Motore e cambio Tributo Ferrari
Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
La pressione dell'olio com' era ?
Portala dai che un caffè lo rimedi, non per la cammes ma perchè sei " fulminatio in omnia saecula saeculorum "
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Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Sei tu che mi hai lanciato la maledizione della pressione olio!Ghepcar ha scritto:La pressione dell'olio com' era ?
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Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Hooooo quella camma è già prenotata è finirà in una vetrina come ricordo
Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Per il ricordo una foto può bastare...Cico ha scritto:Hooooo quella camma è già prenotata è finirà in una vetrina come ricordo
http://www.500forum.it/forum/viewtopic.php?f=24&t=20947
Trafficoni del forum,vecchi e nuovi, lasciate qualche ossicino anche a noi che di lavoro facciamo gli appassionati.
Saluti, Pierino.
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Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Buongiorno, ricapitolo e report completo degli ultimi lavori:
Avevo il problema che anche una volta sostituiti gli ingranaggi della pompa dell'olio si spezzavano tutti nello stesso punto, pur avendo cambiato varie pompe e coperchi nuovi: Una volta smontato ho inuito che il problema potesse risiedere nella sede dell'albero a camme su cui si innestano i dentini degli ingranaggi che si era spostato e non girava più dritto portando alla torsione e rottura degli ingranaggi. Per lavorare meglio, dal momento che per togliere l'albero a camme avrei dovuto smontare carter termostato, marmitta e altri particolari, ho smontato il motore dall'auto. La testata ho potuto non smontarla perchè monto le cannette delle aste di tipo telescopico: Ho quindi ordinato un nuovo albero a camme, nuova distribuzione e nuovi bicchierotti.
Il nuovo albero a camme è in acciaio, mentre quello di prima era in ghisa. Con l'occasione ne ho aprofittato per variare leggermente il diagramma della fasatura rispetto a quello che avevo prima. Questo ha stessi valori di riempimento ma un incrocio maggiore e un calettamento minore. L'ho preso dalla ditta Lavazza già fasato nella sua corona, ma per sicurezza ho controllato la fasatura con il metodo del pareggio delle alzate. Osservate come è fatta la nuova sede degli ingranaggi del nuovo albero. Questa a differenza del precedente è un blocco unico ricavato dal pieno e non ad incastro, in questo modo è impossibile che si sposti, quindi si spera anche più affidabile e duraturo: Una volta montato ho poi dovuto modificare la sede del piattello della pompa dell'olio tornendolo di 9 decimi, in quanto il motore era frenato e girava troppo duro già a mano: Ho quindi rimontato il tutto nella macchina: Prima di accenderlo ho registrato le valvole secondo le specifiche del produttore della camma (0,20 asp e 0,25 sca) e con le candele smontate ho mandato in pressione il circuito dell'olio. Solo allora ho fatto la messa in moto.
La bontà del lavoro svolto si evince da questi valori: Devo per cui chiedere umilmente scusa a Pierino Ghepcar per aver sottovalutato i suoi avvertimenti precedenti. Da questa esperienze ho imparato che affinchè ci siano dei buoni valori di pressione occorre che le tolleranze fra l'albero a camme e il basamento (soprattutto nella boccola lato volano) devono essere perfette (cosa che probabilmente non c'era con il veccchio albero che aveva già un po' di lavoro alle spalle), inoltre la sede della camma non deve essere rigata, oltre ovviamente a sede ingranaggi nel coperchio e pompa stessa.
A questo punto mi sono concesso un giro di prova. Alla prossima
Avevo il problema che anche una volta sostituiti gli ingranaggi della pompa dell'olio si spezzavano tutti nello stesso punto, pur avendo cambiato varie pompe e coperchi nuovi: Una volta smontato ho inuito che il problema potesse risiedere nella sede dell'albero a camme su cui si innestano i dentini degli ingranaggi che si era spostato e non girava più dritto portando alla torsione e rottura degli ingranaggi. Per lavorare meglio, dal momento che per togliere l'albero a camme avrei dovuto smontare carter termostato, marmitta e altri particolari, ho smontato il motore dall'auto. La testata ho potuto non smontarla perchè monto le cannette delle aste di tipo telescopico: Ho quindi ordinato un nuovo albero a camme, nuova distribuzione e nuovi bicchierotti.
Il nuovo albero a camme è in acciaio, mentre quello di prima era in ghisa. Con l'occasione ne ho aprofittato per variare leggermente il diagramma della fasatura rispetto a quello che avevo prima. Questo ha stessi valori di riempimento ma un incrocio maggiore e un calettamento minore. L'ho preso dalla ditta Lavazza già fasato nella sua corona, ma per sicurezza ho controllato la fasatura con il metodo del pareggio delle alzate. Osservate come è fatta la nuova sede degli ingranaggi del nuovo albero. Questa a differenza del precedente è un blocco unico ricavato dal pieno e non ad incastro, in questo modo è impossibile che si sposti, quindi si spera anche più affidabile e duraturo: Una volta montato ho poi dovuto modificare la sede del piattello della pompa dell'olio tornendolo di 9 decimi, in quanto il motore era frenato e girava troppo duro già a mano: Ho quindi rimontato il tutto nella macchina: Prima di accenderlo ho registrato le valvole secondo le specifiche del produttore della camma (0,20 asp e 0,25 sca) e con le candele smontate ho mandato in pressione il circuito dell'olio. Solo allora ho fatto la messa in moto.
La bontà del lavoro svolto si evince da questi valori: Devo per cui chiedere umilmente scusa a Pierino Ghepcar per aver sottovalutato i suoi avvertimenti precedenti. Da questa esperienze ho imparato che affinchè ci siano dei buoni valori di pressione occorre che le tolleranze fra l'albero a camme e il basamento (soprattutto nella boccola lato volano) devono essere perfette (cosa che probabilmente non c'era con il veccchio albero che aveva già un po' di lavoro alle spalle), inoltre la sede della camma non deve essere rigata, oltre ovviamente a sede ingranaggi nel coperchio e pompa stessa.
A questo punto mi sono concesso un giro di prova. Alla prossima
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Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Finalmente una buona notizia: Hai risparmiato dei soldi, non dovendo sostituire il bulbo della pressione olio...
C'è una cosa che non mi quadra , ne parleremo ad Arezzo...se ci arrivi, ma solo se porti l'albero a pagamento della consulenza.
Saluti, Pierino.
C'è una cosa che non mi quadra , ne parleremo ad Arezzo...se ci arrivi, ma solo se porti l'albero a pagamento della consulenza.
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Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Pierino,anche a me non quadra una cosa ,visto che ti sei esposto per primo sputa il rospoGhepcar ha scritto: C'è una cosa che non mi quadra , ne parleremo ad Arezzo...se ci arrivi, ma solo se porti l'albero a pagamento della consulenza.
Saluti, Pierino.
Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
E se poi sbaglio...?Oleandroi ha scritto: ...anche a me non quadra una cosa ,visto che ti sei esposto per primo sputa il rospo
Saluti, Pierino.
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Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Adesso siamo curiosi dai sputa il rospo giuro che non ti mettiamo in castigoGhepcar ha scritto:E se poi sbaglio...? :Oleandroi ha scritto: ...anche a me non quadra una cosa ,visto che ti sei esposto per primo sputa il rospo
Saluti, Pierino.
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Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Ghepcar, parla che devo imparare
Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
...mah, non so se faccio bene senza aver esaminato i pezzi e senza misure.
Se il motore girava duro e togliendo 0,9mm è sparito l'indurimento, probabilmente il piattello di impaccava sull'albero...e l'usura dell'albero a cammes precedente va in questa direzione.
Ma il fatto che, nonostante la tornitura del piattello, la pressione sia più alta a olio freddo mi fa pensare che apra poco.
Se la meccanica è a posto è ovvio che si hanno meno perdite e quindi si può realizzare una pressione di equilibrio più alta ma la valvola limitatrice deve aprirsi e mantenere costante il valore massimo indipendentemente dalla densità dell'olio perche è posizionata tra la pompa e il sensore di pressione.
Sul mio motore la pressione massima ha medesimo valore a freddo e a caldo, è quella al minimo che risente delle perdite e della temperatura olio.
A mio avviso occorre dare più possibilità di apertura al piattello.
Saluti, Pierino.
Se il motore girava duro e togliendo 0,9mm è sparito l'indurimento, probabilmente il piattello di impaccava sull'albero...e l'usura dell'albero a cammes precedente va in questa direzione.
Ma il fatto che, nonostante la tornitura del piattello, la pressione sia più alta a olio freddo mi fa pensare che apra poco.
Se la meccanica è a posto è ovvio che si hanno meno perdite e quindi si può realizzare una pressione di equilibrio più alta ma la valvola limitatrice deve aprirsi e mantenere costante il valore massimo indipendentemente dalla densità dell'olio perche è posizionata tra la pompa e il sensore di pressione.
Sul mio motore la pressione massima ha medesimo valore a freddo e a caldo, è quella al minimo che risente delle perdite e della temperatura olio.
A mio avviso occorre dare più possibilità di apertura al piattello.
Saluti, Pierino.
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Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Attenzione però che non è stato sostituito solo l'albero a camme ma anche l'intera pompa dell'olio con il suo piattello. Per cui le ipotesi sono due: o il nuovo piattello era troppo spesso, o la sede della nuova camma è più sporgente.Ghepcar ha scritto:...mah, non so se faccio bene senza aver esaminato i pezzi e senza misure.
Se il motore girava duro e togliendo 0,9mm è sparito l'indurimento, probabilmente il piattello di impaccava sull'albero...e l'usura dell'albero a cammes precedente va in questa direzione.
Quindi mi consiglieresti di tornire ulteriormente il piattello? E se poi mi perde troppa pressione? Comunque io ho sempre saputo che l'olio quando si scalda e diventa più fluido perde di pressione.Ghepcar ha scritto:Ma il fatto che, nonostante la tornitura del piattello, la pressione sia più alta a olio freddo mi fa pensare che apra poco.
Se la meccanica è a posto è ovvio che si hanno meno perdite e quindi si può realizzare una pressione di equilibrio più alta ma la valvola limitatrice deve aprirsi e mantenere costante il valore massimo indipendentemente dalla densità dell'olio perche è posizionata tra la pompa e il sensore di pressione.
Sul mio motore la pressione massima ha medesimo valore a freddo e a caldo, è quella al minimo che risente delle perdite e della temperatura olio.
A mio avviso occorre dare più possibilità di apertura al piattello.
Saluti, Pierino.
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Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Poiché non hai fatto misure lasciamo perdere la situazione ante sostituzione dei tanti pezzi.Elucubratio ha scritto: Attenzione però che non è stato sostituito solo l'albero a camme ma anche l'intera pompa dell'olio con il suo piattello. Per cui le ipotesi sono due: o il nuovo piattello era troppo spesso, o la sede della nuova camma è più sporgente.
Resta il fatto che probabilmente poi si impaccava ecc.ecc., il perchè lo puoi identificare solo tu.
Forse mi sono spiegato male...decidi tu.Elucubratio ha scritto: Quindi mi consiglieresti di tornire ulteriormente il piattello? E se poi mi perde troppa pressione? Comunque io ho sempre saputo che l'olio quando si scalda e diventa più fluido perde di pressione.
Io non avrei abbassato il piattello sulla superficie di tenuta ma avrei operato sulle alette che si incastrano nel coperchio della pompa.
Avrei ottenuto comunque la corsa che mi permette di scaricare l'olio in eccedenza ma senza perdere forza di spinta sul piattello.
Il resto ad Arezzo, ciao, Pierino.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Re: Motore e cambio Tributo Ferrari
Manu, Il motore è standard e senza radiatore visto che con la coppa Abarth da 4 kg si stabilizza sugli 80-85° C.
Freddo al minimo: 3,8-4 bar
Freddo a circa 4000 rpm : 3,8-4 bar
Caldo a circa 4000 rpm : 3,8-4 bar
Caldo al minimo : 1,3-1,4 bar
Direi che la valvola fa il suo lavoro, poi la combinazione olio caldo e regime minimo sappiamo cosa produce.
Tempo addietro ho montato un manometro per verificare la bontà della strumentazione e, considerando le tolleranze reciproche direi che sono attendibili. Io comunque li considero strumenti di indicazione e non di misura.
Saluti, Pierino.
Freddo al minimo: 3,8-4 bar
Freddo a circa 4000 rpm : 3,8-4 bar
Caldo a circa 4000 rpm : 3,8-4 bar
Caldo al minimo : 1,3-1,4 bar
Direi che la valvola fa il suo lavoro, poi la combinazione olio caldo e regime minimo sappiamo cosa produce.
Tempo addietro ho montato un manometro per verificare la bontà della strumentazione e, considerando le tolleranze reciproche direi che sono attendibili. Io comunque li considero strumenti di indicazione e non di misura.
Saluti, Pierino.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.