il restauro di Nina, 500F del 1970
- Duecanne
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- Lcassiago
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
Buongiorno a tutti,
innanzi tutto mi scuso per la lunga latitanza da queste pagine. La mia passione per la cinquecento deve fare i conti con i molti altri impegni della vita e così, ogni tanto, le tocca aspettare in gare insieme a Nina. Questo restauro durerà molto, lo avevate capito, spero che resista altrettanto anche la mia tenacia
Dopo alcuni mesi di pausa vado quindi a saldare la pezza sul passaruota interno ed il rinforzo ammortizzatore.
Per aiutarmi nella saldatura ho costruito un aggeggio in grado di fare pressione sulle lamiere, avendo solo due mani e volendole tenere tutte e due sulla torcia :) ecco quindi il pezzo finalmente saldato. Sono abbastanza soddisfatto, in particolare della saldatura di testa fatta a filo sul passaruota. ho fatto qualche piccolo buco ma sono riuscito anche a chiuderlo per fortuna... e qui il pezzo smerigiato. il rinforzo è stato bucherellato a dovere per la saldatura a punti. ho aggiunto anche qualche vite autofilettante, dietro suggerimento di "san" Duecanne da Savigliano . dopo la saldatura ho poi tagliato testa e cosa alle viti e le ho laciate in posizione, fondendo le estremità con il saldatore.. ecco il pezzo smerigliato e la vista dall'interno.
innanzi tutto mi scuso per la lunga latitanza da queste pagine. La mia passione per la cinquecento deve fare i conti con i molti altri impegni della vita e così, ogni tanto, le tocca aspettare in gare insieme a Nina. Questo restauro durerà molto, lo avevate capito, spero che resista altrettanto anche la mia tenacia
Dopo alcuni mesi di pausa vado quindi a saldare la pezza sul passaruota interno ed il rinforzo ammortizzatore.
Per aiutarmi nella saldatura ho costruito un aggeggio in grado di fare pressione sulle lamiere, avendo solo due mani e volendole tenere tutte e due sulla torcia :) ecco quindi il pezzo finalmente saldato. Sono abbastanza soddisfatto, in particolare della saldatura di testa fatta a filo sul passaruota. ho fatto qualche piccolo buco ma sono riuscito anche a chiuderlo per fortuna... e qui il pezzo smerigiato. il rinforzo è stato bucherellato a dovere per la saldatura a punti. ho aggiunto anche qualche vite autofilettante, dietro suggerimento di "san" Duecanne da Savigliano . dopo la saldatura ho poi tagliato testa e cosa alle viti e le ho laciate in posizione, fondendo le estremità con il saldatore.. ecco il pezzo smerigliato e la vista dall'interno.
- Benny500
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
Lcassiago, complimenti stai facendo un lavoretto perfetto!!! non fa niente il tempo che ci vorra' continua e non ti preoccupare!!!
se vuoi una cosa ben fatta,falla da solo!!
prima di criticare assicurati di poterlo fare!!
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
non saprò una mazza ma quel poco che so mi piace condividerlo.....
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
complimenti Luciano, vedo con piacere che i lavori vanno avanti, piano ma vanno avanti.
stai facendo un capolavoro, vedrai che spasso andarci in giro a fare il fanatico.
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
sono convinto che verrà una meraviglia
- Lcassiago
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
Grazie Amici,
il supporto psicologico di questo forum è essenziale per tenere duro in un lavoro così lungo e complesso, e vedere gli esempi degli amici che già ci scorrazzano con le loro vetturine, mi aiuta moltissimo
A presto (spero), per il risanamento dell'attacco degli ammortizzaztori posteriori.
ciao ciao
Luciano
il supporto psicologico di questo forum è essenziale per tenere duro in un lavoro così lungo e complesso, e vedere gli esempi degli amici che già ci scorrazzano con le loro vetturine, mi aiuta moltissimo
A presto (spero), per il risanamento dell'attacco degli ammortizzaztori posteriori.
ciao ciao
Luciano
- Ciccio Corda
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
C'è un programma, la sera su RAI 1, dove dei malcapitati concorrenti devono aprire dei pacchi, raramente vanno a casa con le tasche piene, molto spesso invece cascano nella trappola del "dottore" che mettendo loro fretta e ingannandoli quel tanto che basta li rispedisce a casa con le tasche vuote. Un lavoro come il tuo, lungo e complesso, troverà spesso questo tipo di trappole psicologiche. In questo caso solo la pazienza, la costanza, la tenacia e l'intelligenza, condita da una smisurata passione, ti consentiranno di proseguire senza dare retta alle sirene del "dottor Fretta" che mai e poi mai devi ascoltare. Continua cosi, stai facendo un lavoro eccellente, che sarà di stimolo per tanti, anche per chi si è avventurato in...restauri pignoli.
- Pino 76
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
stai facendo un ottimo lavoro luciano bravo continua cosi e non preoccuparti x il tempo anche se hai tanta voglia di guidarla io ho ci messo 1 anno e ancora non ho finito se vuoi la trovi su personalizzate (eccola qui la mia) ciao
" Non si può descrivere la passione la si può solo vivere." ENZO FERRARI
- Lcassiago
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
Ciao a tutti,
complice un bel weekend di pioggia e moglie e figlia dai nonni sono potuto andare un po' avanti con i lavori.
Questa volta ho risanato la zona dell'ammortizzatore posteriore destro, completamente devastata dalla ruggine nel punto ove si attacca il gommino di fine corsa, e nella "scodella" che ospita le molle degli ammortizzatori.
1) previa una bella pulita ed un taglio della lamiera arrugginita, la parte si presentava così 2) Il primo lavoro è stato quello di rifare la lamiera sottile (1 mm) che deriva dal passaruota 3) il punto successivo, in lamiera da 2 mm circa, è stato quello di fare la pezza di parte di pianale che va a fare "panino" con la lamiera del passaruota. Ho cercato di dare una forma simile a quella che penso avesse in origine. 4) dopodichè l'ho forata, saldata 5) e smeigliata alla meglio Esteticamente il lavoro è migliorabile ma, visti i tempi ristretti che ho, la posizione non proprio "in vista" e le capacità scarse di finitura che mi ritrovo, ho deciso di lasciare così e di passare al lavoro successivo, cioè quello di rifare la famigerata "scodella" (vedi seguito)...
LU
complice un bel weekend di pioggia e moglie e figlia dai nonni sono potuto andare un po' avanti con i lavori.
Questa volta ho risanato la zona dell'ammortizzatore posteriore destro, completamente devastata dalla ruggine nel punto ove si attacca il gommino di fine corsa, e nella "scodella" che ospita le molle degli ammortizzatori.
1) previa una bella pulita ed un taglio della lamiera arrugginita, la parte si presentava così 2) Il primo lavoro è stato quello di rifare la lamiera sottile (1 mm) che deriva dal passaruota 3) il punto successivo, in lamiera da 2 mm circa, è stato quello di fare la pezza di parte di pianale che va a fare "panino" con la lamiera del passaruota. Ho cercato di dare una forma simile a quella che penso avesse in origine. 4) dopodichè l'ho forata, saldata 5) e smeigliata alla meglio Esteticamente il lavoro è migliorabile ma, visti i tempi ristretti che ho, la posizione non proprio "in vista" e le capacità scarse di finitura che mi ritrovo, ho deciso di lasciare così e di passare al lavoro successivo, cioè quello di rifare la famigerata "scodella" (vedi seguito)...
LU
- Lcassiago
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
Io la Chiamo "la Scodella" perchè non so come altro chiamarla ma in realtà si tratta del piattello che accoglie la molla dell'ammortizzatore posteriore.
E' in parte tarlata dala ruggine, fortunatamente solo da un lato. Potrei anche lasciarla così perchè acido e epossidico hanno fatto il loro lavoro ma già che faccio trenta... non voglio lasciare nessuna parte di auto arugginita.
la Scodella è difficile da riprodutte completamente, un po' perchè è rotonda ed un po' perchè l'interno verso il centro è smussato e quindi impossibile (per me) da ribattere a mano.
Complice quindi un po' di sana ammirazione per i lavori al cannello fatti da Ciccio Corda, decido di cimentarmi nella prima costruzione "fatta in casa" di un pezzo complesso e di realizzare quindi un inserto.
Ecco come si presentava la scodella prima dei lavori: il primo lavoro è stato quello di misurare la circonferenza, dopodichè grazie al compasso ne ho tracciata una di pari raggio sul foglio di lamiera. ho tagliato una strisciolina da 1 cm di lamiera dello stesso spessore e l'ho fissata nella morsa a seguire la linea tracciata dal compasso dopodichè ho dato dei punti di saldatura per fermare il tutto. la cosa però non mi ha convinto perchè i punti dati così non passavano dall'altra parte. L'idea era di realizzare un pezzo con i contorni puliti, non dico a 90 ma comunque non bombati. Quindi lasciare del materiale di apporto solo per avere resistenza proprio non mi andava.
Così sono riparito da capo con il compasso e ho ritagliato la lamiera con le forbici (si riesce ad essere precisissimi!!!! grazie Cicio Corda per la dritta ) seguendo il controrno del cerchio dopodichè ho rimesso in morsa e saldato sullo spigolo, con corrente un po' alta il risultato mi ha soddisfato, la saldatura era passante, così ho fatto punto a punto tutto il pezzo. che dopo una bella smerigliata è venuto così, lasciandomi piuttosto soddisfatto. sempre con il compasso ho poi ridotto il raggio di due centimetri (la parte di pezza che desidero fare) e, in breve, mi sono trovato in mano il mio primo pezzo autocostruito a questo punto ho tagliato il macio dall'auto, e sotto ho trovao il solito sfacelo. Ho spruzzato le parti di antiruggine con le dovute mascherature dove dovrò saldare: e infine ho saldato e smerigliato il pezzo. Non sono stato molto preciso purtoppo, ho sballato il raggio di curvatura di alcuni millimetri, ma sono stato comunque sopra la misura del gommino e del supporto in lamiera che accoglie la molla. il risultato finale quindi è raggiunto! Con buona soddisfazione, me ne vado a letto.
alla prossima!
lu
E' in parte tarlata dala ruggine, fortunatamente solo da un lato. Potrei anche lasciarla così perchè acido e epossidico hanno fatto il loro lavoro ma già che faccio trenta... non voglio lasciare nessuna parte di auto arugginita.
la Scodella è difficile da riprodutte completamente, un po' perchè è rotonda ed un po' perchè l'interno verso il centro è smussato e quindi impossibile (per me) da ribattere a mano.
Complice quindi un po' di sana ammirazione per i lavori al cannello fatti da Ciccio Corda, decido di cimentarmi nella prima costruzione "fatta in casa" di un pezzo complesso e di realizzare quindi un inserto.
Ecco come si presentava la scodella prima dei lavori: il primo lavoro è stato quello di misurare la circonferenza, dopodichè grazie al compasso ne ho tracciata una di pari raggio sul foglio di lamiera. ho tagliato una strisciolina da 1 cm di lamiera dello stesso spessore e l'ho fissata nella morsa a seguire la linea tracciata dal compasso dopodichè ho dato dei punti di saldatura per fermare il tutto. la cosa però non mi ha convinto perchè i punti dati così non passavano dall'altra parte. L'idea era di realizzare un pezzo con i contorni puliti, non dico a 90 ma comunque non bombati. Quindi lasciare del materiale di apporto solo per avere resistenza proprio non mi andava.
Così sono riparito da capo con il compasso e ho ritagliato la lamiera con le forbici (si riesce ad essere precisissimi!!!! grazie Cicio Corda per la dritta ) seguendo il controrno del cerchio dopodichè ho rimesso in morsa e saldato sullo spigolo, con corrente un po' alta il risultato mi ha soddisfato, la saldatura era passante, così ho fatto punto a punto tutto il pezzo. che dopo una bella smerigliata è venuto così, lasciandomi piuttosto soddisfatto. sempre con il compasso ho poi ridotto il raggio di due centimetri (la parte di pezza che desidero fare) e, in breve, mi sono trovato in mano il mio primo pezzo autocostruito a questo punto ho tagliato il macio dall'auto, e sotto ho trovao il solito sfacelo. Ho spruzzato le parti di antiruggine con le dovute mascherature dove dovrò saldare: e infine ho saldato e smerigliato il pezzo. Non sono stato molto preciso purtoppo, ho sballato il raggio di curvatura di alcuni millimetri, ma sono stato comunque sopra la misura del gommino e del supporto in lamiera che accoglie la molla. il risultato finale quindi è raggiunto! Con buona soddisfazione, me ne vado a letto.
alla prossima!
lu
- doibaf
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
Ormai non ti ferma più nessuno, stai acquisendo anche la capacità di scegliere la strada da percorrere per una determinata operazione, e questo significa una cosa sola: il mestiere!!!!!!
doibaf
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
Lcassiago, non ci sono parole per quello che stai faccendo
e dire che sei partito chiedendo come si usa la saldatrice a filo, non ti si può dire nulla che lo amplifichi per 100.000
BRAVO BRAVO BRAVO
e dire che sei partito chiedendo come si usa la saldatrice a filo, non ti si può dire nulla che lo amplifichi per 100.000
BRAVO BRAVO BRAVO
non saprò una mazza ma quel poco che so mi piace condividerlo.....
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Re: il restauro di Nina, 500F del 1970
Grazie Amici
io ci metto del mio ma tutto ciò che ho imparato lo devo a voi che me l'avete spiegato
Approfitto per chiedere una curiosità: l'altra sera in TV ho visto una trasmisisone di due tizi inglesi che riparano auto. Mentre saldavano una lamiera a punti (con la puntatrice) su di un land rover, il carrozziere ha spruzzato nelle parti da saldare una vernice antiruggine che conduce l'elettricità. non ha dovuto quindi lasciare la lamiera soperta nelle parti dove dava il punto, ha accoppiato due lamiere completamente verniciate.
Siete a conoscenza di questo prodotto? qualcuno l'ha mai usato?
ciao e grazie
Lu
io ci metto del mio ma tutto ciò che ho imparato lo devo a voi che me l'avete spiegato
Approfitto per chiedere una curiosità: l'altra sera in TV ho visto una trasmisisone di due tizi inglesi che riparano auto. Mentre saldavano una lamiera a punti (con la puntatrice) su di un land rover, il carrozziere ha spruzzato nelle parti da saldare una vernice antiruggine che conduce l'elettricità. non ha dovuto quindi lasciare la lamiera soperta nelle parti dove dava il punto, ha accoppiato due lamiere completamente verniciate.
Siete a conoscenza di questo prodotto? qualcuno l'ha mai usato?
ciao e grazie
Lu