Fiat 500 F ottobulloni 1965 - Erk
Inviato: 26.07.2015, 18:14
Buongiorno a tutti! dopo varie peripezie, occasioni mancate e dubbi amletici (l'ultimo a inizio settimana), finalmente... sono padre di un Cinquino pure io!!!
Cercherò di raccontarvi brevemente la mia storia: probabilmente, se la racconto a un profano, potrò giustamente sentirmi dare del pazzo ma se la racconto a chi è appassionato, quest'ultimo sicuramente capirà quanto la mia passione per la 500 (nonostante la mia giovane età) si sia spinta oltre ogni ostacolo.
Prometto che vi impiegherà una decina di minuti, non di più...
Tutto è iniziato la settimana scorsa quando, come ogni giorno da oltre un anno a questa parte, controllavo sui vari siti di vendita se ci fosse qualche occasione. E così, aprendo un annuncio sommario e senza foto, scopro che a in Emilia Romagna una signora vendeva (a un prezzo ragionevole) una fiat 500 ottobulloni. (Piccola premessa: io abito in Friuli Venezia Giulia!).
Così la contatto e lei mi indirizza al marito che avrebbe saputo rispondere alle mie richieste. Il signore me la descrive come un'auto restaurata in modo conservativo una decina di anni fa secondo il modello originale, senza elaborazioni varie o modifiche. Questo per me era già un buon punto di partenza, tuttavia avrei dovuto vederla di persona poiché ho visto molti modelli restaurati come fossero una F normale, senza la minima cura nei particolari che una ottobulloni richiede. Ecco però che arriva la prima secchiate gelida: il proprietario stava per partire in ferie e rimandava le trattative a Settembre. Un po' sconsolato lo saluto e ci diamo appuntamento a Settembre... Tuttavia la mia voglia di avere tra le mani quell'auto era così impellente che nel giro di qualche giorno sono riuscito a fissare un appuntamento per la settimana successiva (ovvero questa). Così,dopo aver preso tutti i provvedimenti, arrivava il giorno prima della partenza quando, con mio rammarico, scopro che il libretto non era originale, bensì era stata reimmatricolata nell'83 per un cambio di provincia. Dopo aver aperto un Topic sul forum a causa della mia imminente depressione, sono riuscito a tranquillizzarmi grazie alle risposte dei vari utenti e a partire, l'indomani, un po' più sereno (nonostante la notte passata in bianco).
Arriva così il giorno della partenza: in macchina siamo io, mio fratello e un anziano signore conosciuto poco tempo fa che per passione restaura in modo maniacale auto e moto d'epoca, dimostratosi subito disponibile ad accompagnarmi nonostante i 350km di distanza e soprattutto rivelatosi poi fondamentale per la conclusione dell'acquisto.
Dopo un viaggio di circa tre ore e mezza (in cui io non ero proprio rilassato, dal momento che sentivo un po' il peso di un'eventuale inconclusione) arriviamo a Reggio Emilia, dove veniamo accolti dal signore e da suo genero. Ed ecco che mi si presenta davanti una ottobulloni bellissima, fresca di carrozzeria, sana, con pochissimo stucco (ho perso oltre 20 minuti ad analizzarla con la calamita) e soprattutto - cosa che mi premeva di più - con tutti i particolari originali dell'epoca!!! Avrei immediatamente concluso la trattativa se non fosse stato per un piccolo particolare: l'auto non andava in moto. Essendo stata ferma per parecchio tempo, non si accendeva più. Sicuramente, se fossi stato da solo, avrei ringraziato il proprietario e sarei tornato, avvilito, a casa. E qui entra in gioco il signore di cui prima, che, con una serenità insolita, mi tranquillizza e senza neanche una preoccupazione inizia ad analizzare l'auto la ricerca del problema, sostenendo che nel motore della 500, le cose che potrebbero non funzionare sono al massimo quattro. Così , con i pochi attrezzi che aveva a disposizione (qualche chiave inglese, qualche cacciavite, una pinza e del filo di ferro) controlla e cambia le candele, controlla la pompa della benzina, dove si accorge che non aspira, smonta il tubo collegato al serbatoio e si accorge essere ostruito e nel giro di mezzora, riesce a risalire al problema ovvero l'ostruzione della pompa nel serbatoio che smonta e pulisce con un filo di ferro. Risultato: la 500 parte al primo colpo. Imparo così che è proprio vero ciò che il signore sostiene: un buon meccanico deve sempre avere un martello, un filo di ferro e olio di gomito: io posso dire di aver visto riparare un'auto con un filo di ferro!!!
Dunque, appurato che anche il motore era sano e funzionante, concludo le varie pratiche e acquisto il Cinquino mentre il signore ha finito di fare il tagliando alla vettura, regolando il minimo e ripristinando l'impianto elettrico. Si presentava ora il problema principale: il rientro. Non vi dico l'inferno che ho passato lo scorso mercoledì (neanche farlo apposta la giornata più calda della settimana) dalle 14 alle 16 sull'Autostrada del sole con QUARANTADUE GRADI all'ombra. Giusto per farvi un esempio, l'asfalto era talmente bollente e riscaldava talmente tanto che la spia dell'olio si accendeva ogni 6 chilometri, costringendomi a una sosta forzata - principalmente nelle aree SOS, sotto la calura totale. Per ovviare al problema del surriscaldamento e dell'olio in ebollizione, dapprima abbiamo aperto il vano motore, mantenendolo aperto con una chiave inglese e del filo di ferro (!!!) ma la situazione era talmente drammatica che la soluzione ottimale è stata quella di toglierlo completamente (allegherò le foto del rientro ). Così, dopo oltre SETTE ore di viaggio estenuante, sono arrivato finalmente a casa. Potrete definirmi un pazzo ma vi assicuro che l'emozione che mi ha dato questa avventura mi ha legato talmente tanto alla 500 che non me lo dimenticherò per tutta la vita e sarò orgoglioso di raccontarlo a chi vorrà e potrà realmente capirlo!!!
Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo (ho omesso un sacco di sfumature) ma vi garantisco che un'esperienza del genere non merita di essere riassunte in poche righe... E così, soprattutto al simpatico e provvidenziale anziano che non smetterò mai di ringraziare, mi ritrovo anche io proprietario di un cinquino!!! E neanche uno qualunque...
Man mano che aggiusterò le piccolezze per riportarla agli antichi splendori, vi delizierò delle foto!
Tuttavia vorrei chiedere la partecipazione di tutti nel stilare una lista dei particolari della cinquecento serie ottobulloni (la mia credo sia una terza serie, presumibilmente dell'autunno 65, telaio 09683xx)! Magari con il vostro aiuto riusciamo a mettere ordine su quello che nel web si trova in modo confusionario...
Io inizio con i particolari della mia!
-Imbullonatura cerniera porta con 8 bulloni;
-Presa d'aria con nervatura a 6 viti;
-Portaluce targa in allumino (non plastica cromata);
-Maniglia chiusura porta, apripista e alzavetri in alluminio;
-Sedili ribaltabili anteriormente ma senza click per la chiusura;
-Sedili a fasce (come la D) e non a molla;
-Pannelli posteriori in due pezzi (non unico pezzo): pannello laterale con il disegno di quelli anteriore (le 5 linee) + passaruota;
-Occhiello per apertura del cofano anteriore in gomma nera (non levetta);
-Coppe ruota in alluminio (non acciaio);
-Tappo serbatoio con due protuberanze;
Questi sono le principali caratteristiche che la mia possiede. leggendo su internet però ho trovato anche altre caratteristiche quali: tasca portacarte in alluminio, gancetto per chiusura capote aperta, baffo in tre pezzi di cui il fregio centrale in ferro e le alette in plastica, base dei fanali posteriori in alluminio, luci di posizione-indicatori di direzione con basetta in alluminio... Ho letto anche che i fari anteriori avevano tre viti con innesto a baionetta per bloccaggio e regolazione ma io ho due viti e il bloccaggio a molla: sono della versione successiva?
Un a tutti coloro che mi daranno una mano!
Cercherò di raccontarvi brevemente la mia storia: probabilmente, se la racconto a un profano, potrò giustamente sentirmi dare del pazzo ma se la racconto a chi è appassionato, quest'ultimo sicuramente capirà quanto la mia passione per la 500 (nonostante la mia giovane età) si sia spinta oltre ogni ostacolo.
Prometto che vi impiegherà una decina di minuti, non di più...
Tutto è iniziato la settimana scorsa quando, come ogni giorno da oltre un anno a questa parte, controllavo sui vari siti di vendita se ci fosse qualche occasione. E così, aprendo un annuncio sommario e senza foto, scopro che a in Emilia Romagna una signora vendeva (a un prezzo ragionevole) una fiat 500 ottobulloni. (Piccola premessa: io abito in Friuli Venezia Giulia!).
Così la contatto e lei mi indirizza al marito che avrebbe saputo rispondere alle mie richieste. Il signore me la descrive come un'auto restaurata in modo conservativo una decina di anni fa secondo il modello originale, senza elaborazioni varie o modifiche. Questo per me era già un buon punto di partenza, tuttavia avrei dovuto vederla di persona poiché ho visto molti modelli restaurati come fossero una F normale, senza la minima cura nei particolari che una ottobulloni richiede. Ecco però che arriva la prima secchiate gelida: il proprietario stava per partire in ferie e rimandava le trattative a Settembre. Un po' sconsolato lo saluto e ci diamo appuntamento a Settembre... Tuttavia la mia voglia di avere tra le mani quell'auto era così impellente che nel giro di qualche giorno sono riuscito a fissare un appuntamento per la settimana successiva (ovvero questa). Così,dopo aver preso tutti i provvedimenti, arrivava il giorno prima della partenza quando, con mio rammarico, scopro che il libretto non era originale, bensì era stata reimmatricolata nell'83 per un cambio di provincia. Dopo aver aperto un Topic sul forum a causa della mia imminente depressione, sono riuscito a tranquillizzarmi grazie alle risposte dei vari utenti e a partire, l'indomani, un po' più sereno (nonostante la notte passata in bianco).
Arriva così il giorno della partenza: in macchina siamo io, mio fratello e un anziano signore conosciuto poco tempo fa che per passione restaura in modo maniacale auto e moto d'epoca, dimostratosi subito disponibile ad accompagnarmi nonostante i 350km di distanza e soprattutto rivelatosi poi fondamentale per la conclusione dell'acquisto.
Dopo un viaggio di circa tre ore e mezza (in cui io non ero proprio rilassato, dal momento che sentivo un po' il peso di un'eventuale inconclusione) arriviamo a Reggio Emilia, dove veniamo accolti dal signore e da suo genero. Ed ecco che mi si presenta davanti una ottobulloni bellissima, fresca di carrozzeria, sana, con pochissimo stucco (ho perso oltre 20 minuti ad analizzarla con la calamita) e soprattutto - cosa che mi premeva di più - con tutti i particolari originali dell'epoca!!! Avrei immediatamente concluso la trattativa se non fosse stato per un piccolo particolare: l'auto non andava in moto. Essendo stata ferma per parecchio tempo, non si accendeva più. Sicuramente, se fossi stato da solo, avrei ringraziato il proprietario e sarei tornato, avvilito, a casa. E qui entra in gioco il signore di cui prima, che, con una serenità insolita, mi tranquillizza e senza neanche una preoccupazione inizia ad analizzare l'auto la ricerca del problema, sostenendo che nel motore della 500, le cose che potrebbero non funzionare sono al massimo quattro. Così , con i pochi attrezzi che aveva a disposizione (qualche chiave inglese, qualche cacciavite, una pinza e del filo di ferro) controlla e cambia le candele, controlla la pompa della benzina, dove si accorge che non aspira, smonta il tubo collegato al serbatoio e si accorge essere ostruito e nel giro di mezzora, riesce a risalire al problema ovvero l'ostruzione della pompa nel serbatoio che smonta e pulisce con un filo di ferro. Risultato: la 500 parte al primo colpo. Imparo così che è proprio vero ciò che il signore sostiene: un buon meccanico deve sempre avere un martello, un filo di ferro e olio di gomito: io posso dire di aver visto riparare un'auto con un filo di ferro!!!
Dunque, appurato che anche il motore era sano e funzionante, concludo le varie pratiche e acquisto il Cinquino mentre il signore ha finito di fare il tagliando alla vettura, regolando il minimo e ripristinando l'impianto elettrico. Si presentava ora il problema principale: il rientro. Non vi dico l'inferno che ho passato lo scorso mercoledì (neanche farlo apposta la giornata più calda della settimana) dalle 14 alle 16 sull'Autostrada del sole con QUARANTADUE GRADI all'ombra. Giusto per farvi un esempio, l'asfalto era talmente bollente e riscaldava talmente tanto che la spia dell'olio si accendeva ogni 6 chilometri, costringendomi a una sosta forzata - principalmente nelle aree SOS, sotto la calura totale. Per ovviare al problema del surriscaldamento e dell'olio in ebollizione, dapprima abbiamo aperto il vano motore, mantenendolo aperto con una chiave inglese e del filo di ferro (!!!) ma la situazione era talmente drammatica che la soluzione ottimale è stata quella di toglierlo completamente (allegherò le foto del rientro ). Così, dopo oltre SETTE ore di viaggio estenuante, sono arrivato finalmente a casa. Potrete definirmi un pazzo ma vi assicuro che l'emozione che mi ha dato questa avventura mi ha legato talmente tanto alla 500 che non me lo dimenticherò per tutta la vita e sarò orgoglioso di raccontarlo a chi vorrà e potrà realmente capirlo!!!
Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo (ho omesso un sacco di sfumature) ma vi garantisco che un'esperienza del genere non merita di essere riassunte in poche righe... E così, soprattutto al simpatico e provvidenziale anziano che non smetterò mai di ringraziare, mi ritrovo anche io proprietario di un cinquino!!! E neanche uno qualunque...
Man mano che aggiusterò le piccolezze per riportarla agli antichi splendori, vi delizierò delle foto!
Tuttavia vorrei chiedere la partecipazione di tutti nel stilare una lista dei particolari della cinquecento serie ottobulloni (la mia credo sia una terza serie, presumibilmente dell'autunno 65, telaio 09683xx)! Magari con il vostro aiuto riusciamo a mettere ordine su quello che nel web si trova in modo confusionario...
Io inizio con i particolari della mia!
-Imbullonatura cerniera porta con 8 bulloni;
-Presa d'aria con nervatura a 6 viti;
-Portaluce targa in allumino (non plastica cromata);
-Maniglia chiusura porta, apripista e alzavetri in alluminio;
-Sedili ribaltabili anteriormente ma senza click per la chiusura;
-Sedili a fasce (come la D) e non a molla;
-Pannelli posteriori in due pezzi (non unico pezzo): pannello laterale con il disegno di quelli anteriore (le 5 linee) + passaruota;
-Occhiello per apertura del cofano anteriore in gomma nera (non levetta);
-Coppe ruota in alluminio (non acciaio);
-Tappo serbatoio con due protuberanze;
Questi sono le principali caratteristiche che la mia possiede. leggendo su internet però ho trovato anche altre caratteristiche quali: tasca portacarte in alluminio, gancetto per chiusura capote aperta, baffo in tre pezzi di cui il fregio centrale in ferro e le alette in plastica, base dei fanali posteriori in alluminio, luci di posizione-indicatori di direzione con basetta in alluminio... Ho letto anche che i fari anteriori avevano tre viti con innesto a baionetta per bloccaggio e regolazione ma io ho due viti e il bloccaggio a molla: sono della versione successiva?
Un a tutti coloro che mi daranno una mano!