Toh...chi si rivede !!!
- Macorattivi
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Toh...chi si rivede !!!
Per chi segue la tecnica motoristica ai massimi livelli, vedi F1, avrà notato come in questi ultimi periodi si parli sempre più frequentemente di scarichi del motore in funzione aereodinamica.
I gas di scarico che hanno una velocità di circa 400 km/h vengono dirottati ora sopra, ora sotto la parte terminale delle auto con tubi che gira e rigira, verso avanti, di lato o direttamente rivolti verso la parte posteriore sono sempre e comunque a scarico libero.
Nelle disquisizioni tecniche non ho mai letto un qualche riferimento alle frequenze di risonanza, di onde di pressione, di lunghezza dei tubi, insomma di fluidodinamica si parla solo in funzione dell'effetto aereodinamico che provoca deportanza.
Ed ora su Autosprint n°7 del mese di febbraio chi torna alla ribalta ?
Quello sconosciuto, ai più, ingegnere Coanda che io avevo scoperto negli anni 70 e di cui ne ho parlato... SCARICO "COANDA" ...ricordando le mie fantasiose e, permettetemi, anche avveniristiche elaborazione del cinquino.
Si vede che malgrado tutte le scoperte tecnico-scientifiche odierne ci si rifà sempre a chi ha avuto l'intuizione genialoide.
I gas di scarico che hanno una velocità di circa 400 km/h vengono dirottati ora sopra, ora sotto la parte terminale delle auto con tubi che gira e rigira, verso avanti, di lato o direttamente rivolti verso la parte posteriore sono sempre e comunque a scarico libero.
Nelle disquisizioni tecniche non ho mai letto un qualche riferimento alle frequenze di risonanza, di onde di pressione, di lunghezza dei tubi, insomma di fluidodinamica si parla solo in funzione dell'effetto aereodinamico che provoca deportanza.
Ed ora su Autosprint n°7 del mese di febbraio chi torna alla ribalta ?
Quello sconosciuto, ai più, ingegnere Coanda che io avevo scoperto negli anni 70 e di cui ne ho parlato... SCARICO "COANDA" ...ricordando le mie fantasiose e, permettetemi, anche avveniristiche elaborazione del cinquino.
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Re: Toh...chi si rivede !!!
C'è da chiedersi come mai tanti "geni" della F.1 abbiano trascurato fino ad oggi una scoperta così importante! Mah! Io non ho la capacità per confutare quanto scritto nell'articolo di Autosprint e se sia appropiato riferirsi a Coanda, ma, credo, che nel caso specifco della F.1, le teorie di Coanda si applichino non alla conformazione geometrica (diametro o conicità) dello scarico (che in un passato ormai lontano ha avuto come risultato in qualche tentativo un particolare terminale di uscita) ma, semmai, al rapporto che hanno i gas di scarico all'uscita con le superfici esterne dell'auto al fine di favorire più che l'estrazione dei gas dei vantaggi aerodinamici derivanti dalla loro stessa uscita e che ha portato, in questi ultimi anni, sia in F.1 che nelle Sport, a variazioni sul tema (sotto l'estrattore, soffiante su superfici alari, ecc.).
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Re: Toh...chi si rivede !!!
Forse non vi è noto che l' effetto Coanda evidenzia il fatto che il fluido tende a seguire il contorno della superficie sulla quale incide, infatti è stato sfruttato "in primis" in campo aereonautico per la conformazione delle ali e quindi per aumentarne il potere di sostentamento, poi lo si è sfruttato, come nel mio caso, per favorire lo scarico nei motori a scoppio ed in questa recentissima "scoperta" si è raggirato il recente obbligo regolamentare di rivolgere gli scarichi verso l'esterno della carrozzeria.
Si è capito che grazie all'effetto Coanda i gas di scarico potevano essere diretti, in parte, verso il centro del retrotreno e quindi verso l'alettone recuperando parte dei vantaggi ottenuti l'anno scorso con i diffusori soffiati.
Voglio ricordare la famosa coda tronda dell'Alfetta degli anni 80 che faceva guadagnare in velocità pura grazie all'effetto Coanda. Se ben ricordate il baule di detta vettura terminava con un accentuato arrotondamento, non a spigolo vivo, proprio per favorire il fatto che l'aria seguisse il contorno della coda tronca e andasse a "spingere" sulla superficie posteriore.
Lo stesso principio veniva adottato aprendo il cofano posteriore delle Abarth, posso confermare per averlo sperimentato di persona, che faceva guadagnare almeno 5 km/h (di tachimetro), quindi non solo per migliorare il raffreddamento.
Si è capito che grazie all'effetto Coanda i gas di scarico potevano essere diretti, in parte, verso il centro del retrotreno e quindi verso l'alettone recuperando parte dei vantaggi ottenuti l'anno scorso con i diffusori soffiati.
Voglio ricordare la famosa coda tronda dell'Alfetta degli anni 80 che faceva guadagnare in velocità pura grazie all'effetto Coanda. Se ben ricordate il baule di detta vettura terminava con un accentuato arrotondamento, non a spigolo vivo, proprio per favorire il fatto che l'aria seguisse il contorno della coda tronca e andasse a "spingere" sulla superficie posteriore.
Lo stesso principio veniva adottato aprendo il cofano posteriore delle Abarth, posso confermare per averlo sperimentato di persona, che faceva guadagnare almeno 5 km/h (di tachimetro), quindi non solo per migliorare il raffreddamento.
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Re: Toh...chi si rivede !!!
Sopra ho voluto dire che l'effetto Coanda, molto probabilmente, si determinava su punti esterni delle F.1, e veniva sfruttato a fini aerodinamici, anche prima che iniziasse questa ultima ricerca per indirizzare i gas di scarico sulle appendici alari. E' altrettanto probabile che se ne parla solo oggi per il fatto che siano all'attenzione proprio gli effetti dei gas di scarico dopo l'uscita dal terminale perché in precedenza (ormai molti anni fa) in campo motoristico ci si era riferiti a Coanda (vedasi anche libro di Rogliatti) in relazione alla conformazione del terminali di scarico che favorisse l'estrazione dei gas. Anche ai tempi in cui entrarono in voga le code tronche, che avevano la funzione di interrompere lo scorrimento dei fluetti fluidi sulla superficie posteriore della carrozzeria, affinche si determinassero dei vortici e delle pressioni "spingenti" sulla coda stessa, mi sembra di ricordare che si accennò a Bernoulli e non a Coanda anche se, in aerodinamica, i due effetti sono spesso associati. Comunque è un campo affascinante ma anche molto impervio per chi abbia solo un'infarinata che vada anche oltre la conoscenza dell'esperimento "del cucchiaino".
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Re: Toh...chi si rivede !!!
Sono due effetti diversi, anche se correlati fra loro.
Bernoulli con la sua equazione dimostra che aumentando la velocità di un flusso diminuisce la pressione.
Coanda evidenzia che un flusso liquido o gassoso tende a scorrere lungo la superficie con cui viene a contatto, tant'è che si dice " il fluzzo viene imbarcato dalla superficie"
Nel caso in discussione, per il quale ho scomodato l'ingegner Coanda, si trattava di sfruttare l'effetto Coanda per aumentare l'evacuazione dei gas di scarico del mio cinquino.
Qualora volessimo parlare di portanza di un' ala o di spinta di una vela allora sì che è determinante l'effetto Bernoulli, fermo restando che "il fluzzo viene imbarcato dalla superficie".
Dal teorema Bernoulli se ne trae un'altro principio a noi tutti noto, l'effetto Venturi.
Bernoulli con la sua equazione dimostra che aumentando la velocità di un flusso diminuisce la pressione.
Coanda evidenzia che un flusso liquido o gassoso tende a scorrere lungo la superficie con cui viene a contatto, tant'è che si dice " il fluzzo viene imbarcato dalla superficie"
Nel caso in discussione, per il quale ho scomodato l'ingegner Coanda, si trattava di sfruttare l'effetto Coanda per aumentare l'evacuazione dei gas di scarico del mio cinquino.
Qualora volessimo parlare di portanza di un' ala o di spinta di una vela allora sì che è determinante l'effetto Bernoulli, fermo restando che "il fluzzo viene imbarcato dalla superficie".
Dal teorema Bernoulli se ne trae un'altro principio a noi tutti noto, l'effetto Venturi.
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Re: Toh...chi si rivede !!!
Appunto : i principi di Coanda sono applicabili non solo per ottimizzare l'estrazione di un fluido, da uno scarico di gas, da un ventilconvettore, ecc., ma anche e soprattutto in aerodinamica per convogliare i fluidi nella maniera più efficiente e, nelle F.1 più recenti, anche per convogliare i gas di scarico dall'uscita del terminale verso le appendici aerodinamiche.
Il tutto correlato con quelli di Bernoulli da sempre in molte conformazioni aerodinamiche e, forse, perché non saprei dirlo con certezza e neanche spiegare il perché eventualmente, anche nelle "code tronche".
Peraltro, a dire a quale dei due principi si siano richiamati esattamente i progettisti per realizzare le varie parti di una superficie complessa come quella esterna delle F.1 attuali credo che siano proprio pochi a poterlo dire.
Quanto allo scarico Coanda (dettagliato da Rogliatti) c'è da dire che chi lo ha provato ci ha rinunciato quasi subito; se avesse dato i frutti sperati ne avremmo visto sicuramente una maggiore diffusione.
Il tutto correlato con quelli di Bernoulli da sempre in molte conformazioni aerodinamiche e, forse, perché non saprei dirlo con certezza e neanche spiegare il perché eventualmente, anche nelle "code tronche".
Peraltro, a dire a quale dei due principi si siano richiamati esattamente i progettisti per realizzare le varie parti di una superficie complessa come quella esterna delle F.1 attuali credo che siano proprio pochi a poterlo dire.
Quanto allo scarico Coanda (dettagliato da Rogliatti) c'è da dire che chi lo ha provato ci ha rinunciato quasi subito; se avesse dato i frutti sperati ne avremmo visto sicuramente una maggiore diffusione.
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Re: Toh...chi si rivede !!!
Appunto : i principi di Coanda sono applicabili non solo per ottimizzare l'estrazione di un fluido, da uno scarico di gas, da un ventilconvettore, ecc., ma anche e soprattutto in aerodinamica per convogliare i fluidi nella maniera più efficiente e, nelle F.1 più recenti, anche per convogliare i gas di scarico dall'uscita del terminale verso le appendici aerodinamiche.
Ma ti sei accorto che stai dicendo quello che dico io...
Peraltro, a dire a quale dei due principi si siano richiamati esattamente i progettisti per realizzare le varie parti di una superficie complessa come quella esterna delle F.1 attuali credo che siano proprio pochi a poterlo dire.[/i]
..e poi ti contraddici.
Il tutto correlato con quelli di Bernoulli da sempre in molte conformazioni aerodinamiche e, forse, perché non saprei dirlo con certezza e neanche spiegare il perché eventualmente, anche nelle "code tronche".
...da Wikipedia:
Sebbene la dinamica dei fluidi imponga la forma a goccia quale quella con la minor resistenza aerodinamica, Wunibald Kamm scoprì che il taglio o l'appiattimento della rastrematura della coda della "goccia" in un punto intermedio e il suo contemporaneo abbassamento verso il suolo permetteva di ottenere gran parte dei benefici della "goccia completa", senza dover tuttavia confrontarsi con i connessi problemi di ingombro e peso. Il flusso d'aria, una volta incamminatosi lungo il profilo rastremato di una coda "a goccia", tendeva a seguire tale traiettoria a dispetto dell'assenza della parte terminale. Tale effetto è denominato Kamm effect[
Quanto allo scarico Coanda (dettagliato da Rogliatti) c'è da dire che chi lo ha provato ci ha rinunciato quasi subito.
...infatti, io ci ho provato ed solo questo che volevo dire in questo mio post, non te ne eri accorto ?
Ma ti sei accorto che stai dicendo quello che dico io...
Peraltro, a dire a quale dei due principi si siano richiamati esattamente i progettisti per realizzare le varie parti di una superficie complessa come quella esterna delle F.1 attuali credo che siano proprio pochi a poterlo dire.[/i]
..e poi ti contraddici.
Il tutto correlato con quelli di Bernoulli da sempre in molte conformazioni aerodinamiche e, forse, perché non saprei dirlo con certezza e neanche spiegare il perché eventualmente, anche nelle "code tronche".
...da Wikipedia:
Sebbene la dinamica dei fluidi imponga la forma a goccia quale quella con la minor resistenza aerodinamica, Wunibald Kamm scoprì che il taglio o l'appiattimento della rastrematura della coda della "goccia" in un punto intermedio e il suo contemporaneo abbassamento verso il suolo permetteva di ottenere gran parte dei benefici della "goccia completa", senza dover tuttavia confrontarsi con i connessi problemi di ingombro e peso. Il flusso d'aria, una volta incamminatosi lungo il profilo rastremato di una coda "a goccia", tendeva a seguire tale traiettoria a dispetto dell'assenza della parte terminale. Tale effetto è denominato Kamm effect[
Quanto allo scarico Coanda (dettagliato da Rogliatti) c'è da dire che chi lo ha provato ci ha rinunciato quasi subito.
...infatti, io ci ho provato ed solo questo che volevo dire in questo mio post, non te ne eri accorto ?
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Re: Toh...chi si rivede !!!
Calma! Di che mi debbo accorgere? Mica ti sto contraddicendo! Era solo una rifessione ad alta voce in cui cercavo di precisare in parole semplici il concetto! Mi sembra che ci siamo o no?
Però non ho capito su che punto mi sarei contraddetto e se me lo spiegassi meglio, così alla buona, senza far ricorso però ai trattati di fluidodinamica, te ne sarei grato. GrazieAppunto: i principi di Coanda sono applicabili non solo per ottimizzare l'estrazione di un fluido, da uno scarico di gas, da un ventilconvettore, ecc., ma anche e soprattutto in aerodinamica per convogliare i fluidi nella maniera più efficiente e, nelle F.1 più recenti, anche per convogliare i gas di scarico dall'uscita del terminale verso le appendici aerodinamiche.
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Re: Toh...chi si rivede !!!
Macorattivi, spiagami, se puoi, una cosa: ma questo effetto Coanda ha qualcosa a che vedere con la forma della sezione delle ali degli aerei cioè che la faccia superiore deve essere più lunga di quella inferiore per sostenere il volo?
Tieni sempre presente il livello tecnico di chi ti ha formulato la domanda...
doibaf
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Re: Toh...chi si rivede !!!
doibaf ha scritto: ma questo effetto Coanda ha qualcosa a che vedere con la forma della sezione delle ali degli aerei cioè che la faccia superiore deve essere più lunga di quella inferiore per sostenere il volo?
Si e no, mi spiego, la portanza viene creata grazie a due principi di base, quello dimostrato da Benoulli con le sue equazioni in cui si dimostra che aumentando la velocità dell'aria diminuisce la pressione.
Essendo l'ala convessa, l'aria che scorre al disotto dell'ala è più lenta di quella superiore, quindi più densa, quindi determina una maggiore pressione verso l'alto.
Se sopra l'ala la velocità dell'aria sarà maggiore, quindi meno densa, per differenza tra la bassa pressione e l'alta si crea quella che viene chiamata "portanza".
Ma non basta il principio Bernoulli, in effetti la leggera differenza tra la parte superiore e quella inferiore in quanto a convessità non sarebbe sufficiente per creare una buona portanza e quì entra in ballo "l'amico" Coanda.
Il nostro ingegnere cosa ha dimostrato, l' esperimento pratico del cucchiaio [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=o_-Eph9w6_A[/youtube] è esplicativo.
Si dimostra che un fluido che investe una superficie leggermente ricurva (non eccessivamente) tende a seguire la superficie stessa e ad attrarla, tant'è che si dice "il flusso viene imbarcato dalla superficie", causa importante della portanza.
Immagina il cucchiaio posizionato in orizzontale, investito dall'acqua del video, viene attratto verso l'alto, verso il flusso come se fosse spinto dall'aria verso l'alto.
Ecco perchè si ritiene più importante l'effetto Coanda rispetto a quanto codificato da Bernoulli.
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Re: Toh...chi si rivede !!!
bella questa discussione segli effetti dei gas di scarico nell'aerodinamica , anche se mi ci vorrebbe una conoscenza della materia maggiore, e che purtroppo io non ho , in effetti anche io su autosprint ho letto l'articolo su Hanry Coanda, l'ho trovato molto interessante, ricordo vagamente (ma dovrei andare a rileggere i vecchi articoli di G. Piola su AS) che la Ferrari sul finire degli anni 90, fu la prima scuderia di formula uno a sollevare i terminali di scarico facendoli uscire dal cofano motore, li chiamavano a fetta di salame, in modo tale che il flusso dei gas andasse ad investire la parte bassa dell'alettone posteriore per aumentare il carico aerodinamico, anche se così facendo si possono creare degli scompensi in fase di rilascio, mentre la Mc Laren negli stessi anni parlo del 98-99 quando vinse i mondiali con Hakkinen, convogliò i terminali di scarico direttamente nel diffusore posteriore per aumentere la deportanza fornita dallo stesso, a causa di questo la Mc Laren dagli scarichi emetteva un "fischio caratteristico".
Era anche molto interessante la soluzione dell'anno passato quella sui diffusori soffiati, anche se non mi piaceva molto sentire quel suono strano emesso dagli scarichi per via delle particolari mappature delle centraline che facevano arrivare carburante incombusto nei collettori incandescenti in modo tale che continuassero a soffiare anche con motore a minimo nelle curve lente, per non parlare poi della banda del buco cioè Brawn gp attuale Mercedes che con una sottigliezza regolamentare realizzò un doppio diffusore mi sembra chiamato "doble decker"con cui vinse un mondiale di F1 davanti alla red bull di quel geniaccio di Adrian Newey.
Spero vivamente di non essere andato fuori tema, inoltre spero che la discussione possa andare avanti perchè la trovo molto interessante
Era anche molto interessante la soluzione dell'anno passato quella sui diffusori soffiati, anche se non mi piaceva molto sentire quel suono strano emesso dagli scarichi per via delle particolari mappature delle centraline che facevano arrivare carburante incombusto nei collettori incandescenti in modo tale che continuassero a soffiare anche con motore a minimo nelle curve lente, per non parlare poi della banda del buco cioè Brawn gp attuale Mercedes che con una sottigliezza regolamentare realizzò un doppio diffusore mi sembra chiamato "doble decker"con cui vinse un mondiale di F1 davanti alla red bull di quel geniaccio di Adrian Newey.
Spero vivamente di non essere andato fuori tema, inoltre spero che la discussione possa andare avanti perchè la trovo molto interessante
" Agnostico è chi non crede a niente e pretende
che gli altri credano a lui "
G. Pollard
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Re: Toh...chi si rivede !!!
Di fatto il mio riferimento a Coanda era solo legato al fatto che "ci conosciamo" da parecchi anni , quando ho scoperto la sua teoria e la successiva applicazione pratica ipotizzata da Rogliatti.
Cosa diversa sono tutte le più o meno recenti realizzazioni dei difusori soffiati.
Risulta comunque nuova e interessante l'ipotesi segnalata da Autosprint, in pratica, che si sia ricorsi all'effetto Coanda per indirizzare lo scarico dei gas verso l'alettone posteriore, raggirando in parte i regolamenti che lo vietavano.
La mia volontà ero solo quella di rilevare come i teoremi basilari sono sempre quelli anche se ultimamente qualcuno ha cercato di dimostrare che i neutrini sono più veloci della luce
Cosa diversa sono tutte le più o meno recenti realizzazioni dei difusori soffiati.
Risulta comunque nuova e interessante l'ipotesi segnalata da Autosprint, in pratica, che si sia ricorsi all'effetto Coanda per indirizzare lo scarico dei gas verso l'alettone posteriore, raggirando in parte i regolamenti che lo vietavano.
La mia volontà ero solo quella di rilevare come i teoremi basilari sono sempre quelli anche se ultimamente qualcuno ha cercato di dimostrare che i neutrini sono più veloci della luce
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Re: Toh...chi si rivede !!!
Il campo è molto complesso e, nel tempo, si sono create, "scuole di pensiero" diverse. Per cui, anche solo facendo un giro in rete, ci si accorge che c'è chi propende per una tesi e chi per un'altra. Gli studi e le leggi di Bernoulli hanno costituito la base della fludodinamica per tre secoli, comportando però delle ipotesi di base teoriche, come ad esempio quella di ritenere il fluido incompressibile (come sappiamo che non è nella realtà), appare logico che richiedano un ricorso ad altri principi ed altre leggi per spiegare pienamente certi fenomeni. Tuttavia, affermare con certezza che sia più importante o, se vogliamo, che siano spiegabili certi fenomeni aerodinamici, come anche quello della portanza, richiamandosi solo a Coanda non mi sembrerebbe tanto corretto scentificamente perché c'è pure tra gli studiosi chi ritiene che Coanda non c'entri niente con la portanza ed, addirittura, che il famoso esperimento del cucchiaino non possa essere totalmente esplicativo in quando l'effetto suddetto influirebbe poco sulla tendenza del cucchiaino ad aderire al fluido (o quella reciproca) ma in larga parte sia più dovuta a tensioni superficiali che si sviluppano tra i due componenti. Penso che prudentemente, soprattutto chi come me non ne sapesse di più, si potrebbe concludere che questi fenomeni si presentino di solito correlati. Tornando a dove à nata questa discussione, appare sorprendente che solo oggi si riscopra Coanda in F.1 perché, soprattutto ritenendo che i suoi principi siano applicabili, non solo a fenomeni in cui ci sia l'interferenza di un fluido con un altro fluido e delle superfici (com'è all'uscita dei gas di scarico), ma, anche a quelli in cui ci siano tutte le parti componenti la superficie esterna di una F.1 che "taglino" solo aria, invece di Bernoulli o altri, si sarebbe dovuto sentir trattare maggiormente di Coanda in tanti decenni di corse.
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Re: Toh...chi si rivede !!!
Complimenti per la discussione e complimenti specialmente a Vincenzo per aver aperto il post.
G
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