Mantovasud ha scritto: ↑20.11.2020, 7:46
Di professione facevo il carburatorista e quello è rimasto.
E hai detto tutto... ora capisco!
Tra le mie esperienze vissute posso includere che ho fatto in tempo a conoscere questa figura professionale "dal vivo" prima che chiudesse l'attività l'ultimo carburatorista rimasto nella mia città. Oggi credo che il più vicino sia a 120 km da casa mia. La progressiva scomparsa di queste officine lascia una lacuna enorme nel mondo delle auto non solo storiche ma anche semplicemente datate.
Ho letto di un passato dove attorno all'officina del carburatorista, di quello "bravo" in particolare, si formava la fila, perché chi era bravo in quell'arte faceva miracoli.
Oggi a questo vuoto sopperiscono per come possono i meccanici "di buona volontà" e chi di noi ha manualità si arrangia col fai da te. Ci sono i kit di revisione etc.. ma non sarà mai come prima. C'erano attrezzature particolari nell'officina del carburatorista e, appunto, c'erano conoscenze tecniche specifiche, non eguagliabili. E, aggiungo, c'erano carburatori "complicati". Dai doppio corpo a quelli composti da due doppio corpo accoppiati insieme etc... Un conto è farli funzionare un'altro tararli per come la regola comanda.
I carburatori sono una galassia. Non è solo il fatto di avere a che fare con i vari Weber, Solex, Zenith o Dell'Orto. E' anche il fatto di avere a che fare con lo stesso carburatore che seppure su un dato modello di auto può anche rimanere di dimensione inalterata (esempio 28), subisce progressivi aggiornamenti negli anni e da qui le varie versioni. Magari intercambiabili ma ognuno con le sue peculiarità.
E carburatori che a volte "pretendono" di comandare il distributore quando l'anticipo è di tipo pneumatico.
O carburatori che specie in alcuni paesi freddi avevano sotto tutto un sistema idraulico affinché l'acqua cedendo il suo calore potesse portare la temperatura dell'aria nel carburatore ai valori ottimali nella formazione della miscela aria-benzina. Lo montavano, tra le altre, alcune Lada Niva ma stranamente anche alcune auto comuni in vendita anche qui da noi in Italia. Qualcuno ipotizza che tale sistema servisse anche a preservare il carburatore dal calore emesso dal motore. Giacché col calore la lega di cui è composto il carburatore, specie se di bassa qualità, potrebbe deformarsi nel tempo. E' vero che la farfalla, che è fatta di altro materiale, non si deforma, ma deformandosi ciò che le sta intorno poi ovviamente la sua tenuta, quando è chiusa, viene compromessa.
