Come funzionano i carburatori ?

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Roket
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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Roket »

Atomo27 ha scritto: 06.06.2020, 11:49 Da quello che ho letto mi pare che ogni attore ha codiviso il suo sapere, al punto che questo in alcuni casi è diventato ridondante.
Credo che questo argomento, a parte qualche considerazione non tecnica, sia una esperienza esaurita.
Chiedo cortesementa gli intervenuti, di non perseverere con le proprie posizioni, altrimenti lo staff, sarà costretto, a bloccare coattivamente il topic.
Grazie.
Buon giorno.
Per curiosità, visto che sembra hai letto il topic, puoi riportare cosa hai capito di tecnica di funzionamento dei carburatori e della funzione dell'emulsionatore?
Saluti Cele
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Atomo27
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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Atomo27 »

Carmelo, la risposta la trovi nei miei post precedenti.......
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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Atomo27 »

Atomo27 ha scritto: 27.05.2020, 7:41 Emidio, grazie per la spiegazione, anche se ad essere sincero a parte il funzionamento del venturi, che secondo me funziona come il dispositivo degli acquari, per ossigenare l'acqua in modo semplice, per il resto mi propongo di rileggerlo.
Atomo27 ha scritto: 30.05.2020, 10:03 Signori, forse sfugge una cosa, chi vi legge buona parte di questi non vi segue.
Spero di sbagliarmi, ma chi come me ne capisce poco di carburatori, e vuole apprebdere qualcosa, non riesce a seguire.
Ho letto attentamente, mi cogratulo per le nozioni altamente tecniche, ma se queste si miscelano a repliche che dicono il contrario, o la stessa cosa in modo diverso , quì si rischia di esser più confusi che persuasi.
A questo punto servirebbe un Bignami, altrimenti mi perdo, ma rinuncio.
Carmelo spero con questo post, di essere stato abbastanza chiaro.
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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Giampaolo.Malacri »

Leggo con dispiacere che pure questa discussione non ha preso una brutta piega
Mi trattengo a chiuderla sperando che si raddrizzi ma soprattutto che si riesca a interagire da adulti
Grazie a tutti per la collaborazione e buon proseguimento
non saprò una mazza ma quel poco che so mi piace condividerlo.....
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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Mantovasud »

Purtroppo siamo discordanti su tutto, non c''è nulla in comune..
Ho iniziato indicando il principio che fa funzionare il carburatore..anche su questo c'è stato da ridire.

La benzina esce dallo spruzzatore sfruttando la diversità di pressione esistente all'interno del diffusore e la pressione atmosferica che grava sopra la benzina contenuta nella vaschetta.
Se non si inizia da una presa di posizione comune è inutile stare a discutere, anche su questo c'è stato qualcosa di discordante, " si, ma però.." se qualcosa non torna è bene farlo conoscere in modo chiaro, non deve essere un giro di parole per poi essere la stessa cosa, un perchè va detto..altrimenti chi legge non capisce nulla.

Il deodorante contenuto di una bomboletta spry esce perchè sopra il liquido agisce una pressione superiore a quella atmosferica..se in un ambiente chiuso creiamo la medesima pressione interna alla bomboletta e proviamo a profumare l'ambiente, dalla bomboletta non uscirà neanche l'odore...

Questa differenza fa uscire la benzina dallo spruzzatore, "il motore aspira aria", la benzina può unirsi all'aria sfruttando questo sistema.

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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Mantovasud »

Nei motori con il sistema di alimentazione a iniezione di benzina, "non cambia nulla", il motore aspira sempre l'aria, è il modo di formare la miscela combustibile che è diverso, il carburante viene fatto uscire da un'elettrovalvola per mezzo di una pompa a pressione..(nei motori moderni)

Il modo per come l'ho descritto è elementare, i dettagli non interessano.

Mi è stato ricordato che le dimensioni fisiche del tubetto emulsionatore contano, aggiungo essenziali, specialmente nella fase di accelerazione.. il passare da una condizione di regime minimo del motore ad una di farfalla tutta aperta.

Ad un'apertura rapida della farfalla, l'aria ha un effetto immediato ad immettersi nei cilindri, entra dal portone principale, ben diverso per la benzina costretta ad usare la porta di servizio, ci sono le scale e manca l'ascensore, il suo peso la rallenta.

Adesso interviene il tubetto di emulsione, le sue dimensioni sono importanti per la quantità di carburante che può contenere il POZZETTO, quantità non ha caso, se consideriamo che è la sede del tubetto, quindi, quest'ultimo è parzialmente avvolto di benzina, lo circonda esternamente e lo riempie attraverso il foro, o i fori fatti sulla sua superficie.

Brevemente è spiegato sul manuale della Dell'Orto

Una volta aperta la farfalla la depressione richiama aria attraverso la vite di freno, essendo immediatamente sopra il tubetto, se entra dovrà pure uscire..
..il tubetto è immerso nella benzina alla pari del livello nella vaschetta, l'aria per uscire è costretta a farlo attraverso i fori, lo fa, nel frattempo raccoglie e porta via a piene mani la benzina interna e esterna al tubetto di emulsione..adesso ricordiamoci delle dimensioni del tubetto, tanto è più snello, maggiore è il carburante a disposizione..
Questo modo di procedere è soltanto agli inizi di un'accelerazione, la quantità di benzina intorno al tubetto serve per compensare quella magrezza cronica dovuta all'impossibilità del carburatore a fornire all'inizio il giusto titolo della miscela.

Questo modo di usare il tubetto di emulsione è solo momentaneo..una volta asportata quella parte di benzina la ritroveremo nella medesima quantità nel momento che il motore torna al minimo, non entrando aria attraverso la vite di freno il livello internamente si ripristina.
Di seguito, il suo compito sarà quello di mantenere costante il flusso della benzina..aumentando la depressione aumenta la quantità di aria che entra attraverso la vite di freno e quella che esce attraverso i fori del tubetto..ne consegue, che il rallentamento sarà sempre proporzionato alla quantità di aria che esce dai fori (del tubetto)

Smagrire significa portare alle giuste proporzioni il titolo della miscela, ben diverso da "un'essere troppa come quantità"..rallentandone il flusso di miscela ne entra meno, il motore riceve quella che necessita al suo fabbisogno..

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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Mantovasud »

Un saluto a tutti :s

I fori sul tubetto e la loro disposizione non è casuale, spero di essere stato compreso nell'affermare che il tubetto di emulsione svolge 2 mansioni..
.. all'inizio arricchiscono la miscela nella fase di accelerazione, dopo rallentano e limitano il flusso del carburante impedendo che dallo spruzzatore ne esca una quantità incontrollata, una volta vinta l'inerzia iniziale per la benzina sarebbe come scorrere lungo un piano inclinato...

Ritorno un'attimo sulla figura dei 2 emulsionatori che vi avevo mostrato..Se lo ricordate, avevo chiesto un breve commento che non c'è stato.

Il tubetto "privo" di fori sulla parte alta, durante la prima fase di ACCELERAZIONE fornisce una miscela più povera.. l'aria che entra dal freno non potendo uscire da nessuna parte non può incrementare la carburazione, deve aspettare che finalmente si scoprono i fori sulla metà.. una volta aperta tutta la farfalla in basso non c''è nulla che rallenta il flusso.
.. concludendo, questo emulsionatore fornisce una miscela magra all'inizio e ricca nei regimi di piena potenza, ideali per un motore modificato.

Senza, o una riduzione di fori nella parte alta si evitano borbottamenti dovuti ad un'accesso di miscela ricca nella fase di accelerazione, specialmente a caldo, lo spunto del motore è migliore..etc.
..per l'accesso di benzina in velocità, ci si regola di conseguenza con le tarature amovibili del freno-aria e getto del max, almeno con questo tipo di emulsionatore.

Con tromba, e a tambur battente.. si sostiene che i fori sul tubetto smagriscono la carburazione, io dico che agiscono secondo le necessità, devo dedurre che il modo di funzionare del carburatore a molti è ancora ignoto..ovviamente coloro che lo fanno per mestiere evitano di divulgare troppe notizie.



I fori di progressione.
Prima ancora dell'intervento del tubetto di emulsione, l'aumento del regime nella fase di accelerazione è affidata al foro/i di progressione, uno o una serie di forellini disposti in ordine lungo il condotto che dal getto-benzina del minimo scende fino a sotto la farfalla.
Essendo disposti sopra la battuta della farfalla, non vengono influenzati dalla depressione che agisce sul foro di registrazione del minimo, partendo dal primo in basso a salire aumentano gradualmente il loro diametro..la miscela che uscirà da questi fori è prodotta dall'unione del getto-benzina minimo e dal foro-aria minimo..non è benzina pura.

Al minimo e nelle condizioni di farfalla chiusa, il getto del minimo si alimenta in modo autonomo tramite un canale che comunica con il fondo del pozzetto.

Aprendo la farfalla, la depressione sul foro di registro del minimo inizia a ridursi, lo fa pure la quantità di miscela che esce dal foro-minimo..contemporaneamente dal primo (o unico) foro di progressione inizia ad uscire "benzina"..superato questo foro di progressione la farfalla inizia a scoprire il secondo, dal foro del minimo la benzina adesso non esce più, il motore si alimenta e prosegue la sua accelerazione facendo uso di una quantità di benzina sempre maggiore dovuta alle dimensioni dei fori che si susseguono nell'apertura della farfalla.

Sul 26 IMB, una volta superato l'unico foro, interviene il tubetto di emulsione..il 28 avendo avendo un volume di aspirazione maggiore e lo stesso diffusore, con 3 fori funziona meglio.

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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Mantovasud »

Il "passaggio"

E' comunemente è detto così, sarebbe quella fase transitoria quando iniziamo ad aprire la farfalla, dal foro del minimo la benzina sta riducendo la sua quantità, mentre dal primo o l'unico foro di progressione che si sta scoprendo è iniziata a fuoriuscire la miscela..l'emulsionatore ancora sonnecchia.

E' una fase un po critica per l'alimentazione del motore, in questa situazione una carenza di alimentazione genera sul motore vibrazioni, il regime invece di salire staziona con una rotazione anomala..
Lo intuiamo facilmente se con la vite che regola la farfalla alziamo il regime del minimo, se qualcosa non va per il verso giusto, il motore che prima aveva una rotazione regolare adesso mostra evidenti difficoltà..se interveniamo sulla vite di registro del minimo nel modo di aprirla, noteremo subito che la rotazione del motore aumenta e le anomalie si riducono ..la delusione arriva nel momento che abbassiamo il regime, adesso il minimo non è più quello di prima, la miscela più ricca a reso la rotazione del minimo irregolare.

La registrazione del regime minimo non deve essere intesa "come un motore che resta acceso con un regime di rotazione accettabile", è molto importante proprio per il passaggio.
Se durante la registrazione del minimo la vite di registro/miscela ha la tendenza ad essere "quasi tutta chiusa" e le cause ci sono ancora sconosciute, durante il passaggio, il residuo della miscela che esce dal foro del minimo e quella che inizia a fuoriuscire dal foro di progressione potrebbe non essere sufficiente ad alimentare il motore, è possibile comunque ottenere un buon minimo, ma non il passaggio.

A volte, nei motori modificati la "registrazione del minimo si fa sul passaggio", è preferibile avere un minimo discreto, piuttosto che perfetto ma con problemi di accelerazione.
Ecco perchè una volta trovato il giusto regime del minimo è di regola aprire un po la vite di registrazione della miscela.

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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da AndreaLobellari »

Vorrei aggiungere che la vite di registro miscela al minimo può smagrire o ingrassare dipendentemente se messa prima o dopo il getto del minimo partendo dall’aspirazione.
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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Mantovasud »

Grazie per essere intervenuto.

E' vero quello a cui ti riferisci, stai alludendo ai carburatore Pierburg della Golf 1600, avevano la vite di registro sul coperchio del carburatore, togliendo un tappo in gomma sul filtro-aria si accedeva facilmente alla vite di registro.

Tornando indietro nel tempo, nei primi anni '70 prese inizio una vera rivoluzione ecologica, gli scarichi dei vapori e non solo, prima gocciolavano sulla strada, furono ideati sistemi di riciclaggio ed altri accorgimenti per fare affluire questi gas nel motore cercando di limitare i guai che procuravano alla registrazione del minimo.

I motori, ieri erano assemblati a mano e le macchine utensili necessitavano di qualcuno che le seguiva manualmente, i giochi e gli accoppiamenti rendevano l'assemblaggio dei motori occasionale..su un monoblocco a 4 cilindri si poteva avere 3 diverse misure delle canne e pistoni da adattare A, B o C

Sui carburatori iniziarono a vedersi alcune viti di by-pass, specialmente dove i carburatori era montanti singolarmente sui cilindri (alfa e lancia), se la registrazione obbligava a tenere la vite miscela chiusa oltre una ragionevole apertura, usando un registro si poteva immettere aria supplementare e correggere l'eccesso di benzina permettendo alla vite miscela un'apertura tale da migliorare il passaggio..e la rotazione del minimo.

La foto del carburatore è del Fiat 128/Rally-Coupè, l'alto di una Fiat 125..queste non sono registri by-pass.

Abbiamo ugualmente una vite di registro miscela e una che regola l'apertura della farfalla..soltanto che a quest'ultima viene data una posizione fissa, la vite di registro N°46 si chiama "vite registro minimo di derivazione"..da li passa aria supplementare.
Hanno due posizioni diverse ma il fine è medesimo..il successo è stato breve, non hanno avuto un seguito.

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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Mantovasud »

Questo è il carburatore della Golf 1600.
Sotto la "colonnina" dove ha sede il registro c'è il getto del minimo..è lungo e sottile e va a pescare in fondo alla vaschetta... nella parte superiore che si avvita al coperchio è stata creata una fresatura per il passaggio dell'aria.
In questo caso la registrazione si effettua sulla quantità di aria che entrando attraverso la feritoia che va a unirsi al getto del minimo..l'aria che entra attraverso la farfalla è a parte..come in tutti i carburatori.

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E' un carburatore un po particolare come tutti i Pierburg, lo conosco, ma mi astengo nel dire che sono un'esperto.
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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da AndreaLobellari »

Io ho anche una vespa GS 150 e pure sul carburatore Dell’Orto UB23S3 la vite funziona al contrario... svitando smagrisci, perché messa prima del getto minimo verso il filtro aria.
A proposito di VW, io ho una Polo 1.05 che monta il Pierburg simile a quello che hai messo della Golf, e infatti ci sono due registri del minimo, uno alla farfalla e un vitone conico che è praticamente in serie al circuito del minimo... come mi devo regolare tra uno e l’altro? Perché per assurdo potrei lasciare la farfalla tutta chiusa e far passare tutto dal minimo supplementare...
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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Mantovasud »

Se allenti la vite che agisce sulla farfalla del carburatore, quella che "alza e abbassa il minimo, se lo abbassi, sarai costretto a svitare la vite in ottone per aumentare la quantità di aria aspirata..dopo dovrai adattare la miscela del minimo alla nuova situazione..
Chiudendo la farfalla dalla posizione predefinita in fabbrica si ritarda l'apertura del foro di progressione..e l'inserimento del correttore di anticipo a depressione.. alcune viti hanno dei sigilli che ne impediscono la rotazione, anche lo starter può subire delle variazioni,

Una volta inserito a freddo, se passa meno aria attraverso la farfalla, la spinta per aprire quella che la parzializza potrebbe essere minore..anche questa farfalla ha varie opzioni e viti di registrazione.

Se la vite non l'hai mai "manomessa" quella è la sua posizione, per intervenire sul regime minimo si usa quella della miscela e quella grande..se è troppo alto sottraendo l'aria il regime scende e procedi come un carburatore normale.

Occorre fare attenzione pure alla farfalla del secondo condotto, le incrostazioni che si creano dove la farfalla chiude impediscono il passaggio dell'aria, una parte deve entrare pure dal secondo condotto (come in tutti i carburatori), è calcolata per ottenere una migliore registrazione del minimo, riducendosi la quantità la miscela del minimo diventa troppo ricca, di conseguenza la registrazione è falsata.

A parole è quasi così, sentire il motore funzionare è un po diverso.

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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da AndreaLobellari »

Il carburatore è stato abbastanza pasticciato da varie persone prima che prendevo la macchina, ora l’ho regolato in qualche modo e va molto meglio, quindi chiedevo se c’erano un modo per determinare la posizione della farfalla e ottenere il meglio
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Re: Come funzionano i carburatori ?

Messaggio da Mantovasud »

Quale sia la posizione non saprei dirlo.

Posso aiutarti con queste foto
La foto dove si vede la molla sulla dx è del primo condotto, il foro di progressione (che poi è una fessura longitudinale) è appena visibile..sul carburatore non è presente il sigillo sulla vite, ad ogni modo "la posizione della farfalla rispetto al foro è di coprirlo", potresti essere favorito perchè la quantità di aria per registrare il minimo sul tuo la regoli a piacere con la vite grande..su questo, alzando il regime si scopre il foro di progressione.

L'altro è il secondo condotto, qui la farfalla lo copre completamente, questa dovrebbe essere la posizione originale, anche perchè per variarla si deve intervenire da sotto tramite il registro visibile nell'altra foto.
Quel nero che si vede di lato, con il tempo forma un rilievo e impedisce all'aria di attraversare la farfalla quando è chiusa, il bordo della farfalla non deve stare a contatto con il condotto, potrebbe bloccarsi, l'apertura non è meccanica tramite una leva, si apre con la depressione.

L'altra foto mostra il registro per regolare la posizione della farfalla sul secondo condotto.

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Accertati che il supporto elastico sia integro, con il tempo la gomma si schiaccia e sopra il collettore non fa più tenuta,
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