----- Sulle ganasce o ceppi dei freni non ci sono registri manuali , ma ci sono i " registri autoregolatori di frenata" che si registrano da soli (salvo una regolazione manuale per la prima volta). Servono per autoregolare la corsa del pedale dopo le frenate, pertanto la definizione è impropria ,secondo me. Avrai visto sulla coppia di ganasce , la presenza di due cappellotti che tengono pressate due molle contro un dischetto di materiale autofrenante che preme sul fianco delle ganasce, In mezzo hanno un foro che va infilato, al montaggio, in un perno attaccato al piatto porta cilindretto fisso al mozzo. Quando si frena, la potenza del cilindretto dei freni fa allargare le due ganasce contro al tamburo e il dispositivo auto frenante (ancorato al piatto ) è costretto a slittare sulla ganascia. . Terminata la frenata, le molle richiamano verso il centro le due ganasce allontanandole dal tamburo, e qui intervengono gli autoregolatori, il cui attrito, superando la forza delle molle di richiamo, dovrebbero fermare le ganasce appena discostate dal tamburo. Facendo così alla prossima frenata, la corsa del pedale del freno sarà tanto più bassa quanto poca sarà la distanza della ganascia dal tamburo. Perchè ho usato il condizionale? Nei tempi andati il dischetto sotto al dispositivo che frenava le ganasce era ottenuto con lo stesso materiale frenante delle ganasce che era a base di amianto, materiale notoriamente resistente al calore e che esercitava un grande attrito. Oggi non si può più usare l'amianto e si utilizza come materiale d'attrito un "asbestos" sinterizzato che ha assai minori caratteristiche del composto di amianto. Quindi succede che la molle a volte tirano un po' troppo e fanno distaccare un tantino troppo le ganasce allungando la corsa del pedale del freno. Ecco allora che gli intemperanti e i non pratici ricorrono a sostituzioni di ganasce, spurghi dell'impianto ecc, e raramente risolvono . Basta pulire molto bene con diluente e magari grattare con carta abrasiva la superficie di lavoro sul fianco delle ganasce per rimuovere sia l'untuosità presente ed irruvidire la superficie stessa poi le rimontate, se ancora non è sufficiente, si allungano un tantino le molle di circa 5-6 mm appoggiandole con la prima spira allo spigolo vivo della morsa e battendo con un martellino ruotandole, distaccherete le spire di un mm circa ognuna per un totale di 8-10 spire. Le molle si allungano quel tanto che continueranno a fare il loro dovere e nel contempo consentono ai dispositivi di frenare la corsa di ritorno delle ganasce. Provare per credere. A proposito , lo ripeto ogni volta: se uno si trova ad avere vecchie ganasce originali consumate non buttatele, fate ricoprire la superfice frenante con il materiale moderno, però il dispositivo autoregolatore avrà il materiale con l'amianto e lo faranno funzionare a dovere. Al primo montaggio i due dispositivi si allargano manualmente in modo da avere il tamburo che entri di misura nel diametro formato dalle ganasce, e dopo dovrebbero rimanere li se il lavoro di pulizia e quello eseguito alle molle sarà stato fatto bene. Mi sono un po' dilungato ma così lo avrai in testa per bene, Gabriele.

Se il presente intervento non compare nei "cerca", pregherei qualche moderatore di inserirlo poiché credo possa far parte dei suggerimenti utili . Il titolo potrebbe essere: "funzionamento autoregolatori di frenata" o solo "autoregolatori di frenata", grazie.