Un restauro pignolo
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Un restauro pignolo
Finalmente riesco a pubblicare le foto. Preciso che buna parte delle foto relativa alle condizioni iniziali dell'auto è andata persa. Questo è il poco che sono riuscito a trovare.
L'auto è rimasta in "osservazione" parecchio tempo, al termine del quale si è deciso per un restauro di tipo conservativo, come ho già spiegato nella sezione Presentazione.
E' stata smontata completamente fino all'ultima vite; tutto, ma proprio tutto, il materiale è stato catalogato senza buttare via alcunchè, compreso ciò che a prima vista sembrava insignificante o irrecuperabile. La scocca e stata sabbiata nella parte inferiore (fondi, passaruota, vano motore e vano serbatoio) mentre il resto è stato fatto a mano, con spazzole metalliche e in qualche caso phon indsutriale. Non sono stati usati sverniciatori chimici.
Successivamente è stata immediatamente protetta con un buon prodotto epossidico, in attesa di decidere cosa e come tagliare.
L'auto è rimasta in "osservazione" parecchio tempo, al termine del quale si è deciso per un restauro di tipo conservativo, come ho già spiegato nella sezione Presentazione.
E' stata smontata completamente fino all'ultima vite; tutto, ma proprio tutto, il materiale è stato catalogato senza buttare via alcunchè, compreso ciò che a prima vista sembrava insignificante o irrecuperabile. La scocca e stata sabbiata nella parte inferiore (fondi, passaruota, vano motore e vano serbatoio) mentre il resto è stato fatto a mano, con spazzole metalliche e in qualche caso phon indsutriale. Non sono stati usati sverniciatori chimici.
Successivamente è stata immediatamente protetta con un buon prodotto epossidico, in attesa di decidere cosa e come tagliare.
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Re: Un restauro pignolo
Le altre foto relative al tetto, insieme al pezzo ricostruto ex novo.
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Re: Un restauro pignolo
Le sospensioni anteriori erano aggredite dalla ruggine, mentre le posteriori si presentavano meglio. Recupereremo tutto, compresa la preziosa bulloneria marchiata FIAT. Il trapezio posteriore aveva la vite inchiodata dentro la boccola, impossibile da sfilare, abbiamo dovuto tagliarla.
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Re: Un restauro pignolo
ma non esisteva già sta discussione? Ricordo il restauro pignolo
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Re: Un restauro pignolo
SI, se non erro nella sezione delle "presentazioni" Benvenuti!!!Duecanne ha scritto:ma non esisteva già sta discussione? Ricordo il restauro pignolo
Ma tu... C'eri??!!
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Re: Un restauro pignolo
C'è la presentazione, con lo stesso titolo, nella sezione BENVENUTI, ma li non è possibile allegare le foto.
- Duecanne
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Re: Un restauro pignolo
Chiedo venia, non lo sapevo!Ciccio Corda ha scritto:C'è la presentazione, con lo stesso titolo, nella sezione BENVENUTI, ma li non è possibile allegare le foto.
Vedo che la R ha sempre i soliti punti deboli, tetto, gocciolatoi ......... il divertimento non manca
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Re: Un restauro pignolo
ottimo restauro Ciccio Corda, ora però non lasciarci fermi a metà strada
siamo curiosi e vogliamo altre foto
siamo curiosi e vogliamo altre foto
non saprò una mazza ma quel poco che so mi piace condividerlo.....
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Re: Un restauro pignolo
Decidiamo per la conservazione dei due fianchi posteriori, il giro parafango sinistro è vaiolato da ruggine mentre un pezzo del destro è stato letteralmente preso a martellate.
Non è una scelta facile, per certi versi sarebbe meglio toglierli tutti e due, però la mia filosofia di restauro è conservare tutto quello che si può.
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Iniziamo con il parafango sinistro: viene eliminata tutta la lamiera corrosa solo nel giro esterno del fianco; risanato il passaruota interno, fortunatamente ancora integro, sagomati dei pezzi di lamiera e presentati sul fianco con delle piccole viti; il minuscolo fazzoletto di lamiera verrà eliminato dopo la saldatura, effettuata con la tecnica filo con filo, cioè senza materiale di apporto. In questo caso il taglio delle due lamiere, come ovvio, deve essere quasi perfetto.
Per la parte destra decidiamo un audace innesto della sola zona devastata dalle martellate e da strati di stucco incredibili. Anche in questo secondo caso la tecnica di saldatura, effettuata con cannello acetilenico, è stata quella del filo con filo, cioè fondendo le due lamiere perfettamente affiacate senza alcun materiale di apporto. La mano deve essere ferma e veloce quanto quella di un chirurgo mentre la dimensione della fiamma, di colore bianco, non deve superare quella di un chiodino. Una sorta di laser ante litteram, come usavano fare i battilastra di una volta. A lavoro finito, dopo una leggerissima levigatura, la saldatura risulterà come una impercettibile cicatrice non rilevabile al tatto.
Non è una scelta facile, per certi versi sarebbe meglio toglierli tutti e due, però la mia filosofia di restauro è conservare tutto quello che si può.
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Iniziamo con il parafango sinistro: viene eliminata tutta la lamiera corrosa solo nel giro esterno del fianco; risanato il passaruota interno, fortunatamente ancora integro, sagomati dei pezzi di lamiera e presentati sul fianco con delle piccole viti; il minuscolo fazzoletto di lamiera verrà eliminato dopo la saldatura, effettuata con la tecnica filo con filo, cioè senza materiale di apporto. In questo caso il taglio delle due lamiere, come ovvio, deve essere quasi perfetto.
Per la parte destra decidiamo un audace innesto della sola zona devastata dalle martellate e da strati di stucco incredibili. Anche in questo secondo caso la tecnica di saldatura, effettuata con cannello acetilenico, è stata quella del filo con filo, cioè fondendo le due lamiere perfettamente affiacate senza alcun materiale di apporto. La mano deve essere ferma e veloce quanto quella di un chirurgo mentre la dimensione della fiamma, di colore bianco, non deve superare quella di un chiodino. Una sorta di laser ante litteram, come usavano fare i battilastra di una volta. A lavoro finito, dopo una leggerissima levigatura, la saldatura risulterà come una impercettibile cicatrice non rilevabile al tatto.
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Re: Un restauro pignolo
Ciccio Corda,
Benissimo, la filosofia del restauro a parer mio deve tendere alla conservazione e faccio di tutto per salvare i lamierati originali con inserti come hai fatto tu!
Benissimo, la filosofia del restauro a parer mio deve tendere alla conservazione e faccio di tutto per salvare i lamierati originali con inserti come hai fatto tu!
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Re: Un restauro pignolo
La descrizione delle saldature è uno spettacolo, ben in pochi sono capaci di una cosa del genere, ma perchè non mostri una di queste saldature prima della preparazione, più da vicino, per farci sognare?
doibaf
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Re: Un restauro pignolo
quoto questo messaggio perchè pure io voglio vedere come viene e magari pure come si fadoibaf ha scritto:La descrizione delle saldature è uno spettacolo, ben in pochi sono capaci di una cosa del genere, ma perchè non mostri una di queste saldature prima della preparazione, più da vicino, per farci sognare?
doibaf
non saprò una mazza ma quel poco che so mi piace condividerlo.....
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Re: Un restauro pignolo
Giampy ha scritto:quoto questo messaggio perchè pure io voglio vedere come viene e magari pure come si fadoibaf ha scritto:La descrizione delle saldature è uno spettacolo, ben in pochi sono capaci di una cosa del genere, ma perchè non mostri una di queste saldature prima della preparazione, più da vicino, per farci sognare?
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Re: Un restauro pignolo
lo sai che queste cose mi rendono MOLTO curioso
non saprò una mazza ma quel poco che so mi piace condividerlo.....