sarà dura...
- doibaf
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Re: sarà dura...
Anch'io sono della teoria che è meglio puntare a non far entrare per niente acqua piuttosto che mandarla via una volta entrata... Sigillante forever!
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- Mambo
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Re: sarà dura...
sei contro uno... non c'è partita... a questo punto gli scoli acqua sono diventati storia...
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Re: sarà dura...
Mambo ha scritto:sei contro uno... non c'è partita... a questo punto gli scoli acqua sono diventati storia...
ne ho aggiustate diverse, le prime due dagli scoli erano marce
le ho vendute dalla disperazione ,non sono riuscito a renderle stagne,quando pioveva forte dopo un po partivano fiumi di acqua in corrispondenza degli scoli
la giannini e la francis quel punto era sano e quindi ho lasciato il tubetto
ho fatto l'alluvione di due ani fa non avevo mai visto piovere tanta acqua tutta insieme e cosi a lungo.
senza mastice neanche una goccia
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Re: sarà dura...
sei a due, gli scoli rimontano...Compaund ha scritto: la giannini e la francis quel punto era sano e quindi ho lasciato il tubetto... cut...
Devo ringraziare Cicciacro che mi ha fornito un bel po' di prezioso materiale difficilmente reperibile e, oltrettutto, non ha voluto niente in cambio. Beh, per quel che vale ha la mia gratitudine e la mia amicizia...
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Re: sarà dura...
Questo fine settimana sono salito sull’Appennino, a trovare la mia cinquina. Non ho fatto molto, ho solo finito di puntare i due sottoporta tra loro e ho saldato il musetto con il nuovo parafango; operazione delicata anzichenò, viste le allegre tolleranze dei lamierati. In pratica non combaciava niente, e ho dovuto fare dei tagli longitudinali sulla parpella, in modo da poter chiudere un po’ la curva.
Infine ho sostituito il condensatore del compressorino, ma non è cambiato niente. Probabilmente è colpa dell'avvolgimento. Mi toccherà comprare un nuovo compressore. Dannazione...
Neanche l’altezza era giusta, e per far combaciare il tutto ho dovuto raddrizzare la lamiera nella parte alta del parafango, per poi ricavare una nuova piegatura. Evvabbè, poteva andare peggio…
Intanto ho tirato giù il carburatore, per darci una pulita. Era pieno di semi di zucca; è vero che è rimasta 15 anni su un prato, ma come ci siano finiti dentro non chiedetemelo perché non lo so. Magari c'erano già allora e la macchina si era fermata non per colpa della testata, ma perché aveva il carbu pieno di semi di zucca...
In realtà su questo motore, che ricordo essere un 650 e andava come il vento, vi era montato un Dellorto FZD 32/28 che non andava bene, e all’epoca l’avevo sostituito con questo, che però non ricordo da dove veniva.Infine ho sostituito il condensatore del compressorino, ma non è cambiato niente. Probabilmente è colpa dell'avvolgimento. Mi toccherà comprare un nuovo compressore. Dannazione...
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Re: sarà dura...
Una volta che avrò finito con i lamierati so già che vi saranno un bel po' di linee incerte e tremebonde quindi, se qualche battilama mi sta leggendo, mi piacerebbe conoscere la tecnica delle calde per far ritirare la lamiera. Mi ricordo che i maestri scaldavano la lamiera con il cannello ossiacetilenico, poi martellavano e infine bagnavano con una spugna. Mi sembra, ma non ricordo bene. E poi il cannello non ce l'ho; una lanterna da idraulico come quella sotto andrebbe bene lo stesso...?
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Re: sarà dura...
ebbene, nessun battilama tra i miei lettori...?
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Re: sarà dura...
La lanterna a butano non è efficacissima ma almeno per un neofita non c'è rischio di deformare le lamiere, occorrono un minimo di attrezzi per la battitura e tanta pazienza. Non dovresti aver bisogno di raffreddare molto, con fiamma ossiacetilenica è un po diverso, occorre essere veloci.Mambo ha scritto:Una volta che avrò finito con i lamierati so già che vi saranno un bel po' di linee incerte e tremebonde quindi, se qualche battilama mi sta leggendo, mi piacerebbe conoscere la tecnica delle calde per far ritirare la lamiera. Mi ricordo che i maestri scaldavano la lamiera con il cannello ossiacetilenico, poi martellavano e infine bagnavano con una spugna. Mi sembra, ma non ricordo bene. E poi il cannello non ce l'ho; una lanterna da idraulico come quella sotto andrebbe bene lo stesso...?
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Re: sarà dura...
...quindi si può fare...? E quale è la tecnica precisa...?Duecanne ha scritto:La lanterna a butano non è efficacissima ma almeno per un neofita non c'è rischio di deformare le lamiere, occorrono un minimo di attrezzi per la battitura e tanta pazienza. Non dovresti aver bisogno di raffreddare molto, con fiamma ossiacetilenica è un po diverso, occorre essere veloci.
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Re: sarà dura...
Se devi togliere ammaccature dovresti scaldare bene ed usare tasso e martello oppure leva detta a coda di topo, se i punti sono di difficile accesso scalda bene e spingi con la leva, mi riesce più facile farlo che descriverlo davvero!Mambo ha scritto:...quindi si può fare...? E quale è la tecnica precisa...?Duecanne ha scritto:La lanterna a butano non è efficacissima ma almeno per un neofita non c'è rischio di deformare le lamiere, occorrono un minimo di attrezzi per la battitura e tanta pazienza. Non dovresti aver bisogno di raffreddare molto, con fiamma ossiacetilenica è un po diverso, occorre essere veloci.
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Re: sarà dura...
Duecanne, Presumo maggiormente che Mambo, intendeva a far rinvenire una lamiera che "lappa" cioè una parte di lamiera magari in piano che si è allungata x via della raddrizzatura di un borlo.
Non è semplice spiegarlo tramite tastiera.
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Re: sarà dura...
esatto... beh dai, almeno proviamoci...Maurizio ha scritto:Duecanne, Presumo maggiormente che Mambo, intendeva a far rinvenire una lamiera che "lappa" cioè una parte di lamiera magari in piano che si è allungata x via della raddrizzatura di un borlo.
Non è semplice spiegarlo tramite tastiera.
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Re: sarà dura...
Di solito si danno delle piccole calde attorno alla parte che lappa, x raffreddarle al momento che si è stirato quel tanto che basta con una spugna imbevuta d'acqua, xche si che quando scaldiamo la parte si dilata ancora di piu di quello che era ma al momento che si raffredda si restringe di piu, il problema è trovare i punti giusti da scaldare senza fare ulteriori danni.
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Re: sarà dura...
In settimana mi sono avventurato sull’Appennino a trovare la mia “Poderosa”, e andare un po’ avanti. Il programma era minimale; l’idea era quella di passare finalmente alla parte sinistra, che si presentava come la meno danneggiata, e di fare un rapido cuci e scuci sul sottoporta interno sinistro, tagliando via il pezzo marcio e saldando al suo posto un pezzo di risulta dal vecchio lavoro sulla rossa di mia figlia. Sembrava che lì ci fosse poco altro da fare.
E così ho fatto. Ho tagliato via il pezzo marcio dal sottoporta E ho presentato quello pulito Certo che anche il fondo in quel punto lì presentava con qualche incertezza… …poco male, si fanno due bei tagli col frullino e si preparano due pezze di lamiera nuova… Intanto si valuta lo stato del passaruota; ahi ahi, qui ci sono i segni di un antico e maldestro intervento. Non so se si vede in foto, ma la lamiera è acciaccata verso la ruota, e ci sono delle brutte saldature Si smonta la ruota e si opera con risolutezza usando la mazzetta da 1 chilo, cosicché la lamiera si piega alla ragionevolezza delle ferree argomentazioni… Dalla foto non si vede un granché, ma il passaruota è arretrato di un paio di centimetri verso l’abitacolo Infine si taglia via il marcio sia dal passaruota che dal fondo in aderenza. Certo che il sottoporta è stato rinforzato con brutti pezzi di lamiera saldati ad minchiam. Sono davvero orrendi e oltretutto tolta la vecchia catramina si capisce che il fondo anche in quel punto presenta dei problemi. E allora, come disse Lenin, “che fare…?”. Non è che abbia tutta questa voglia di cambiare TUTTO il sottoporta.
Bah, voi che cosa consigliate…?
E così ho fatto. Ho tagliato via il pezzo marcio dal sottoporta E ho presentato quello pulito Certo che anche il fondo in quel punto lì presentava con qualche incertezza… …poco male, si fanno due bei tagli col frullino e si preparano due pezze di lamiera nuova… Intanto si valuta lo stato del passaruota; ahi ahi, qui ci sono i segni di un antico e maldestro intervento. Non so se si vede in foto, ma la lamiera è acciaccata verso la ruota, e ci sono delle brutte saldature Si smonta la ruota e si opera con risolutezza usando la mazzetta da 1 chilo, cosicché la lamiera si piega alla ragionevolezza delle ferree argomentazioni… Dalla foto non si vede un granché, ma il passaruota è arretrato di un paio di centimetri verso l’abitacolo Infine si taglia via il marcio sia dal passaruota che dal fondo in aderenza. Certo che il sottoporta è stato rinforzato con brutti pezzi di lamiera saldati ad minchiam. Sono davvero orrendi e oltretutto tolta la vecchia catramina si capisce che il fondo anche in quel punto presenta dei problemi. E allora, come disse Lenin, “che fare…?”. Non è che abbia tutta questa voglia di cambiare TUTTO il sottoporta.
Bah, voi che cosa consigliate…?
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Re: sarà dura...
perchè hai tagliato il sottoporta e non l'hai fatto arrivare sino in fondo com'era??
non saprò una mazza ma quel poco che so mi piace condividerlo.....