Quale Saldatrice a Cannello?
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Lcassiago, il tig è una validissima alternativa al cannello, concettualmente gli assomiglia molto il suo punto forte è l'assoluto controllo dell'apporto di calore e relativa concentrazione, alluminio a parte viene utilizzato maggiormente senza materiale d'apporto... con una buona macchina ed una buona mano il risultato è eccellente..superiore al cannello pensa che nel nuovo continente ci dipingono i quadri o serbatoi delle custom
- Erni
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
C'è qualcuno che ha fatto lavori col tig sul cinquino
- Duecanne
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Siamo in molti anche nel forumErni ha scritto:C'è qualcuno che ha fatto lavori col tig sul cinquino
- Erni
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Vi saldate le lamiere testa a testa come con la fiamma ossidrica?
Io ne ho comprat una che mi dovrebbe arrivare a giorni .
Qualcuno di voi ha fatto qualche filmino oppure delle foto?
Io ne ho comprat una che mi dovrebbe arrivare a giorni .
Qualcuno di voi ha fatto qualche filmino oppure delle foto?
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Di solito col tig si saldano monoblocchi (alluminio in genere) , ventole,scarichi ...
- Erni
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Pero per allumino e leghe simili devi usarne una a corrente alternata, mentr con quella a corrente continua si saldano acciao , rame, ferro da piccoli spessori fino a circa 8 mm,
solo che queste cose le ho lette qui in germania pero io da piccolo quando andavo in officina come scugnizzo
vi era solo quella ad arco e l' acetilene fatta direttamente con la pietra.
solo che queste cose le ho lette qui in germania pero io da piccolo quando andavo in officina come scugnizzo
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- Erni
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
questa è quella che mi deve arrivare
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.SBLOCCA FUNZIONALITA'
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Certamente per allumino serve l'ac , costo oltre 2000 eur per una professionale ha integrate tutte le altre funzioni per gli svariati materiali.Erni ha scritto:Pero per allumino e leghe simili devi usarne una a corrente alternata, mentr con quella a corrente continua si saldano acciao , rame, ferro da piccoli spessori fino a circa 8 mm,
solo che queste cose le ho lette qui in germania pero io da piccolo quando andavo in officina come scugnizzo
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- Lcassiago
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Ciao Pi69,
Approfitto della tua competenza e disponibilità per chiedere qualche info più approfondita sul TIG.
Per iniziare ad usare questa tecnica ho visto alcuni tutorial e compreso quali sono le diverse opzioni di saldatura: un mondo affascinante!!! Con il TIG si può addirittura puntare
Diciamo che è amore a prima vista
Mi sembra davvero una tecnica di saldatura potenzialmente completa, almeno per il lavori necessari al restauro di un cinquino, e vorrei provare ad usarla. Devo quindi dotarmi dell'attrezzatura necessaria.
Guardando sul mercato (nel mondo 220V) ho visto che si passa da macchine che hanno semplicemente l'innesco LIFT e le funzioni di discesa della corrente, pre e post gas automatico, a macchine più complete con l'innesco in HF (alta frequenza), le funzioni di pre/post gas, discesa/rampa della corrente regolabili, la fuznione di arco pulsato, e la funzione puntatrice.
Posto che ovviamente mi piacerebbe avere tutto, ma quelle complete costano un botto di soldi , mi servirebbe una opinione su quali siano le funzioni indispensabili, senza le quali l'acquisto non è giustificato.
ad esempio:
- avere il semplice innesco Lift è molto scomodo rispetto all'innesco HF?
- ho capito che l'arco pulsato è molto utile su lamiere sottili e permette un minore surriscaldamento della lamiera, con possibilità quindi di saldare più a lungo senza interruzioni. ritieni che sia una cosa utile/indispensabile sulle lamiere del cinquino o se ne può tranquillamente fare a meno?
- Non salderò alluminio credo quindi non sto a chiederti nulla sulle funzioni in corrente alternata.
grazie molte per le tue opinioni.
ciao
Luciano
PS: ovviamente la risposta è aperta a tutti gli amici che vorranno partecipare alla discussione
Approfitto della tua competenza e disponibilità per chiedere qualche info più approfondita sul TIG.
Per iniziare ad usare questa tecnica ho visto alcuni tutorial e compreso quali sono le diverse opzioni di saldatura: un mondo affascinante!!! Con il TIG si può addirittura puntare
Diciamo che è amore a prima vista
Mi sembra davvero una tecnica di saldatura potenzialmente completa, almeno per il lavori necessari al restauro di un cinquino, e vorrei provare ad usarla. Devo quindi dotarmi dell'attrezzatura necessaria.
Guardando sul mercato (nel mondo 220V) ho visto che si passa da macchine che hanno semplicemente l'innesco LIFT e le funzioni di discesa della corrente, pre e post gas automatico, a macchine più complete con l'innesco in HF (alta frequenza), le funzioni di pre/post gas, discesa/rampa della corrente regolabili, la fuznione di arco pulsato, e la funzione puntatrice.
Posto che ovviamente mi piacerebbe avere tutto, ma quelle complete costano un botto di soldi , mi servirebbe una opinione su quali siano le funzioni indispensabili, senza le quali l'acquisto non è giustificato.
ad esempio:
- avere il semplice innesco Lift è molto scomodo rispetto all'innesco HF?
- ho capito che l'arco pulsato è molto utile su lamiere sottili e permette un minore surriscaldamento della lamiera, con possibilità quindi di saldare più a lungo senza interruzioni. ritieni che sia una cosa utile/indispensabile sulle lamiere del cinquino o se ne può tranquillamente fare a meno?
- Non salderò alluminio credo quindi non sto a chiederti nulla sulle funzioni in corrente alternata.
grazie molte per le tue opinioni.
ciao
Luciano
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Lcassiago,
Grosso modo e stat detto tutto sul cannello, ne ho uno con bombole piccole, forse lo hai notato, in effetti cordonare richiede manualita e malizie come quella di lavare con una spugna le lamiere circostanti, sopratutto se si cordona su piani o parti lunghe che si rischia di snervare. Di solito a cannello cordono gli inserti giroruota o i punti dove non voglio sovrapporre ma faccio sempre un cordoncino di prova per allenare la mano e poi passo alla vettura! Un cannellino serve sempre, per piccola brasatura o scaldare lamiere da ribattere o stirare ma di solito faccio tutto con la filo ed il solito sistema foro, punto come ti spiegavo.
Grosso modo e stat detto tutto sul cannello, ne ho uno con bombole piccole, forse lo hai notato, in effetti cordonare richiede manualita e malizie come quella di lavare con una spugna le lamiere circostanti, sopratutto se si cordona su piani o parti lunghe che si rischia di snervare. Di solito a cannello cordono gli inserti giroruota o i punti dove non voglio sovrapporre ma faccio sempre un cordoncino di prova per allenare la mano e poi passo alla vettura! Un cannellino serve sempre, per piccola brasatura o scaldare lamiere da ribattere o stirare ma di solito faccio tutto con la filo ed il solito sistema foro, punto come ti spiegavo.
- Lcassiago
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Grazie Duecanne,
il cannello mi piacerebbe molto ma ho deciso di non pensarci più perchè in garage non lo voglio tenere.
In effetti forse è meglio se sposto il messaggio precedente in un nuovo argomento, visto che oramai è riferito solo al TIG...
ciao e buona giornata
Lu
il cannello mi piacerebbe molto ma ho deciso di non pensarci più perchè in garage non lo voglio tenere.
In effetti forse è meglio se sposto il messaggio precedente in un nuovo argomento, visto che oramai è riferito solo al TIG...
ciao e buona giornata
Lu
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Ciao Lcassiago,
Ci tengo a precisare che con la giusta manualità, filo da 0.6 e miscela co2 /argon (ma anche il solo co2 ) si riesce a ricamare la lamiera del cinquino , abitualmente nelle carrozzerie ed officine si utilizza lo 0.8 e co2 , diciamo che è un mix molto versatile.
Le macchine generalmente sono ad alimentazione trifase e differiscono dalle monofasi perchè tra un'onda ed un'altra non si passa mai per lo zero,si ha solo una fluttuazione della tensione apparentemente impercettibile, nella monofase si arriva addirittura allo zero, questo particolare lo si nota quando le lamiere della macchina emettono la classica vibrazione a 50 hz oppure il particolare che si stà saldando và in risonanza, se si combinano varie condizioni si arriva ad evidenti oscllazioni anche di mm.... in soldoni la differenza tra le due macchine e relative alimentazioni sono queste fluttuazioni (meno marcate nella trifase) a questi particolari è possible arrivarci anche dai dati di targa e teoria pura (elettrotecnica) ma la discussione risulterebbe indigesta e noiosa il presunto "difetto" della monofase viene replicato ed affinato nel tig con la funzione di pulsazione ... comodo per spessori sottili ma inutile su grandi spessori o particolari materiali che rispetto i vari acciai dissipano meglio il calore.
Altre funzioni che troviamo nel tig non fanno altro che prendere il posto del garzone di un tempo, volendo fare un esempio quando si stà saldando e si chiede al curioso di turno,aiutante o cliente di smanettare sul gas perchè tira vento,aumentare,fermare o diminuire il filo , abbassare la corrente non appena partiti con l'arco e regolando man mano che il pezzo sale di temperatura (se non si è effettuato il preriscaldo, su questo punto il cannello non ha rivali) nel tig si hanno le belle manopoline ed il pedale per regolare la corrente in ogni momento senza scomodare nessuno ed agire in tempi rapidi, l'innesco ad alta frequenza è comodissimo ma non indispensabile, pensa che su impianti automatici molto spesso non viene utilizzato perchè disturba altre apparecchiature ,si programmano cicli molto simili allo "striscio della vecchia scuola" che invece di strisciare sul metallo con rischi di incollaggio si striscia su di un pezzettino di rame posizionato nei paraggi (non si incolla e non si rovina la punta).
A mio parere puoi benissimo operare con la saldatrice che hai, la funzione spot non è paragonabile a quella di una comune,pesante ed anche obsoleta (non ne sono convinto ) puntarice ,pensa che ne ho recuperata una da retrofittare del primo dopoguerra per contenere le deformazioni occorre molto allenamento, il maggior peso sull'operazione lo ha l'operatore , se preferisci il tig occorre presentare i lamieranti in maniera perfetta,col mig qualche errore (ne capitano) è tollerabile, riesci a riempire vuoti anche di 3 mm (sopratesta !) tra i lembi.
Il problema è che stai lontanuccio ..altrimenti si stendeva qualche cordone assieme, molte cose sono più semplici a farsi che a dirsi, basta un oretta e la seconda maschera per osservare i movimenti
Ci tengo a precisare che con la giusta manualità, filo da 0.6 e miscela co2 /argon (ma anche il solo co2 ) si riesce a ricamare la lamiera del cinquino , abitualmente nelle carrozzerie ed officine si utilizza lo 0.8 e co2 , diciamo che è un mix molto versatile.
Le macchine generalmente sono ad alimentazione trifase e differiscono dalle monofasi perchè tra un'onda ed un'altra non si passa mai per lo zero,si ha solo una fluttuazione della tensione apparentemente impercettibile, nella monofase si arriva addirittura allo zero, questo particolare lo si nota quando le lamiere della macchina emettono la classica vibrazione a 50 hz oppure il particolare che si stà saldando và in risonanza, se si combinano varie condizioni si arriva ad evidenti oscllazioni anche di mm.... in soldoni la differenza tra le due macchine e relative alimentazioni sono queste fluttuazioni (meno marcate nella trifase) a questi particolari è possible arrivarci anche dai dati di targa e teoria pura (elettrotecnica) ma la discussione risulterebbe indigesta e noiosa il presunto "difetto" della monofase viene replicato ed affinato nel tig con la funzione di pulsazione ... comodo per spessori sottili ma inutile su grandi spessori o particolari materiali che rispetto i vari acciai dissipano meglio il calore.
Altre funzioni che troviamo nel tig non fanno altro che prendere il posto del garzone di un tempo, volendo fare un esempio quando si stà saldando e si chiede al curioso di turno,aiutante o cliente di smanettare sul gas perchè tira vento,aumentare,fermare o diminuire il filo , abbassare la corrente non appena partiti con l'arco e regolando man mano che il pezzo sale di temperatura (se non si è effettuato il preriscaldo, su questo punto il cannello non ha rivali) nel tig si hanno le belle manopoline ed il pedale per regolare la corrente in ogni momento senza scomodare nessuno ed agire in tempi rapidi, l'innesco ad alta frequenza è comodissimo ma non indispensabile, pensa che su impianti automatici molto spesso non viene utilizzato perchè disturba altre apparecchiature ,si programmano cicli molto simili allo "striscio della vecchia scuola" che invece di strisciare sul metallo con rischi di incollaggio si striscia su di un pezzettino di rame posizionato nei paraggi (non si incolla e non si rovina la punta).
A mio parere puoi benissimo operare con la saldatrice che hai, la funzione spot non è paragonabile a quella di una comune,pesante ed anche obsoleta (non ne sono convinto ) puntarice ,pensa che ne ho recuperata una da retrofittare del primo dopoguerra per contenere le deformazioni occorre molto allenamento, il maggior peso sull'operazione lo ha l'operatore , se preferisci il tig occorre presentare i lamieranti in maniera perfetta,col mig qualche errore (ne capitano) è tollerabile, riesci a riempire vuoti anche di 3 mm (sopratesta !) tra i lembi.
Il problema è che stai lontanuccio ..altrimenti si stendeva qualche cordone assieme, molte cose sono più semplici a farsi che a dirsi, basta un oretta e la seconda maschera per osservare i movimenti
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Ho dimenticato un'altro aspetto importante, ho assistito alla saldatura di telai (da uno dei miei mastri)a traliccio di ultraleggeri con mma (saldatura ad elettrodo da 1 mm) , sarebbe possibile saldare anche i lamierati della 5 presentati come per la tecnica del tig o ossiacetilenico
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Grazie Pi69,
mi sembra di capire che ci siano vantaggi e svantaggi in qualunque soluzione, TIG incluso.
Oggi la saldatura di pezze testa a testa la faccio con la filo continuo (0,8, con argon e c02) e viene discretamente bene, anche se non ho ancora una gran mano.
Diciamo che mi pace l'idea di usare il TIG per evitare di aggiungere materiale d'apporto come avviene nel MIG, e quindi ridurre la smerigliatura successiva e l'uso di stucco.
nel prossimo futuro dovrò fare le saldature "a vista", come gli inserti nei parafanghi posteriori, le pezze sul lunotto, sul tetto, ecc, e cercavo quindi qualcosa di più "fine" del MIG.
Mi farò un giro nel mio negozio di utensileria cercando di comperare una macchina non troppo complessa.
Peccato che non siamo vicini, davvero, a volte vale più un ora di pratica che 1000 discorsi. Grazie comunque per il pensiero
ciao
Luciano
mi sembra di capire che ci siano vantaggi e svantaggi in qualunque soluzione, TIG incluso.
Oggi la saldatura di pezze testa a testa la faccio con la filo continuo (0,8, con argon e c02) e viene discretamente bene, anche se non ho ancora una gran mano.
Diciamo che mi pace l'idea di usare il TIG per evitare di aggiungere materiale d'apporto come avviene nel MIG, e quindi ridurre la smerigliatura successiva e l'uso di stucco.
nel prossimo futuro dovrò fare le saldature "a vista", come gli inserti nei parafanghi posteriori, le pezze sul lunotto, sul tetto, ecc, e cercavo quindi qualcosa di più "fine" del MIG.
Mi farò un giro nel mio negozio di utensileria cercando di comperare una macchina non troppo complessa.
Peccato che non siamo vicini, davvero, a volte vale più un ora di pratica che 1000 discorsi. Grazie comunque per il pensiero
ciao
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Re: Quale Saldatrice a Cannello?
Esattamente, ci sono vantaggi e svantaggi in tutte le macchine.. ad esempio c'è chi sogna le vecchie rotative (un motore accoppiato ad una dinamo) i sù ho fatto un errore, la frequenza delle creste è 100hz per la monofase.... riguardo la fluttuazione entra in gioco l'induttore che può essere dimensionato per una data gamma di correnti .
Capisco benissimo il discorso del materiale d'apporto , prova anche lo 0.6 : se lasci un filo d'aria fra i lembi la saldatura occuperà quello spazio (variante del cianfrino)... se non si lascia spazio si è costretti ad aumentare la corrente per penetrare e via di deformazioni se non ricordo male Giampaolo in qualche meandro del forum ha postato un aggeggio per tenere allineate e distanziate le lamiere, con quello e con la minima pazienza dovresti raggiungere gli obbiettivi che ti sei prefissato : poco stucco,poche deformazioni (il filino d'aria permette il ritiro della saldatura ) poca smerigliatura.
Soffrirai un pochino ma queste basi ti serviranno col tig, acquistala pure (col pedale ) ma non trasurare le altre tecniche
Capisco benissimo il discorso del materiale d'apporto , prova anche lo 0.6 : se lasci un filo d'aria fra i lembi la saldatura occuperà quello spazio (variante del cianfrino)... se non si lascia spazio si è costretti ad aumentare la corrente per penetrare e via di deformazioni se non ricordo male Giampaolo in qualche meandro del forum ha postato un aggeggio per tenere allineate e distanziate le lamiere, con quello e con la minima pazienza dovresti raggiungere gli obbiettivi che ti sei prefissato : poco stucco,poche deformazioni (il filino d'aria permette il ritiro della saldatura ) poca smerigliatura.
Soffrirai un pochino ma queste basi ti serviranno col tig, acquistala pure (col pedale ) ma non trasurare le altre tecniche