4.

perciò si ribadisce : chi vorrà circolare con la sua vecchia macchina, che abbia tra venti e trent'anni, mi pare proprio sarà tenuto a pagare l'intera tassa automobilstica, senza agevolazione alcuna; inoltre anche le imposte di trascrizione per le auto di questa età dovrebbero essere quelle normali senza benficio alcuno; rimane non chiaro il versante della assicurazione.


riferimenti :

legge 21 11 200 art 63 con le normative che favorivano le ultraventennali
http://www.aci.it/i-servizi/guide-utili ... lo-63.html

legge di stabilità 2015 che abroga i vantaggi
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 7b430.html


chi ne ha voglia e tempo, può verificare di persona con quanta confusione sia stata stesa tale legge denominata nientemeno "sblocca Italia"; anche agli occhi di un profano, appaiono evidenti errori grossolani, come riferimenti a leggi precedenti, sbagliando perfino l'anno di promulgazione....

esempio .
mist 1.jpg

chi pensasse ad un semplice errore di stampa o ad un refuso, si dovrebbe rendere conto dell'importanza della precisione in ogni singolo particolare ,anche apparentemente insignificante...nella promulgazione delle LEGGI DELLO STATO
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Robertino82 »

Non so se è giusto o sbagliato, ma quello che penso è che una regola del genere limiterà parecchio i furbi che usano le Fiat Duna per lavorare e aggirare i pagamenti delle tasse automobilistiche. Quelle non sono storiche, sono solo ferro vecchi. Io dico di aspettare e vedere come va. 29€ all'anno non cambiano molto. Come disse un comico (ma molto seriamente):"i soldi sono pochi, ma di quei pochi metà li spendiamo male".
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da ALESSI0 »

... e torneremo a buttare le vetture immatricolate dal 1986 in poi:

Lancia tema, Fiat Croma, Mercedes 124, ed altre vetture di grossa cilindrata che pagano oltre 250€ di bollo!

E da come si prospettano le cose sarà dura tenere le Escort coswort, le Delta Integrale, le impreza, e tante altre auto che ad oggi non valgono una fortuna ma che per arrivare alla soglia dei 30 anni dovranno pagare anche 5000 (cinquemila) euro di bollo...

Poi si vedono UAZ, Suzuki 410 disastrate e sporche di fango, altre vetture palesemente "rottami" i cui proprietari vantano l'esenzione dal bollo...

La mia Mercedes 124 praticamente immacolata, che percorre meno di 1000 millimetri l'anno se dovesse ritornare a Pagare 250€ di bollo la vendo al primo marocchino che me la chiede... ( e ce ne sono parecchi)

Poi chissà tra 20 anni quali saranno i ricordi delle vetture anni 80?

Le Ferrari? Le Porsche? Le lamborghini?

È le vetture che hanno fatto veramente il motorismo anni 80? Le vetture che realmente hanno viaggiato sulle nostre strade negli anni 80?

Le avremo buttate, perchè specialmente in questo periodo di crisi quanti potranno permettersi di mantenere una macchina ferma in garage che paga centinaia di euro di tassa di possesso?
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Robertino82 »

Ragazzi, non è ancora in vigore. Non fasciamoci la testa troppo presto. Io dubito che la mettano in atto.... Vediamo....
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Adriano.Casoni »

------Bettino, citando il solo trafiletto da me inserito, già si poteva benissimo dedurre ciò che hai precisato con l'intero articolo: cioè che le vetture fino ad ora certificate ASI e datate ai 20 anni, torneranno a pagare il bollo di proprietà (senza poi considerare l'assicurazione, ma ciò fortunatamente per ora, esula dalle competenze dei nostri voracissimi governanti "di babordo"). Ora tutti voi siete a conoscenza sul come consideri io L'ASI, però mi sento di dover prevedere purtroppo, che se il provvedimento verrà confermato, si dovrà assistere ad un esodo oltreoceano (si fa per dire ma i dollari fanno sempre gola) di tutti i veicoli che in esso sono compresi; e questo logicamente dispiace, ma è una naturale conseguenza dell'incauto abbandono della questione e della sua giusta regolamentazione dimenticata per anni e lasciata gestire dai soliti "faccendieri" di casa nostra. E come accade in questi casi, volendo tornare "sulla retta via", purtroppo si possono creare danni ben maggiori ( come accade in politica dovendo mettere a casa lavoratori di qualunque lignaggio, che percepiscono lauti compensi senza merito ma solo grazie a opportune e compiacenti collocazioni avvenute da parte di politici di "tribordo e babordo" del passato). Non è politica ma solo realtà dei fatti. Come si suol dire : spesso è peggio" il tacòn del buso" specie se si lascia diventare troppo grande il" buso". Del resto quando i governi vanno a caccia continua di danaro, può succedere, ad esempio, che facciano per anni una politica favorevole all'acquisto della casa poi però applichino la tassa di proprietà su di esse. Oppure , come già ventilato in questi giorni, si paghino le pensioni al dieci del mese successivo, per incamerare gli interessi accumulati in questi dieci giorni (ma i pensionati dove li vanno a prendere gli interessi persi in quei 10 giorni?) Forse è meglio che mi fermi qui altrimenti metto in allarme tutti i lettori del forum, e chiedo scusa delle notizie riportate che, purtroppo, sono realtà e non illazioni.
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Alessandro82 »

Vuoi vedere che tra un pò le auto con più di 30 anni saranno considerate un lusso, allora si che i ladroni dei governati ci marceranno su :roll:
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Re: Decreto di stabilità ed auto storiche

Messaggio da Bettino »

come giustamente osserva Alessio, il rischio reale di questo provvedimento è l'immediata rottamazione/svendita/partenza per altri lidi di moltissime auto di pregio degli anni '80.

ma l'effetto immediatamente successivo sarà il conseguente prevedibile minor introito delle entrate fiscali, e la probabilissima minore attivita dell'indotto creato dalla manutenzione di queste auto : meccanici, carrozzieri, elettrauto, eccetera.

perciò si può ben prevedere una verosimile perdita complessiva di introiti : dallo Stato all'ultimo dei garzoni d'officina, ci perderanno un pò tutti .

Non vedo però come si possa chiamare in causa l'A.S.I., Adriano : riporto la lettera che il Presidente Loi ha inviato ai Club federati

Caro Presidente.
già saprai che il Governo ha abrogato la normativa in materia di esenzione o riduzioni fiscali per veicoli storici.
Con il Consiglio ci siamo riuniti per intraprendere le iniziative necessarie per evitare che il Parlamento approvi tale normativa, cercando di far conoscere le giuste ragioni della nostra opposizione in difesa di interessi superiori a quelli che il Governo vorrebbe tutelare.
Penso che molti di Voi, personalmente, o tramite amici, conoscano o abbiano contatti con dei Parlamentari: è giunto il momento di utilizzare tali conoscenze poiché se il provvedimento passa, non vedo un sereno futuro per i club federati e per gli appassionati tutti.
Ti saluto con cordialità.
Roberto Loi Presidente ASI



invito anche alla lettura di questa recentissima intervista,( settembre 2014) per chiarire quale sia la posizione del Presidente 'A.S.I.relativamente all'auto storica in generale

http://www.automoto.it/news/loi-asi-tut ... onati.html

....

Come recita la giurisprudenza in materia, la legge non può avere valore retroattivo e fino al momento della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana avrà valore la vecchia normativa.
Per cui è lecito prevedere che nei prossimi giorni ci sarà una versa e propria corsa a iscrivere la propria auto con una età uguale o superiore a vent’anni fra le storiche prima di perdere questo beneficio.

Ora ovviamente si tratta di vedere se questo vero e proprio giro di vite arriverà anche sulle assicurazioni.
A questo punto è facile prevedere di sì: oltre a dover pagare il “bollo” per intero i proprietari delle auto storiche con meno di trent’anni di età saranno obbligati a pagare anche la normale assicurazione, invece di quella più bassa riservata alle auto storiche che circolano pochissimo.

evviva ...
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