Bettino ha scritto:
...noi lupi solitari amiamo le curve delle strade di montagna, i passi alpini,e anche quelli appenninici, e non ci spaventa mettere la terza, la seconda, e a volte anche la prima per svalicare...
...e siccome la mia teoria del Raduno è che anche l'avvicinamento ne fa parte, cerco di organizzarmela affinchè sia un godimento fin dalla partenza da casa
Io provo un sottile piacere nell'essere -per ore- un tutt'uno col mio mezzo lento e discreto, quasi in armonia con quelle strade diventate secondarie, senza quell'assurdo traffico autostradale fatto di SUV e Camion ( che sono poi la stessa cosa...) col fondato timore di essere intralcio alla inverosimile velocità di quei mezzi tra le montagne.
E poi...fermarsi ad un bar di Pietramala -o fare rifornimento ad una stazione di servizio nel Mugello- ha un sapore un filo diverso dal sostare all'Autogrill col cupo rombo dei Tir in sottofondo... ed avere paura a rientrare in "corsa" sulla corsia più a destra di quella pista a tre corsie per senso di marcia...
Raggiungere un valico (...e poi discenderne...) è un' emozione che consiglio caldamente di provare, anche e soprattutto con un mezzo come la 500, a mio parere adattissimo allo scopo, e senza timore di figuracce.
Non dimentichiamo che queste Statali/Provinciali oggi quasi in disuso - sono proprio un ottimo esempio quelle che ho citato : Passo della Raticosa e Passo della Futa, Passo della Consuma - furono disegnate e costruite per essere affrontate da mezzi anche molto meno "performanti" della 500...
Ed al giorno d'oggi, è un vero piccolo lusso di poter disporre e di poter percorrere strade così belle e cariche di storia, anche automobilistica; certi sofisticati stranieri lo fanno ancora con mezzi d'epoca ben più anziani delle 500, arrivando con calma alla loro destinazione in Toscana.
Bisogna solo armarsi di tempo e di pazienza ( al giorno d'oggi pare scarseggino entrambe... ) e qualsiasi meta è raggiungibile...
la passione viene abbastanza da lontano, ovvio...
amaiata.jpg
qui una escursione al fascinoso Monte Amiata 1734 m s.l.m.... ben più impegnativo di Raticosa (968 m s.l.m.) Futa ( 903 m s.l.m.) e Consuma (1050 m s.l.m )
-------- Chi non mi conosce, forse perchè troppo impegnato a voler conoscere solo te stesso, non può immaginare quanto il sottoscritto odi l'autostrada, e se ci si sofferma a considerare che l'amore della guida fine a se stessa, mi deriva dall'aver guidato per più di vent'anni un Falcone della Guzzi proprio per svettare sulle nostre colline bolognesi e i ben più impegnativi passi dolomitici, poichè con tale mezzo di trasporto si arriva a conoscere anche il più piccolo dettaglio sia del panorama che del tracciato. Forse proprio per l'amore della guida in se, io ho sempre prediletto vetture comode e non veloci ( Mercedes 240D, Citroen Ds,ecc) Agli amici del motoclub Ruggeri di BO, considerati smanettoni solo perchè in possesso delle fiammanti pluricilindriche giapponesi, io mi vantavo di essere in grado di raggiungere il passo della futa con quattro scoppi della mia Guzzi: uno a Pianoro, uno a Loiano, l'altro a Monghidoro, e l'ultimo davanti al bar della Futa. E la sensazione di libertà e rilassatezza che pervade chi assapora la guida come la assaporo io, ritengo siano in pochi ad averlo provato ed a provarlo tuttora. E questo mi succede con ogni tipo di veicolo , ed anche con la 500. Ma esiste però, secondo me, un limite, una misura di compiacimento in funzione alla percorrenza della strada, che non deve però dare luogo a frustrazione "del non arrivare mai". Dato che anche il raduno è un appuntamento cui si arriva da vari luoghi di distanza, secondo me ci deve essere un giusto compromesso fra la percorrenza, diciamo liscia, e con un incedere od una velocità tale che il tutto non si tramuti però in "desiderio di arrivare". Io odio pernottare fuori casa, e questo è il motivo per cui ho sempre odiato partecipare a certi raduni troppo lontani o dove i percorsi di avvicinamento siano non troppo agevoli, sia per il traffico sia per i troppi ed assurdi limiti di velocità, sia per il tracciato stesso. Io mi considero fra quelli che, ad esempio , rispettano moltissimo il motori dei veicoli che guidano, e sono certo che condurre un veicolo per tratti molto lunghi, costringendolo ad inutili e perseveranti usi di seconde e terze marce, senza lasciare che anch'esso possa avere tratti di "respiro" con qualche inserimento della quarta marcia e di conseguente velocità di riposo, sia una cattiveria inutile, anche come amante del veicolo attempato.
in una giornata tre pagine di post , che spettacolo, che calore
