Doctorbao, seguo i tuoi interventi con interesse, per il momento mi sono limitato a leggere, ma sulla questione della bobina Panda 30 credo sia doveroso fare una precisazione (e mi auguro non fraintesa!).
Indipendentemente dal tipo di alternatore o dinamo o generatore sia installato nella vettura, il funzionamento della bobina deve comunque essere costante.
Ogni bobina è costruita per generare scariche elettriche da circa 8,5 volt (sul primario) in su. Specialmente durante la fase di avviamento che comporta delle forte correnti in uscita dall' accumulatore, la tensione ai capi della bobina è relativamente ridotta (appunto da 8,5volt in su), ma la scintilla avviene comunque. Va anche specificato che in avviamento, il ridotto numero di fasi di scoppio permette un immagazzinamento della corrente più elevato e che quindi garantisce la scintilla al secondario all'apertura delle puntine.
In un veicolo "normale" (che non sia un concentrato tecnologico per competizioni) la tensione ai capi della bobina subisce due tipi di variazioni:
1) la tensione varia in rapporto al numero di giri... Più il motore sale maggiori sono le fasi di scoppio, quindi minore sarà il tempo che in cui le puntine rimangono chiuse e genereranno una sorta di "tensione pulsante" con conseguente degrado del valore di corrente che circola nel primario peggiorando qualitativamente la grandezza della scintilla.
Cosa dannossissima per le prestazioni e il rendimento del motore che proprio ad elevato regìme ha necessità di una scintilla corposa ed efficace per far fronte alle fasi e alle pressioni elevate in camera di combustione e l'elevata temperatura della miscela aria benzina che si genera conseguentemente alle forti pressioni
2) La seconda variazione della tensione in auto è data da tutta la circuitazione elettrica del veicolo. In pratica basta accendere gli abbaglianti per avere un degrado della scintilla sulle candele. Se poi ci si aggiunge anche il tergicristallo la tensione di carica del generatore da circa 14,2 volt in uscita si attesta intorno ai 12,4/12,5 volt.
Il fattore "accessori" (aggiungi magari anche un paio di fendinebbia e un autoradio 4X50w che "ciuccia" circa 6Ampère) porta il livello di tensione in condizioni minime (quasi alla non ricarica dell'accumulatore).
Per eliminare il punto 1 sono state inventate le accensioni elettroniche che hanno come particolarità quella di mantenere costante la tensione e la corrente inviata alla bobina indipendentemente dal periodo che questa corrente riesce a transitare in essa (legato al numero di giri). Si sono così eliminati i peggioramenti da elevato regìme di rotazione tipico del comando a Puntine. E sopratutto sono state costruite bobine che producono al giorno d'oggi scintille sull'ordine di 45Kvolt.
Nel secondo caso c'è poco da fare. qualsiasi marchignegno si voglia installare nella vettura basta accendere il tergicristallo per creare un minimo di caduta di tensione che infastidisce la bobina.
Questo però (e va appunto specificato) è un discorso portato molto agli estremi. La bobina dagli 11,5/12 ai 14,5 volt è ASSOLUTAMENTE in grado di fornire una scintilla di ottima qualità alle candele.
Discorso a parte sono i cavi d'uscita dalla bobina, che se non sono di tipo esatto posso lapidare la scintilla riducendola al nulla. Su questo sono perfettamente daccordo con te, come sull'eliminazione di calotta e distributore e ridurre al minimo la lunghezza dei cavi candela (come recentemente viene fatto inerponendo la bobina direttamente sulla candela)
Ragionando in estremo, e cercando la prestazione massima della bobina, monterei un enorme condensatore che funga da accumulatore di tensione prima della bobina. Con un diodo al suo ingresso in modo da rendere la corrente unidirezionale verso il condensatore e bobina (e quindi non permettere la scarica del condensatore verso il circuito elettrico della vettura), si potrebbe far fronte alle fluttuazioni di tensione che si verificano nell'impianto della macchina.
Ma la domanda è sempre quella: il gioco vale la candela??
Aspetto i tuoi commenti.
Salutoni. Zio JO
