L'estate scorsa ho comprato il sistema di accensione elettronica venduto su ebay e l'ho affidato a Jo per il montaggio ...
http://cgi.ebay.it/KIT-Accensione-Elett ... dZViewItem
Vi posso dire che nonostante la grande capacità ed esperienza di Jo ed anche la sostituzione del sensore Hall non c'è stato modo di far funzionare quell'accensione elettronica.
Fortunatamente il venditore ne ha poi accettato il ritorno, rimborsandomi l'esborso.
Invito quindi gli interessati a quel preciso sistema di informarsi bene, magari presso chi lo ha montato con successo.
Accensione elettronica
- Chris
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precisiamo:
io ho montato l'accensione sulla macchina di Chris, ma la difficoltà non sta nella complessità del circuito o della elettronica. ma sta nel posizionare l'anello nel quale sono incastonati i due magneti, in fase con il distributore di accensione. se il magnete non è perfettamente nel punto giusto quando avviene la scintilla prodotta dalla bobina, non si ha la scarica sulla candela. questo capita perchè il distributore non si trova in corrispondenza del polo che sulla calotta dà tensione al cavo che a sua volta alimenta la candela.
quindi si può solo montare con bobine a salto di scintilla.
come disce giustamente Sly, le accensioni elettroniche non necessariamente hanno necessità del sensore magnetico (vedi accensioni Abarh degli anni '60 quando i sensori magnetici erano ben lungi dal venire).
bisogna immaginare l'accensione elettronica come se fosse un interruttore elettronico il cui comando del tasto (dell'interruttore immaginario) è effettuato dal "dito" che in questo caso sono le puntine.
quindi le puntine danno un imput che l'accensione trasforma in una corrente di intensità elevata che viene inviata alla bobina per generare una poderosa scintilla.
nel caso del sensore di Hall, invece non vi è nessun contatto elettro-meccanico (come invece lo sono le puntine). il sensore magnetico investito dal flusso magnetico di un magnete, oppure tagliato/deviato il flusso magnetico tramite traferro (come la foto della uno/panda mandata da Martin) produce un microsegnale di pochi millivolt e pochi milliampère.
questo microsegnale (molto piccolo!) viene innanzi tutto amplificato, quindi ingigantito e reso a livello tale che possa comandare un interruttore elettronico della stessa natura di quello di cui vi ho parlato sopra. di lì in avanti il processo di funzionamento è identico.
poi vi sono le accensioni elettroniche intelligenti come quella che mi costruii io per il Thunder I. sono in grado di anticipare o posticipare la scintilla per ottimizzare la combustione e scongiurare il battito in testa.
nella 500 è prettamente meccanico e avviene all'interno dello spinterogeno tramite le masse centrifughe che sono quei martelletti che si trovano sotto il distributore trattenute da due mollette. all'aumentare dei giri corrisponde una dilatazione delle masse proprozionale, che muovono l'asse secondario dello spinterogeno. in questo modo si ottiene un anticipo di funzionamento fino a 26 gradi a 3000 giri. tutto questo perchè più il motore sale di giri, minore è il tempo che il fronte di fiamma ha per innescare l'incendio della miscela nel cilindro. quindi per avere una combustione ottimale è necessario dare la scintilla quando il pistone non è ancora giunto al Punto Morto Superiore anticipandone l'innesco. cosa molto dannosa se fatta a basso regime di giri. per questa ragione al minimo le mollette riportano le masse in posizione di zero, lasciando l'anticipo del motore a 10 gradi, mentre a 3000 giri è 10 gradi più 26 di masse centrifughe.
negli spinterogeni con depressore invece questa operazione è effettata da un polmoncino che per effetto della depressione nel collettore di aspirazione (al quale è collegato tramite tubazione) muove la base su cui si trova il dispositivo di comando (sensore o puntine) variando l'anticipo.
le accensioni elettroniche intelligenti o con variazione d'anticipo sono in grado di effettuare questa operazione senza l'ausilio di marchingengni meccanici (soggetti ad usura e sfasamento). quindi con il crescere del numero di giri, che normalemente viene appreso dalla centralina tramite un sensore di giri sulla puleggia o sul volano, l'accensione capisce lo stato di rotazione del motore e gli costruisce l'anticipo su "misura".
quest'ultima è tra le più valide alternative, perchè permette l'eliminazione totale dello spinterogeno e di tutte le cianfrusaglie meccaniche che lo compongono. però spesso la limitazione di queste centraline sta nel poter calcolare fino ad un determinato numero di giri (6000/7000 giri), oltre il quale vanno in inibizione "tagliando" il motore. altra controindicazione è che se la centralina va in tilt, non c'è verso di tornare a casa a meno che non la si sostituisca.
con l'accensione comandata da puntine, in caso di avaria della centralina si può sempre ricollegare le puntine alla bobina e trornare a casa con il sistema d'accensione tradizionale.
adesso spieghiamo il perchè è meglio avere l'accensione:
nel ciclo di funzionamento del motore la bobina si carica di corrente per tutto il periodo in cui le puntine sono chiuse. appena si aprono, la corrente immagazzinata nel primario della bobina tramite il traferro interno alla stessa e a mezzo di flusso magnetico si trasferisce al secondario che è quello che si collega alla calotta o direttamente alla candele (bobina panda o similari). in un circuito statico ideale la bobina immagazina parecchia corrente, perchè il tempo che le puntine sono chiuse è infinito. in un motore il tempo che le puntine sono chiuse diminuisce all'aumentare dei giri. viene da se che al minimo le puntine sono più tempo chiuse che a 4000 giri. quindi significa che al minimo la qualità della scintilla prodotta dalla bobina sarà superiore a quella prodotta a 4000 giri. praticamente il perfetto contrario di quello che serve al motore.
quindi negli anni e con l'avvento dell'elettronica si sono escogitati diversi sitemi per fare in modo che la bobina possa immagazzinare più corrente possibile a qualsiasi regime di giri. migliorando così il funzionamento del motore, le prestazioni ed i consumi.
le accensioni elettroniche primordiali sfruttavano il comando a puntine che comunque rendeva ottima la corrente che la bobina trasformava in scintilla per le candele.
le due centraline mostrate da Martin sono di tipo a sensore, la seconda (quella nera) ha la variazione di anticipo statica. qiondi senza masse.
invece per coloro che si accingono a trapiantare uno spinterogeno simile a quello Panda/uno mostrato da Martin, raccomando di eliminare due del quattro traferri che tagliano il flusso. l'aliminazione deve avvenire in modo frontale e non consecutiva.
spero che abbiate capito qualcosa.....
Salutoni. Zio JO
io ho montato l'accensione sulla macchina di Chris, ma la difficoltà non sta nella complessità del circuito o della elettronica. ma sta nel posizionare l'anello nel quale sono incastonati i due magneti, in fase con il distributore di accensione. se il magnete non è perfettamente nel punto giusto quando avviene la scintilla prodotta dalla bobina, non si ha la scarica sulla candela. questo capita perchè il distributore non si trova in corrispondenza del polo che sulla calotta dà tensione al cavo che a sua volta alimenta la candela.
quindi si può solo montare con bobine a salto di scintilla.
come disce giustamente Sly, le accensioni elettroniche non necessariamente hanno necessità del sensore magnetico (vedi accensioni Abarh degli anni '60 quando i sensori magnetici erano ben lungi dal venire).
bisogna immaginare l'accensione elettronica come se fosse un interruttore elettronico il cui comando del tasto (dell'interruttore immaginario) è effettuato dal "dito" che in questo caso sono le puntine.
quindi le puntine danno un imput che l'accensione trasforma in una corrente di intensità elevata che viene inviata alla bobina per generare una poderosa scintilla.
nel caso del sensore di Hall, invece non vi è nessun contatto elettro-meccanico (come invece lo sono le puntine). il sensore magnetico investito dal flusso magnetico di un magnete, oppure tagliato/deviato il flusso magnetico tramite traferro (come la foto della uno/panda mandata da Martin) produce un microsegnale di pochi millivolt e pochi milliampère.
questo microsegnale (molto piccolo!) viene innanzi tutto amplificato, quindi ingigantito e reso a livello tale che possa comandare un interruttore elettronico della stessa natura di quello di cui vi ho parlato sopra. di lì in avanti il processo di funzionamento è identico.
poi vi sono le accensioni elettroniche intelligenti come quella che mi costruii io per il Thunder I. sono in grado di anticipare o posticipare la scintilla per ottimizzare la combustione e scongiurare il battito in testa.
nella 500 è prettamente meccanico e avviene all'interno dello spinterogeno tramite le masse centrifughe che sono quei martelletti che si trovano sotto il distributore trattenute da due mollette. all'aumentare dei giri corrisponde una dilatazione delle masse proprozionale, che muovono l'asse secondario dello spinterogeno. in questo modo si ottiene un anticipo di funzionamento fino a 26 gradi a 3000 giri. tutto questo perchè più il motore sale di giri, minore è il tempo che il fronte di fiamma ha per innescare l'incendio della miscela nel cilindro. quindi per avere una combustione ottimale è necessario dare la scintilla quando il pistone non è ancora giunto al Punto Morto Superiore anticipandone l'innesco. cosa molto dannosa se fatta a basso regime di giri. per questa ragione al minimo le mollette riportano le masse in posizione di zero, lasciando l'anticipo del motore a 10 gradi, mentre a 3000 giri è 10 gradi più 26 di masse centrifughe.
negli spinterogeni con depressore invece questa operazione è effettata da un polmoncino che per effetto della depressione nel collettore di aspirazione (al quale è collegato tramite tubazione) muove la base su cui si trova il dispositivo di comando (sensore o puntine) variando l'anticipo.
le accensioni elettroniche intelligenti o con variazione d'anticipo sono in grado di effettuare questa operazione senza l'ausilio di marchingengni meccanici (soggetti ad usura e sfasamento). quindi con il crescere del numero di giri, che normalemente viene appreso dalla centralina tramite un sensore di giri sulla puleggia o sul volano, l'accensione capisce lo stato di rotazione del motore e gli costruisce l'anticipo su "misura".
quest'ultima è tra le più valide alternative, perchè permette l'eliminazione totale dello spinterogeno e di tutte le cianfrusaglie meccaniche che lo compongono. però spesso la limitazione di queste centraline sta nel poter calcolare fino ad un determinato numero di giri (6000/7000 giri), oltre il quale vanno in inibizione "tagliando" il motore. altra controindicazione è che se la centralina va in tilt, non c'è verso di tornare a casa a meno che non la si sostituisca.
con l'accensione comandata da puntine, in caso di avaria della centralina si può sempre ricollegare le puntine alla bobina e trornare a casa con il sistema d'accensione tradizionale.
adesso spieghiamo il perchè è meglio avere l'accensione:
nel ciclo di funzionamento del motore la bobina si carica di corrente per tutto il periodo in cui le puntine sono chiuse. appena si aprono, la corrente immagazzinata nel primario della bobina tramite il traferro interno alla stessa e a mezzo di flusso magnetico si trasferisce al secondario che è quello che si collega alla calotta o direttamente alla candele (bobina panda o similari). in un circuito statico ideale la bobina immagazina parecchia corrente, perchè il tempo che le puntine sono chiuse è infinito. in un motore il tempo che le puntine sono chiuse diminuisce all'aumentare dei giri. viene da se che al minimo le puntine sono più tempo chiuse che a 4000 giri. quindi significa che al minimo la qualità della scintilla prodotta dalla bobina sarà superiore a quella prodotta a 4000 giri. praticamente il perfetto contrario di quello che serve al motore.
quindi negli anni e con l'avvento dell'elettronica si sono escogitati diversi sitemi per fare in modo che la bobina possa immagazzinare più corrente possibile a qualsiasi regime di giri. migliorando così il funzionamento del motore, le prestazioni ed i consumi.
le accensioni elettroniche primordiali sfruttavano il comando a puntine che comunque rendeva ottima la corrente che la bobina trasformava in scintilla per le candele.
le due centraline mostrate da Martin sono di tipo a sensore, la seconda (quella nera) ha la variazione di anticipo statica. qiondi senza masse.
invece per coloro che si accingono a trapiantare uno spinterogeno simile a quello Panda/uno mostrato da Martin, raccomando di eliminare due del quattro traferri che tagliano il flusso. l'aliminazione deve avvenire in modo frontale e non consecutiva.
spero che abbiate capito qualcosa.....
Salutoni. Zio JO
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Ho trovato su internet questo sito olandese http://www.123ignition.nl/
Vendono una accensione elettronica per la 500. Se vi scaricate le istruzioni in PDF sono scritte in italiano. La particolarita' e' che oltre all'assenza di parti in strusciamento (puntine, ruttore), ha la possibilita' di impostare (oltre quelle originali) 12 curve di anticipo differenti tra loro rispettivamente a 2000 e 3000 giri attraverso un commutatore. E' tarata fino a 8000 giri, ed offrono anche una bobina doppia. Mi sembra una buona idea soprattutto se si potenzia un motore e si cercano anticipi diversi da quello originale. Chiedo a chi ci capisce.... di elettricita' e soprattutto a zio Jo, se e' una buona idea, o se invece si puo' ottenere lo stesso effetto della variazione dell'anticipo girando lo spinterogeno nella sua sede. Ciao a tutti
Vendono una accensione elettronica per la 500. Se vi scaricate le istruzioni in PDF sono scritte in italiano. La particolarita' e' che oltre all'assenza di parti in strusciamento (puntine, ruttore), ha la possibilita' di impostare (oltre quelle originali) 12 curve di anticipo differenti tra loro rispettivamente a 2000 e 3000 giri attraverso un commutatore. E' tarata fino a 8000 giri, ed offrono anche una bobina doppia. Mi sembra una buona idea soprattutto se si potenzia un motore e si cercano anticipi diversi da quello originale. Chiedo a chi ci capisce.... di elettricita' e soprattutto a zio Jo, se e' una buona idea, o se invece si puo' ottenere lo stesso effetto della variazione dell'anticipo girando lo spinterogeno nella sua sede. Ciao a tutti
- Gazzfab
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Ma... infatti, io penso che sul cinquino, alla fine va' bene quello che c'e' di originale, perche' mettere una accensione elettronica solamente per non avere le puntine platinate, mi sembra abbastanza limitativo. Ci vorrebbero dei sensori ( come in quelle moderne) che in funzione del numero dei giri, della posizione della farfalla, della temperatura olio ecc. ecc. creasse una mappatura idonea in funzione della potenza richiesta al motore. Poi, con le puntine con un minimo di manutenzione dura una vita e non ti lascia a piedi, se invece si rompe quella elettronica.... Comunque io sono dell'avviso, che se si studiasse una accensione elettronica fatta bene, i vantaggi sarebbero notevoli su un motore pompato, ma penso che in giro non ne esista nessuna veramente seria, perche' il costo della sperimentazione e' troppo elevato. Un saluto a tutti
- Ape20ff
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- Nome: Ape
Re: Accensione elettronica
Salve a tutti.
Credo che l'accensione introdotta per pria in questa discussione sia una certa plasma spark ma non posso esserne certo.
Non credo si veda piu' in giro,la metto giusto perche' ho trovato qualcosa e nel futuro possa tornare utile a qualcuno come punto di riferimento, a volte ritornano.
Giusto un cenno storico per i posteri.
Ecco la brochure:
Un saluto.
Credo che l'accensione introdotta per pria in questa discussione sia una certa plasma spark ma non posso esserne certo.
Non credo si veda piu' in giro,la metto giusto perche' ho trovato qualcosa e nel futuro possa tornare utile a qualcuno come punto di riferimento, a volte ritornano.
Giusto un cenno storico per i posteri.
Ecco la brochure:
Un saluto.
- Adriano.Casoni
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- Iscritto il: 13.05.2011, 16:57
- Nome: Adriano
Re:
-----Buongiorno Gabriele,da alcune settimane ho montato l'accensione 123 ultimo tipo ,che prevede l'adozione di una sola bobina pertanto l'aspetto esteriore è identico allo spinterogeno originale,Chi ti scrive è un fautore della originalità senza però tralasciare l'aspetto della prevenzione dei guasti ed alla facilità del rimanere piedi da problemi d'accensione (e con le ns 500 non è così difficile).Oltre al discorso della impostazione delle varie mappature di anticipo scelte anche solo se uno abita in montagna o in pianura,se fa lunghi percorsi o no,questa accensione ,e lo posso testimoniare senza averne alcun tornacconto,ha la pecugliarità di dare un costante e proporzionatissimo aumento dell'anticipo col variare del numero di giri "sentendo anche piccoli incrementi.Il vecchio sistema delle massette o del depressore,erano elementi non certo precisi e non reggono al confronto.Il mio è un originalissimo 110F è la salita di giri,la ripresa e anche il consumo,sono migliorati sensibilmente.Il motore gira tondo che è un piacere,l'accensione è sempre pronta ed immediata.Secondo il mio modestssimo parere di patentato dal 61 sono state 170 euro ben spesi.Adriano.Gabriele57d ha scritto:Ma... infatti, io penso che sul cinquino, alla fine va' bene quello che c'e' di originale, perche' mettere una accensione elettronica solamente per non avere le puntine platinate, mi sembra abbastanza limitativo. Ci vorrebbero dei sensori ( come in quelle moderne) che in funzione del numero dei giri, della posizione della farfalla, della temperatura olio ecc. ecc. creasse una mappatura idonea in funzione della potenza richiesta al motore. Poi, con le puntine con un minimo di manutenzione dura una vita e non ti lascia a piedi, se invece si rompe quella elettronica.... Comunque io sono dell'avviso, che se si studiasse una accensione elettronica fatta bene, i vantaggi sarebbero notevoli su un motore pompato, ma penso che in giro non ne esista nessuna veramente seria, perche' il costo della sperimentazione e' troppo elevato. Un saluto a tutti
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----Se conosci come funziona e lo usi di conseguenza,gran parte della manutenzione è fatta...